DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 maggio 1996 

  Delega di funzioni del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  al
Ministro Livia Turco in materia di solidarieta' sociale.
(GU n.129 del 4-6-1996)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il  proprio  decreto in data 18 maggio 1996, con il quale al
Ministro senza portafoglio on. Livia Turco, deputato  al  Parlamento,
e' stato conferito l'incarico per la solidarieta' sociale;
  Visti gli articoli 5 e 9 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
  Il Ministro senza portafoglio per la solidarieta' sociale on. Livia
Turco,  deputato al Parlamento, e' delegata ad esercitare le funzioni
di programmazione, di indirizzo, di coordinamento e di promozione  di
iniziative,  anche  normative, nonche' ogni altra funzione attribuita
dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei  Ministri,
avvalendosi,  ove  necessario,  dei  mezzi  di  comunicazione,  nelle
materie concernenti:
    a)   le   politiche   per   la   famiglia,   avvalendosi    anche
dell'Osservatorio permanente sulla famiglia;
    b)  le politiche per i minori, promuovendo e coordinando tutte le
iniziative necessarie - ivi compresi, d'intesa con il Ministro  degli
affari  esteri,  gli  interventi  in  caso  di emergenze di carattere
internazionale - anche  tramite  la  verifica  dell'attuazione  della
"dichiarazione  mondiale  ONU sulla sopravvivenza, la protezione e lo
sviluppo   dell'infanzia",   avvalendosi   anche    dell'Osservatorio
nazionale  per  i  problemi  dei minori e del Centro nazionale per la
tutela dell'infanzia;
    c) le  politiche  per  l'adozione,  assumendo,  d'intesa  con  il
Ministro  di  grazia  e  giustizia  e,  con  riferimento all'adozione
internazionale, iniziative di modifica della legislazione,  anche  in
relazione ad accordi internazionali;
    d)  le politiche per gli adolescenti ed i giovani, anche mediante
l'attuazione ed il coordinamento dei  programmi  dell'Unione  europea
denominati  "Gioventu'  per  l'Europa" e "Servizio volontario europeo
per i giovani";
    e) le politiche per gli anziani, ivi compresa la  predisposizione
della relazione biennale al Parlamento sulla condizione dell'anziano;
    f)  le politiche contro l'esclusione sociale ed in particolare le
azioni finalizzate a contrastare le nuove poverta' e l'emarginazione;
    g) la costituzione di una banca dati finalizzata all'elaborazione
delle politiche sociali nelle materie delegate e al collegamento  con
le  attivita' delle altre amministrazioni pubbliche ed in particolare
delle regioni, delle province autonome e degli enti locali;
    h) la definizione di interventi riguardanti  i  servizi  sociali,
anche  mediante  la  previsione di utilizzo di obiettori di coscienza
d'intesa con il Ministro della  difesa,  nonche'  mediante  forme  di
sostegno e collaborazione con i soggetti del "terzo settore";
    i)  il coordinamento delle iniziative relative all'accoglienza di
immigrati, profughi e nomadi;
    l)  le   politiche   per   contrastare   il   diffondersi   delle
alcoldipendenze;
    m)  i  rapporti e la cooperazione con gli organismi competenti in
Italia  e  all'estero,  in  particolare  nell'Unione  europea,  nelle
materie  oggetto  della  presente  delega,  d'intesa  con  gli  altri
Ministri interessati.
  Il Ministro e' altresi' delegato:
   1) a promuovere la riforma dei servizi sociali;
   2)  a  presiedere  il  Comitato  nazionale  di  coordinamento  per
l'azione antidroga ed a tutti gli adempimenti in tema  di  disciplina
degli   stupefacenti  e  sostanze  psicotrope,  prevenzione,  cura  e
riabilitazione dei relativi stati di  tossicodipendenza,  di  cui  al
testo  unico  approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9
ottobre 1990, n. 309;
   3) a provvedere agli adempimenti previsti dalla legge 22  novembre
1990, n. 354, istitutiva della commissione di indagine sulla poverta'
e l'emarginazione;
   4) ad assicurare l'applicazione:
    della   legge   5   febbraio  1992,  n.  104  (legge  quadro  per
l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone
handicappate);
    della  legge  19  luglio 1991, n. 216 (primi interventi in favore
dei  minori  soggetti  a  rischio  di  coinvolgimento  in   attivita'
criminose);
    della   legge   11   agosto   1991,  n.  266  (legge  quadro  sul
volontariato);
   5) ad assicurare l'esecuzione dei compiti  che  ogni  altra  legge
assegna  al  Ministro gia' denominato per gli affari sociali o per la
famiglia e la solidarieta' sociale;
   6) a provvedere, nelle materie di cui  alla  presente  delega,  ad
intese  e  concerti  di competenza della Presidenza del Consiglio dei
Ministri necessari per  le  iniziative,  anche  normative,  di  altre
amministrazioni;
   7)  a  designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei
Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed  altri
organismi  di  studio, tecnico-amministrativi e consultivi, operanti,
nelle  materie  di   cui   alla   presente   delega,   presso   altre
amministrazioni ed istituzioni;
   8)   a   costituire   comitati,  commissioni  ed  altri  organismi
collegiali di studio, consulenza e supporto tecnico nelle materie  di
cui alla presente delega.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 31 maggio 1996
                                                 Il Presidente: PRODI