DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 novembre 1993 

  Realizzazione della centrale termoelettrica di Gioia Tauro.
(GU n.274 del 22-11-1993)

                            IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Viste le delibere del CIPE del 29 novembre 1983  e  del  19  giugno
1984  di localizzazione della centrale termoelettrica di Gioia Tauro,
costituita da quattro sezioni della potenza di 660 MW  funzionanti  a
carbone e ad olio combustibile;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  dell'industria,  del commercio e
dell'artigianato del 13 maggio 1985 con  il  quale  l'ENEL  e'  stato
autorizzato a costruire ed esercire detta centrale;
  Considerato  che  nel  Piano energetico nazionale del 1988 e' stata
riconfermata la necessita' di costruire la suddetta centrale;
  Visto l'allegato IV al decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri  27 dicembre 1988 sulle procedure per i progetti di centrali
termoelettriche e turbogas dell'ENEL;
  Vista la legge 9 gennaio 1991, n. 9, recante norme per l'attuazione
del nuovo piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali
idroelettriche   ed   elettrodotti,    idrocarburi    e    geotermia,
autoproduzione e disposizioni fiscali;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 11
novembre 1991 che detta i criteri per la realizzazione della centrale
termoelettrica di Gioia Tauro;
  Visto il decreto  del  Ministro  dell'industria,  del  commercio  e
dell'artigianato  del  4  febbraio  1992 con il quale l'ENEL e' stato
autorizzato ad eseguire  gli  interventi  di  adeguamento  ambientale
proposti con istanze 25 maggio 1989 e 30 maggio 1990;
  Visto  il  decreto-legge  11  luglio  1992, n. 333, convertito, con
modificazioni, nella legge 8 agosto  1992,  n.  359,  recante  misure
urgenti  per  il  risanamento della finanza pubblica che prevede, tra
l'altro, la trasformazione dell'ENEL in societa' per azioni;
  Visto che, in ottemperanza alle prescrizioni contenute nel predetto
decreto 4 febbraio 1992, l'ENEL S.p.a., in data 3 novembre  1992,  ha
presentato    al    Ministero   dell'industria,   del   commercio   e
dell'artigianato il progetto per l'assetto definitivo della centrale,
per la necessaria approvazione;
  Considerato che su detto progetto non si e'  manifestata  l'unanime
convergenza da parte di tutti i soggetti interessati;
  Considerato altresi' che nell'attuale fase di congiuntura economica
sono  da  perseguire azioni che possano dar luogo ad incremento delle
attivita' lavorative, volte in particolare ad alleviare situazioni di
crisi occupazionale;
  Visto il verbale di accordo della riunione tenutasi il 29 settembre
1993  presso   il   Ministero   dell'industria,   del   commercio   e
dell'artigianato   con  la  partecipazione  di  rappresentanti  della
regione Calabria, del comune di Gioia Tauro  e  delle  organizzazioni
sindacali  nazionali, regionali e territoriali, nel corso della quale
sono stati esaminati i problemi legati alla riapertura  del  cantiere
della  centrale  di Gioia Tauro e si e' delineata un'intesa tra tutte
le parti su una diversa configurazione della centrale;
  Considerato che l'intesa  raggiunta  nella  suddetta  riunione  che
prevede  di realizzare la centrale policombustibile di Gioia Tauro su
due sezioni da 660 MW ciascuna  e'  in  linea  con  l'evoluzione  che
interessa attualmente il sistema elettrico nazionale, anche a seguito
dell'applicazione della legge 9 gennaio 1991, n. 9;
  Visto  l'ordine  del  giorno  del  5  ottobre  1993 con il quale il
consiglio regionale della Calabria, approvando l'intesa raggiunta con
il Governo per la soluzione, in particolare della situazione di crisi
dell'area di Gioia Tauro, esprime il proprio consenso,  tra  l'altro,
alla costruzione - previa applicazione della procedura di valutazione
di   impatto  ambientale  di  cui  all'allegato  IV  al  decreto  del
Presidente del Consiglio dei Ministri  27  dicembre  1988  -  di  una
centrale  policombustibile  costituita  da  due  sezioni  da  660  MW
ciascuna;
  Sulla  proposta  del  Ministro  dell'industria,  del  commercio   e
dell'artigianato;
                              Decreta:
  E'  confermata  la  realizzazione  da  parte dell'ENEL S.p.a. della
centrale termoelettrica di Gioia Tauro.
  La centrale sara' costituita da due sezioni, ciascuna della potenza
nominale di 660 MW di tipo policombustibile.
  Ai fini di una migliore tutela ambientale dovra' essere  realizzato
a  cura  dell'ENEL  S.p.a.  -  almeno  un  anno prima dell'entrata in
esercizio della centrale - un  osservatorio  ambientale,  secondo  le
caratteristiche  e le modalita' di funzionamento che saranno determi-
nate  dal  Ministero  dell'ambiente   d'intesa   con   il   Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
  L'ENEL  S.p.a., ai sensi dell'allegato IV al decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri 27  dicembre  1988,  presentera'  -  entro
sessanta  giorni  - il progetto alle amministrazioni competenti anche
ai  fini  dell'avvio  della  procedura  di  valutazione  di   impatto
ambientale.
  Il  Ministero del lavoro provvedera' ad adottare i provvedimenti di
propria competenza per continuare a garantire il sostegno del reddito
dei lavoratori impiegati della costruzione della  centrale  di  Gioia
Tauro.
   Roma, 15 novembre 1993
                           Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                          CIAMPI
 Il Ministro dell'industria
del commercio e dell'artigianato
         SAVONA