DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 gennaio 1996
Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro ad interim del bilancio e della programmazione economica prof. Augusto Fantozzi, incaricato per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea.(GU n.13 del 17-1-1996)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il proprio decreto in data 12 gennaio 1996, con il quale al Ministro ad interim del bilancio e della programmazione economica prof. Augusto Fantozzi e' stato conferito anche l'incarico per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea; Visti gli articoli 5 e 9 della legge 23 agosto 1988, n. 400; Viste le vigenti disposizioni in materia di attribuzioni al Ministro stesso; Visto il decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1996, n. 284; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta: Al Ministro ad interim del bilancio e della programmazione economica, prof. Augusto Fantozzi, e' attribuita la delega per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea. Fatte salve le competenze attribuite dalla legge al Ministero degli affari esteri, il Ministro Fantozzi e' delegato ad esercitare le funzioni di indirizzo, di promozione di iniziative, anche normative, di verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, relative: a) alle attivita' inerenti all'attuazione delle politiche comunitarie di carattere generale o per specifici settori, assicurandone coerenza e tempestivita'; b) all'attuazione della legge 9 marzo 1989, n. 86, in particolare per quanto concerne la predisposizione del disegno di "legge comunitaria" di cui all'art. 2 della legge stessa e per quanto concerne l'emanazione dei regolamenti di cui al successivo art. 4; c) all'armonizzazione fra legislazione nazionale e normative comunitarie, predisponendo la legge comunitaria annuale, individuando gli strumenti idonei a recepire nell'ordinamento interno gli atti comunitari che implicano provvedimenti di attuazione ed assicurando l'adempimento dell'obbligo comunitario; d) all'individuazione di argomenti per l'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio dei Ministri dedicate alle questioni comunitarie e all'attuazione delle relative deliberazioni; e) alle riunioni del Consiglio dei Ministri dell'Unione europea relative al mercato interno, rappresentando l'Italia d'intesa con il Ministro degli affari esteri; f) alla coerenza ed alla tempestivita' dell'attivita' amministrativa delle amministrazioni pubbliche operanti in settori oggetto di disposizioni comunitarie, nonche' la conformita' e la tempestivita' delle azioni volte a prevenire l'insorgere di contenzioso e ad adempiere alle pronunce della Corte di giustizia delle Comunita' europee; g) all'attuazione, in qualita' di autorita' competente, del regolamento CEE n. 2088/85 relativo ai Programmi integrati mediterranei (PIM), per la parte residuale; h) alla presidenza del comitato consultivo di cui all'art. 4, comma 1, della legge 16 aprile 1987, n. 183; i) alla formazione di operatori pubblici e privati con riferimento ai temi e ai problemi comunitari, avvalendosi anche del comitato di cui all'art. 58 della legge 22 febbraio 1994, n. 146; l) alle attivita' di informazione previste dall'art. 13 della legge 9 marzo 1989, n. 86; m) al coordinamento, nella fase di predisposizione della normativa comunitaria, delle amministrazioni pubbliche competenti per settore e, d'intesa con esse, alla consultazione degli operatori privati e delle parti sociali interessate, ai fini della definizione della posizione italiana; n) al coordinamento dei programmi che prevedono interventi di carattere transnazionale ed interregionale, nonche' delle attivita' intese all'elaborazione delle strategie di sviluppo e dell'assetto futuro del territorio dell'Unione europea connesse al programma comunitario "Europa 2000", non rientranti nelle competenze del Ministero del bilancio e della programmazione economica e dei Ministeri di settore. Il Ministro e' altresi' delegato a: designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed altri organismi di studio, tecnico-amministrativi e consultivi, operanti, nelle materie oggetto del presente decreto, presso altre amministrazioni ed istituzioni; costituire commissioni di studio e consulenza e gruppi di lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; provvedere, nelle predette materie, ad intese e concerti di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri necessari per le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 15 gennaio 1996 Il Presidente: DINI