MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 30 ottobre 1996 

  Dichiarazione  di notevole interesse pubblico dei centri storici di
Bagno e di S. Piero in Bagno e del rilievo sulla Vallata del Savio in
zona S. Piero in Bagno e Bagno di Romagna,  compresa  l'emergenza  di
Corzano  ricadenti  nel  comune  di  Bagno di Romagna in provincia di
Forli'.
(GU n.8 del 11-1-1997)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista la legge 29 giugno 1939,  n.  1497,  sulla  protezione  delle
bellezze naturali;
  Visto  il  regio  decreto 3 giugno 1940, n. 1357 per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte
dei conti il 18 giugno 1996, registro n. 1, foglio  n.  225,  con  il
quale  sono  state delegate all'on.le Sottosegretario di Stato Willer
Bordon le funzioni ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno
1939, n. 1497;
  Vista la sentenza n. 359 del 31 dicembre 1985 nella quale la  Corte
costituzionale  ha riconosciuto a questa Amministrazione una potesta'
concorrenziale con quella della regione di imporre vincoli secondo la
procedura prevista dal richiamato art. 82 ex decreto  del  Presidente
della Repubblica n. 6l6/1977;
  Visto  il  verbale  redatto  in data 14 aprile 1977 con il quale la
commissione provinciale per la  tutela  delle  bellezze  naturali  di
Forli' rilevato l'eccezionale valore paesistico dei centri storici di
Bagno e di S. Piero in Bagno e del rilievo sulla vallata del Savio in
zona  S.  Piero  in  Bagno e Bagno di Romagna compresa l'emergenza di
Corzano ricadenti nel Territorio del comune di Bagno  di  Romagna  in
provincia  di  Forli'  ne dichiaro' il notevole interesse pubblico ex
lege n. 1497/1939 disponendo altresi' la successiva pubblicazione del
verbale predetto all'albo del comune di Bagno di Romagna avvenuta  in
data 27 dicembre 1977;
  Rilevato  che  a  tale  verbale  non e' seguito alcun provvedimento
formale;
  Considerato che la legge  regionale  n.  6  emanata  dalla  regione
Emilia-Romagna  in  data  30 gennaio 1995 dispone all'art. 10, ultimo
comma,  che:  "i   procedimenti   per   l'apposizione   del   vincolo
paesaggistico  di  cui  alla  legge  29 giugno 1939, n. 1497, ed alla
legge regionale n. 26/1978 non perfezionati alla data di  entrata  in
vigore dalla presente legge sono conclusi di diritto, nel senso della
mancata apposizione del vincolo stesso . .";
  Considerato che, atteso il disposto della predetta legge regionale,
con  nota  n.  1951  del 3 febbraio 1995 la soprintendenza per i beni
ambientali e  architettonici  di  Ravenna  ha  richiesto  per  l'area
predetta  la convocazione d'urgenza della commissione provinciale per
la tutela delle bellezze naturali della provincia di Forli'  al  fine
di rinnovare la procedura di vincolo;
  Considerato  che tale commissione nella riunione dell'8 maggio 1995
ha deliberato a maggioranza di limitare l'imposizione del vincolo  ex
lege n. 1497/1939 solo ad un'area del Colle di Corzano;
  Considerato che dal 18 maggio 1995 ai sensi e per gli effetti della
legge  regionale  suddetta  il vincolo sopradescritto risulterebbe di
fatto decaduto e  che,  pertanto,  non  sarebbe  piu'  necessaria  la
procedura   prevista   dalla   legge  n.  431/1985  per  il  rilascio
dell'autorizzazione  ex  art.   7   legge   n.   1497/1939   relativa
all'esecuzione  di  interventi  di modifica dello stato dei luoghi in
area tutelata secondo la procedura introdotta dalla  legge  8  agosto
1985, n. 431;
  Considerato,  infine, che l'inclusione dell'area predetta nel piano
territoriale, paesistico regionale e' disciplina  di  tutela  diversa
dall'imposizione  di  un  vincolo  ex lege n. 1497/1939 che subordina
l'esecuzione di qualsiasi intervento  di  modifica  dello  stato  dei
luoghi alla procedura richiamata nel precedente capoverso;
  Considerato   che   la  Soprintendenza  per  i  beni  ambientali  e
architettonici di Ravenna con nota prot. n. 10883 del 21 luglio  1995
ha formulato una proposta di vincolo ex lege n. 1497/1939 per la zona
paesistica  sopraindicata costituita dai centri storici di Bagno e S.
Piero in Bagno e dal rilievo sulla vallata del Savio in zona S. Piero
in Bagno  e  Bagno  di  Romagna,  compresa  l'emergenza  di  Corzano,
ricadente  nel  territorio del comune di Bagno di Romagna (Forli'), e
cosi' delimitata:
   centro antico di Bagno  di  Romagna  (riferimento:  carta  tecnica
regionale,  elemento n. 265161 e n. 265164, scala 1:5.000) procedendo
in senso orario, il confine inizia dal punto di incrocio della strada
statale n. 71 Umbro Casentinese con il Fosso della Cappella e procede
verso est fino a incontrare la sponda sinistra del  fiume  Savio;  di
qui  piega  a  sud-sud  ovest  seguendo detta sponda fino al punto di
confluenza tra la strada di circonvallazione Lungo Savio e la  strada
statale;  di  qui  piega  a  nord  est  seguendo  il  ciglio  est  di
quest'ultima fino a incontrare il punto di partenza (ponte sul  Fosso
della Cappella);
   centro  antico  di  S. Pietro in Bagno (riferimento: carta tecnica
regionale, elemento n. 265122 e n. 265123, scala 1:5.000)  procedendo
in  senso  orario il confine inizia dal punto di incrocio della nuova
strada  per  Corzano  con  la  strada  comunale  di  Ridracoli,   sul
prolungamento della via G. Verdi; segue il ciglio sud di detta strada
comunale per un tratto della lunghezza di m 90 e piega a nord est con
un  tratto  di  m  65, coincidente con il tracciato di progetto della
nuova strada sul Fosso del Rio; di qui prosegue verso est coincidendo
con  la  sponda  sinistra  del  predetto  Fosso  del  Rio,  fino   ad
attraversare  la strada statale n. 71 Umbro Casentinese; di qui piega
a sud con un tratto di m 25 fino ad incontrare la via S. Saffi; segue
verso est-sud est il ciglio sud di detta strada fino a raggiungere la
sponda sinistra del fiume  Savio,  in  corrispondenza  del  ponte  di
ferro,  di  qui  prosegue  verso  sud ovest lungo detta sponda con un
tratto di m 100, fino all'altezza del vecchio ponte sul prolungamento
della piazza S. Francesco; piega a ovest seguendo il ciglio di via G.
Marconi, fino ad incontrare nuovamente la statale n. 71; piega a  sud
lungo  il  ciglio  est  di  detta  strada  con un tratto di m 80 fino
all'incrocio con la piazza Martiri del 25 luglio 1944; segue il  lato
nord  di detta piazza e il primo tratto di via del Chiasso e prosegue
sempre in direzione ovest fino a incontrare il tratto iniziale  della
strada  per  Corzano  e  ne segue il ciglio nord fino a incontrare il
punto di partenza, ossia l'inizio della strada suddetta;
   Rilievo  tra  S.  Piero  in  Bagno  e  Bagno  e  zona  di  Corzano
(riferimenti:  carta  tecnica  regionale,  elemento  n. 265122, scala
1:5.000) proseguendo in senso orario, il confine inizia a monte di S.
Piero in Bagno  dal  punto  di  incrocio  della  strada  comunale  di
Ridracoli  con  la sponda destra (sud) del Fosso del Rio e segue tale
sponda lungo l'ansa tra le localita' Villa Nuova e il Portone, fino a
giungere  al punto d'inizio della suddetta strada di Ridracoli; segue
il lato destro di quest'ultima in direzione sud e poi  est,  piega  a
sud est lungo il tracciato del raccordo della strada suddetta con via
del  Chiasso,  fino  a  incontrare  la linea retta parallela a via N.
Sauro a distanza di m 110 in linea d'aria da  quest'ultima,  e  segue
tale  retta, che dopo la confluenza della via N. Sauro con la s.s. n.
71 prosegue parallela a quest'ultima  fino  a  giungere  a  Bagno  di
Romagna, nel punto di incrocio con il fosso della Cappella, da qui il
perimetro  della  zona da vincolare segue la sponda sinistra di detto
fosso fino al punto di  incontro  con  il  fosso  della  Montanina  e
prosegue  fino  al  termine  del  fosso,  punto di confluenza dei due
sentieri per le localita' Campodonico (a est) e pian della  Croce  (a
ovest);  segue questo secondo sentiero verso ovest per un tratto di m
30 e di qui piega a nord seguendo la linea spezzata  sulla  linea  di
confine  tra  i  fogli catastali 135 e 136 di Bagno di Romagna, linea
spezzata identificata dal confine tra: i mappali 22,  23,  32,  34  e
parte  del 43 del foglio 135 a ovest, e i mappali 148, 149, 191, 14 e
26 del foglio 136  a  est,  dal  punto  di  incontro  della  predetta
spezzata con la sponda destra del fosso del Rio, si segue tale sponda
in  direzione  nord  est  fino  al punto di partenza (incontro con la
strada comunale di Ridracoli);
  Considerato che la zona  suddetta  riveste  un  notevole  interesse
paesaggistico sia per la presenza dei significativi centri storici di
San  Piero  in  Bagno  e Bagno di Romagna, sia per la possibilita' di
godimento   pubblico   delle   numerose   visuali   panoramiche   che
intrecciandosi  reciprocamente,  permettono  di  osservare  i  centri
abitati sullo sfondo naturale costituito da ampie  distese  coltivate
ed estese zone boscate;
  Rilevato  che  la zona di Bagno di Romagna e di San Piero in Bagno,
ubicate nell'alta valle del fiume Savio hanno storicamente  rivestito
una  certa  importanza  testimoniata  dagli  innumerevoli  edifici di
particolare pregio in ambedue i centri storici, presenti in  rapporto
considerevole  data  la piccolezza degli abitati: in Bagno di Romagna
di particolare interesse  e'  la  configurazione  stessa  del  centro
storico,  costituito da un'edilizia serena e decorosa di chiaro gusto
toscano che pur nelle manifestazioni di diverse epoche (dal XV al XIX
sec.) per il persistere di alcuni caratteri essenziali (rapporto  tra
pieni  e  vuoti, membrature di pietra viva su lisci fondi d'intonaco,
sporti dei  tetti  fortemente  aggettanti)  raggiunge  un'espressione
omogenea,  in  cui  spiccano  le  principali  emergenze  tra  cui  la
basilica-pieve  di  S.  Maria,  il  portico  ad  archi  (sec.   XVII)
dell'antica  sede  dei  vescovi,  il  palazzo dei conti Guidi, con le
linee caratteristiche del Quattrocento  toscano,  il  palazzo  Biozzi
(sec.  XV),  il  palazzo  Crisolini,  la  ex chiesa di S. Lucia (sec.
XVII-XVIII), l'oratorio gentilizio del Carmine (sec. XV) con  il  bel
portico  del  XVIII,  l'ex  macello  comunale  (sec.  XIX),  a questo
carattere  urbano  della  piazza  e  delle   strade   adiacenti,   si
contrappone l'aspetto quanto mai pittoresco del borgo medievale con i
singolari  archi cavalcavia e la muratura a pietre a vista delle case
e dei  muri  di  cinta,  mentre  S.    Pietro  in  Bagno,  sorta  fin
dall'inizio  intorno  al  mercato  settimanale  presso il castello di
Corzano (sec. X), ha un deciso carattere cittadino,  per  il  maggior
sviluppo del centro antico e le diversificate tipologie degli edifici
di  rilevante interesse architettonico che vanno dal sec. XV al XVIII
ed in essa l'episodio piu' cospicuo e determinante della forma urbana
e' costituito  dalla  piazza  del  mercato,  che  ricorda  le  piazze
medioevali  dell'Italia  centrale  e  tra  gli episodi di particolare
significato  urbanistico  e  paesistico  vi  sono  la  chiesa  di  S.
Giovanni,  l'orto dei frati annesso all'antico convento sul Savio, le
residue zone verdi e le case in pietra rustica;
  Considerato inoltre che il contesto ambientale in cui si trovano  i
due  centri  e'  caratterizzato  dal  rilievo  collinare che sotto il
profilo  vegetazionale  e'  tipico  del  medio  Appennino  romagnolo,
rilievo  nel  quale le pendici ricoperte in passato da folti boschi e
poi disboscate in epoca recente per essere  coltivate,  negli  ultimi
anni  sono  state  efficacemente  rimboscate  con  numerose specie di
piante caratteristiche della zona, con peculiarita'  paesistiche  tra
le  quali  sono  da ricordare, nel versante sud-est verso il Savio la
spettacolare  contrapposizione  tra  zone  fittamente  boscate  e  le
distese  a  prato ed il complesso di antiche strade che costituiscono
ancora oggi una essenziale struttura di collegamento tra i due centri
abitati e il vicino rilievo collinare;
  Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza  di  sottoporre  l'area
sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Visto  il  parere favorevole espresso dal Comitato di settore per i
beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per  i  beni
culturali e ambientali nella seduta del 23 e 24 luglio 1996 in ordine
alla  proposta  di  vincolo  ex  lege  n.  1497/1939  formulata dalla
soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna;
                              Decreta:
  L'area dei centri storici di Bagno e di S.  Piero  in  Bagno  e  il
rilievo  sulla vallata del Savio in zona S. Piero in Bagno e Bagno di
Romagna compresa l'emergenza di Corzano ricadenti nel territorio  del
comune  di  Bagno  di  Romagna  (Forli'),  cosi' come perimetrata, e'
dichiarata di notevole interesse pubblico ai  sensi  della  legge  29
giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del
Presidente  della  Repubblica  24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto
soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge  stessa  ed  a
quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica.
  La soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna
provvedera'  a  che  copia  della  Gazzetta  Ufficiale  contenente il
presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4
della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e dell'art. 12 del regolamento 3
giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune  interessato  e  che  copia
della   Gazzetta   Ufficiale  stessa,  con  relativa  planimetria  da
allegare, venga depositata presso  i  competenti  uffici  del  comune
suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale  avanti   al   tribunale   amministrativo   regionale
competente  per  territorio  o,  a scelta dell'interessato, avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero  e'  ammesso  ricorso
straordinario   al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.    1199,
rispettivamente  entro  sessanta  e  centoventi  giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 30 ottobre 1996
                                      per delega del Ministro: BORDON
Registrato alla Corte dei conti il 5 dicembre 1996
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 382.