PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA'

CIRCOLARE 31 ottobre 1996, n. 1 

  Modalita'   per   la   presentazione   di  proposte  relative  alla
realizzazione di studi nel quadro del programma d'azione  comunitaria
a  medio  termine  per le pari opportunita' per le donne e gli uomini
1996-2000.
(GU n.261 del 7-11-1996)
 
 Vigente al: 7-11-1996  
 

  Con  la  presente circolare si vogliono delineare le finalita' e le
modalita' generali di  accesso,  limitatamente  alla  parte  "studi",
all'iniziativa  comunitaria  adottata  dal  Consiglio della Comunita'
europea con decisione 95/593/CE del 22 dicembre 1995,  pubblicata  in
G.U.C.E.,  serie  L  n.  335  del  30 dicembre 1995 che istituisce un
programma  di  azione  comunitaria  a  medio  termine  per  le   pari
opportunita'  per  le  donne  e  gli  uomini  (denominato  di seguito
"programma") per il periodo che intercorre tra il 1 gennaio  1996  ed
il 31 dicembre 2000.
                 I - CARATTERISTICHE DELL'INIZIATIVA
1. Obiettivi.
  Il  programma,  destinato  ad  appoggiare  gli sforzi di promozione
delle pari  opportunita'  per  le  donne  e  gli  uomini  nell'Unione
europea,  a livello nazionale, regionale e locale, nel pieno rispetto
delle rispettive competenze, costituisce  un  importante  complemento
alle  azioni  avviate  nell'ambito  di  altre  politiche comunitarie,
compresi i  Fondi  strutturali.  Di  conseguenza,  esso  non  mira  a
sostenere   l'insieme   delle  azioni  che  possono  essere  condotte
localmente a favore delle donne e che in determinati settori  possono
beneficiare del contributo delle suddette politiche.
  La parte "studi", si propone, in particolare, di chiarire meglio le
situazioni  e  di  migliorare  la  definizione delle politiche atte a
promuovere le pari opportunita'. Essa include, da una parte, i lavori
statistici di portata europea realizzati da Eurostat, dall'altra  gli
studi transnazionali, sui quali si incentra il presente bando di gara
comunitario che viene di seguito illustrato.
2. Modalita'.
  La  Commissione  europea  propone,  per  il  periodo  1996-1997, un
programma di studi articolato secondo i seguenti temi:
   1) UN INVENTARIO, che faccia il punto sullo stato delle conoscenze
in cinque ambiti precisi, allo scopo di coadiuvare la  Commissione  a
stendere  un  elenco dettagliato degli studi specifici da avviare nel
quadro dell'attuazione del programma; gli ambiti prescelti  sono,  in
particolare, i seguenti:
    a)  valutazione  della  dimensione  del  "genere"  nelle  diverse
politiche europee,  nazionali  e  locali  -  aspetti  metodologici  e
strumenti di sostegno;
    b) immagine della donna nei media;
    c)  uomini e donne sul lavoro: segregazione e mercato del lavoro,
forme diverse dell'occupazione, diversita' retributiva e  lavoro  non
retribuito, imprenditorialita' femminile;
    d)  conciliazione  del lavoro e della vita familiare per uomini e
donne, qualita' dei servizi prestati dagli asili;
    e) donne e decisioni politiche, economiche e  sociali  a  livello
europeo, nazionale e locale, aspetti quantitativi e qualitativi.
  Gli  studi  per  l'inventario  qui  in  esame  dovranno  tendere ai
seguenti obbiettivi:
    a)  effettuare  un'analisi  bibliografica  degli  studi  e  delle
ricerche realizzati di recente sia negli Stati membri dell'UE, sia in
quelli  dello spazio economico europeo (SEE), riguardante gli aspetti
concettuali,  metodologici  nonche'  i   risultati   delle   ricerche
empiriche. Tali lavori saranno accompagnati da una bibliografia;
    b)  individuare  gli ambiti non coperti dai lavori recenti e/o in
corso;
    c) individuare  le  istituzioni  (comunitarie,  internazionali  -
OCDE,  OIT,  UNESCO - o nazionali) che sostengono gli studi in questi
ambiti;
    d) definire le piste  di  studio  e  di  ricerca  che  potrebbero
usufruire  del  sostegno  della  Comunita'  nel  quadro  del presente
programma  comunitario  d'azione  a  medio  termine   per   le   pari
opportunita' tra donne e uomini.
  Per ciascuno degli ambiti sopraindicati vengono di seguito indicati
il  contesto e gli obiettivi da tenere presenti nella predisposizione
dei progetti:
   2) STUDI SU TRE TEMI SPECIFICI, per coadiuvare la  Commissione  ad
elaborare proposte e politiche relativamente ai seguenti ambiti:
   molestie sessuali sul lavoro;
   organizzazione  del  tempo  delle donne e degli uomini e il futuro
del lavoro delle donne;
   lavoratori autonomi e coniugi collaboratori.
2.1. Molestie sessuali sul lavoro.
   a) Contesto.
  La Commissione  europea  ha  deciso  in  data  24  luglio  1996  di
consultare  le  parti sociali riguardo all'opportunita' di rafforzare
l'azione in materia di lotta contro le molestie sessuali sul  lavoro,
considerando,  anche,  il  non soddisfacente seguito dato dagli Stati
alla raccomandazione della Commissione  del  27  novembre  1991  (st.
92/131/CEE  - GU n. L 49/1 del 24 febbraio 1992) relativa alla tutela
della dignita' delle donne e degli uomini sul lavoro. La  Commissione
ritiene  che  le  molestie  sessuali  non  sono solo un affronto alla
dignita' dell'individuo, ma costituiscono altresi' un  ostacolo  alla
creazione  di  un  mercato  del  lavoro efficiente in seno all'Unione
europea.
   b) Obiettivi.
  I risultati dei lavori dovranno presentare un'analisi qualitativa e
quantitativa delle informazioni sulle molestie sessuali (ambiente  di
lavoro  e  cultura, grado di segregazione, ecc.) rilevate nei diversi
luoghi di lavoro negli Stati membri, riprendendo  i  risultati  delle
ricerche   gia'   svolte  in  passato  e/o,  nel  caso  in  cui  tali
informazioni non fossero disponibili, avviando nuove ricerche.
  Sara'  opportuno  studiare  anche   le   informazioni   disponibili
relativamente  all'impatto  delle  molestie  sessuali sull'efficienza
delle aziende degli Stati membri.
2.2. Organizzazione del tempo delle donne e degli uomini e futuro del
lavoro delle donne.
   a) Contesto.
  La Commissione intende promuovere il dibattito e la riflessione sul
futuro del lavoro e sulle  prospettive  in  materia  di  diritto  del
lavoro  nel  quadro  della  politica  sociale.  Tale riflessione deve
includere un approccio dal punto di vista del "genere",  e  cioe'  la
ripartizione,  tra  donne  e  uomini,  del  tempo  dedicato al lavoro
retribuito e non retribuito nella famiglia e nell'ambiente di lavoro.
   b) Obiettivi.
  Tramite tale studio la Commissione intende raccogliere informazioni
su  come  le  donne  e  gli uomini dell'Unione europea organizzano il
proprio tempo e il proprio lavoro.
  Dovra' essere data un'attenzione particolare ai diversi modelli  di
organizzazione del tempo negli Stati membri, tenuto conto dei livelli
di partecipazione delle donne alla forza lavoro e dei diversi sistemi
di  tutela  sociale.  Lo  studio  esaminera',  in  tale  contesto, la
possibilita' di  una  nuova  organizzazione  degli  orari  di  lavoro
(flessibilita',  lavoro  atipico,  tempo  dedicato alle cure, ecc.) e
loro incidenza sulle legislazioni del lavoro.
2.3. Lavoratori autonomi e coniugi collaboratori.
   a) Contesto.
  In data 11 dicembre 1986 il  Consiglio  ha  adottato  la  direttiva
86/613/CEE sulla parita' di trattamento per le donne e gli uomini che
svolgono un'attivita' autonoma, ivi compresa quella agricola. Secondo
il  rapporto  1994  della  Commissione  relativo all'attuazione della
direttiva, nonche' secondo il  rapporto  speciale  steso  dalla  rete
giuridica  nel  1995,  sembra  che,  sebbene gli Stati membri abbiano
attuato la direttiva, il risultato  concreto  non  sia  soddisfacente
rispetto  a  quello che e' l'obiettivo primo della direttiva, e cioe'
il miglioramento generale dello status delle  donne  che  partecipano
all'impresa familiare. La Commissione si e' quindi impegnata, nel suo
quarto  programma  d'azione,  ad  esaminare  la  situazione  per  poi
procedere alla revisione della direttiva 86/613/CEE.
   b) Obiettivi.
  La  ricerca  deve  verificare  in  tutti  gli   Stati   membri   le
possibilita'  di un riconoscimento formale del lavoro delle donne che
partecipano all'impresa familiare, nonche' di una definizione precisa
dei loro diritti in materia di previdenza sociale.  L'attenzione  dei
ricercatori  dovra'  essere  rivolta  in  particolare alla situazione
delle PME e nel settore agricolo.
2.4. Presentazione delle domande.
  Le proposte dovranno essere spedite in sei copie, entro il  termine
perentorio del 20 novembre 1996, all'indirizzo seguente:
   Antonella  Schulte-Braucks  -  Commission  Europe'enne  - DG V/D/5
(Egalite' des chances entre les femmes et les hommes) - (Bureau J37 -
I/15) - Rue de la Loi 200, B - 1049 Bruxelles.
  La spedizione deve essere effettuata tramite lettera  raccomandata.
Il  timbro postale fara' fede della data di spedizione. Le spedizioni
via fax saranno ritenute automaticamente non eligibili.
  Una  ulteriore   copia   della   proposta   puo'   essere   inviata
all'Autorita'  nazionale  competente,  al seguente indirizzo: Ufficio
del Ministro per le pari opportunita' - Via del Giardino Theodoli, 66
- 00186 Roma.
3. Contributo finanziario della Comunita' europea.
  Gli studi  prescelti  saranno  finanziati  al  100%  a  carico  del
programma  comunitario.  Occorre  tuttavia precisare che il programma
comunitario non finanziera' la produzione di dati o lo svolgimento di
ricerche empiriche, siano esse di  portata  locale  o  nazionale;  e'
quindi  opportuno  accertarsi  che i gruppi di ricerca dispongano fin
dal principio dei dati necessari.
            II - INIZIATIVE AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO
1. Requisiti generali.
  Gli  studi  non  dovranno  essere limitati ad un solo Stato membro,
senza necessariamente riguardarli tutti.
  I gruppi di ricerca dovranno essere in grado di svolgere  studi  di
tipo  transnazionale  aventi  una  dimensione comparativa riguardante
piu' Stati membri. Potrebbe essere utile ai fini della ricerca che  i
gruppi di ricerca siano composti da ricercatori di piu' Stati membri.
   3) VALUTAZIONE DELLE DOMANDE.
  La  Commissione  esaminera' le proposte ricevute, avvalendosi della
collaborazione di esperti indipendenti, secondo i seguenti criteri di
valutazione:
   1) Pertinenza della proposta alle tematiche definite nel bando  di
gara per la presentazione delle proposte;
   2) Qualificazione del gruppo di ricerca (ogni singolo ricercatore;
un'attenzione  particolare  al  coordinatore/alla  coordinatrice) ivi
compreso la capacita' di lavorare a livello europeo e  di  presentare
uno studio sintetico;
   3)  Valore  aggiunto  della  proposta  rispetto allo stato attuale
delle conoscenze in tale ambito;
   4) Approccio teorico, comprensione del problema;
   5) Approccio metodologico:
    rapporto con l'approccio teorico;
    qualita' dei materiali e delle  informazioni  che  il  gruppo  si
propone di utilizzare;
   6)  Fattibilita'  dello  studio rispetto alla durata prevista e al
contributo richiesto;
   7) Aspetti finanziari:
    costo reale dei lavori;
    disponibilita' del materiale e delle informazioni necessarie  per
lo svolgimento dei lavori.
   4) REDAZIONE DELLE PROPOSTE DI STUDIO.
  I   competenti   uffici   della   Commissione   hanno   individuato
dettagliatamente i requisiti delle proposte che dovranno indicare  le
voci seguenti:
   1. Informazioni d'ordine generale (max una pagina).
2.  Curriculum e riferimenti bibliografici dei ricercatori/trici (max
otto pagine).
   3. Proposta dettagliata dello studio (max dieci pagine).
  Le  proposte  possono  essere  presentate  in   tutte   le   lingue
comunitarie.
  Viene  tuttavia  segnalata  l'opportunita'  che la voce 3 (proposta
dettagliata di studio) sia accompagnata da una traduzione in inglese,
francese o tedesco allo scopo di agevolare la  valutazione  da  parte
degli esperti internazionali.
  Lo schema suggerito per la redazione delle domande e' il seguente:
  1. Informazioni d'ordine generale.
  1.1.  Titolo  della  proposta (voce del bando cui fa riferimento la
proposta).
   1) Inventario - stato delle conoscenze:
     a) dimensione del "genere" nelle politiche;
     b) immagine della donna nei media;
     c) mercato del lavoro;
     d) conciliazione del lavoro e della vita familiare;
     e) le donne e il potere decisionale.
   2) Studi specifici:
     a) molestie sessuali sul lavoro;
     b)  organizzazione  del  tempo  delle  donne e degli uomini e il
futuro del lavoro delle donne;
     c) lavoratori autonomi e coniugi collaboratori.
  1.2. Partecipante alla gara.
  1.2.1. Nome e ragione sociale dell'istituzione.
  1.2.2. Indirizzo, tel. e fax.
  1.2.3. Cognome, nome, tel. e fax del responsabile di progetto.
  1.2.4.  Cognome,  nome,  della  persona  abilitata  a  firmare   il
contratto.
  1.3.  Composizione  del  gruppo di ricerca impegnato nella proposta
(cognomi, indirizzi, tel. e fax).
  1.4. Durata dello studio.
  1.5. Preventivo spese relativo alla proposta.
  2. Curriculum e riferimenti bibliografici dei membri del gruppo  di
ricerca.
  Per  ogni ricercatore indicato al punto 1.3, si prega di fornire le
seguenti informazioni:
  2.1. Curriculum ed elenco delle principali pubblicazioni.
  2.2. Breve descrizione delle ricerche piu' recenti o  in  corso  di
svolgimento nell'ambito in questione.
  2.3. Disponibilita' per lo studio proposto.
  2.4. Lingue conosciute.
  3. Proposta dettagliata di studio.
  3.1. Titolo e riassunto del contenuto della proposta (una pagina).
  3.2.  Problematica;  dimostrazione del contributo scientifico della
ricerca nell'ambito proposto.
  3.3. Metodologia:
   descrizione concreta dell'approccio previsto;
   contributo dei partecipanti alla ricerca;  tappe  dello  studio  e
descrizione dei compiti, incontri e documenti previsti.
  3.4. Preventivo spese (in Ecu):
   1) spese per il personale (1);
    ricercatore/i(trice/i);
    assistente/i;
    personale tecnico e amministrativo.
Subtotale 1;
   2) costi relativi al lavoro di studio;
    documentazione;
    traduzione (n. di pagine/lingue ..);
    spostamenti,  indicare le basi di calcolo (tariffe aeree, tabella
delle spese di soggiorno e di alloggio);
    riunioni (luoghi, numero, n. dei partecipanti).
Subtotale 2;
   3) spese di funzionamento;
   4) spese generali (max. 8%).
Totale netto.
IVA (se dovuta).
Totale lordo.
   5) ALTRE INFORMAZIONI UTILI.
  L'avvio dei contratti e' previsto per il 20 dicembre 1996.
  I rapporti intermedi dovranno essere presentati entro il  1  aprile
1997,  i  rapporti  di sintesi dei lavori entro il 30 giugno 1997 per
gli studi "inventari" ed entro il 31  dicembre  1997  per  gli  studi
specifici.
  La  Commissione  e' assistita, nell'attuazione del programma, da un
Bureau di assistenza  tecnica  (ANIMA),  incaricato  di  stipulare  i
contratti.
  Per  qualsiasi  altra  informazione riguardante la presentazione di
proposte,  i  competenti  uffici  della  Commissione  europea   hanno
indicato il seguente referente:
   Maria  Stratigaki - Commission Europeenne - DG V/D/5 (Egalite' des
chances entre les femmes et les hommes) - (Bureau J37 - I/08)  -  Rue
de la Loi 200, B - 1049 Bruxelles - Tel. 322296 25 77 - Fax 322296 35
62.
                                             Il Ministro: FINOCCHIARO
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   (1)  Indicare la qualifica, il costo al giorno ( x Ecu al giorno),
il numero di giorni di lavoro e gli oneri sociali.