MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

        Ricompense al valor militare per attivita' partigiana
(GU n.155 del 4-7-1996)

   Con decreto presidenziale 12 aprile 1996, vistato dalla Ragioneria
centrale in data 29 aprile 1996, n. 23/varie, e' concessa la seguente
ricompensa al valor militare per attivita' partigiana:
                           Medaglia d'oro
   Provincia  di  La Spezia. - "La provincia di La Spezia, per la sua
particolare posizione strategica, rimase saldamente in  prima  linea,
nel   corso  di  tutta  la  guerra  di  liberazione.  La  sua  gente,
sull'esempio dell'eroica squadra  navale,  che  il  9  settembre  era
salpata   dalla   sua  base,  decise  di  opporsi,  sin  dall'inizio,
all'invasione nazista. Per diciannove mesi,  con  grande  coraggio  e
spirito di abnegazione, benche' sottetta a distruzioni, privazioni di
ogni genere, deportazioni e rappresaglie feroci, continuo' ad offrire
all'ideale  della  liberta' l'ardimentosa e silenziosa Resistenza dei
suoi figli migliori, nei centri cittadini,  cosi'  come  il  generoso
sacrificio  di  sangue  delle  sue  agguerrite  brigate partigiane di
montagna, sempre decimate da scontri e rastrellamenti  con  l'apporto
di  nuovi  volontari, e sempre rinnovatesi nei ranghi, fino al giorno
dell'insurrezione generale che costrinse alla resa le unita' tedesche
di occupazione. Elevato esempio di dedizione alla patria  e  perpetuo
monito a tutela delle sue libere istituzioni".
   Con decreto presidenziale 12 aprile 1996, vistato dalla Ragioneria
centrale  in  data  29  maggio  1996, n. 24/varie, sulla proposta del
Ministro della difesa, in sostituzione della  medaglia  d'argento  al
valor militare gia' concessa con decreto presidenziale 9 aprile 1949,
e'  concessa  alla  citta'  di  Piacenza  la  medaglia d'oro al valor
militare con la seguente motivazione:
   "In venti mesi di duro servaggio riaffermava col sangue  dei  suoi
figli  le  nobili  tradizioni  che  nel  primo Risorgimento la fecero
proclamare  la  'primogenita'.  Fucilazioni,  martiri,  deportazioni,
saccheggi  e distruzioni non scossero la fierezza del suo popolo che,
tutto unito nel sacro nome d'Italia, in cento combattimenti contro un
nemico soverchiante, si copriva di imperitura gloria. Nelle  giornate
della  riscossa  i  suoi  cittadini  ascrivevano a loro privilegio ed
onore la riconquista delle proprie case e delle  patrie  liberta'  ed
issavano  sulla  civica  torre  il  santo  tricolore  consacrato  dal
sacrificio dei caduti".