UNIVERSITA' DI PALERMO

DECRETO RETTORALE 10 novembre 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.22 del 28-1-1994)

                             IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Palermo, approvato
con  regio  decreto  14  ottobre 1926, n. 2412 e modificato con regio
decreto 13 ottobre 1927, n. 2240, e successive modificazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione   superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'   accademiche   dell'Universita'  degli  studi  di  Palermo
(consiglio di facolta' seduta del 25 febbraio 1993, senato accademico
seduta del 22 marzo 1993, consiglio di amministrazione seduta del  27
aprile 1993);
  Vista la ministeriale n. 4244 del 16 settembre 1992;
  Visto il decreto rettorale n. 1735 del 10 maggio 1993;
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nella seduta del 17 giugno 1993;
  Vista la ministeriale del 6 settembre 1993, prot. 2977;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Palermo,  approvato  e
modificato  con  i decreti sopraindicati, e' ulteriormente modificato
come appresso:
                           Articolo unico
  Dopo l'art. 51 e con lo spostamento  della  numerazione  successiva
sono inseriti i seguenti nuovi articoli:
                     CORSO DI LAUREA IN CHIMICA
  Art.  52.  -  La  durata del corso di studi in chimica e' di cinque
anni, articolati in un triennio propedeutico, a  carattere  formativo
di  base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e di
contenuti piu' specifici sia sotto l'aspetto  scientifico  sia  sotto
quello applicativo.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventitre.
  Nel caso di verifiche di profitto  contestuali  -  accorpamento  di
piu'   insegnamenti   nello  stesso  anno  accademico  -  il  preside
costituisce le commissioni di  profitto  utilizzando  i  docenti  dei
relativi corsi, secondo le norme vigenti in materia.
  La  didattica  del  corso  di  laurea in chimica e' organizzata per
ciascun anno di corso in due cicli  coordinati  di  durata  inferiore
all'anno.
  Ciascun  ciclo di seguito indicato convenzionalmente come semestre,
ha durata minima di quattordici-quindici settimane.
  L'intervallo  tra  i  due  semestri  deve  essere di almeno quattro
settimane.
  Gli  esami  sono  effettuati  al  termine  di   ciascun   semestre,
prevedendo  tre  sessioni  di  esami:  una durante la pausa tra i due
semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre, ed
una di recupero prima dell'inizio dei corsi.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento   e'   nel   triennio   di
milleseicentottanta,suddivise  in ventisei corsi e sedici esami e nel
biennio di cinquecentoquaranta ore suddivise in nove  corsi  e  sette
esami;  lo  studente  dovra'  inoltre  svolgere  un  lavoro  di  tesi
sperimentale per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente  ad
un  impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti attinenti
all'indirizzo prescelto. Di norma ciascun corso  di  lezione  prevede
sessanta  ore di cui almeno 1/4 dedicate agli esercizi mentre i corsi
di laboratorio sono di settantacinque ore di  cui  almeno  i  2/3  di
esercitazioni pratiche.
  L'accertamento  finale  del profitto, secondo le modalita' previste
dal consiglio di corso di laurea, avverra' per  singolo  insegnamento
tranne nei casi in cui e' prevista una prova di esame unica per i due
corsi della stessa area.
  I    corsi    comprendono    lezioni,    esercitazioni,   esercizi,
sperimentazioni  e  dimostrazioni  a  seconda  della   natura   degli
insegnamenti.
  Nell'ambito della programmazione didattica annuale, il consiglio di
corso  di  laurea  e  il  consiglio della facolta', per le rispettive
competenze stabiliscono anno per anno le modalita'  di  coordinamento
didattico  nell'ambito  di  ciascuna  area e tra le diverse aree e le
propedeuticita' dei corsi e degli esami.
  In tale ambito possono essere previste  forme  di  coordinamento  e
interscambio tra i vari docenti.
  Il  consiglio  di  corso  di laurea stabilisce l'organizzazione dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito del biennio, il  consiglio  di  corso  di  laurea  puo'
definire  combinazioni  di  corsi  opzionali,  che  rispondono ad una
logica di  natura  culturale,  in  modo  da  costituire  orientamento
all'interno dei singoli indirizzi.
  Tali  combinazioni  vengono  pubblicate nel manifesto annuale degli
studi.
  Lo studente puo' presentare un piano di studio  diverso  da  quello
consigliato  dalla  facolta'  e  previsto  dal manifesto degli studi,
purche' nell'ambito delle discipline  attivate  e  nel  rispetto  del
numero  dei corsi relativi a ciascuna area e del rapporto tra i corsi
di lezioni e di laboratorio.
  Il consiglio di corso di laurea valutera' la congruita'  del  piano
di  studio  proposto  dallo  studente  con  il  raggiungimento  degli
obiettivi  didattico-formativi  previsti  dalla   presente   tabella,
indicando le eventuali propedeuticita' dei corsi e degli esami.
Triennio propedeutico.
  L'attivita'  didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna
comprendente i corsi fondamentali di cui alle aree sottoindicate:
   A) Area matematica (240 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
   B) Area fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
   laboratorio di chimica analitica (terzo corso).
   D) Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (primo corso);
   chimica fisica (secondo corso);
   laboratorio di chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica (secondo corso).
   E) Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   F) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica (primo corso);
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica (primo corso).
   G) Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica (primo corso).
  Gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali
(60 ore ciascuno) scelti tra quelli proposti dal consiglio  di  corso
di laurea anno per anno ed indicati nel manifesto degli studi.
  I  seguenti  insegnamenti comportano una prova di esame unica per i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica generale ed inorganica e laboratorio di  chimica  generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio  di  chimica  analitica (primo corso) e laboratorio di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(terzo corso);
   chimica fisica (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica  fisica
(primo corso);
   chimica  fisica  (secondo  corso)  e laboratorio di chimica fisica
(secondo corso);
   chimica organica (primo corso) e laboratorio di  chimica  organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica   inorganica   (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica
inorganica (primo corso).
  I  corsi  e  laboratori  rispettivi,  se  svolti   per   necessita'
didattiche  in  due  semestri successivi, comportano l'esame relativo
una volta seguiti ambedue i corsi.
  Lo  studente  sara' tenuto a dimostrare di avere appreso almeno una
lingua straniera moderna (preferibilmente lingua inglese) tra  quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi.
  La   conoscenza   verra'   verificata   attraverso   un   colloquio
regolarmente verbalizzato da una  commissione  nominata  dal  preside
della facolta'.
  Biennio.
  Sono  ammessi  al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami
del triennio propedeutico. E'  comunque  consentita  l'iscrizione  al
quarto  anno  in difetto di due soli esami del triennio, che dovranno
peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il  biennio  si  articola  in   indirizzi.   Gli   indirizzi   sono
caratterizzati  da  due  insegnamenti  fondamentali  comuni a tutti i
piani  di  studio  dell'indirizzo,  con  i  rispettivi  laboratori  o
esercitazioni,  e  da  cinque insegnamenti opzionali da scegliere tra
quelli  attivati  nella  sede.  Ogni   indirizzo   si   articola   in
orientamenti,    caratterizzati    da    piu'   specifici   contenuti
scientifico-culturali e applicativi. Per ciascun anno  accademico  il
consiglio  di corso di laurea e il consiglio di facolta', nell'ambito
delle  rispettive   competenze,   possono   proporre   e   deliberare
l'attivazione   di  uno  o  piu'  orientamenti  per  ogni  indirizzo,
indicando  nel  manifesto  annuale  degli  studi,  in  aggiunta  alle
discipline  fondamentali  di  indirizzo  e  di  orientamento, i corsi
opzionali caratterizzanti l'orientamento prescelto che lo studente e'
tenuto  a  scegliere  tra  quelli  proposti.  Lo   studente   sceglie
l'indirizzo  e l'orientamento all'atto dell'iscrizione al quarto anno
di corso.
  Il consiglio di  corso  di  laurea  stabilisce,  con  proprio  atto
deliberativo,  la propedeuticita' dei corsi fondamentali di indirizzo
e di orientamento.
  Sono previsti i seguenti indirizzi:
                       Indirizzo chimica fisica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica fisica (terzo corso);
   2) laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   3) chimica fisica (quarto corso);
   4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso).
  I corsi di chimica fisica (terzo corso) e  laboratorio  di  chimica
fisica  (terzo  corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica
cosi' come i corsi di chimica fisica (quarto corso) e laboratorio  di
chimica fisica (quarto corso).
                     Indirizzo chimica organica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   3) chimica organica (quarto corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
  I  corsi di chimica organica (terzo corso) e laboratorio di chimica
organica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica
cosi' come i corsi di chimica organica (quarto corso)  e  laboratorio
di chimica organica (quarto corso).
                    Indirizzo chimica inorganica
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   3) chimica inorganica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
  I  corsi  di  chimica  inorganica  (secondo corso) e laboratorio di
chimica inorganica (secondo  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento  unica  cosi'  come i corsi di chimica inorganica (terzo
corso) e laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
  Gli insegnamenti non obbligatori sono:
   biochimica applicata;
   biochimica cellulare;
   biochimica degli alimenti;
   biochimica industriale;
   biocristallografia;
   biologia cellulare;
   biologica generale;
   biomateriali;
   biopolimeri;
   chemiometria;
   chimica analitica clinica;
   chimica analitica degli inquinanti;
   chimica analitica dei processi industriali;
   chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   chimica analitica separativa;
   chimica analitica strumentale;
   chimica bioinorganica;
   chimica bioorganica;
   chimica bromatologica;
   chimica computazionale;
   chimica degli alimenti;
   chimica dei composti di coordinazione;
   chimica dei composti eterociclici;
   chimica dei metalli e delle leghe;
   chimica dei processi biotecnologici;
   chimica del restauro;
   chimica dell'ambiente;
   chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   chimica delle macromolecole;
   chimica delle sostanze coloranti;
   chimica delle sostanze organiche naturali;
   chimica dello stato solido;
   chimica e tecnologia dei polimeri;
   chimica elettroanalitica;
   chimica farmaceutica e tossicologica;
   chimica fisica ambientale;
   chimica fisica biologica;
   chimica fisica dei fluidi;
   chimica fisica dei materiali;
   chimica fisica dei polimeri;
   chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   chimica fisica della catalisi;
   chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   chimica fisica industriale;
   chimica fisica organica;
   chimica industriale;
   chimica inorganica industriale;
   chimica merceologica;
   chimica metallorganica;
   chimica organica fisica;
   chimica organica industriale;
   chimica per la conservazione dei beni culturali;
   chimica supramolecolare;
   chimica teorica;
   cristallochimica;
   didattica della chimica;
   elettrochimica;
   elettrochimica applicata;
   fotochimica;
   genetica;
   geochimica;
   laboratorio di chimica delle macromolecole;
   meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   meccanismi di reazione in chimica organica;
   metodi analitici in chimica industriale;
   metodi fisici in chimica inorganica;
   metodi fisici in chimica organica;
   metodi matematici e statistici;
   microbiologia generale;
   mineralogia;
   petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   radiochimica;
   recupero e riciclo dei materiali;
   sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   sintesi e tecniche speciali organiche;
   spettroscopia molecolare;
   stereochimica;
   storia della chimica;
   strutturistica chimica;
   termodinamica chimica;
   trattamento chimico dei rifiuti.
  Per  le  prove  di  accertamento  uniche,  previste per i corsi del
triennio propedeutico e per i corsi di indirizzo e  orientamento  del
biennio,   il   preside   della   facolta'  costituisce  le  relative
commissioni per gli esami di profitto.
  Corsi opzionali: potranno essere scelti dallo studente  fra  quelli
indicati  nell'apposito  elenco  delle discipline attivate pubblicato
annualmente dalla sede.
  Quando vengono scelti come corsi opzionali  i  fondamentali  con  i
relativi laboratori di un indirizzo od orientamento diverso da quello
prescelto  dallo studente, il corso fondamentale ed il corrispondente
corso di laboratorio, che sono sostitutivi di  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
aver seguito tutti i corsi previsti dal piano di studio approvato dal
consiglio di corso di laurea e superato i relativi esami.
  Lo  studente  deve  aver  inoltre  svolto   il   lavoro   di   tesi
sperimentale.
  L'esame   di   laurea   consiste  nella  discussione  di  una  tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dal  consiglio  di  corso  di
laurea,  e nell'esposizione di una dissertazione (tesina) a carattere
compilativo.
  Il diploma di laurea riporta il  titolo  di  laureato  in  chimica,
mentre  il relativo certificato rilasciato al laureato fara' menzione
dell'indirizzo seguito e dell'eventuale orientamento.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Palermo, 10 novembre 1993
                                                 Il rettore: GULLOTTI