Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.213 del 12-9-1997)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1951, n. 964 e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e successive modificazioni e integrazioni; Visto il regio decreto legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16, comma 1, relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto ministeriale 26 maggio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 novembre 1995 n. 266, relativo a modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in scienze biologiche; Considerata l'opportunita' di procedere alla revisione dell'ordinamento didattico universitario del corso di laurea in scienze biologiche - di cui alla tabella XXV annessa al regio decreto 30 settembre 1938 n. 1652; Vista la proposta di modifica allo statuto formulata dal senato accademico nella seduta del 24 gennaio 1996, acquisiti i pareri favorevoli del consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali e del consiglio di amministrazione; Visto il parere favorevole del Consiglio universitario nazionale espresso nella seduta del 17 aprile 1997; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Ferrara, approvato con il decreto indicato in premessa, e' ulteriormente modificato come segue: Corso di laurea in scienze biologiche Tabella XXV 1 - (Accesso al corso di laurea) L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni di legge. 2 - (Durata e articolazione dei corsi) La durata degli studi del corso di laurea in scienze biologiche e' fissata in cinque anni, articolati in un triennio a carattere formativo di base ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale che hanno lo scopo di completare la preparazione dottrinale e metodologica degli studenti in settori specifici delle scienze biologiche di cui al successivo art. 5. Il consiglio di corso di laurea puo' articolare ciascuno dei cinque anni di corso in due periodi didattici (semestri) della durata stabilita dal regolamento didattico di ateneo e di facolta'. L'attivita' didatticoformativa comportera' un totale di almeno 480 ore per anno nel triennio di base e di almeno 280 ore per anno nei bienni di indirizzo e constera' di lezioni, esercitazioni teoriche e numeriche, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove parziali di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc. Parte dell'attivita' pratica potra' essere svolta anche presso laboratori e centri esterni sotto la responsabilita' del docente del corso, previo stipula di apposite convenzioni. L'attivita' didattica formativa e' di norma organizzata sulla base di annualita' costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Ogni corso monodisciplinare e' costituito da una annualita' di almeno ottanta ore o unita' didattiche di quaranta ore. Il corso di insegnamento integrato e' costituito da unita' didattiche coordinate di quaranta ore, per un massimo di tre, impartite da piu' insegnanti e comunque con un unico esame finale. Della commissione di esame fanno parte tutti gli insegnanti del corso integrato. I contenuti didatticoformativi del corso di laurea sono articolati in aree; gli obiettivi sono indicati nel successivo art. 5. Durante il primo triennio del corso di laurea lo studente dovra' dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di almeno una lingua straniera di rilevanza scientifica, di norma l'inglese. Le modalita' di accertamento saranno definite dal consiglio di corso di laurea. Lo studente, durante il triennio di base, dovra' frequentare i due laboratori di biologia sperimentale, di cui al successivo art. 5, per non meno di complessive 80 ore e sostenere con esito positivo le relative prove. Per l'accertamento finale di profitto, i consigli delle strutture didattiche, potranno accorpare due corsi dello stesso settore scientificodisciplinare o della stessa area didattica in un unico esame. Comunque, nello stabilire le prove di valutazione della preparazione degli studenti, si fara' ricorso al criterio di continuita', di globalita' e di accorpamento in modo da limitare il numero degli esami convenzionali ad un massimo di 26, di cui non meno di 17 e non piu' di 19 nel triennio comune. Lo studente dovra' superare, inoltre, l'esame di laurea che consistera' nella discussione della tesi, di norma a carattere sperimentale, o che, comunque apporti un contributo originale, la cui preparazione comporta la frequenza di almeno un anno presso un laboratorio sotto la guida del relatore. Superato l'esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in scienze biologiche. 3 - (Regolamento d'Ateneo) Gli insegnamenti da attingere dai settori scientificodisciplinari indicati nel successivo art. 5 sono tutti quelli previsti dal decreto 12 aprile 1994 e successive integrazioni e modificazioni. 4 - (Manifesto degli studi) All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, la struttura didattica competente, in conformita' di quanto stabilito dal regolamento di ateneo e di facolta': a) definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita'. Le denominazioni di tali corsi dovranno essere scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari con l'aggiunta di eventuali qualificazioni atte ad identificare il livello e il contenuto degli insegnamenti; c) sceglie le discipline rispettando le indicazioni di cui al successivo art. 5; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area tra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico - pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) indica le annualita' di cui lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e quali e quanti esami dovra' aver superato al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo e precisa, inoltre, le eventuali propedeuticita'; g) indica gli indirizzi del biennio e gli eventuali orientamenti attivati, con i corsi carattezzanti e quelli consigliati; h) fissa le modalita' di organizzazione dei laboratori di biologia sperimentale e le attivita' teorico pratiche da svolgersi nel loro ambito; i) indica le annualita' e / o le unita' didattiche comuni ai diplomi affini. 5 - (Articolazione del corso di laurea). 1) Laboratori di biologia sperimentale. Durante il triennio gli studenti sono tenuti a frequentare due laboratori di biologia sperimentale in due distinti anni. Scopo di questi laboratori, nei quali dovra' essere preminente la partecipazione attiva degli studenti agli esperimenti, e' l'acquisizione delle conoscenze e abilita' pratiche di base nelle discipline a contenuto biologico, necessarie per l'approfondimento successivo in particolare nei bienni di indirizzo. I laboratori che dispongono di almeno 80 ore complessive, non danno luogo a titolarita' e sono caratterizzati da una didattica interdisciplinare. I docenti del corso di laurea e i ricercatori allo stesso afferenti, nell'ambito dei rispettivi carichi didattici orari, sono tenuti a concorrere alla attuazione dei laboratori. Il consiglio del corso di laurea, nell'ambito di quanto stabilito dal regolamento di ateneo e di facolta', provvede ad organizzare i laboratori per quanto riguarda i contenuti, i metodi e i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento e provvede a fissare le modalita' per l'accertamento del profitto. I relativi giudizi sono valutabili ai fini dell'attribuzione del voto di laurea. 2) Aree didattiche obbligatorie comuni. Il monte orario di attivita' didattiche assomma, nel triennio, a non meno di 1440 ore, oltre i due corsi di laboratorio di biologia sperimentale per un totale di 1520 ore. * Area matematica, due annualita'. Lo studente deve acquisire nozioni di base del calcolo differenziale e integrale, della geometria analitica, dei metodi numerici per la risoluzione di problemi di calcolo, dei linguaggi di programmazione, dell'analisi statistica, dei modelli matematici con particolare riguardo alle applicazioni nel campo della biologia. Settori: A01B Algebra, A01C Geometria, A01D Matematiche complementari, A02A Analisi matematica, A02B Probabilita' e statistica matematica, A03X Fisica matematica, A04A Analisi numerica, K05B Informatica, S01B Statistica per le scienze sperimentali. *Area fisica: due annualita' con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire le conoscenze di base, finalizzate alle applicazioni nel campo della biologia, della fisica classica e moderna, delle proprieta' fisiche dei liquidi e dei gas; saranno necessarie conoscenze di termodinamica, elettromagnetismo, ottica, meccanica dei fluidi, radioattivita' e le nozioni essenziali relative alle misure e al trattamento dei dati sperimentali, nonche' le tecniche di base del laboratorio compreso l'uso dei calcolatori. Settore B01B Fisica. *Area chimica tre annualita' con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire i concetti fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica organica ed i fondamenti della chimica fisica e delle metodiche di laboratorio. Gli argomenti devono essere affrontati tenuto conto che i corsi debbono fornire le basi per un moderno approccio alla biologia. Settori: C02X Chimica fisica, C03X Chimica generale ed inorganica, C05X Chimica organica, (C01A Chimica analitica o C03X o C05X per il laboratorio). *Area biologica undici annualita'. Lo studente deve acquisire nozioni di base che riguardano i livelli cellulare e organistico dell'organizzazione biologica, nonche' dell'evoluzione, filogenesi, sviluppo, ecologia e distribuzione geografica dei viventi. Deve, inoltre, apprendere le nozioni di base dei fenomeni biologici: in particolare deve affrontare le problematiche di biochimica, di fisiologia cellulare dei tessuti e degli organismi, con riferimento ai corretti meccanismi chimico - fisici ed ai rapporti struttura - funzione. Deve conoscere i meccanismi molecolari di regolazione delle attivita' vitali, dalla trasmissione dell'informazione genica ai fenomeni evolutivi. Deve avere conoscenze di base dell'interazione di fattori esterni con i fenomeni vitali e dei meccanismi di difesa. Delle 22 unita' didattiche previste per l'area biologica, 11 saranno ripartite uniformemente in modo da comprendere discipline dei settori: E01A Botanica, E01E Fisiologia vegetale, E02A Zoologia, E02B Anatomia comparata e citologia, E03A Ecologia, E04A Fisiologia generale, E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale. Le restanti 11 unita' didattiche a concorrenza delle complessive 36 del triennio (oltre a quelle destinate ai due laboratori di biologia sperimentale) saranno utilizzate per discipline, ivi comprese quelle indicate nel primo gruppo, scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari di area biologica e di quelli previsti per il biennio di indirizzo. Due unita' didattiche dell'area matematica e/o dell'area fisica possono essere impartite nel biennio di indirizzo anziche' nel triennio di base. Biennio di indirizzo Il biennio di indirizzo comprende non meno di sette annualita' per complessive 560 ore di cui tre annualita' caratterizzanti l'indirizzo, prelevate da tre differenti settori scientificodisciplinari. L'accesso al biennio di indirizzo e' condizionato al superamento delle condizioni e propedeuticita' fissate nel manifesto degli studi. Gli studenti sono tenuti a scegliere all'atto dell'iscrizione al quarto anno uno degli indirizzi attivati nel corso di laurea. Il consiglio di corso di laurea, nell'ambito di quanto stabilito nel regolamento di ateneo e di facolta', all' atto della predisposizione del manifesto degli studi, indichera' gli indirizzi da attivare dopo aver verificata la disponibilita' dei docenti in rapporto agli insegnamenti da impartire, nonche' delle attrezzature e del numero degli studenti iscritti. Vengono indicati i seguenti indirizzi. a) Bioecologico, con discipline caratterizzanti scelte nei settori: E01A Botanica, E02A Zoologia, E03A Ecologia, F22A Igiene generale ed applicata; b) Biomolecolare e Biotecnologico molecolare, con discipline caratterizzanti scelte nei settori: E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale. c) Biotecnologico applicato, con discipline caratterizzanti scelte nei settori: C10X Chimica e biotecnologia delle fermentazioni, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale, E13X Biologia applicata. d) Biologia integrata, con discipline caratterizzanti scelte nei settori: E01A Botanica, E02A Zoologia, E03B Antropologia, E04A Fisiologia generale. e) Fisiopatologico, con discipline caratterizzanti scelte nei settori: E04A Fisiologia generale, E07X Farmacologia, E09A Anatomia umana, F04A Patologia generale, F22A Igiene generale ed applicata. Gli insegnamenti opzionali a completamento del monte ore del biennio saranno indicati nel manifsto degli studi, in coerenza con il contenuto formativo di ciascun indirizzo. Ferrara, 28 agosto 1997 Il rettore: Conconi