COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA INDUSTRIALE

DELIBERAZIONE 28 dicembre 1993 

  Ammissione  della societa' Enichem S.p.a. (ex Enichem Anic S.r.l.),
stabilimento di  Assemini,  alle  agevolazioni  finanziarie  previste
dall'art.  1,  comma  3,  del  decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415,
convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488.
(GU n.173 del 26-7-1994)

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                        PER IL COORDINAMENTO
                     DELLA POLITICA INDUSTRIALE
  Visto  il  decreto-legge  22  ottobre 1992, n. 415, convertito, con
modificazioni, nella legge 19 dicembre 1992, n. 488;
  Visto, in particolare, l'art. 1, terzo  comma,  della  legge  sopra
richiamata,  il quale stabilisce che, agli interventi agevolativi ivi
specificamente indicati, si applicano le disposizioni della  legge  1
marzo 1986, n. 64;
  Visto  il testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6  marzo  1978,
n. 218;
  Visti gli articoli 63 e 69 del citato testo unico n. 218/1978 cosi'
come  modificati,  tra  l'altro,  dall'art.  9, commi 7, 8 e 9, della
legge n. 64/1986;
  Visto, in particolare, l'art. 74 del sopracitato testo unico n. 218
del 1978 che prevede, per le iniziative  industriali  che  comportano
investimenti  eccedenti il limite massimo di cui all'art. 9, comma 7,
lettera b), della legge n. 64/1986,  l'ammissione  alle  agevolazioni
predette mediante deliberazione del CIPI;
  Visto  il  decreto del Ministro per gli interventi straordinari nel
Mezzogiorno del 3 maggio 1989, n. 233, relativo alle procedure per la
concessione   delle   agevolazioni   finanziarie   alle    iniziative
industriali di grande dimensione;
  Viste  le  direttive  per  la  concessione  dei contributi in conto
capitale e del finanziamento a tasso agevolato di cui alla  normativa
sopra  richiamata deliberate dal CIPI il 16 luglio 1986, e successive
integrazioni e modificazioni;
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96,  riguardante  il
trasferimento   dei   soppressi   Dipartimento   per  gli  interventi
straordinari nel Mezzogiorno  ed  Agenzia  per  la  promozione  dello
sviluppo del Mezzogiorno;
  Viste  le  direttive  del  22 aprile 1993 relative alla concessione
delle agevolazioni ai sensi dell'art. 1, comma 2,  del  decreto-legge
n. 415/1992 convertito nella legge n. 488/1992;
  Vista  la  nota  del  23  dicembre  1993  con  la quale il Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato ha proposto al  CIPI
-  ai sensi del predetto art. 74 - l'ammissibilita' alle agevolazioni
finanziarie del programma  di  investimenti  della  societa'  Enichem
S.p.a.   (ex  Enichem  Anic  S.r.l.),  comunicando,  al  contempo,  i
risultati dell'istruttoria  svolta  dall'Agenzia  per  la  promozione
dello sviluppo del Mezzogiorno che si e' avvalsa del CIS;
  Ravvisata  la  necessita'  di  adottare  la  deliberazione prevista
dall'art.  74  del  testo  unico  n.  218/1978   stante   l'imminente
soppressione  di  questo  Comitato  e i ritardi nell'iter procedurale
derivanti dalla soppressione dell'intervento  straordinario  e  degli
uffici ad esso preposti;
  Considerato  che  la  Enichem  S.p.a.  (ex Enichem Anic S.r.l.), ha
presentato domanda per l'ammissione alle  agevolazioni  di  cui  agli
articoli  63  e  69  del  testo  unico  n.  218/1978 del programma di
investimenti,  gia'  ultimato   nel   settembre   1990,   concernente
l'ammodernamentodello stabilimento di Assemini (Cagliari) preordinato
alla  produzione  di  cloro  e  soda  comportante  investimenti fissi
ammissibili per 36.600 milioni di lire ed una occupazione a regime di
60 unita' con un decremento di  20  unita'  rispetto  all'occupazione
precedente;
  Su   proposta   del   Ministro   dell'industria,  del  commercio  e
dell'artigianato;
                              Delibera:
  Il programma di  investimento  concernente  l'ammodernamento  dello
stabilimento  di  Assemini (Cagliari) presentato dalla Enichem S.p.a.
(ex Enichem Anic S.r.l.) e' ammesso alle agevolazioni finanziarie  di
cui  agli  articoli 63 e 69 del testo unico approvato con decreto del
Presidente  della  Repubblica  6  marzo  1978,  n.  218,  cosi'  come
modificati,  tra  l'altro, dall'art. 9, commi 7, 8 e 9, della legge 1
marzo 1986, n. 64.
  L'importo  del  contributo  in   conto   capitale,   tenuto   conto
dell'ammontare  degli  investimenti  fissi  ammissibili  e  di quelli
preesistenti pari a 144.914 milioni di lire, e' determinato  in  lire
5.490.
  Il finanziamento a tasso agevolato riconoscibile ai sensi dell'art.
63  del  testo  unico  n.  218/1978,  come  modificato,  tra l'altro,
dall'art. 9, commi 8 e 9, della legge n. 64/1986  e'  determinato  in
14.640 milioni di lire.
  Il  contributo in conto interessi e' determinato in 5.970,7 milioni
di lire.
  L'onere di collaudo e' stabilito in 98.040.000 milioni di lire.
  I  predetti  importi  devono  intendersi   quali   limiti   massimi
dell'onere  a  carico  dello Stato. Il Ministro dell'industria dovra'
verificare  la  sussistenza  dei  requisiti  previsti  dalla  vigente
normativa   provvedendo   a  confermare  o  a  ridurre  ovvero  anche
eventualmente a revocare le prenotazioni di impegno assunte,  dandone
comunicazione   al  Ministro  del  bilancio  e  della  programmazione
economica.
   Roma, 28 dicembre 1993
                                     Il Presidente delegato: SPAVENTA
Registrata alla Corte dei conti il 25 giugno 1994
Registro n. 1 Bilancio, foglio n. 161