MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

        Ricompense al valor militare per attivita' partigiana
(GU n.232 del 3-10-1996)

   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio 1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
32/Varie,  e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare
per attivita' partigiana:
                           Medaglia d'oro
   Provincia di Pordenone. - Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943,
le  popolazioni  della  Destra  Tagliamento,  in   seguito   divenuta
provincia  di  Pordenone,  reagirono  alla spietata oppressione degli
occupatori tedeschi e dei fascisti con una lotta lunga, coraggiosa  e
tenace.  I  numerosi nuclei autonomi di resistenza e le brigate della
"Garibaldi" e della "Osoppo", unitariamente organizzate, in pianura e
sui monti, validamente sostenute dalla  popolazione,  condussero  per
venti  mesi  una  strenua  resistenza armata per la riconquista della
liberta'.  Non  valsero  a  frenarne  lo  slancio  generoso  ne'   la
precarieta'  dei  mezzi, ne' la preponderanza delle forze avversarie,
ne' le barbarie a cui queste  ispirarono  la  loro  feroce  opera  di
repressione  con  arresti,  deportazioni, fucilazioni, distruzioni di
interi paesi. Oltre 2.000 caduti,  partigiani  e  civili,  furono  il
prezzo di questa lotta. Il grande contributo di sangue, i sacrifici e
le  sofferenze  sopportate  da  tutta  la popolazione della provincia
testimoniano la sua volonta' di combattere la  tirannide,  confermano
la  tradizione di dedizione alla Patria della sua gente, rinnovano la
sua fede negli  ideali  di  giustizia,  di  liberta'  e  di  pace.  -
Pordenone, 8 settembre 1943-1 maggio 1945.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio 1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
33/Varie,  e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare
per attivita' partigiana:
                           Medaglia d'oro
   Provincia di Asti. - Provincia contadina per eccellenza, durante i
venti mesi della Resistenza vide svilupparsi un movimento  partigiano
di  straordinaria  ampiezza  per  numero  di  volontari  in  un breve
territorio, pago' un duro tributo in  Caduti,  ebbe  negli  uomini  e
nelle   donne  della  campagna  l'insostituibile  alimento  a  questa
testimonianza di volonta' di riscatto nazionale,  schiero'  un  clero
generosamente  a  fianco  degli oppressi, impegno' nella lotta le sue
forze del lavoro di fabbrica in non mai  dismesse  dimostrazioni  dei
loro  sentimenti di liberta', dagli scioperi del marzo 1943 al blocco
della produzione e nelle giornate  insurrezionali.  Grazie  anche  ai
suoi  numerosi  partigiani,  combattenti  all'estero, rappresento' un
esempio di corale e civile slancio affinche'  l'Italia  rinascesse  a
democrazia in orizzonti di ritrovate speranze per l'avvenire. - Asti,
8 settembre 1943-25 aprile 1945.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio 1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
38/Varie,  e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare
per attivita' partigiana:
                         Medaglia d'argento
   Comune di  Giaveno.  -  Il  comune  di  Giaveno,  nei  venti  mesi
dell'occupazionenazista,   sostenne,   in   collaborazione   con   le
popolazioni della Val Sangone, una durissima lotta contro  il  nemico
invasore, con continue ed eroiche gesta di ribellione e di guerra. La
barbarie  tedesca  non  risparmio'  nelle  sue  generose  popolazioni
arresti, torture e deportazioni nei campi di concentramento, da  dove
molti  non  fecero  ritorno.  Dei  1.400  volontari  della  Liberta',
organizzati in formazioni partigiane, 291 caddero  sul  campo  e  155
rimasero  feriti;  280 furono i civili uccisi, di cui 51 fucilati per
rappresaglia, 266 le case distrutte. Esempio purissimo di  coraggioso
olocausto e di dedizione alla Patria per riconquistare la sua perduta
liberta'. - Giaveno-Val Sangone, settembre 1943-aprile 1945.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio 1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
35/Varie,  e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare
per attivita' partigiana:
                         Medaglia di bronzo
   Comune di Arcevia. - Arcevia, durante l'occupazione,  opponeva  al
tedesco invasore la fiera resistenza dei suoi figli migliori, accorsi
nelle  formazioni  partigiane  e dei Gruppi armati patrioti (G.A.P.).
Nell'impari lotta contro i nazisti  e  i  loro  alleati,  446  furono
partigiani  combattenti,  di  cui  68  caduti e 70 quelli inviati nei
campi di concentramento e di sterminio, dai quali  molti  non  fecero
ritorno.  A  seguito  di  un  duro  scontro  con forze partigiane, il
nemico, scateno' una  violenta  rappresaglia  contro  la  popolazione
inerme,  provocando anche la morte di donne e bambini. L'olocausto di
tanti innocenti testimonia l'elevato e nobile contributo di sangue di
Arcevia per la redenzione della  Patria,  che  molti  suoi  cittadini
vollero continuare a perseguire arruolandosi, a liberazione avvenuta,
nei  Gruppi  di  combattimento  del  rinato  Esercito  italiano.  - 8
settembre 1943-5 agosto 1944.
   Con decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio  1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
36/Varie, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor  militare
per attivita' partigiana:
                         Medaglia di bronzo
   Comune  di  Guardistallo.  -  Il  comune di Guardistallo, malgrado
fortemente presidiato da unita' naziste e fasciste,  divenne,  subito
dopo  l'armistizio,  centro  di  Resistenza  e  luogo  di convegno di
comandi  partigiani.  Militari,  operai,  contadini  e  studenti  del
circondario   accorsero  numerosi  a  formare  combattive  unita'  di
volontari, operando molteplici atti di sabotaggio ed ardite azioni di
guerriglia che provocarono la reazione degli  occupatori.  Nel  corso
del  ripiegamento  del  fronte  ed a seguito di un duro scontro con i
partigiani, i tedeschi si abbandonarono a rastrellamenti ed a  feroci
rappresaglie,   uccidendo   sessantatre  persone,  fra  cui  numerosi
patrioti, che caddero vittime della  loro  ansia  di  riscatto  e  di
liberta'. - Guardistallo, 8 settembre 194329 giugno 1944.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio 1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
37/Varie,  e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare
per attivita' partigiana:
                         Medaglia di bronzo
   Comune di Castellino Tanaro. - Castellino Tanaro, nel corso  della
guerra   di   liberazione   reagi'  per  lunghi  mesi  alla  spietata
aggressione nazifascista, tanto da meritare l'appellativo di  "Comune
e  popolo ribelle". Soggetto a ripetuti rastrellamenti, continuamente
depredato  dei  suoi  beni  e  dei  prodotti  essenziali   alla   sua
sopravvivenza,  privato delle sue case date alle fiamme, il popolo di
Castellino non cesso' mai di opporre una strenua resistenza al nemico
che  voleva  fiaccare,  con  ogni  mezzo, l'indomito spirito dei suoi
partigiani. Fulgido esempio di attaccamento alla liberta' e  di  fede
nella   resurrezione   della   Patria.  -  Castellino  Tanaro,  marzo
1944-aprile 1945.
   Con decreto  del  Presidente  della  Repubblica  17  maggio  1996,
vistato  dalla  ragioneria  centrale  in  data  22  agosto  1996,  n.
34/Varie, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor  militare
per attivita' partigiana:
                         Medaglia di bronzo
   Provincia  di  Caserta.  -  La provincia di Caserta, pur nel breve
periodo dall'armistizio alla sua liberazione, ebbe a  subire  elevati
sacrifici  di  sangue  e  vessazioni,  internamenti e distruzioni, ad
opera di  fanatiche  unita'  naziste  in  ritirata  e  di  devastanti
bombardamenti. A Bellona, Caiazzo, Sparanise, Mondragone, Capua ed in
altri  centri  della Provincia, militari sbandati e coraggiosi civili
diedero  origine  a  spontanei  gruppi   partigiani   che   reagirono
eroicamente  ai  soprusi  dell'occupatore con atti di sabotaggio e di
ribellione, ai quali dovevano far seguito barbare  rappresaglie,  che
non  risparmiarono  neppure  ministri  del clero. Esse, tuttavia, non
valsero a fiaccare la indomita volonta' di  questa  nobile  Terra  di
Lavoro,  ansiosa  di  riconquistare il bene supremo della liberta'. -
Caserta a provincia, settembre-ottobre 1943.