Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.288 del 9-12-1996)
IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071, modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 22 maggio 1878, n. 217; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Palermo (consiglio di facolta' di lettere e filosofia seduta del 28 febbraio 1996, senato accademico con seduta del 17 giugno 1996, consiglio di amminstrazione 11 luglio 1996); Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale in data 10 ottobre 1996; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi della Palermo, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, e ulteriormente modificato come appresso: Articolo unico L'ordinamento didattico del corso, di laurea in filosofia di cui alla tabella XIII dell'ordinamento didattico universitario, annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e' soppresso e sostituito da quello stabilito dalla nuova tabella XIII pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 270 del 18 novembre 1995. CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA "Art. 1 (Afferenza e accesso). - Il corso di laurea in filosofia e' istituito nella facolta' di lettere e filosofia. L'iscrizione al corso di laurea e' regolata in conformita' alle leggi di accesso agli studi universitari. Art. 2 (Durata, articolazione e finalita' del corso di laurea). - Il corso di laurea in filosofia ha lo scopo di fornire strumenti metodologici e critici, finalizzati alla ricerca e alla specializzazione filosofica, utili tanto per lo svolgimento di attivita' che impegnano il linguaggio e le applicazioni proprie dell'indagine filosofica, quanto per l'eventuale prosecuzione degli studi in Italia e all'estero nei settori scientifico-disciplinari che richiedono una preparazione filosofica. La durata degli studi del corso di laurea in filosofia e' fissata in quattro anni, strutturati in due bienni (biennio propedeutico-formativo e biennio specialistico). Il biennio propedeutico comprende un primo nucleo di discipline filosofiche costitutive, che caratterizzano la struttura portante del corso di laurea, ed un secondo nucleo di discipline appartenenti ad altri settori umanistici, che consentano sia il completamento della formazione culturale e professionale di base, sia il mantenimento dell'intersettorialita' con gli altri corsi di laurea della facolta' di lettere. Il biennio specialistico puo' essere organizzato per indirizzi, con delibere del consiglio di corso di laurea. Art. 3 (Organizzazione degli studi). - Il piano di studi prevede 21 insegnamenti annuali (11 insegnamenti nel primo biennio e 10 nel secondo), oltre che una prova scritta su testi filosofici da sostenere non prima del secondo anno. Per essere ammessi a sostenere l'esame di laurea occorre avere superato tutte le prove d'esame incluse nel piano di studio e avere ottenuto un giudizio positivo nelle esercitazioni di pratica testuale istituite e coordinate dal consiglio di corso di laurea. Le esercitazioni di pratica testuale su testi filosofici in lingua originale, da svolgere nel biennio specialistico per una durata non inferiore alle 50 ore, sono stabilite con modalita' specifiche, in sede di programmazione didattica, all'inizio di ogni anno accademico dal consiglio di corso di laurea. Il consiglio di corso di laurea indica fino a cinque insegnamenti fra quelli previsti nel primo biennio da considerare propedeutici ai fini dell'ammissione agli esami di profitto degli insegnamenti del secondo biennio. L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento coerente con il piano degli studi scelto dallo studente, secondo le modalita' stabilite dal consiglio di corso di laurea. Art. 4 (Norme generali transitorie). - In attesa dell'entrata in vigore dello statuto e del regolamento didattico di ateneo, le funzioni del consiglio di corso di laurea in filosofia, sono esercitate dal consiglio della facolta' di lettere, che delibera su proposta del consiglio di corso di laurea. Il regolamento didattico di ateneo, il regolamento del consiglio di corso di laurea e, in mancanza di essi o in attesa della loro emanazione, lo statuto, devono attenersi per quanto concerne la laurea in filosofia alle norme indicate nel curriculum didattico che segue. Art. 5 (Curriculum didattico). Primo biennio Sei insegnamenti filosofici da scegliere all'interno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: M07A Fiosofia teoretica M07B Logica e filosofia della scienza M07C Filosofia morale M07D Estetica M07E Filosofia del linguaggio M08A Storia della filosofia M08B Storia della filosofia antica M08C Storia della filosofia medievale M08D Storia della filosofia arabo-islamica M08E Storia della scienza purche' sia garantita la presenza fra essi di storia della filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale. Un insegnamento a scelta all'interno dei settori scientifico disciplinari: M09A (Pedagogia generale), M10A (Psicologia generale) e M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione). Un insegnamento a scelta (in ambiti storici distinti) all'interno dei settori scientifico-disciplinari: L02A (Storia greca), L02B (Storia romana), M01X (Storia medievale), M02A (Storia moderna), M04X (Storia contemporanea). Un insegnamento a scelta all'interno dei settori scientifico-disciplinari: L12A (Letteratura italiana), L12B (Letteratura italiana moderna e contemporanea), L12C (Critica letteraria), L12D (Letterature comparate), L12E (Letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale). Un insegnamento di lingua straniera (il Consiglio di corso di laurea dovra' garantire l'attivazione di almeno due tra le seguenti lingue straniere: lingua francese, lingua inglese, lingua tedesca e lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra' essere svolto su testi filosofici. Secondo biennio Sei insegnamenti da' scegliere all'interno delle seguenti aree scientifico-disciplinari: a) area storico-filosofica; b) area filosofico-teorica; c) area logico-epistemologica; d) area semiotico linguistica. Quattro insegnamenti da scegliere all'interno delle seguenti aree scientifico-disciplinari: a) area delle scienze umane; b) area storica (insegnamenti diversi da quelli del primo biennio); c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione; d) area scientifica. Una prova scritta di un commento ad un testo classico di filosofia. La preparazione della prova potra' essere curata con seminari organizzati nell'ambito delle attivita' didattiche integrative istituite e coordinate dal consiglio di corso di laurea. Il consiglio di corso di laurea potra' organizzare il biennio specialistico per indirizzi, potra' altresi' accogliere proposte individuali di sostituzioni o integrazione delle seguenti aree (scienze umane, storica, scienze del linguaggio e della comunicazione) con non piu' di quattro insegnamenti di altre aree, anche esterne a quelle insegnate nel corso di laurea e nella facolta' purche' la scelta sia culturalmente e professionalmente qualificata ed organica all'intero piano di studio. Il consiglio di corso di laurea istituisce, all'inizio di ogni anno accademico, esercitazioni di pratica testuale, fissando preliminarmente i classici oggetto delle stesse e le relative modalita' di valutazione; la scelta di tali classici dovra' essere effettuata in ambiti cronologici e disciplinari differenziati. L'eventuale articolazione per indirizzi del corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di Laurea, sono determinati dal consiglio di corso di laurea. Art. 6 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione dei manifesto annuale degli studi, il consiglio di corso di laurea disciplina, con regolamento, le materie di cui all'art, 11, comma 2, della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio di facolta': a) definisce, su proposta del consiglio di corso di laurea, il piano degli studi ufficiali dei corso di laurea stesso, comprendente la denominazioni degli insegnamenti da attivare: b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento, che costituiscono le singole annualita', i cui nomi dovranno essere desunti dai settori scientifico-disciplinari; c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, II, III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziarne piu' esattamente il livello o i contenuti didattici, compresa la possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti all'interno di piano di studio individuali. Art. 7 (Ripartizioni disciplinari). - I settori disciplinari, ai quali fare riferimento, sono quelli inseriti nel presente articolo: AREA - Storico-filosifica: M08A (Storia della filosofia) M08B (Storia della filosofia antica) M08C (Storia della filosofia medievale) M08D (Storia della filosofia arabo-islamica) M08E (Storia della scienza). AREA - Filosofico-teorica: M07A (Filosofia teoretica) M07C (Filosofia morale) M07D (Estetica) N20X (Filosofia del diritto) Q01A (Filosofia politica). AREA - Logico-epistemologica: M07B (Logica e filosofia della scienza) M08E (Storia della scienza) AREA - Semiotico-linguistica: L09A (Giottologia e linguistica) M07E (Filosofia del linguaggio). AREA - Delle scienze umane: M05X (Discipline demoetnoantropologiche) M09A (Pedagogia generale) M09B (Storia della pedagogia) M10A (Psicologia generale) M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione) P10A (Economia politica) Q05A (Sociologia generale) AREA - Storica L02A (Storia greca) L02B (Storia romana) M01X (Storia medievale) M02A (Storia moderna) M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese) M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale) M03D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo) M03B (Storia dei cristianesimo e delle chiese) M04X (Storia contemporanea) P01D (Storia dei pensiero economico) Q01B (Storia delle dottrine politiche). AREA - Delle scienze del linguaggio e della comunicazione: L12D (Letterature comparate) L26A (Discipline dello spettacolo) L26B (Cinema e fotografia) Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi) AREA - Scientifica: A01A (Logica matematica) A02A (Analisi matematica) A02D (Matematiche complementari) B02A (Fisica teorica) B02B (Metodi matematici della fisica) K05A (Sistemi di elaborazione di formazioni) K05B (Informatica) K05C (Cibernetica). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Palermo, 20 novembre 1996 Il rettore