Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.176 del 30-7-1997)
IL RETTORE Vista la legge 3 aprile 1979, n. 122, istitutiva dell'Universita' statale della Tuscia; Visto lo statuto dell'Universita' degli studi della Tuscia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 luglio 1980, n. 549, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regiodecreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312 - Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle universita' e degli istituti di istruzione superiore; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28 - Delega al Governo per il riordino della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione didattica e organizzativa; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382 - Riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l'istituzione del Ministero delll'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma agli ordinamenti didattici universitari; Visto il decreto del Ministro dell'universita' del 12 aprile 1994 "Individuazione dei settori scientificodisciplinari degli insegnamenti universitari, ai sensi dell'art. 14 della legge 19 novembre 1991 n. 341"; Visto il decreto del Ministro dell'universita' del 6 maggio 1994 "Integrazione all'allegato 2 del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994 recante individuazione dei settori scientifico - disciplinari degli insegnamenti universitari, ai sensi dell'art. 14 della legge 19 novembre 1991, n. 341"; Visto il decreto ministeriale 26 maggio 1995 - "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in scienze biologiche"; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche di questo Ateneo e precisamente: dal consiglio di facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali nella riunione del 10 luglio 1996, dal senato accademico nella riunione del 3 ottobre 1996 e dal consiglio di amministrazione nella riunione del 7 ottobre 1996, relative all'adeguamento dell'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze biologiche alla nuova tabella XXV dell'ordinamento didattico universitario; Visto il parere favorevole del Consiglio universitario nazionale espresso nell'adunanza del 17 aprile 1997; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi della Tuscia, approvato e modificato con i decreti indicati in premessa, e' ulteriormente modificato come appresso: L'art. 34 relativo all'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze biologiche, e' soppresso e sostituito dai seguenti nuovi articoli, con il conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi: Art. 34. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni di legge. La durata degli studi del corso di laurea in scienze biologiche e' fissata in cinque anni articolati in un triennio a carattere formativo di base ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale che hanno lo scopo di completare la preparazione dottrinale e metodologica degli studenti in settori specifici delle scienze biologiche di cui al successivo art. 36. Il consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea) puo' articolare ciascuno dei cinque anni di corso in due periodi didattici (semestri) della durata di almeno tredici settimane ciascuno. L'attivita' didattico - formativa comportera' un totale di almeno 480 ore per anno nel triennio di base e di almeno 280 ore per anno nei bienni di indirizzo e constera' di lezioni, esercitazioni teoriche e numeriche, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove parziali di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc. Parte dell'attivita' pratica potra' essere svolta anche presso laboratori e centri esterni sotto la responsabilita' del docente del corso, previa stipula di apposite convenzioni. L'attivita' didattica formativa e' di norma organizzata sulla base di annualita' costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Ogni corso monodisciplinare e' costituito da un'annualita' di almeno 80 ore o unita' didattiche di 40 ore. Il corso di insegnamento integrato e' costituito da unita' didattiche coordinate di 40 ore, per un massimo di tre, impartite da piu' insegnanti e comunque con un unico esame finale. Della commissione di esame fanno parte tutti gli insegnanti del corso integrato. I contenuti didattico - formativi del corso di laurea sono articolati in aree, gli obiettivi sono indicati al successivo art. 36. Durante il primo triennio del corso di laurea lo studente dovra' dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di almeno una lingua straniera di rilevanza scientifica, di norma l'inglese. Le modalita' di accertamento saranno definite dal consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea). Lo studente, durante il biennio di base, dovra' frequentare i due laboratori di biologia sperimentale, di cui al successivo art. 36, per non meno di complessive 80 ore e sostenere con esito positivo le relative prove. Per l'accertamento finale di profitto, il consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea) potra' accorpare due corsi dello stesso settore scientificodisciplinare o della stessa area didattica in un unico esame. Comunque, nello stabilire le prove di valutazione della preparazione degli studenti, si fara' ricorso al criterio di continuita', di globalita' e di accorpamento in modo da limitare il numero degli esami convenzionali ad un massimo di 26, di cui non meno di 17 e non piu' di 19 nel triennio comune. Lo studente dovra' superare, inoltre, l'esame di laurea che consistera' nella discussione della tesi, di norma a carattere sperimentale o che, comunque, apporti un contributo originale, la cui preparazione comporta la frequenza di almeno un anno presso un laboratorio sotto la guida del relatore designato dal consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea). Superato l'esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in scienze biologiche. Art. 35. La facolta', nel recepire nel regolamento d'Ateneo e nel regolamento didattico l'ordinamento didattico nazionale indichera' per ciascuna area gli insegnamenti, attingendoli dai settori scientifico - disciplinari indicati nel successivo art. 36. Il manifesto annuale degli studi verra' predisposto dal consiglio di facolta' in base a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. Il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea): a) definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita'. Le denominazioni di tali corsi dovranno essere scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari con l'aggiunta di eventuali qualificazioni atte ad identificare il livello ed il contenuto degli insegnamenti; c) sceglie le discipline rispettando le indicazioni di cui al successivo art. 36; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area tra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico - pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) indica le annualita' di cui lo studente dovra' avere ottenuto l'attestazione di frequenza e quali e quanti esami dovra' aver superato al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo e precisa, inoltre, le eventuali propedeuticita; g) indica gli indirizzi del biennio e gli eventuali orientamenti attivati, con i corsi caratterizzanti e quelli consigliati; h) fissa le modalita' di organizzazione dei laboratori di Biologia sperimentale e le attivita' teoricopratiche da svolgersi nel loro ambito; i) indica le annualita' e/o le unita' didattiche comuni ai diplomi affini. Art. 36. 1) Laboratori di biologia sperimentale. Durante il triennio gli studenti sono tenuti a frequentare due laboratori di biologia sperimentale in due distinti anni. Scopo di questi laboratori, nei quali dovra' essere preminente la partecipazione attiva degli studenti agli esperimenti, e' l'acquisizione delle conoscenze e delle abilita' pratiche di base nelle discipline a contenuto biologico, necessarie per l'approfondimento successivo in particolare nei bienni di indirizzo. I laboratori, che dispongono di almeno 80 ore complessive, non danno luogo a titolarita' e sono caratterizzati da una didattica interdisciplinare. I docenti del corso di laurea e i ricercatori allo stesso afferenti, nell'ambito dei rispettivi carichi didattici orari, sono tenuti a concorrere alla attuazione dei laboratori. La facolta', su proposta del consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea) ed in base al proprio regolamento didattico, provvede ad organizzare i laboratori per quanto riguarda i contenuti, i metodi ed i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento. L'accertamento del profitto ha luogo, per ogni corso di laboratorio, con le modalita' fissate nel regolamento didattico. I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea. 2) Aree didattiche obbligatorie comuni. Il monte orario di attivita' didattiche assomma, nel triennio, a non meno di 1440 ore, oltre i due corsi di laboratorio di biologia sperimentale per un totale di 1520 ore. Area matematica, due annualita'. Lo studente deve acquisire nozioni di base del calcolo differenziale ed integrale, della geometria analitica, dei metodi numerici per la risoluzioni di problemi di calcolo, dei linguaggi di programmazione, dell'analisi statistica, dei modelli matematici con particolare riguardo alle applicazioni nel campo della biologia. Settori: A0lB Algebra, A01C Geometria, A01D Matematiche complementari, A02A Analisi matematica, A02B Probabilita' e statistica matematica, A03X Fisica matematica, A04A Analisi numerica, K05B Informatica, S0lB Statistica per le scienze sperimentali. Area fisica, due annualita' con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire le conoscenze di base, finalizzate alle applicazioni nel campo della biologia, della fisica classica e moderna, delle proprieta' fisiche dei liquidi e dei gas; saranno necessarie conoscenze di termodinamica, elettromagnetismo, ottica, meccanica dei fluidi, radioattivita' e le nozioni essenziali relative alle misure e al trattamento dei dati sperimentali, nonche' tecniche di base del laboratorio compreso l'uso dei calcolatori. Settore: B01B Fisica Area chimica, tre annualita' con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire i concetti fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica organica ed i fondamenti della chimica fisica e delle metodiche di laboratorio. Gli argomenti devono essere affrontati tenuto conto che i corsi debbono fornire le basi per un moderno approccio alla biologia. Settori: C02X Chimica fisica, C03X Chimica generale ed inorganica, C05X Chimica organica (C0lA Chimica analitica o C03X o C05X per il Laboratorio). Area biologica, II annualita'. Lo studente deve acquisire nozioni di base che riguardano i livelli cellulare ed organistico dell'organizzazione biologica, nonche' dell'evoluzione, filogenesi, sviluppo, ecologia e distribuzione geografica dei viventi. Deve, inoltre, apprendere le nozioni di base dei fenomeni biologici: in particolare deve affrontare le problematiche di biochimica, di fisiologia cellulare dei tessuti e degli organismi, con riferimento ai corretti meccanismi chimico - fisici ed ai rapporti struttura - funzione. Deve conoscere i meccanismi molecolari di regolazione delle attivita' vitali, dalla trasmissione dell'informazione genica ai fenomeni evolutivi. Deve avere conoscenze di base dell'interazione di fattori esterni con i fenomeni vitali ed dei meccanismi di difesa. Delle 22 unita' didattiche previste per l'area biologica, 11 saranno ripartite uniformemente in modo da comprendere discipline dei settori: E01A Botanica, E01E Fisiologia vegetale, E02A Zoologia, E02B Anatomia comparata, E03A Ecologia, E04A Fisiologia generale , E04B Biologia molecolare. E05A Biochimica. E11X genetica, E12X Microbiologia generale. Le restanti 11 unita' didattiche, a concorrenza delle complessive 36 del triennio (oltre a quelle destinate ai due laboratori di biologia sperimentale) saranno utilizzate per discipline, ivi comprese quelle indicate nel primo gruppo, scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari di area biologica e di quelli previsti per il biennio di indirizzo. Due unita' didattiche dell'area matematica e / o dell'area fisica possono essere impartite nel biennio di indirizzo anziche' nel triennio di base. Biennio di indirizzo. La facolta', su proposta del consiglio di corso di studio (consiglio di corso di laurea), determina nel regolamento didattico uno o piu' indirizzi di laurea (di norma non oltre cinque) tenendo conto dell'effettiva disponibilita' di docenti in rapporto agli insegnamenti da impartire, nonche' delle attrezzature e del numero degli studenti iscritti al corso di laurea. Il biennio di indirizzo comprende non meno di sette annualita' per complessive 560 ore di cui tre annualita' caratterizzanti l'indirizzo, prelevate da tre differenti settori scientifico - disciplinari. L'accesso al biennio di indirizzo e' condizionato al superamento delle condizioni e propedeuticita' fissate nel manifesto degli studi (guida dello studente). Gli studenti sono tenuti a scegliere all'atto dell'iscrizione al quarto anno uno degli indirizzi attivati nel corso di laurea. Sono indicati a titolo esemplificativo i seguenti indirizzi: Indirizzo bioecologico. Settori: E01A Botanica, E02A Zoologia, E03A Ecologia, F22A Igiene generale ed applicata. Indirizzo biomolecolare. Settori: E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale. Indirizzo biotecnologico. Settori: C10X Chimica e biotecnologia delle fermentazioni, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale, E13X Biologia applicata. Indirizzo biologia integrata. Settori: E01A Botanica E02A Zoologia, E03B Antropologia, E04A Fisiologia generale. Indirizzo Conservazione e gestione delle popolazioni naturali. Settori: E03A Ecologia, E04B Biologia molecolare, E11X Genetica, E13X Biologia applicata. E02A Zoologia applicata. Gli insegnamenti opzionali a completamento del monte ore del biennio saranno indicati dalla Facolta', in coerenza con il contenuto formativo di ciascun indirizzo. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Viterbo, 15 luglio 1997 Il rettore