UNIVERSITA' DI TRIESTE

DECRETO RETTORALE 22 agosto 1996 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.207 del 4-9-1996)

                             IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836,
e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  ed in particolare la
parte riguardante la facolta' di scienze politiche;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione   superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto  il  decreto ministeriale 4 novembre 1995 (Gazzetta Ufficiale
17 gennaio 1996, n.  13)  relativo  a  modificazioni  all'ordinamento
didattico  universitario  relativamente al corso di laurea in scienze
politiche;
  Viste  la  proposte  di  modifica  allo  statuto  formulate   dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Trieste;
  Visto  il  parere  favorevole  espresso dal Consiglio universitario
nazionale nell'adunanza del 18 aprile 1996;
                              Decreta:
                           Articolo unico
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Trieste,  approvato  e
modificato  con  i  decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente
modificato nella parte relativa alla facolta' di scienze politiche  -
corso di laurea in scienze politiche, sostituendo gli articoli dal n.
31 al n. 37 compreso con i seguenti:
  "Art.  31.  -  Il  corso  di  laurea  in scienze politiche fornisce
conoscenze  di  metodo  e  di  contenuti  culturali,  scientifici   e
professionali per la formazione interdisciplinare nei campi politico,
sociologico,      storico-politico,     giuridico-istituzionale     e
politico-economico.
  Il corso di laurea in scienze politiche afferisce alle facolta'  di
scienze politiche ed ha durata quadriennale.
  Le iscrizioni al corso di laurea possono essere programmate purche'
in conformita' alla legislazione vigente.
  Art.  32.  -  Il  corso  di  laurea  in scienze politiche ha durata
quadriennale e comprende almeno  ventuno  annualita'  d'insegnamento,
oltre  ad  almeno due annualita' d'insegnamento relative a due lingue
straniere. Il corso di laurea in scienze politiche si articola in  un
biennio propedeutico ed in un biennio di specializzazione.
  Per  essere ammessi all'esame di laurea e' necessario aver superato
gli esami di profitto relativi agli insegnamenti indicati  nel  piano
di  studi  approvato  dal  consiglio di facolta'. Superato l'esame di
laurea  lo  studente  consegue  il  diploma  di  laurea  in   scienze
politiche.
  I  consigli  delle  strutture didattiche competenti individuano gli
insegnamenti del primo e del secondo  biennio  secondo  i  successivi
articoli 3 e 4, e stabiliscono le modalita' degli esami di profitto e
di laurea.
  Art.   33.   -  Il  biennio  propedeutico  comprende  almeno  dieci
annualita'  d'insegnamento  fondamentali,  delle   quali   otto,   da
scegliersi  in  ragione  di  una per area, nell'ambito delle seguenti
aree disciplinari e riconducibili ai settori scientifico-disciplinare
a fianco indicati:
   1) diritto pubblico (N08X, N09X);
   2) economia politica (P01A, P01F, P01G, P01H);
   3) scienza politica (Q02X);
   4) sociologia generale (Q05A);
   5) statistica (S01A);
   6) storia moderna (M02X) o storia contemporanea (M04X);
   7)  storia  delle  dottrine  politiche  (Q01B)  o   storia   delle
istituzioni politiche (Q01C);
   8) diritto costituzionale comparato (N11X).
  Le residue annualita' di insegnamento sono scelte all'interno delle
seguenti aree disciplinari:
   diritto privato (N0lX, N02X);
   filosofia politica (Q01A);
   organizzazione e diritto internazionale (N14X);
   politica economica (P01B);
   storia contemporanea (M04X) o storia moderna (M02X);
   storia  delle istituzioni politiche (Q01C) o storia delle dottrine
politiche (Q01B);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X).
  Per ognuna delle aree di cui al precedente  comma  dovranno  essere
assicurate   l'acquisizione   dei   principi  fondamentali  attinenti
all'area medesima e una adeguata formazione metodologica.
  Art. 34. - Il  biennio  di  specializzazione  puo'  articolarsi  in
massimo di cinque indirizzi:
   1) politico-amministrativo;
   2) politico-economico;
   3) politico-internazionale;
   4) storico-politico;
   5) politico-sociale.
  Ciascun   indirizzo   comprende   almeno   undici   annualita'   di
insegnamento, anche divisibili in moduli semestrali.  Almeno  quattro
annualita' di insegnamento sono rese obbligatorie dal consiglio della
struttura  didattica  nell'ambito  delle  seguenti  aree disciplinari
caratterizzanti, riferibili  ai  settori  scientifico-disciplinari  a
fianco indicati:
  Indirizzo politico-amministrativo:
   diritto amministrativo (N10X);
   diritto  costituzionale,  istituzioni  di  diritto pubblico (N08X,
N09X, N11X);
   diritto del lavoro e della previdenza sociale (N07X);
   diritto dell'economia (N05X);
   diritto e procedura penale (N17X);
   diritto finanziario (N13X);
   diritto privato (N01X, N04X);
   filosofia del diritto e tecnica della normazione (N20X);
   scienza politica, scienza dell'amministrazione (Q02X);
   sociologia   dell'amministrazione   e  dell'organizzazione  (Q05C,
Q05E);
   storia dei partiti e del movimento sindacale (M04X);
   storia  del  diritto  italiano  e  dell'amministrazione   pubblica
(N19X);
   storia delle istituzioni politiche (Q01C).
 Indirizzo politico-economico:
   contabilita' di Stato e degli enti pubblici (P01C-N10X);
   demografia (S03A);
   diritto commerciale (N04X);
   diritto dell'economia (N05X);
   econometria (P01E);
   economia e politica dello sviluppo (P01H);
   economia e politica industriale (P01I);
   economia e politica monetaria (P01F);
   economia,  gestione  e organizzazione aziendale (P02A, P02B, P02D,
P02E);
   economia internazionale (P01G);
   economia politica - analisi economica (P01A);
   economia regionale (N10J);
   matematica per le scienze economiche e sociali (S04A);
   politica economica (P01B);
   scienza dell'amministrazione (Q02X);
   scienza  delle  finanze,  economia  delle  istituzioni   pubbliche
(P01C);
   sociologia economica e del lavoro (Q05C);
   statistica economica (S02X);
   storia del pensiero economico (P01D).
  Indirizzo politico-internazionale:
   diritto comparato (N02X, N11X);
   diritto  e organizzazione internazionale, diritti dell'uomo (N20X,
N14X);
   economia e politica monetaria (P01F);
   economia internazionale (P01G);
   geografia politica ed economica, economia e politica dell'ambiente
(M06B, P01B);
   politica economica europea (P01B);
   scienza politica (Q02X);
   storia contemporanea (M04X);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X);
   storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici (Q06A, Q06B);
   storia e istituzioni delle Americhe (Q03X);
   storia e istituzioni dell'Europa orientale (M02B);
   teoria e politica dello sviluppo (P01H).
  Indirizzo storico-politico:
   filosofia della storia (M07C);
   filosofia politica (Q01B);
   geografia politica ed economica (M06B);
   storia contemporanea (M04X);
   storia dei Paesi islamici (L14A);
   storia del diritto italiano (N19X);
   storia dell'Europa orientale (M02B);
   storia delle dottrine politiche (Q01A);
   storia delle istituzioni politiche (Q01C);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X);
   storia del pensiero economico (P01D);
   storia economica (P03X);
   storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici (Q06A, Q06B);
   storia e istituzioni delle Americhe (Q03X);
   storia medievale e storia moderna (M01X-M02A).
  Indirizzo politico-sociale:
   demografia (S03A);
   diritto del lavoro e previdenza sociale (N07X);
   etnologia e antropologia culturale (M05X);
   organizzazione  e  pianificazione  dell'ambiente  e del territorio
(M06B);
   politica economica (P01B);
   politiche sociali e metodologie delle scienze sociali (Q05A);
   psicologia sociale e del lavoro (M11B, M11C);
   sociologia dei fenomeni politici (Q05E);
   sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B);
   sociologia dei processi economici e del lavoro (Q05C);
   sociologia dell'ambiente e del territorio (Q05D);
   sociologia  giuridica  e  mutamento  sociale,   sociologia   della
devianza (N21X, Q05F, Q05G);
   scienza politica, politiche pubbliche (Q02X);
   statistica sociale (S03B).
  Il  biennio di specializzazione e' organizzato da ciascuna facolta'
in conformita' delle proprie esigenze peculiari, attivando almeno due
indirizzi o eventuali combinazioni tra gli indirizzi indicati.
  Il consiglio  della  struttura  didattica  competente  individua  i
criteri  per  la  formazione  dei  piani  di studio, assicurando agli
studenti la possibilita' di scegliere insegnamenti per almeno quattro
annualita' tra quelli attivati  nella  facolta'  sede  del  corso  di
laurea,   o   nelle   altre  facolta'  dell'Universita'  o  di  altre
universita',  in  Italia  o   all'estero,   anche   in   altre   aree
disciplinari,  purche'  in  linea  con  le  finalita' formative degli
indirizzi di specializzazione del corso di laurea.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Trieste, 22 agosto 1996
                                                           Il rettore