MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 6 novembre 1996 

  Segni   caratteristici   dei   titoli   della  quinta  tranche  dei
certificati di credito del Tesoro 1 gennaio 1993/98 - 12,50%,  emessi
per  l'estinzione  di  crediti  d'imposta  ai  sensi dell'art. 10 del
decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16.
(GU n.267 del 14-11-1996)

                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto il decreto-legge 23 gennaio  1993,  n.  16,  convertito,  con
modificazioni, nella legge 24 marzo 1993, n. 75, recante disposizioni
in materia tributaria, e, in particolare, l'art. 10 con il quale sono
state  definite  le  modalita'  e  le condizioni per l'estinzione dei
crediti d'imposta mediante assegnazione di titoli di Stato;
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  100462  del  3  maggio  1993,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 131 del 7 giugno 1993, con il
quale, in applicazione dell'art. 10 del suddetto decreto-legge n.  16
del  1993,  e'  stata  disposta  l'emissione di una prima tranche dei
certificati  di  credito  del  Tesoro  ad  estinzione   dei   crediti
d'imposta, con godimento 1 gennaio 1993, della durata di cinque anni,
al tasso d'interesse annuo del 12,50%;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del citato decreto ministeriale del
3  maggio  1993,  con cui sono stati stabiliti i segni caratteristici
dei suddetti certificati di credito del Tesoro;
  Visti i sottoindicati decreti ministeriali:
   n.  101038  del  23  settembre  1993,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 252 del 26 ottobre 1993;
   n.  397519  del 22 marzo 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 78 del 5 aprile 1994;
   n. 398859 del 14 gennaio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 19 del 24 gennaio 1995, con i quali e' stata disposta l'emissione,
rispettivamente, della seconda, terza e quarta tranche  dei  suddetti
certificati di credito del Tesoro;
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  594837  del  6 dicembre 1995,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 dell'11 dicembre 1995, con
il quale e' stata  disposta  l'emissione  della  quinta  tranche  dei
medesimi  certificati di credito del Tesoro per l'importo nominale di
L. 6.297.000.000;
  Vista la nota del 16 settembre 1996 con cui la  Banca  d'Italia  ha
rappresentato la necessita' che i suddetti certificati di credito del
Tesoro  relativi  alla  quinta  tranche  siano  allestiti privi delle
cedole scadute dal 1 gennaio 1994 al 1 gennaio 1996,  in  quanto  gli
interessi   relativi   alle   predette  annualita'  sono  gia'  stati
corrisposti agli aventi diritto;
  Ritenuta, pertanto, la necessita' di  provvedere  alla  stampa  dei
relativi  titoli  senza  le  cedole  scadute  il 1 gennaio 1994, il 1
gennaio 1995 e il 1 gennaio 1996;
  Considerato, altresi', che  nell'allestimento  dei  certificati  di
credito  del Tesoro sono state recentemente introdotte nuove tecniche
di stampa;
  Ravvisata, di conseguenza,  la  necessita'  di  stabilire  i  segni
caratteristici  per  i  titoli  della specie appartenenti alla quinta
tranche;
                              Decreta:
  A parziale modifica di quanto stabilito  nel  decreto  ministeriale
del  6  dicembre  1995,  citato nelle premesse, i titoli della quinta
tranche dei certificati di credito del Tesoro 12,50%  codice  036636,
emissione  1  gennaio 1993/1998, rilasciati per l'importo di nominali
lire 6.297.000.000, sono stampati su carta filigranata  recante,  nel
corpo  del  titolo,  la  riproduzione  dell'autoritratto  di Tiziano,
conservato nel  Museo  del  Prado  di  Madrid  e,  nelle  cedole,  la
riproduzione  del volto de "la Flora", tratta dall'omonimo dipinto di
Tiziano, che si trova nella Galleria degli Uffizi di  Firenze.  Detti
titoli sono composti dal corpo e da due cedole per il pagamento degli
interessi  annuali  relative  alle  scadenze  del  1 gennaio 1997 e 1
gennaio 1998.
  Il corpo del titolo  e'  costituito  da  un  fondino  di  sicurezza
racchiuso da due cornici, una a disegno ornamentale, limitata ai lati
verticali,  l'altra  a  disegno  geometrico,  interrotte  nella meta'
inferiore sinistra per la realizzazione di una riserva bianca  idonea
a porre in evidenza la filigrana.
  In  alto  al  centro  e'  riportata  una  vignetta  raffigurante un
particolare del dipinto del  Tiziano  "Bacco  e  Arianna",  custodito
nella National Gallery di Londra.
  Sul  fondino  del corpo del titolo e' riprodotto, in alto a destra,
lo stemma della Repubblica  italiana,  seguito,  scendendo  verso  il
basso, dalle seguenti legende:
                         REPUBBLICA ITALIANA
                        MINISTERO DEL TESORO
                    DIREZIONE GENERALE DEL TESORO
       LEGGE 30 MARZO 1981, N. 119 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI,
               E DECRETO-LEGGE 23 GENNAIO 1993, N. 16,
   CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, NELLA LEGGE 24 MARZO 1993, N. 75
                    ESTINZIONE CREDITI D'IMPOSTA
                  CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO
  Seguono  poi le diciture e gli spazi per l'indicazione della durata
del certificato, la decorrenza del prestito, il numero di codice  del
titolo,  ripetuto  anche  in  alto a destra, al di sopra dello stemma
della Repubblica, il  numero  assegnato  al  certificato,  il  valore
nominale,  il  prezzo di emissione del prestito, il tasso d'interesse
annuo del 12,50%, il richiamo alle occorrenti norme di legge, la data
e la dicitura "IL DIRETTORE GENERALE"; in  uno  spazio  appositamente
riservato,  in  alto  a  sinistra,  viene impressa l'impronta a secco
dello stemma della Repubblica italiana.
  Sul fondino trovano altresi' spazio  un  ologramma  e  un  elemento
decorativo con stampa a registro recto-verso.
  Il  prospetto  del corpo del titolo contiene, in basso a destra, un
tagliando che interrompe i motivi ornamentali, avente caratteristiche
analoghe a quelle delle cedole, che  verra'  utilizzato  dalla  Banca
d'Italia  per  la  lettura  magnetica,  nonche'  ulteriori  eventuali
elementi che  si  rendessero  necessari  per  meglio  individuare  le
caratteristiche dei titoli.
  Le  cedole  sono  collocate  a  lato  del  corpo  del titolo e sono
costituite da una cornice a disegno geometrico che racchiude un fondo
di sicurezza nel quale sono ricavate, superiormente ed inferiormente,
due zone bianche riservate alla numerazione in CMC 7 per  la  lettura
magnetica.
  Il  tratto  orizzontale  superiore  della cornice di ogni cedola e'
interrotto dalla legenda "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO". Seguono
poi sul fondino, dall'alto verso il basso: l'indicazione della durata
del certificato, la decorrenza del  prestito,  il  tasso  d'interesse
annuo  del  12,50%,  la  legenda  "ESTINZIONE  CREDITI D'IMPOSTA", il
numero assegnato al relativo  certificato,  il  valore  nominale  del
certificato  stesso, la data di pagamento della cedola ed il relativo
importo lordo, nonche' il numero di codice  del  titolo,  ripetuto  a
destra  e a sinistra. L'aliquota fiscale da applicare e' riportata su
ogni cedola mediante  barratura  trasversale  ondulata  a  millerighe
mentre  in  uno  spazio appositamente riservato nella parte superiore
sinistra e' riprodotto un effetto  di  millerighe  costituito  da  un
susseguirsi del monogramma CCT in microtesto. Completano la cedola il
numero  cedolare,  posto in alto a destra e a sinistra e l'impronta a
secco dello stemma della Repubblica, posta in  basso  a  sinistra  in
corrispondenza di uno spazio circolare privo di stampa, appositamente
riservato.
  Sul  rovescio del corpo del titolo sono riportati gli articoli 4, 5
e 6 del decreto ministeriale n. 100462  del  3  maggio  1993,  citato
nelle premesse, racchiusi da una cornice a disegno geometrico.
  Il  rovescio  di  ciascuna cedola reca un elemento grafico a rosone
che  racchiude  lo  stemma   della   Repubblica   Italiana   trattato
graficamente   con   tecniche   di   sicurezza,  nonche'  la  legenda
"CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO", l'indicazione della  durata  del
certificato,  la  decorrenza del prestito, il tasso d'interesse annuo
del 12,50% e la legenda "ESTINZIONE CREDITI D'IMPOSTA".
  Segue l'indicazione del numero della cedola, posta  al  centro  del
rosone  e  dell'importo  dell'interesse  lordo,  nonche' di ulteriori
eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare
le caratteristiche dei titoli; il tutto stampato litograficamente.
  Il prospetto reca:
   le cornici del corpo del titolo,  del  tagliando  e  delle  cedole
stampate in calcografia;
   il  valore nominale, il prezzo di emissione e il tasso d'interesse
annuo del 12,50% stampati in offset;
   i fondini del corpo del  titolo,  del  tagliando  e  delle  cedole
stampati in calcografia;
   il  numero del certificato, da riportare nel corpo del titolo, nel
tagliando e nelle cedole, nonche' la firma  del  direttore  generale,
stampati tipograficamente.
  I  colori  impiegati  per  i  vari  tagli,  rispettivamente, per le
cornici e per il fondino sono:
   taglio da lire 1 milione: bruno violaceo-bruno rossiccio;
   taglio da lire 5 milioni: verde smeraldo-grigio;
   taglio da lire 10 milioni: marrone-verde;
   taglio da lire 50 milioni: rosso vivo-rosso violaceo;
   taglio da lire 100 milioni: blu-arancio;
   taglio da lire 500 milioni: blu intenso-verde smeraldo;
   taglio da lire 1 miliardo: verde-grigio;
   taglio da lire 10 miliardi: rosso porpora-viola malva,
mentre,  per  quanto  attiene  le   leggende,   i   colori   medesimi
risulteranno  opportunamente accostati in diversa gradazione tra loro
per l'intero sviluppo delle leggende stesse.
  La carta filigranata e' colorata:
   taglio da lire 1 milione: in rosso;
   taglio da lire 5 milioni: in mattone;
   taglio da lire 10 milioni: in azzurro;
   taglio da lire 50 milioni: in celeste;
   taglio da lire 100 milioni: in verde;
   taglio da lire 500 milioni: in rosa;
   taglio da lire 1 miliardo: in giallo;
   taglio da lire 10 miliardi: in violetto.
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso  per  il  visto all'Ufficio
centrale di ragioneria per i servizi del  debito  pubblico  e  verra'
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   Roma, 6 novembre 1996
                                                  Il Ministro: CIAMPI