UNIVERSITA' DI MESSINA

DECRETO RETTORALE 31 gennaio 1994 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.88 del 16-4-1994)

                             IL RETTORE
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modificazioni;
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Messina, approvato
con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1090, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista  la  proposta  di  modifica  dello  statuto  formulata  dalle
autorita' accademiche dell'Universita';
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche  proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto  1933  n.  1592,  per  i
motivi   esposti   nelle   deliberazioni   degli   organi  accademici
dell'Universita' degli studi di Messina e convalidati  dal  Consiglio
universitario nazionale nel suo parere;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1988 ed
il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990 contenenti
l'ordinamento didattico del corso di laurea in chimica (tabella XIX);
  Visto  il  parere  del  Consiglio  universitario nazionale espresso
nell'adunanza dell'8 ottobre 1992;
  Viste le delibere di adeguamento,  al  suddetto  parere,  da  parte
delle  autorita'  accademiche di questo Ateneo rispettivamente del 18
febbraio 1993, 26 aprile 1993 e 7 maggio 1993;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Messina,  approvato  e
modificato  con  i  decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente
modificato come appresso:
                           Articolo unico
  L'art. 150 dello statuto, relativo al corso di laurea in chimica e'
soppresso e sostituito dal seguente nuovo articolo:
                     CORSO DI LAUREA IN CHIMICA
  Art. 150. - La durata del corso di laurea in chimica e'  di  cinque
anni,  articolati  in un triennio propedeutico, a carattere formativo
di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale e  di
contenuti  piu'  specifici  sia sotto l'aspetto scientifico che sotto
quello applicativo.
  L'accesso al corso di laurea  e'  regolato  dalle  disposizioni  di
legge.
  Il numero degli esami non e' meno di ventitre.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dall'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  La  didattica  del  corso  di  laurea in chimica e' organizzata per
ciascun anno di corso di due cicli  coordinati  di  durata  inferiore
all'anno.
  Ciascun ciclo, di seguito indicato convenzionalmente come semestre,
ha la durata minima di quattordici-quindici settimane.
  L'intervallo  tra  i  due  semestri  deve  essere di almeno quattro
settimane.
  Gli  esami  sono  effettuati  al  termine  di   ciascun   semestre,
prevedendo  tre  sessioni  di  esami:  una durante la pausa tra i due
semestri dell'anno accademico, una alla fine del secondo semestre  ed
una  di  recupero prima dell'inizio dei corsi, e cio' nel rispetto di
quanto stabilito dal testo  unico  n.  1592/1933  e  dal  regolamento
studenti n. 1269/1938.
  Il   totale   delle   ore   di  insegnamento  nel  triennio  e'  di
milleseicentottanta ore, suddivise in ventisei corsi e  sedici  esami
e,  nel biennio, di cinquecentoquaranta ore suddivise in nove corsi e
sette esami; lo studente dovra' inoltre svolgere un  lavoro  di  tesi
sperimentale  per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad
un impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti  attinenti
all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta
ore,  di  cui  almeno  1/4  dedicate agli esercizi, mentre i corsi di
laboratorio sono di settantacinque  ore,  di  cui  almeno  i  2/3  di
esercitazioni pratiche.
  L'accertamento  finale  del profitto, secondo le modalita' previste
dai consigli di corso di laurea, avverra' per  singolo  insegnamento,
tranne nei casi elencati piu' avanti, in cui e' prevista una prova di
esame unica per due corsi della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e  dimostrazioni,  a  seconda  della  natura  degli
insegnamenti.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilisce  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di  corsi  opzionali,  che  rispondono  ad  una
logica  di  natura  culturale,  in  modo  da  costituire orientamento
all'interno dei singoli indirizzi.
  Tali combinazioni vengono pubblicate nel  manifesto  annuale  degli
studi.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre 1969, n. 910, e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924,  lo  studente  puo'
presentare  un  piano  di  studi  diverso da quello consigliato dalla
facolta' e previsto dal manifesto degli  studi,  purche'  nell'ambito
delle  discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei corsi
relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione  e  di
laboratorio.
  Il  consiglio  di corso di laurea valutera' la congruita' del piano
di  studi  proposto  dallo  studente  con  il  raggiungimento   degli
obiettivi didattico-formativi previsti dalla presente tabella.
Triennio propedeutico.
  L'attivita'  didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna
comprende i corsi fondamentali indicati.
   A) Area matematica (240 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
   B) Area di fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (secondo corso).
   laboratorio di chimica analitica (terzo corso).
   D) Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (primo corso);
   chimica fisica (secondo corso);
   laboratorio di chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica (secondo corso).
   E) Area di chimica organica:
   chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   F) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica (primo corso);
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica (primo corso).
   G) Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica (primo corso).
  Gli   studenti  sono,  inoltre,  tenuti  a  frequentare  due  corsi
opzionali (60 ore ciascuno) scelti tra quelli proposti dal  consiglio
di corso di laurea.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio su richiesta viene rilasciato un certificato  attestante  il
completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica.
  I  seguenti  insegnamenti comportano una prova di esame unica per i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica generale ed inorganica e laboratorio di  chimica  generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio  di  chimica  analitica (primo corso) e laboratorio di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(terzo corso);
   chimica fisica (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica  fisica
(primo corso);
   chimica  fisica  (secondo  corso)  e laboratorio di chimica fisica
(secondo corso);
   chimica organica (primo corso) e laboratorio di  chimica  organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica   inorganica   (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica
inorganica (primo corso).
  I corsi ed i  laboratori  possono  essere  svolti,  per  necessita'
didattiche,  in due semestri successivi: in tal caso l'esame relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo  studente  sara'  tenuto a dimostrare di aver appreso almeno una
lingua straniera (di regola la lingua inglese)  tra  quelle  proposte
dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli studi.
  La   conoscenza   verra'   verificata   attraverso   un   colloquio
regolarmente verbalizzato da una commissione nominata dalla  facolta'
di scienze matematiche, fisiche e naturali.
Biennio.
  Sono  ammessi  al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami
del triennio propedeutico. E'  comunque  consentita  l'iscrizione  al
quarto  anno  in  difetto  di  due soli degli esami del triennio, che
dovranno peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il biennio si articola in indirizzi.
  Gli indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti  fondamentali
comuni  a  tutti  i  piani di studio dell'indirizzo, con i rispettivi
laboratori o esercitazioni, e da  cinque  insegnamenti  opzionali  da
scegliere tra quelli attivati nella sede.
  Sono previsti i seguenti indirizzi:
INDIRIZZO SINTESI E REATTIVITA'.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) chimica organica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (terzo corso).
  I  corsi  di  chimica  inorganica  (secondo corso) e laboratorio di
chimica inorganica (secondo  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento  unica  cosi'  come  i  corsi di chimica organica (terzo
corso) e laboratorio di chimica organica (terzo corso).
INDIRIZZO APPLICATIVO ALIMENTARE.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica analitica (secondo corso);
   2) chimica degli alimenti;
   3) laboratorio di chimica analitica (quarto corso);
   4) laboratorio di chimica degli alimenti.
  I corsi di chimica  analitica  (secondo  corso)  e  laboratorio  di
chimica  analitica  (quarto  corso)  danno  luogo  ad  una  prova  di
accertamento unica cosi' come i corsi di  chimica  degli  alimenti  e
laboratorio di chimica degli alimenti.
Prova di accertamento unica.
  Il  preside  della  facolta'  per  la  prova di accertamento unica,
prevista  per  i  corsi  del  triennio,   costituisce   le   relative
commissioni  per  gli  esami  di  profitto  utilizzando i docenti dei
rispettivi corsi, secondo le norme dettate dall'art.  160  del  testo
unico n. 1592/1933 e dall'art. 42 del R.S. n. 1269/1938.
  Corsi  opzionali:  i  corsi  opzionali potranno essere scelti dallo
studente fra quelli indicati in un apposito elenco predisposto  dalla
sede,  tra le discipline attivate. Possono essere inserite a statuto,
con la procedura prevista dall'art. 17 del testo unico, n. 1592/1933,
ed utilizzate nel rispetto del limite numerico previsto  dalle  norme
vigenti,  come  corsi  opzionali  tutte  le  discipline  fondamentali
dell'ordinamento nazionale.
  Quando vengono scelti  come  corsi  opzionali  fondamentali  con  i
relativi  laboratori,  di  un  indirizzo  diverso da quello prescelto
dallo studente, il corso fondamentale ed il corrispondente  corso  di
laboratorio,  che  sono  stati  sostitutivi  di  due corsi opzionali,
comportano due esami distinti.
Esame e diploma di laurea.
  Per  essere  ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve
aver seguito tutti i corsi previsti  dal  piano  di  studi  approvato
dalla facolta' e superato i relativi esami.
  Lo   studente   deve   aver   inoltre  svolto  il  lavoro  di  tesi
sperimentale.
  L'esame  di  laurea   consiste   nella   discussione   della   tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dai singoli consigli di corso
di laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il titolo di laureato in chimica,
mentre il relativo certificato rilasciato al laureato fara'  menzione
dell'indirizzo seguito.
  Insegnamenti opzionali:
    1) biochimica applicata;
    2) biochimica cellulare;
    3) biochimica degli alimenti;
    4) biochimica industriale;
    5) biocristallografia;
    6) biologia cellulare;
    7) biologia generale;
    8) biomateriali;
    9) biopolimeri;
   10) chemiometria;
   11) chimica analitica clinica;
   12) chimica analitica degli inquinanti;
   13) chimica analitica dei processi industriali;
   14) chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   15) chimica analitica separativa;
   16) chimica analitica strumentale;
   17) chimica bioinorganica;
   18) chimica bioorganica;
   19) chimica bromatologica;
   20) chimica computazionale;
   21) chimica degli alimenti;
   22) chimica dei composti di coordinazione;
   23) chimica dei composti eterociclici;
   24) chimica dei composti organometallici;
   25) chimica dei metalli e delle leghe;
   26) chimica dei processi biotecnologici;
   27) chimica del restauro;
   28) chimica dell'ambiente;
   29) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   30) chimica delle macromolecole;
   31) chimica delle sostanze coloranti;
   32) chimica delle sostanze organiche naturali;
   33) chimica dello stato solido;
   34) chimica e tecnologia dei polimeri;
   35) chimica elettroanalitica;
   36) chimica farmaceutica e tossicologica;
   37) chimica fisica ambientale;
   38) chimica fisica biologica;
   39) chimica fisica dei fluidi;
   40) chimica fisica dei materiali;
   41) chimica fisica dei polimeri;
   42) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   43) chimica fisica della catalisi;
   44) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   45) chimica fisica industriale;
   46) chimica fisica organica;
   47) chimica industriale;
   48) chimica inorganica industriale;
   49) chimica merceologica;
   50) chimica metallorganica;
   51) chimica organica fisica;
   52) chimica organica industriale;
   53) chimica per la conservazione dei beni culturali;
   54) chimica supramolecolare;
   55) chimica teorica;
   56) cristallochimica;
   57) didattica della chimica;
   58) elettrochimica;
   59) elettronica applicata;
   60) fotochimica;
   61) genetica;
   62) geochimica;
   63) laboratorio di chimica delle macromolecole;
   64) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   65) meccanismi di reazione in chimica organica;
   66) metodi analitici in chimica industriale;
   67) metodi fisici in chimica inorganica;
   68) metodi fisici in chimica organica;
   69) metodi matematici e statistici;
   70) microbiologia generale;
   71) mineralogia;
   72) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petrolchimici;
   73) radiochimica;
   74) recupero e riciclo dei materiali;
   75) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   76) sintesi e tecniche speciali organiche;
   77) spettroscopia molecolare;
   78) stereochimica;
   79) storia della chimica;
   80) strutturistica chimica;
   81) termodinamica chimica;
   82) trattamento chimico dei rifiuti.
   Il  presente  decreto  verra'  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
   Messina, 31 gennaio 1994
                                       Il rettore: STAGNO D'ALCONTRES