Autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto per l'esecuzione di lavori suppletivi e di variante di progetti originari in materia di acquedotti non di competenza statale finanziati con mutui da parte della Cassa depositi e prestiti a favore della regione Emilia-Romagna.(GU n.130 del 6-6-1995)
IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1988)"; Visto il decreto ministeriale 22 maggio 1989, con il quale e' stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17, commi 38 e 42, della citata legge, la concessione da parte della Cassa depositi e prestiti, a favore della regione Emilia-Romagna, di mutui finalizzati alla attuazione di vari interventi acquedottistici fra i quali quello riguardante il "Progetto di rete secondaria al servizio delle frazioni Samboseto, Diolo e Carzeto" dell'importo complessivo di L. 1.955.000.000; Vista la deliberazione n. 417929600 del 28 novembre 1989 con la quale la Cassa depositi e prestiti ha assentito un mutuo di lire 1.759,5 milioni al sopracitato progetto; Vista la legge 30 dicembre 1991, n. 412, recante "Disposizioni in materia di finanza pubblica", in particolare l'art. 20, comma 1, secondo il quale "le economie verificatesi nella realizzazione di opere pubbliche finanziate con ricorso a mutui con ammortamento a carico del bilancio statale in base a specifiche disposizioni legislative, possono essere utilizzate per lavori suppletivi e di variante al progetto originario, previa autorizzazione del Ministero competente, secondo le medesime procedure previste dalla legge di riferimento"; Vista la nota n. 7266 del 26 settembre 1994 con la quale la regione Emilia-Romagna ha richiesto, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 412/1991, l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto verificatesi nell'esecuzione dei lavori di cui al progetto n. 4 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 22 maggio 1989; Visto il progetto del luglio 1994, redatto, per conto dell'Azienda speciale consortile, dal dott. ing. Enrico Gallarati, riguardante la realizzazione di un nuovo tratto di rete non previsto nel progetto originario, con il quale si propone di utilizzare le somme derivanti dalle economie di appalto ammontanti a L. 557.432.736, prevedendo una quota a carico del consorzio pari a L. 110.567.264, per un importo complessivo di L. 668.000.000; Viste le delibere del Consorzio "Azienda speciale consortile approvvigionamento acqua potabile" (Parma) n. 8 del 20 luglio 1994 dell'assemblea consortile e n. 32 del 20 luglio 1994 del consiglio di amministrazione con le quali lo stesso consorzio ha approvato il succitato progetto per un importo complessivo dei lavori di L. 668.000.000; Visto il parere favorevole del comitato consultivo regionale n. 66 del 28 luglio 1994 sul citato progetto; Vista la delibera 6 settembre 1994, n. 3931, della giunta della regione Emilia-Romagna, con la quale viene chiesta al Ministero dei lavori pubblici l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 412/1991, per i citati lavori suppletivi e di variante; Viste le risultanze favorevoli dell'istruttoria compiuta sugli elaborati della perizia in argomento, ai fini della rispondenza degli interventi in essa previsti ai requisiti di ammissibilita' fissati dalla deliberazione C.I.P.E. del 14 giugno 1988; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 20, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, la regione Emilia- Romagna e' autorizzata ad utilizzare le economie derivanti dall'appalto del "Progetto di rete secondaria al servizio delle frazioni Samboseto, Diolo e Carzeto", finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti di lire 1.759,5 milioni, per l'esecuzione dei lavori suppletivi e di variante di cui al progetto richiamato nelle premesse. Roma, 28 febbraio 1995 Il Ministro: BARATTA