UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA

DECRETO RETTORALE 15 giugno 1993 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.244 del 18-10-1994)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi "La Sapienza" di
Roma, approvato con  regio  decreto  14  ottobre  1926,  n.  2319,  e
successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1936,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1937, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Vista il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi anzidetta;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'art.  17
del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  "La Sapienza" di Roma,
approvato e modificato con i  decreti  indicati  nelle  premesse,  e'
ulteriormente modificato come appresso:
  La  durata  del  corso  di  studi  in  chimica  e'  di cinque anni,
articolati in un triennio  propedeutico,  a  carattere  formativo  di
base,  ed  in  successivi  distinti indirizzi di durata biennale e di
contenuti piu' specifici sia sotto l'aspetto  scientifico  sia  sotto
quello applicativo.
  Sono istituiti i seguenti indirizzi:
   chimica analitica;
   chimica inorganica e dei materiali;
   chimica organica;
   chimica fisica;
   chimica dei sistemi biologici.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Il numero di esami e' non meno di ventitre.
  La didattica del corso di laurea  in  chimica  e'  organizzata  per
ciascun  anno  di  corso  in due cicli coordinati di durata inferiore
all'anno. Ciascun ciclo, di seguito indicato  convenzionalmente  come
semestre,   ha   durata  minima  di  quattordici-quindici  settimane.
L'intervallo tra  i  due  semestri  deve  essere  almeno  di  quattro
settimane.  Gli esami sono effettuati al termine di ciascun semestre,
prevedendo tre sessioni di esami per anno accademico: una durante  la
pausa  tra  i  due  semestri  dell'anno accademico, una alla fine del
secondo semestre, ed una di recupero prima dell'inizio dei  corsi,  e
cio'  nel  rispetto di quanto stabilito dal testo unico n. 1592 e dal
R.S. n. 269/1938.
  Il  totale  delle  ore  di  insegnamento   e'   nel   triennio   di
milleseicentottanta ore, suddivise in ventisei corsi e sedici esami e
nel  biennio  di  cinquecentoquaranta  ore  suddivise in nove corsi e
sette esami; lo studente dovra' inoltre svolgere un  lavoro  di  tesi
sperimentale  per un periodo di non meno di nove mesi (equivalente ad
un impegno  minimo  di  milleduecento  ore)  su  argomenti  attinenti
all'indirizzo prescelto. Di norma i corsi di lezione sono di sessanta
ore  di cui almeno un quarto dedicate agli esercizi mentre i corsi di
laboratorio sono di settantacinque ore di cui  almeno  due  terzi  di
esercitazione pratica. L'accertamento finale del profitto, secondo le
modalita'  previste  dal  consiglio  di corso di laurea, avverra' per
singolo insegnamento tranne nei casi elencati piu' avanti in  cui  e'
prevista una prova di esame unica per due corsi della stessa area.
  I  corsi,  come  previsto  dall'art. 6, primo comma, della legge 18
marzo 1958, n. 311,  comprendono  lezioni,  esercitazioni,  esercizi,
sperimentazioni   e   dimostrazioni  a  secondo  della  natura  degli
insegnamenti.
  Il consiglio di corso di  laurea  stabilisce  l'organizzazione  dei
corsi nei vari semestri e puo' indicare eventuali propedeuticita'.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di  corsi  opzionali,  che  rispondono  ad  una
logica  di  natura  culturale,  in  modo  da  costituire orientamento
all'interno  dei  singoli  indirizzi.   Tali   combinazioni   vengono
pubblicate nel manifesto annuale degli studi.
  Ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  11  dicembre 1969, n. 910, e
dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924,  lo  studente  puo'
presentare  un  piano  di  studio diverso da quello consigliato dalla
facolta' e previsto dal manifesto degli  studi,  purche'  nell'ambito
delle  discipline  attivate  e  nel  rispetto  del  numero  dei corsi
relativo a ciascuna area e del rapporto tra i corsi di lezione  e  di
laboratorio.
  Il  consiglio  di corso di laurea valutera' la congruita' del piano
di  studio  proposto  dallo  studente  con  il  raggiungimento  degli
obiettivi didattico-formativi previsti dalla presente tabella.
                        TRIENNIO PROPEDEUTICO
  L'attivita'  didattica del triennio e' articolata in aree, ciascuna
comprende i corsi fondamentali indicati:
   A) Area matematica (240 ore totali):
   istituzioni di matematiche (primo corso);
   istituzioni di matematiche (secondo corso);
   calcolo numerico;
   laboratorio di programmazione e calcolo.
   B) Area fisica (180 ore totali):
   fisica generale (primo corso);
   fisica generale (secondo corso);
   laboratorio di fisica generale.
   C) Area di chimica analitica (270 ore totali):
   chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (primo corso);
   laboratorio di chimica analitica (secondo corso);
   laboratorio di chimica analitica (terzo corso).
   D) Area di chimica fisica (270 ore totali):
   chimica fisica (primo corso);
   chimica fisica (secondo corso);
   laboratorio di chimica fisica (primo corso);
   laboratorio di chimica fisica (secondo corso).
   E) Area di chimica organica (270 ore totali):
   chimica organica (primo corso);
   chimica organica (secondo corso);
   laboratorio di chimica organica (primo corso);
   laboratorio di chimica organica (secondo corso).
   F) Area di chimica inorganica (270 ore totali):
   chimica generale ed inorganica;
   chimica inorganica (primo corso);
   laboratorio di chimica generale ed inorganica;
   laboratorio di chimica inorganica (primo corso).
   G) Area di chimica biologica (60 ore totali):
   chimica biologica (primo corso).
  Gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare due corsi opzionali
(60 ore ciascuno) scelti tra quelli proposti dal consiglio  di  corso
di laurea.
  Allo  studente  che  ha  superato  tutti  gli  esami prescritti nel
triennio su richiesta viene rilasciato un certificato  attestante  il
completamento degli studi propedeutici alla laurea in chimica.
  I  seguenti  insegnamenti comportano una prova di esame unica per i
due corsi:
   calcolo numerico e laboratorio di programmazione e calcolo;
   chimica generale ed inorganica e laboratorio di  chimica  generale
ed inorganica;
   fisica generale (secondo corso) e laboratorio di fisica generale;
   laboratorio  di  chimica  analitica (primo corso) e laboratorio di
chimica analitica (secondo corso);
   chimica analitica (primo corso) e laboratorio di chimica analitica
(terzo corso);
   chimica fisica (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica  fisica
(primo corso);
   chimica  fisica  (secondo  corso)  e laboratorio di chimica fisica
(secondo corso);
   chimica organica (primo corso) e laboratorio di  chimica  organica
(primo corso);
   chimica organica (secondo corso) e laboratorio di chimica organica
(secondo corso);
   chimica   inorganica   (primo  corso)  e  laboratorio  di  chimica
inorganica (primo corso).
  I  corsi  e  laboratori  possono  essere  svolti,  per   necessita'
didattiche,  in due semestri successivi; in tal caso l'esame relativo
sara' sostenuto alla fine della seconda parte.
  Lo studente sara' tenuto a dimostrare di avere appreso  almeno  una
lingua  straniera  moderna  (di  regola la lingua inglese) tra quelle
proposte dal consiglio di corso di laurea nel manifesto degli  studi.
La  conoscenza verra' verificata attraverso un colloquio regolarmente
verbalizzato da una commissione nominata dalla  facolta'  di  scienze
matematiche, fisiche e naturali.
BIENNIO.
  Sono  ammessi  al quarto anno coloro che abbiano superato gli esami
nel triennio propedeutico. E'  comunque  consentita  l'iscrizione  al
quarto  anno  in difetto di due soli esami del triennio, che dovranno
peraltro essere sostenuti prima di quelli del biennio.
  Il biennio si articola in cinque indirizzi alcuni  dei  quali  sono
articolati in orientamenti.
  Gli  indirizzi sono caratterizzati da due insegnamenti fondamentali
comuni a tutti i piani di studio  dell'indirizzo,  con  i  rispettivi
laboratori  o  esercitazioni,  e  da cinque insegnamenti opzionali da
scegliere tra quelli attivati nella sede.
Indirizzo: chimica analitica.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica analitica (secondo corso);
   2) chimica analitica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica analitica (quarto corso);
   4) laboratorio di chimica analitica (quinto corso).
  I corsi di  chimica  analitica  (secondo  corso  e  laboratorio  di
chimica  analitica)  (quarto  corso)  danno  luogo  ad  una  prova di
accertamento unica cosi' come i corsi  di  chimica  analitica  (terzo
corso) e laboratorio di chimica analitica (quinto corso).
Indirizzo: chimica fisica.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica fisica (terzo corso);
   2) chimica fisica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica fisica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica fisica (quarto corso).
  I  corsi  di  chimica fisica (terzo corso) e laboratorio di chimica
fisica (terzo corso) danno luogo ad una prova di  accertamento  unica
cosi'  come i corsi di chimica fisica (quarto corso) e di laboratorio
di chimica fisica (quarto corso).
Indirizzo: chimica inorganica e dei materiali.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica inorganica (secondo corso);
   2) chimica inorganica (terzo corso);
   3) laboratorio di chimica inorganica (secondo corso);
   4) laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
  I corsi di chimica inorganica  (secondo  corso)  e  laboratorio  di
chimica  inorganica  (secondo  corso)  danno  luogo  ad  una prova di
accertamento unica cosi' come i corsi di  chimica  inorganica  (terzo
corso) e laboratorio di chimica inorganica (terzo corso).
Indirizzo: chimica organica.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica organica (terzo corso);
   2) chimica organica (quarto corso);
   3) laboratorio di chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (quarto corso).
  I  corsi di chimica organica (terzo corso) e laboratorio di chimica
organica (terzo corso) danno luogo ad una prova di accertamento unica
cosi' come i corsi di chimica organica (quarto corso)  e  laboratorio
di chimica organica (quarto corso).
Indirizzo: chimica dei sistemi biologici.
  I corsi fondamentali sono:
   1) chimica-fisica biologica
   2) laboratorio di chimica fisica biologica;
   3) chimica organica (terzo corso);
   4) laboratorio di chimica organica (terzo corso).
  I  corsi  di  chimica  fisica  biologica  e  laboratorio di chimica
biologica e cosi' pure i corsi di chimica organica  (terzo  corso)  e
laboratorio  di  chimica  organica  (terzo  corso) danno luogo ad una
prova di accertamento unica.
  Gli  studenti  che  intendano  seguire  nel  biennio l'indirizzo di
chimica dei sistemi biologici debbono scegliere i due corsi opzionali
fra i seguenti:
   biologia molecolare;
   genetica;
   microbiologia generale;
   biologia cellulare.
  Viene  qui'  appresso   riportato   l'elenco   degli   insegnamenti
opzionali:
    1) biochimica applicata;
    2) biochimica cellulare;
    3) biochimica degli alimenti;
    4) biochimica industriale;
    5) biocristallografia;
    6) biologia cellulare;
    7) biologia generale;
    8) biomateriali;
    9) biopolimeri;
   10) chemiometria;
   11) chimica analitica clinica;
   12) chimica analitica degli inquinanti;
   13) chimica analitica dei processi industriali;
   14) chimica analitica delle superfici e delle interfasi;
   15) chimica analitica separativa;
   16) chimica analitica strumentale;
   17) chimica bioinorganica;
   18) chimica bioorganica;
   19) chimica bromatologica;
   20) chimica computazionale;
   21) chimica degli alimenti;
   22) chimica dei composti di coordinazione;
   23) chimica dei composti eterociclici;
   24) chimica dei composti organometallici;
   25) chimica dei metalli e delle leghe;
   26) chimica dei processi biotecnologici;
   27) chimica del restauro;
   28) chimica dell'ambiente;
   29) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   30) chimica delle macromolecole;
   31) chimica delle sostanze coloranti;
   32) chimica delle sostanze organiche naturali;
   33) chimica dello stato solido;
   34) chimica e tecnologia dei polimeri;
   35) chimica elettroanalitica;
   36) chimica farmaceutica e tossicologica;
   37) chimica fisica ambientale;
   38) chimica fisica biologica;
   39) chimica fisica dei fluidi;
   40) chimica fisica dei materiali;
   41) chimica fisica dei polimeri;
   42) chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasi;
   43) chimica fisica della catalisi;
   44) chimica fisica dello stato solido e delle superfici;
   45) chimica fisica industriale;
   46) chimica fisica organica;
   47) chimica industriale;
   48) chimica inorganica industriale;
   49) chimica merceologica;
   50) chimica metallorganica;
   51) chimica organica fisica;
   52) chimica organica industriale;
   53) chimica per la conservazione dei beni culturali;
   54) chimica supramolecolare;
   55) chimica teorica;
   56) cinetica chimica e dinamica molecolare;
   57) cristallochimica;
   58) didattica della chimica;
   59) elettrochimica;
   60) elettrochimica applicata;
   61) fotochimica;
   62) genetica;
   63) geochimica;
   64) laboratorio di chimica delle macromolecole;
   65) meccanismi di reazione in chimica inorganica;
   66) meccanismi di reazione in chimica organica;
   67) metodi analitici in chimica industriale;
   68) metodi fisici in chimica inorganica;
   69) metodi fisici in chimica organica;
   70) metodi matematici e statistici;
   71) microbiologia generale;
   72) mineralogia;
   73) petrolchimica e tecnologia dei prodotti petroliferi;
   74) radiochimica;
   75) recupero e riciclo dei materiali;
   76) sintesi e tecniche speciali inorganiche;
   77) sintesi e tecniche speciali organiche;
   78) spettroscopia molecolare;
   79) stereochimica;
   80) storia della chimica;
   81) strutturistica chimica;
   82) termodinamica chimica.
   83) trattamento chimico dei rifiuti.
  Nel   manifesto   degli   studi   pubblicato  annualmente  verranno
specificati gli insegnamenti opzionali attivati.
  Lo studente puo' scegliere come opzionali uno o  piu'  insegnamenti
fondamentali di un indirizzo diverso da quello prescelto.
  Quando  vengono  scelti  come  corsi opzionali i fondamentali con i
relativi laboratori, di un  indirizzo  diverso  da  quello  prescelto
dallo  studente,  il corso fondamentale ed il corrispondente corso di
laboratorio, che  sono  stati  sotitutivi  di  due  corsi  opzionali,
comportano due esami distinti.
  Nell'ambito  del  biennio,  il  consiglio  di  corso di laurea puo'
definire combinazioni di  corsi  opzionali,  che  rispondono  ad  una
logica  di  natura  culturale  in  modo  da  costituire  orientamento
all'interno  dei  singoli  indirizzi.   Tali   combinazioni   vengono
pubblicate nel manifesto annuale degli studi.
Prova di accertamento unica.
  Il  preside  della  facolta',  per  la  prova di accertamento unica
prevista per i corsi del triennio  propedeutico  e  per  i  corsi  di
indirizzo  del  biennio,  costituisce le relative commissioni per gli
esami di profitto utilizzando i docenti dei rispettivi corsi  secondo
le  norme  dell'art.  160 del testo unico n. 1592/1933 e dall'art. 42
del R.S. n. 1269/1938.
Esame e diploma di laurea.
  Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo  studente  deve
aver  seguito  tutti  i  corsi  previsti dal piano di studi approvato
dalla facolta' e superato i relativi esami.  Lo  studente  deve  aver
inoltre svolto il lavoro di tesi sperimentale.
  L'esame   di   laurea   consiste   nella   discussione  della  tesi
sperimentale con le modalita' stabilite dal  consiglio  di  corso  di
laurea, in applicazione delle disposizioni vigenti.
  Il diploma di laurea riporta il titolo di laurea in chimica, mentre
il   relativo  certificato  rilasciato  al  laureato  fara'  menzione
dell'indirizzo seguito.
Norme transitorie.
  Gli  studenti  iscritti  con  il  vecchio  ordinamento  al  momento
dell'entrata  in  vigore del presente ordinamento, possono completare
gli studi previsti dal precedente ordinamento.
  Gli studenti  possono  optare  per  il  nuovo  ordinamento  con  la
convalida  degli  esami  sostenuti,  fatto  salvo quanto previsto dal
presente nuovo ordinamento e  secondo  le  modalita'  stablite  dalla
facolta'.
  L'opzione  potra'  essere  esercitata  fino ad un termine pari alla
durata legale del corso di studi.
  Quando la facolta' si sara' adeguata al presente nuovo  ordinamento
la sua applicabilita' avra' inizio per gli studenti iscritti al primo
anno di corso, e sara' progressivamente estesa, negli anni accademici
seguenti, agli anni di corso successivi al primo.
  Per  quanto  non  esplicitamente indicato nel presente statuto vale
quanto previsto nel decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio
1989, n. 109, e nella tabella XIX.
  Il presente decreto  verra'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana.
   Roma, 15 giugno 1993
                                                    Il rettore: TECCE