Ricompense al valor militare per attivita' partigiana(GU n.303 del 30-12-1995)
Con decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1995, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 luglio 1995, n. 434/C, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: Medaglia d'argento Cantoni Walter, nato il 22 giugno 1915 a Mezzani. - "Gia' combattente alla frontiera alpina, in Albania, Jugoslavia e Balcania, ripetutamente distintosi nella lotta partigiana per attivita' alla testa dei suoi uomini malamente armati, attaccava decisamente una formazione tedesca in ritirata sui traghetti del Po. Mortalmente ferito, persisteva nella lotta, riuscendo ad impegnare il nemico fino al sopraggiungere delle forze alleate". - Mezzani (Parma), 26 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1995, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 luglio 1995, n. 130/T, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: C r o c e Tosi Guerrino, nato l'8 gennaio 1913, a Roma. - "Entrava nella formazione partigiana subito dopo l'armistizio, mostrando il suo grande impulso ed amor di Patria nell'aspra e continua lotta, che duro' fino alla cattura e alla fine della sua giovane vita stroncata per mano nemica. Comandato piu' volte in azioni di sabotaggio eseguiva letteralmente e con precisione la missione affidatagli, impedendo il traffico nemico in piu' punti nelle zone di Aurelia e Portuense. Il 5 aprile 1944, dopo una riuscita azione di guerra, veniva catturato e passato per le armi. Esemplare giovane che, silenziosamente, nell'ombra, sacrifico' la propria vita per il bene supremo della Patria". - Roma, 8 settembre 1943 5 aprile 1944. Con decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1995, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 luglio 1995, n. 195/F, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare per attivita' partigiana: C r o c e Fiorani Carlo, nato il 29 ottobre 1925 a Pieve Porto Morone. - "Partigiano combattente con formazione 1a Brigata 'Julia', con ardimento attaccava una motocarrozzetta nemica. Rimasto ferito ed inseguito rifiutava l'aiuto del compagno partecipe all'azione invitandolo a porsi in salvo. Alto senso di abnegazione e di spirito di sacrificio". - Montelungo di Pontremoli (Massa Carrara), 8 marzo 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1995, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 luglio 1995, n. 435/C, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare per attivita' partigiana: C r o c e Caruso Francesco, nato il 2 febbraio 1922 a Macchia Valfortore. - "Subito dopo l'8 settembre 1943, entrato nella formazione partigiana Brigata 'Longhi' mostrava le sue capacita' organizzative e militari per cui gli venne affidato il comando di un distaccamento di sabotatori. Nelle rischiose azioni di sabotaggio sui ponti e strade, sempre portate a termine brillantemente, si distingueva dimostrando capacita', calma e coraggio eccezionale. Nel combattimento in localita' Gattea del 31 dicembre 1944 riusci' a trarre in salvo alcuni compagni di lotta accerchiati dal nemico e sotto un intenso fuoco di mitragliatrici nemiche. Fulgido esempio di dedizione al dovere, di audacia e di cosciente spirito di sacrificio". - 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1995, vistato dalla ragioneria centrale in data 3 luglio 1995, n. 173/R, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare per attivita' partigiana: C r o c e Rampolli Orlando, nato il 26 settembre 1923 a Imola. - "Valoroso vicecomandante di compagnia della 36a Brigata 'Bianconcini', con indomito eroismo, sosteneva l'attacco di ingenti forze tedesche in localita' Ca di Guzzo, che favorite dalla nebbia si erano avvicinate al presidio partigiano. Rimasto circondato e con diversi patrioti caduti e feriti rifiutava l'invito di arrendersi, e salendo sul tetto, squarciato da una granata, fulminava con precise raffiche della sua arma l'avversario. Compresa l'impossibilita' di resistere, dopo aver radunato i feriti intrasportabili in una stanza, affidati alle volontarie cure del medico, usciva per primo dalla casa. Incurante di una ferita riportata, proteggeva con il tiro della sua arma automatica il ripiegamento dei suoi uomini. Abbandonava la posizione soltanto quando l'ultimo di essi era gia' fuori dell'accerchiamento nemico. Fulgido esempio di grande eroismo e di sublimi virtu' militari". - Ca di Guzzo, 26 settembre 1944.