Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.241 del 15-10-1997)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi dell'Aquila, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071 - Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni, relativo a disposizioni sull' ordinamento didattico universitario; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312 - Libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle universita' e degli istituti di istruzione superiore; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28 - Delega al Governo per il riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, relativo al riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione, Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590 - Istituzione di nuove universita'; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale e' stato istituito il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ed in particolare il primo comma dell'art. 16 relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, relativa alla riforma degli ordinamenti didattici universitari; Visto il decreto ministeriale 31 luglio 1992 (modificato dai decreti del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994 e 6 giugno 1994) relativo ai settori scientificodisciplinari degli insegnamenti universitari; Visto il decreto ministeriale 26 febbraio 1996 relativo alla nuova tabella XXII ordinamento didattico universitario, concernente il corso di laurea in matematica; Visto il decreto ministeriale 26 maggio 1995 relativo alla tabella XXV ordinamento didattico universitario, concernente il corso di laurea in scienze biologiche; Visto il decreto ministeriale 30 ottobre 1992 relativo alla tabella XXVI ordinamento didattico universitario, concernente il corso di laurea in informatica; Visto il decreto ministeriale 19 luglio 1996 relativo alla nuova tabella XXXV ordinamento didattico universitario, concernente il corso di laurea in scienze ambientali; Visto il decreto ministeriale 18 ottobre 1994 relativo alla nuova tabella XXXVIII-bis ordinamento didattico universitario, concernente il corso di diploma universitario in biotecnologie agroindustriali; Visto il decreto ministeriale 30 ottobre 1992 relativo alla tabella XXVI-ter ordinamento didattico universitario, concernente il corso di diploma universitario in informatica; Visto il decreto ministeriale 26 febbraio 1996 relativo alla nuova tabella XXII-ter ordinamento didattico universitario, concernente il corso di diploma universitario in matematica; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dalle autorita' accademiche di questa Universita' (consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali del 23 aprile 1997; senato accademico del 28 aprile 1997; consiglio di amministrazione del 30 aprile 1997); Rilevata la necessita' di approvare con urgenza la modifica di statuto in deroga al termine triennale di cui all'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, relativa all'autonomia didattica; Vista la nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Dipartimento per l'autonomia universitaria e gli studenti) del 5 agosto 1997, protocollo n. 2079 / Ufficio I, recante art. 17, commi 95, 101 e 119 della legge 15 maggio 1997, n. 127. Autonomia didattica. Regime transitorio. Atto di indirizzo; Visto l'art. 10 dello statuto di autonomia dell'Universita' degli studi dell'Aquila emanato con decreto rettorale 196 - 0072 del 30 dicembre 1996; Considerato che nelle more dell'approvazione e dell'emanazione del regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di laurea, di diploma, delle scuole di specializzazione e dirette a fini speciali vengono operate sul vecchio statuto, emanato ai sensi dell'art. 17 del sopracitato testo unico, ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni. Decreta: Al fine di adeguare lo statuto dell'Universita' dell'Aquila ai su citati decreti ministeriali, gli articoli dal n. 149 al n. 194 e dal n. 201 al n. 209 sono abrogati e sostituiti dai nuovi articoli dal n. 149 al n. 182 e dal n. 189 al n. 197, con conseguente slittamento della numerazione degli articoli successivi: Art. 149. Corso di laurea in matematica I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. La durata del corso degli studi e' di quattro anni articolati in un biennio propedeutico - a carattere formativo di base - ed in successivi indirizzi di durata biennale e di contenuti specifici. Il corso di studi prevede quindici annualita' di insegnamenti, anche divisibili in moduli semestrali. Un insegnamento annuale consiste di almeno 70 ore di lezioni, ed un modulo semestrale di almeno 35 ore di lezioni. Ogni insegnamento, di cui al successivo art. 150, e' accompagnato da esercitazioni per un numero di ore pari, di norma, a quello delle lezioni. Il numero effettivo di lezioni ed l'attivazione di corsi di esercitazione e' demandata alla programmazione didattica. Le esercitazioni costituiscono parte integrante dell'insegnamento corrispondente. Art. 150. Moduli fondamentali Il corso degli studi si distingue in tre indirizzi (eventualmente articolati in orientamenti): generale, didattico, applicativo. Tutti gli insegnamenti dovranno essere scelti all'interno dei settori scientifico - disciplinari indicati nel decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994. I piani di studio di tutti gli studenti dovranno prevedere: almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare dell'algebra; almeno l'equivalente di cinque moduli semestrali nell'area disciplinare della geometria; almeno l'equivalente di cinque moduli semestrali nell'area disciplinare dell'analisi matematica; almeno l'equivalente di tre moduli semestrali nell'area disciplinare della fisica matematica; almeno l'equivalente di quattro moduli semestrali nell'area disciplinare della fisica. Uno almeno dei moduli predetti dovra' prevedere la frequenza obbligatoria di esercitazioni pratiche a carattere introduttivo nell'uso dei mezzi di calcolo elettronico nella matematica, per almeno 10 ore. Tali esercitazioni saranno parte integrante del corso. Art. 151. Piani di studio L'articolazione del corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, i moduli didattici, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea e di diploma, sono determinati dalle strutture didattiche. Il numero minimo di esami necessario per il passaggio da un anno di corso al successivo sara' stabilito in sede di programmazione didattica. Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente sara' tenuto a dimostrare, con modalita' definite dalla struttura didattica, di norma entro i primi due anni di corso, la conoscenza della lingua inglese. La scelta dell'indirizzo dell'eventuale orientamento e' regolata dalla struttura didattica e avviene, di norma, dopo il secondo anno. Cambi di indirizzo potranno venire autorizzati dalla struttura didattica competente. Piani di studio individuali, nell'ambito degli indirizzi previsti dall'art. 153, potranno essere approvati dalla struttura didattica competente secondo la normativa vigente in materia. Art. 152. Moduli semestrali La struttura didattica, in fase di programmazione didattica, propone quali insegnamenti dell'ordinamento didattico saranno articolati in due moduli semestrali. La struttura didattica curera' che ogni modulo semestrale abbia un contenuto culturale compiuto ed un programma ben definito. Per ogni insegnamento annuale e' previsto un esame finale. Per ogni modulo semestrale e' previsto un esame distinto alla fine del semestre in cui e' impartito il relativo insegnamento. Nei piani di studio degli studenti potranno essere inclusi singoli moduli semestrali. Art. 153. Indirizzi In aggiunta agli insegnamenti indicati all'art. 150 i piani di studio degli studenti dell'indirizzo generale dovranno prevedere: almeno l'equivalente di due moduli semestrali in uno o ambedue le aree disciplinari dell'algebra e della geometria; almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare dell'analisi matematica; almeno l'equivalente di due moduli semestrali in una o piu' tra le aree disciplinari della probabillta' e statistica matematica, della fisica matematica e dell'analisi numerica; In aggiunta agli insegnamenti indicati all'art. 150 i piani di studio degli studenti dell'indirizzo didattico dovranno prevedere: almeno l'equivalente di quattro moduli semestrali in una delle aree disciplinari della logica matematica, delle matematiche complementari e dell'algebra; almeno l'equivalente di un modulo semestrale in ognuna delle aree disciplinari della probabilita' e statistica matematica, dell'analisi numerica. La scelta degli insegnamenti all'interno delle aree disciplinari sopra indicate dovra' avere lo scopo di completare la preparazione culturale e professionale degli insegnanti. In aggiunta agli insegnamenti indicati al comma 8 i piani di studio degli studenti dell'indirizzo applicativo dovranno prevedere: almeno l'equivalente di tre moduli semestrali in una o piu' tra le aree disciplinari della probabilita' e statistica matematica, dell'analisi numerica. I moduli predetti dovranno prevedere la frequenza obbligatoria di alineno 15 ore annue (complessive per i tre moduli) di esercitazioni, svolte mediante l'uso di strumenti di calcolo elettronico. Tali esercitazioni saranno parte integrante del corso. Inoltre le strutture didattiche dovranno indicare in relazione ai diversi orientamenti almeno l'equivalente di quattro moduli obbligatori che dovranno comparire nei piani di studio degli studenti dell'indirizzo applicativo. Art. 154. Tabella insegnamenti Gli insegnamenti a scelta dello studente sono i seguenti: Area disciplinare della logica matematica (A01A): Istituzioni di logica matematica Logica matematica Teoria degli insiemi Teoria dei modelli Teoria della ricorsivita' Area disciplinare dell' algebra (A01B): Algebra Algebra superiore Algebra commutativa Algebra computazionale Algebra ed elementi di geometria Algebra lineare Istituzioni di algebra superiore Matematica discreta (settore A01B) Teoria algebrica dei numeri Teoria dei gruppi Area disciplinare della geometria (A01C): Geometria Geometria algebrica Geometria combinatoria Geometria descrittiva Geometria differenziale Geometria e algebra Geometria superiore Istituzioni di geometria superiore Matematica discreta (settore A01C): Spazi analitici Topologia Topologia algebrica Topologia differenziale Area disciplinare delle matematiche complementari (A01D): Didattica della matematica Fondamenti della matematica Matematiche complementari Matematiche elementari da un punto di vista superiore Storia delle matematiche Storia dell'insegnamento della matematica Area disciplinare dell'analisi matematica (A02A): Analisi armonica Analisi convessa Analisi funzionale Analisi matematica Analisi non lineare Analisi superiore Calcolo delle variazioni Equazioni differenziali Istituzioni di analisi matematica Istituzioni di analisi superiore Matematica applicata (settore A02A) Teoria dei numeri Teoria delle funzioni Teoria matematica dei controlli Area disciplinare della probabilita' e statistica matematica (A02B): Calcolo delle probabilita' Calcolo delle probabilita' e statistica matematica Filtraggio e controllo stocastico Metodi matematici e statistici (settore A02B) Metodi probabilistici statisticie processi stocastici Statistica matematica (settore A02B) Teoria dei giochi (settore A02B) Teoria dell'affidabilita' Teoria delle code Teoria delle decisioni (settore A02B) Area disciplinare della fisica matematica (A03X): Equazioni differenziali della fisica matematica Fisica matematica Istituzioni di fisica matematica Matematica applicata (settore A03X) Meccanica analitica Meccanica del continuo Meccanica razionale Meccanica razionale con elementi di meccanica statistica Meccanica superiore Metodi e modelli matematici per le applicazioni Metodi geometrici della fisica matematica Metodi matematici e statistici (settore A03X) Metodi matematici per l'ingegneria (settore A03X) Propagazione ondosa Sistemi dinamici Stabilita' e controlli Teoria relativistiche Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A): Analisi numerica Calcolo numerico Calcolo parallelo Calcolo numerico e programmazione Laboratorio di programmazione e calcolo Matematica applicata (settore A04A) Matematica computazionale Metodi di approssimazione Metodi numerici per la grafica Metodi numerici per l'ingegneria Metodi numerici per l'ottimizzazione Area disciplinare della ricerca operativa (A04B): Grafi e reti di flusso Metodi e modelli per il supporto alle decisioni Metodi e modelli per la logistica Metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione Metodi e modelli per la pianificazione economica Metodi e modelli per la pianificazione territoriale Modelli di sistemi di produzione Modelli di sistemi di servizio Ottimizzazione Ottimizzazione combinatoria Programmazione matematica Ricerca operativa Tecniche di simulazione Teoria dei giochi (settore A04B) Area disciplinare della fisica (B01A, B01B, B01C, B02A): Complementi di fisica generale (B01C) Didattica della fisica (B01C) Esperimentazioni di fisica (B01A) Fisica (B01B) Fisica generale (B01A) Fisica sperimentale (B01B) Fisica teorica (B02A) Laboratorio di fisica (B01B) Laboratorio di fisica generale (B0lA) Preparazione di esperienze didattiche (B01C) Area disciplinare dell'informatica (K05A, K05B): Calcolatori elettronici (K05A) Fondamenti di informatica (K05A) Fondamenti dell'informatica (K05B) Informatica generale (K05B) Informatica applicata (K05B) Informatica teorica (K05A, K05B) Laboratorio di informatica (K05B) Sistemi di elaborazione (K05A) Sistemi di elaborazione dell'informazione (K05B) Area disciplinare della matematica finanziaria e scienze attuariali (S04B): Matematica finanziaria. Art. 155. Esame di laurea La struttura didattica stabilisce le modalita' di svolgimento dell'esame di laurea che deve comprendere almeno la discussione di una dissertazione scritta. Superato l'esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in matematica, indipendentemente dall'indirizzo prescelto. L'indirizzo prescelto potra' essere indicato, a richiesta dell'interessato, nei certificati contenenti gli esami superati e le votazioni riportate. Art. 156. Propedeuticita' L'esame di uno dei 19 moduli semestrali obbligatori, previsti dall'art. 150, potra' essere sostenuto solo qualora lo studente abbia superato tutti gli esami previsti, in sede di programmazione didattica, per il medesimo settore scientifico disciplinare relativamente a semestri o anni di corso precedenti. La struttura didattica puo' stabilire ulteriori propedeuticita' fra i vari insegnamenti. L'elenco di tali propedeuticita' viene aggiornato in fase di programmazione didattica. Tali propedeuticita' avranno valore solamente per i piani di studio presentati in data successiva alla loro approvazione. Art. 157. Corso di laurea in scienze biologiche L'accesso al corso di laurea in scienze biologiche e' regolato dalle vigenti disposizioni di legge. La durata degli studi del corso di laurea e' fissata in cinque anni, articolati in un triennio a carattere formativo di base ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale che hanno lo scopo di completare la preparazione dottrinale e metodologica in settori specifici delle scienze biologiche di cui al successivo art. 160. Il consiglio di corso di laurea puo' articolare ciascuno dei cinque anni di corso in due periodi didattici (semestri) della durata di almeno tredici settimane ciascuno. Art. 158. L'attivita' didattico - formativa comportera' un carico medio di almeno 480 ore per anno nel triennio di base e di almeno 280 ore per anno nel biennio di indirizzo. Il monte orario del triennio assomma a non meno di 1440 ore; a queste vanno aggiunti i due corsi di biologia sperimentale cosicche' il totale non sia inferiore a 1520 ore. Sono attivita' didattico formative le lezioni, le esercitazioni teoriche e numeriche, i seminari, i corsi monografici, le dimostrazioni, le attivita' guidate, le visite tecniche, le prove parziali di accertamento, la correzione e la discussione degli elaborati ecc. Parte dell'attivita' pratica puo' essere svolta anche presso laboratori e centri esterni sotto la responsabilita' del docente del corso, previa stipula di apposite convenzioni. L'attivita' didattico - formativa e' di norma organizzata sulla base di annualita' costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati. Ogni corso monodisciplinare e' costituito da una annualita' di almeno ottanta ore o da unita' didattiche di almeno quaranta ore, mai comunque superiori a cinquanta e previo parere del consiglio di area didattica. Il corso di insegnamento integrato e' costituito da unita' didattiche coordinate di quaranta ore, per un massimo di tre, impartite da piu' insegnanti e comunque con un unico esame finale. Della commissione di esame fanno parte tutti gli insegnanti del corso integrato I contenuti didattico - formativi del corso di laurea sono articolati in aree i cui obiettivi sono indicati nel successivo art. 160. Durante il primo triennio del corso di laurea lo studente dovra' dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di almeno una lingua straniera di rilevanza scientifica, di norma l'inglese. Le modalita' di accertamento saranno definite dal consiglio di area didattica. Lo studente, durante il triennio di base, dovra' frequentare i due laboratori di biologia sperimentale, di cui al successivo art. 160 per non meno di complessive ottanta ore e sostenere con esito positivo le relative prove. Per l'accertamento finale di profitto, il consiglio di area didattica potra' accorpare in un unico esame due corsi dello stesso settore scientifico - disciplinare o della stessa area didattica di cui al successivo art. 160. Il numero degli esami convenzionali non potra' essere maggiore di ventisei di cui non meno di diciassette e non piu' di diciannove nel triennio di base. Qualora fosse necessario limitare il numero degli esami convenzionali, il consiglio di area didattica fara' ricorso al criterio di continuita' o di globalita' disciplinare oppure all'accorpamento delle discipline ai fini delle prove di valutazione della preparazione degli studenti. Lo studente dovra' inoltre superare l'esame di laurea che consistera' nella discussione della tesi, di norma a carattere sperimentale, o che comunque apporti un contributo originale, la cui preparazione comporta la frequenza di almeno un anno in un laboratorio sotto la guida del relatore designato dal consiglio di area didattica. Superato l'esame di laurea, lo studente consegue il titolo di dottore in scienze biologiche. Art. 159. Il manifesto annuale degli studi indichera' le denominazioni degli insegnamenti per ciascuna delle aree di cui al successivo art. 160, attingendoli dai settori scientifico - disciplinari indicati. Gli insegnamenti obbligatori, del triennio e degli indirizzi, saranno scelti nel rispetto di quanto previsto all'art. 9, comma d), ed all'art. 11, comma 2, della legge n. 341 / 1990. Il consiglio di area didattica: a) definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualita'. Le denominazioni di tali corsi dovranno essere scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari con l'aggiunta di eventuali qualificazioni atte ad identificare il livello ed il contenuto degli insegnamenti; c) sceglie le discipline rispettando le indicazioni di cui al successivo art. 160, e ne approva i contenuti di programma; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area tra le annualita' che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teoricopratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) indica le annualita' di cui lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e quali e quanti esami dovra' aver superato al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo e precisa, inoltre, le eventuali propedeuticita'; g) indica gli indirizzi del biennio e gli eventuali orientamenti attivati, con i corsi caratterizzanti e quelli consigliati; h) fissa le modalita' di organizzazione dei laboratori di biologia sperimentale e le attivita' teorico pratiche da svolgersi nel loro ambito; i) indica le annualita' e / o le unita' didattiche comuni ai diplomi affini. Art. 160. Articolazione del corso di laurea 1) Laboratori di biologia sperimentale: Durante il triennio gli studenti sono tenuti a frequentare due laboratori di biologia sperimentale in due distinti anni. Scopo di questi laboratori, nei quali dovra' essere preminente la partecipazione attiva degli studenti agli esperimenti, e' l'acquisizione delle conoscenze e abilita' pratiche di base nelle discipline a contenuto biologico, necessarie per l'approfondimento successivo in particolare nei bienni di indirizzo. I laboratori, che dispongono di almeno 80 ore complessive, non danno luogo a titolarita' e sono caratterizzati da una didattica interdisciplinare. I docenti del corso di laurea ed i ricercatori allo stesso afferenti, nell'ambito dei rispettivi carichi didattici orari, sono tenuti a concorrere all'attuazione dei laboratori. Il consiglio di area didattica, in base al proprio regolamento didattico, provvede ad organizzare i laboratori per quanto riguarda i contenuti, i metodi e i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento. L'accertamento del profitto ha luogo, per ogni corso di laboratorio, con le modalita' fissate nel regolamento didattico. I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea. 2) Aree didattiche obbligatorie comuni: Area matematica: due annualita': Lo studente deve acquisire nozioni di base del calcolo differenziale e integrale, della geometria analitica, dei metodi numerici per la risoluzione di problemi di calcolo, dei linguaggi di programmazione, dell'analisi statistica, dei modelli matematici con particolare riguardo alle applicazioni nel campo della biologia. Settori: A01B Algebra, A01C Geometria, A01D Matematiche complementari, A02A Analisi matematica, A02B Probabilita' e statistica matematica, A03X Fisica matematica, A04A Analisi numerica, K05B Informatica, S01B Statistica per le scienze sperimentali. Area fisica: due annualita', con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire le conoscenze di base, finalizzate alle applicazioni nel campo della biologia, della fisica classica e moderna, delle proprieta' fisiche dei liquidi e dei gas; saranno necessarie conoscenze di termodinamica, elettromagnetismo, ottica, meccanica dei fluidi, radioattivita' e le nozioni essenziali relative alle misure e al trattamento dei dati sperimentali, nonche' le tecniche di base del laboratorio compreso l'uso dei calcolatori. Settore: B0lB Fisica. Area chimica: 3 annualita', con almeno un semestre di laboratorio. Lo studente deve acquisire i concetti fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica organica ed i fondamenti della chimica fisica e delle metodiche di laboratorio. Gli argomenti devono essere affrontati tenuto conto che i corsi debbono fornire le basi per un moderno approccio alla biologia. Settori: C02X Chimica fisica, C03X Chimica generale ed inorganica, C05X Chimica organica, (C0lA Chimica analitica e C03X o C05X per il laboratorio). Area biologica: 11 annualita'. Lo studente deve acquisire nozioni di base che riguardano i livelli cellulare e organismico dell'organizzazione biologica, nonche' dell'evoluzione, filogenesi, sviluppo, ecologia e distribuzione geografica dei viventi. Deve, inoltre, apprendere le nozioni di base dei fenomeni biologici: in particolare deve affrontare le problematiche di biochimica, di fisiologia cellulare dei tessuti e degli organismi, con riferimento ai corretti meccanismi chimico - fisici ed ai rapporti struttura - funzione. Deve conoscere i meccanismi molecolari di regolazione delle attivita' vitali, dalla trasmissione dell'informazione genica ai fenomeni evolutivi. Deve avere conoscenze di base dell'interazione di fattori esterni con i fenomeni vitali e dei meccanismi di difesa. Delle 22 unita' didattiche previste per l'area biologica, 11 saranno ripartite uniformemente in modo da comprendere discipline dei settori: E0lA Botanica, E01E Fisiologia vegetale, E02A Zoologia, E02B Anatomia comparata, E03A Ecologia, E04A Fisiologia generale, E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale. Le restanti 11 unita' didattiche a concorrenza delle complessive 36 del triennio (oltre a quelle destinate ai due laboratori di biologia sperimentale) saranno utilizzate per discipline, ivi comprese quelle indicate nel primo gruppo, scelte all'interno dei settori scientificodisciplinari di area biologica e di quelli previsti per il biennio di indirizzo. Due unita' didattiche dell'area matematica e / o dell'area fisica possono essere impartite nel biennio di indirizzo anziche' nel triennio di base. Sono insegnamenti del triennio propedeutico: due annualita' con discipline dei settori disciplinari A01B, A01C, A01D, A02A, A02B, A03X, A04A, K05B, S01B; due annualita' con discipline del settore disciplinare B01B tre annualita' con discipline dei settori disciplinari C02X, C03X, C05X; undici annualita' con discipline dei settori disciplinari E01A, E01E, E02A, E02B, E03A, E04A, E04B, E05A, E11X, E12X. Biennio di indirizzo Il consiglio di area didattica determina nello statuto o nel regolamento didattico uno o piu' indirizzi di laurea (di norma non oltre 5) tenendo conto della effettiva disponibilita' di docenti in rapporto agli insegnamenti da impartire, nonche' delle attrezzature e del numero di studenti iscritti al corso di laurea. Il biennio di indirizzo comprende non meno di sette annualita' per complessive 560 ore di cui tre annualita' caratterizzanti l'indirizzo, prelevate da tre differenti settori scientifico - disciplinari. L'accesso al biennio di indirizzo e' condizionato al superamento delle condizioni e propedeuticita' fissate nel manifesto degli studi. Gli studenti sono tenuti a scegliere all'atto dell'iscrizione al quarto anno uno degli indirizzi attivati nel corso di laurea. Lo studente puo' richiedere che il certificato di laurea riporti menzione dell'indirizzo seguito. Gli indirizzi e le relative discipline caratterizzanti sono: Indirizzo - Bioecologico: Settori: E01A Botanica, E02A Zoologia, E03A Ecologia, F22A Igiene generale ed applicata. Indirizzo - Biomolecolare: Settori: E04D Biologia molecolare, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale. Indirizzo - Fisiopatologico: Settori: E04A Fisiologia generale, E07X Farmacologia, E09A Anatomia umana, F04A Patologia generale, F22A Igiene generale ed applicata. Indirizzo - Biotecnologico Settori: C10X Chimica e biotecnologie delle fermentazioni, E05A Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale, E13X Biologia applicata. Indirizzo - Biologia integrata: Settori: E01A Botanica, E02A Zoologia, E03B Antropologia, E04A Fisiologia generale. Indirizzo - Qualita' biologica di sistemi e prodotti: Settori: E03A (Ecologia), E07X (Farmacologia), I15F (Ingegneria chimica biotecnologica) P02D (Organizzazione aziendale), N10X (Diritto amministrativo). Gli insegnamenti opzionali e le altre attivita' formative, a completamento del monte orario del biennio di indirizzo, saranno indicati dal consiglio di area didattica in coerenza con il contenuto formativo di ciascun indirizzo. Il presente ordinamento entrera' in vigore in modo graduale, contestualmente con l'attivazione delle nuove discipline inserite a statuto e degli indirizzi secondo le modalita' indicate dal consiglio di area didattica nei manifesti annuali degli studi in deroga alla gradualita' suddetta. Oltre alle discipline riportate nei settori disciplinari dai quali vengono attinte le materie di insegnamento dell'area biologica per il triennio e per gli indirizzi (E01A Botanica, E01E Fisiologia vegetale, E02A Zoologia, E02B Anatomia comparata, E03A Ecologia, E03B Antropologia, E04A Fisiologia generale, E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E07X Farmacologia, E09A Anatomia umana, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale, E13X Biologia applicata) sono corsi impartibili nel corso di laurea (eventualmente accorpabili con i corsi irrinunciabili): Additivi e residui negli alimenti Alimentazione e nutrizione umana Analisi biochimico - cliniche Analisi e simulazione dei processi biotecnologici Batteriologia Bioconversioni industriali Biologia generale Biologia vegetale applicata Biotecnologie alimentari Biotecnologie cellulari Botanica sistematica Calcolo numerico e programmazione Chimica analitica Chimica analitica clinica Chimica analitica strumentale Chimica bioorganica Chimica degli alimenti Chimica dell'ambiente Chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale Chimica delle sostanze organiche naturali Chimica fisica biologica Chimica organica applicata Citologia sperimentale Citologia vegetale Citopatologia Didattica delle scienze naturali Diritto amministrativo Diritto degli enti locali Disciplina giuridica delle attivita' tecnico - ingegneristiche Ecologia animale Ecologia vegetale Entomologia Etologia Etologia applicata Evoluzione biologica Fisiopatologia endocrina Fitogeografia Geobotanica Geografia fisica Gestione della qualita' nell'industria alimentare Igiene degli alimenti Igiene ambientale Igiene del lavoro Immunologia Impianti biochimici Laboratorio di esperienze didattiche di biologia Laboratorio di metodologie zoologiche Legislazione forestale Merceologia Metodi fisici della biologia Metodi fisici in chimica organica Metodi matematici e statistici Metodi per il trattamento dell'informazione Micologia Micologia applicata Microbiologia del suolo Microbiologia industriale Neurobiologia comparata Organizzazione aziendale Organizzazione della produzione Organizzazione delle aziende industriali Paleobotanica Paleontologia Palinologia Parassitologia Patologia molecolare Patologia vegetale Primatologia Processi biologici industriali Processi della tecnologia alimentare Protozoologia Radiobiologia Scienza dell'alimentazione Sistematica delle alghe Storia della biologia Tecnica delle fermentazioni industriali Tecnologie genetiche Virologia Virologia vegetale Zoocolture Zoogeografia Zoologia applicata Zoologia sistematica Zoologia dei vertebrati Corso di laurea in informatica Art. 161. Durata del corso cinque anni Titoli di ammissione sono quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Art. 162. Il corso di laurea e' organizzato in un biennio propedeutico ed un triennio di applicazione, comprendenti rispettivamente 20 e 24 unita' didattiche. Il triennio di applicazione si articola in orientamenti, indicati annualmente dalle strutture didattiche. Ogni insegnamento comprende una o due unita' didattiche. Ciascuna unita' didattica e' costituita da circa 60 ore. Art. 163. Biennio propedeutico. I corsi del biennio propedeutico sono tutti obbligatori e sono cosi' ripartiti tra le aree disciplinari: area della informatica (tabella A) 8 unita'; area della matematica (tabella B) 6 unita'; sottoarea della fisica ed elettronica (tabella C) 2 unita'. All'interno della area della matematica due unita' didattiche appartenenti necessariamente alla sottoarea algebra e geometria debbono essere dedicate all'insegnamento delle basi della matematica discreta. Inoltre, tre unita' didattiche devono appartenere alla sottoarea della analisi matematica ed una unita' didattica deve appartenere alla sottoarea della logica matematica. Sono inoltre obbligatori almeno due corsi di laboratorio di informatica per complessive quattro unita' didattiche. Ciascuno di questo corsi e' coordinato con un insegnamento dell'area disciplinare informatica. La prova di esame di ogni laboratorio e quella dell'insegnamento con esso coordinato sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio del corso di laurea, e danno luogo ad un unico voto. Per un efficace svolgimento delle attivita' sperimentali, viene assicurato un rapporto ordinariamente non superiore a cento tra il numero di studenti che frequentano i corsi di laboratorio e il numero di docenti di questi corsi. Sulla base di quanto sopra stabilito, i corsi del biennio propedeutico sono cosi' ripartiti tra il primo e secondo anno, e tra le diverse aree disciplinari, come indicato nel seguito (tra parentesi, dopo il nome del corso, viene indicato da quante unita' didattiche e' costituito): Primo anno: Programmazione 1 (2) - Area informatica Laboratorio di Informatica I: Programmazione I (1) - Area informatica Architettura degli elaboratori I (2) - Area informatica Laboratorio di informatica I: architettura degli elaboratori (1) - Area informatica Matematica discreta: Area matematica Algebra (1) sottoarea algebra e geometria Matematica discreta: geometria (1) - Area matematica sottoarea algebra e geometria Analisi matematica I (2) - Area matematica L'insegnamento di "Laboratorio di informatica I: Programmazione I" e' coordinato con quello di "Programmazione I" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio del corso di laurea e danno luogo ad un unico voto. Analogamente, l'insegnamento di "Laboratorio di informatica I: Architettura" e' coordinato con quello di "Architettura degli elaboratori I" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio del corso di laurea e danno luogo ad un unico voto. Secondo anno: Algoritmi e strutture di dati (2) - Area informatica Laboratorio di informatica II: algoritmi e strutture di dati (1) - Area informatica Programmazione II (2) - Area informatica Laboratorio di informatica II: Programmazione II (1) - Area informatica Analisi matematica II (1) - Area matematica Logica matematica (1) - Area matematica Fisica generale I (2) - Area fisica, elettronica e cibernetica. L'insegnamento di "Laboratorio di informatica II": Algoritmi e strutture di dati e' coordinato con quello di "Algoritmi e strutture di dati" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio del corso di laurea e danno luogo ad un unico voto. Analogamente, l'insegnamento di "Laboratorio di informatica II: Programmazione II" e' coordinato con quello di "Programmazione II" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio del corso di laurea e danno luogo ad un unico voto. Art. 164. Triennio di applicazione Gli insegnamenti obbligatori per tutti gli orientamenti sono costituiti da 12 unita' didattiche cosi' ripartite tra le aree disciplinari: area della informatica (tabella A): 6 unita' didattiche; area della matematica (tabella B): 4 unita' didattiche; area della fisica, elettronica e cibernetica (tabella C): 2 unita' didattiche. Gli insegnamenti obbligatori dell'area della matematica debbono comprendere due unita' didattiche della sottoarea di analisi numerica, una unita' didattica della sottoarea calcolo delle probabilita', e una unita' didattica della sottoarea ricerca operativa; gli insegnamenti obbligatori dell'area della fisica, elettronica e cibernetica debbono comprendere almeno una unita' didattica della disciplina "fisica generale". Sulla base di quanto sopra stabilito, i corsi obbligatori del triennio di applicazione sono cosi' ripartiti tra il terzo e quarto anno, e tra le diverse aree disciplinari, come di seguito (fra parentesi, dopo il nome del corso, viene indicato da quante unita' didattiche e' costituito): Terzo anno: Basi di dati e sistemi informativi (2) - Area informatica Sistemi operativi (2) - Area informatica Ricerca operativa (1) - Area matematica, sottoarea ricerca operativa Calcolo delle probabilita' e statistica matematica (1) - Area matematica Analisi numerica (1) - Area matematica Fisica generale II (1) - Area fisica elettronica e cibernetica Quarto anno: Metodi formali dell'informatica (1) - Area informatica Linguaggi di programmazione (1) - Area informatica Analisi numerica II (1) - Area matematica Teoria dell'informazione (1) - Area fisica, elettronica e cibernetica Quinto anno: Insegnamenti caratterizzanti e complementari. I restanti insegnamenti (per complessive 12 unita' didattiche) sono scelti nell'ambito degli orientamenti (scelta all'atto dell'iscrizione al III anno) e si distinguono in insegnamenti caratterizzanti, corrispondenti ad 8 unita' didattiche, e insegnamenti complementari per le restanti unita' didattiche. Gli insegnamenti caratterizzanti ciascun orientamento sono indicati annualmente dalle strutture didattiche tra quelli appartenenti alle aree disciplinari previste per i corsi obbligatori oppure alle aree di telecomunicazioni, bioingegneria elettronica, sistemi di elaborazione delle informazioni, economia e direzione delle imprese, ingegneria economicogestionale (tabella D). Gli insegnamenti complementari sono scelti dallo studente in gruppi indicati annualmente dalle strutture didattiche e comprendenti insegnamenti attivati dalla facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, o in altre facolta', secondo piani di studio approvati individualmente. Art. 165. Per ottenere l'iscrizione al triennio di applicazione del corso di laurea in informatica lo studente deve aver superato gli esami di insegnamenti del biennio propedeutico corrispondenti ad almeno 13 unita' didattiche. Il consiglio del corso di laurea potra' indicare piu' precise limitazioni, avendo riguardo agli insegnamenti di cui si sono superate le prove di valutazione. Art. 166. Gli insegnamenti il cui nome e' corredato di un numero romano sono propedeutici a quelli di pari nome corredati di numero romano successivo, e i relativi esami devono essere sostenuti nell'ordine indicato da tali numeni. Il consiglio di corso di laurea potra' stabilire annualmente ulteriori precedenze tra gli esami sulla base dei programmi di insegnamento. Art. 167. Per l'ammissione all'esame di laurea e' necessario aver superato le prove di valutazione di tutti gli insegnamenti del piano di studi scelto per complessive 44 unita' didattiche. Questo computo include le quattro unita' didattiche corrispondenti ai corsi di laboratorio del biennio propedeutico. L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta. Art. 168. Aree disciplinari relative alla laurea in informatica Tabella A - Area informatica Algoritmi e strutture dati Architettura degli elaboratori Basi di dati e sistemi informativi Fondamenti dell'informatica Informatica applicata Informatica generale Informatica teorica Ingegneria del software Intelligenza artificiale Interazione uomo - macchina Laboratorio di informatica Linguaggi di programmazione Metodi formali dell'informatica Programmazione Sistemi di elaborazione Sistemi operativi Tabella B - Area della matematica sottoarea dell'algebra Algebra Algebra computazionale Algebra lineare Istituzioni di algebra superiore Matematica discreta sottoarea della logica matematica Logica matematica Teoria della ricorsivita' sottoarea della geometria Geometria Geometria combinatoria Istituzioni di geometria superiore Matematica discreta sottoarea della analisi matematica Analisi matematica Equazioni differenziali Istituzioni di analisi superiore sottoarea della probabilita' Calcolo delle probabilita' Calcolo delle probabilita' e statistica matematica Statistica matematica Teoria dell'affidabilita' Teoria delle code sottoarea dell'analisi numerica Analisi numerica Calcolo numerico Matematica computazionale Metodi di approssimazione Metodi numerici per la grafica Metodi numerici per l'ottimizzazione sottoarea della ricerca operativa Ottimizzazione combinatoria Programmazione matematica Ricerca operativa Teoria dei giochi Tabella C - Area della fisica, elettronica e cibernetica sottoarea della fisica ed elettronica Fisica Fisica generale Elettronica sottoarea della cibernetica Apprendimento automatico Cibernetica Crittografia Elaborazioni di immagini Laboratorio di cibernetica Metodi per il ragionamento automatico Metodi per la rappresentazione della conoscenza Modelli dei sistemi percettivi Reti neurali Teoria dell'informazione Tabella D - Area delle telecomunicazioni Algoritmi e circuiti per telecomunicazioni Comunicazioni con mezzi mobili Comunicazioni elettriche Comunicazioni ottiche Elaborazione e trasmissione delle immagini Elaborazione numerica dei segnali Reti di telecomunicazioni Sistemi a microonde per telecomunicazioni Sistemi di commutazione Sistemi di radiocomunicazione Sistemi di telecomunicazione Sistemi di telerilevamento Telematica Teoria dei segnali Teoria dell'informazione e codici Teoria e tecnica radar Teoria e tecniche del riconoscimento Trasmissione numerica Area della bioingegneria elettronica Automazione e organizzazione sanitaria Bioelettromagnetismo Bioelettronica Bioimmagini Bioingegneria Bioingegneria dei sistemi fisiologici Bioingegneria della riabilitazione e protesi Elaborazione di dati e segnali biomedici Elettronica biomedica Informatica medica Modelli di sistemi biologici Robotica antropomorfa Sistemi intelligenti naturali e artificiali Strumentazione biomedica Tecnologie biomediche Area dei sistemi di elaborazione dell'informazione Basi di dati Calcolatori elettronici Fondamenti di informatica Impianti di elaborazione Informatica grafica Informatica medica Ingegneria della conoscenza e sistemi esperti Linguaggi e traduttori Reti di calcolatori Reti logiche Robotica Sistemi di elaborazione Sistemi informativi Sistemi per la progettazione automatica Teoria e tecniche di elaborazione della immagine Area di economia e direzione delle imprese Analisi finanziaria Economia e direzione delle imprese Economia e direzione delle imprese commerciali Economia e direzione delle imprese di servizi Economia e direzione delle imprese di trasporto Economia e direzione delle imprese industriali Economia e direzione delle imprese internazionali Economia e direzione delle imprese turistiche Economia e tecnica della pubblicita' Finanza aziendale Gestione della produzione e dei materiali Marketing Marketing internazionale Strategie di impresa Tecnica industriale e commerciale Area di ingegneria economico gestionale Analisi dei sistemi finanziari Economia applicata all'ingegneria Economia dei sistemi industriali Economia del cambiamento tecnologico Economia ed organizzazione aziendale Economia ed organizzazione dei servizi Gestione aziendale Gestione dell'informazione aziendale Gestione dell'innovazione e dei progetti Marketing industriale Organizzazione della produzione e dei sistemi logistici Pianificazione ed organizzazione della ricerca e sviluppo Sistemi di controllo di gestione Sistemi organizzativi Strategia e sistemi di pianificazione Corso di laurea in scienze ambientali Art. 169. Finalita' e accesso Il corso di laurea in scienze ambientali forma una specifica figura di laureato caratterizzata da qualita' e competenze che si esplicano nell'attivita' scientificoprofessionale, e in particolare deve assicurare: a) una approfondita cultura d'ambiente a indirizzo sistemico; b) la capacita' di individuare e organizzare le interazioni tra specialisti anche di diversi settori; c) l'abilita' nell'indagine e nella gestione di un dato processo, sistema o risorsa ambientale. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni di legge. Art. 170. Durata e struttura del corso La durata degli studi del corso di laurea in scienze ambientali e' fissata in cinque anni, articolati in un triennio a carattere formativo di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale che hanno lo scopo di completare la preparazione dottrinale e metodologica degli studenti. I contenuti didattico - formativi del corso di laurea sono articolati in aree, gli obiettivi sono indicati nel successivo art. 172. Il consiglio di area didattica competente puo' articolare ciascun anno di corso in due periodi didattici (semestri) della durata di almeno tredici settimane ciascuno. L'attivita' didattico - formativa e' organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o integrati. Ogni corso monodisciplinare e' costituito da un'annualita' di almeno 80 ore o da una semiannualita' di almeno 40 ore. Il corso integrato e' costituito da moduli didattici coordinati di 40 ore, per un massimo equivalente a tre moduli o 120 ore, impartiti anche da piu' docenti e con un unico esame finale, della cui commissione fanno parte tutti i docenti del corso. Tale attivita' comporta un massimo di 600 ore per anno di lezioni, esercitazioni, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, ecc. Parte dell'attivita' pratica puo' essere svolta presso laboratori e / o centri esterni sotto la responsabilita' del docente del corso e previa stipula di apposite convenzioni. L'accertamento del profitto puo' aver luogo, oltre che mediante esami formali, le cui modalita' sono determinate dal consiglio di area didattica, attraverso il sistema dei crediti didattici, ai sensi del comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341 / 1990. Il consiglio di area didattica puo' accorpare due insegnamenti dello stesso settore scientifico - disciplinare in un unico esame, nel rispetto dei contenuti e della continuita' didattica. In ogni caso il numero degli esami da superare per accedere all'esame di laurea deve essere compreso tra 27 e 30, ed e' stabilito nel manifesto degli studi. Durante il primo triennio del corso di laurea lo studente deve dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di una lingua straniera di rilevanza scientifica. La scelta della lingua e le modalita' di accertamento saranno definite dal consiglio di area didattica. Lo studente deve infine superare l'esame di laurea che comprende la discussione di una tesi sperimentale. La preparazione della tesi comporta la frequenza per almeno un anno di un laboratorio sotto la guida del relatore designato dal consiglio di area didattica. Superato l'esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in Scienze ambientali, indipendentemente dall'indirizzo seguito, del quale verra' fatta menzione soltanto nella carriera scolastica. Art. 171. Manifesto degli studi All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di area didattica attua quanto previsto dal secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341 / 1990. In particolare il consiglio: a) definisce, nel rispetto del monte orario fissato per le aree didattiche di cui all'art. 172, il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente i corsi da attivare le cui denominazioni devono essere desunte dalle discipline comprese nei settori disciplinari indicati nell'art. 172, con eventuali qualificazioni atte a precisarne il livello ed i contenuti (ad es. I, II, istituzioni, avanzato, esercitazioni, laboratorio, ecc.); b) indica gli indirizzi attivati e la loro organizzazione; c) indica, per ogni corso, la durata complessiva, la frazione di ore da destinare alle attivita' teoricopratiche e gli eventuali accorpamenti ai fini degli esami, indicando altresi', nel caso di corsi integrati, la durata e le eventuali denominazioni dei moduli didattici ad essi conferenti; d) indica i corsi dei quali lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza, e gli esami e / o i crediti didattici che dovra' aver conseguito al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo, precisando, inoltre, le eventuali propedeuticita'; e) fissa le modalita' di organizzazione dei laboratori di integrazione e le attivita' teorico - pratiche da tenersi nel loro ambito; f) indica i corsi, i moduli e i crediti didattici in comune con i diplomi affini. Art. 172. Articolazione del corso di laurea Laboratorio di integrazione. La formazione dello studente alla capacita' di integrazione e' assicurata, oltre che dagli insegnamenti e da seminari interdisciplinari, dal laboratorio di integrazione. Il laboratorio, che dispone di almeno 120 ore complessive, di cui almeno 80 nel triennio comune, non da' luogo a titolarita' ed e' caratterizzato da una didattica interdisciplinare basata sull'analisi dei casi. I docenti del corso di laurea nell'ambito dei rispettivi carichi didattici orari sono tenuti a concorrere all'attuazione del laboratorio, anche con la collaborazione di esperti esterni. Il consiglio di area didattica provvede ad organizzare il laboratorio di integrazione per quanto riguarda i contenuti, i metodi ed i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento. L'accertamento del profitto ha luogo, per ogni corso del laboratorio di integrazione, con una prova finale scritta e orale. I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea. Aree didattiche obbligatorie comuni. Il monte orario di attivita' didattiche per il triennio assomma a non meno di 1600 ore, di cui almeno 80 ore sono dedicate al laboratorio di integrazione e 1520 ore sono dedicate agli insegnamenti del triennio secondo lo schema seguente: a) Area matematica (200 ore): Argomenti dei corsi: fondamenti di analisi matematica, algebra e geometria ed applicazioni; fondamenti di probabilita'; elementi di statistica con applicazioni; elementi di calcolo numerico e programmazione; applicazioni ambientali dell'informatica; modelli matematici in campo ambientale. Settori: A01B, A01C, A01D, A02A, A02B, A03X, A04A, K05A, K05B, S01B. b) Area fisica (200 ore): Argomenti dei corsi: grandezze fisiche e loro misura; cinematica; dinamica; meccanica del corpo rigido; campo gravitazionale; fondamenti di struttura della materia; dinamica dei fluidi; oscillazioni ed onde; termodinamica; elettricita' e magnetismo; ottica; elementi di fisica quantistica; misure fisiche e metodi fisici di laboratorio con orientamento ambientale; modelli fisici dei processi ambientali; valutazione ed elaborazione dei dati. Settori: B01A, B01B. c) Area chimica (280 ore): Argomenti dei corsi: legame chimico; stati di aggregazione della materia; equilibri chimici; soluzioni, acidi e basi; reazioni chimiche; sistema periodico e chimica degli elementi; elettrochimica; radiochimica; termodinamica chimica; reattivita'; cinetica chimica; atomo di carbonio; struttura e proprieta' delle molecole; composti organici e loro conversioni nell'ambiente; molecole di interesse biologico; principi dell'analisi chimica; metodi analitici e loro applicazioni di laboratorio; inquinanti chimici; diffusione e ripartizione di sostanze chimiche; processi e sostanze acocompatibili. Settori: C03X, C05X, C0lA, C11X, C02X. d) Area scienze della Terra (240 ore): Argomenti dei corsi: minerali e rocce; principi di petrologia; geologia degli ambienti sedimentari, stratigrafia; principi di geologia strutturale, dinamica endogena, vulcanologia; geomorfologia; rischi geologici; valutazione e gestione delle risorse; cicli idrologici; rilevamento e fotointerpretazione; equilibri e cicli geochimici; fisica e dinamica dell'atmosfera e dell'idrosfera; sistema climatico; meteorologia; fisica della terra solida; misure geofisiche e telerilevamento. Settori: D01B, D01C, D03B, D02A, D04A, D04C, D03C, H05X. e) Area biologica (280 ore): Argomenti dei corsi: caratteri generali dei viventi; cellule procariote ed eucariote; riproduzione ed ereditarieta'; evoluzione biologica; principi di morfologia e sistematica animale e vegetale; ecofisiologia vegetale; principi di fisiologia e biochimica cellulare; enzimi; metabolismo delle sostanze tossiche; fisiologia animale ed umana in relazione all'ambiente; fondamenti ed aspetti ambientali della genetica; principi di microbiologia ambientale. Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E02A, E02B, E02C, E04A, E05A, E11X, E12X. f) Area ecologica (160 ore): Argomenti dei corsi: principi e concetti di ecologia e di ambiente; ecologia di specie, di popolazioni, di comunita', del funzionamento; energia e produttivita' ecologica; cicli biogeochimici; omeostasi ambientale; successioni; ambienti terrestri, delle acque interne, marini; biomi e biosfera; ecologia applicata a gestione e governo delle risorse, dei processi, degli ambienti naturali e culturali; fondamenti metodologici dell'analisi di sistemi ecologici; principi di demografia. Settore: E03A. g) Area giuridico - economico - valutativa (160 ore): Argomenti dei corsi: principi, fonti e caratterizzazioni del diritto ambientale, normativa, amministrazioni; strumenti e procedure per la tutela; aspetti penali; concetto di danno ambientale; principi legislativi e amministrativi per le localizzazioni; principi di economia ambientale; definizioni e campo di applicazione della valutazione d'impatto ambientale; studi di impatto ambientale e di mitigazione dell'impatto; principi di educazione e sociologia ambientale. Settori: N01X, N05X, N09X, N10X, G01X, D02A, E03A, E03B, H02X, H14A, H15X, P01A, E02C, Q05D. Indirizzi. Sono istituiti gli indirizzi terrestre, marino e atmosferico. L'accesso all'indirizzo e' regolato dalle condizioni e dalle propedeuticita' fissate nel manifesto degli studi. L'insegnamento per indirizzi ha luogo in prevalenza nel biennio di applicazione, ma alcuni dei relativi corsi possono essere anticipati al terzo anno. La facolta' puo' utilizzare un modulo dell'area matematica e dell'area fisica del triennio comune unendoli a moduli di seguito previsti per ciascun indirizzo al fine di fornire corsi specialistici dedicati da un lato all'utilizzazione di metodi informatici e statistici, dall'altro alle analisi ambientali con metodologie fisiche. Il monte orario complessivo degli insegnamenti di indirizzo e' di almeno 840 ore, corrispondenti a 20 moduli didattici piu' un modulo di laboratorio di integrazione, sempreche' tale laboratorio non sia stato effettuato nel triennio; e cio' ovviamente in aggiunta ai moduli didattici richiesti per il triennio. In particolare, oltre agli 8 moduli (almeno 320 ore) previsti nel presente regolamento per ciascun indirizzo, le facolta' determineranno un ulteriore modulo per ciascuna delle aree matematica, fisica, chimica, scienze della terra, biologica ed ecologica (e quindi almeno altre 240 ore complessive) che uniti a moduli specifici dell'indirizzo possono cosi' costituire corsi monodisciplinari o integrati. Le restanti ore sono a disposizione della facolta'. Sono di seguito riportate le aree didattiche obbligatorie degli indirizzi. a) Indirizzo terrestre: Area chimica: un modulo. Contenuti: recupero, riciclo e smaltimento dei materiali e dei reflui industriali e urbani; tecnologie integrate d'intervento. Settore: C11X. Area scienze della terra: tre moduli. Contenuti: cicli, modelli e rischi idrogeologici; composizione e struttura dei suoli, effetti antropici nei suoli; land evaluation; metodi di rilevamento e analisi dei suoli. Settori: D02B, G07A, G07B. Area biologica ed ecologica: quattro moduli. Contenuti: associazioni vegetali; tutela e ripristino della vegetazione; piante e terreno; metabolismo e cicli di nutrienti nel terreno, corpi idrici e loro popolamenti; dinamiche ecologiche nelle acque interne; acque e perturbazioni antropiche; effetti ecotossicologici dei contaminanti. Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E04A, E12X. b) Indirizzo marino: Area chimica: un modulo. Contenuti: qualita' delle acque marine; fenomeni d'interfaccia; parametri d'inquinamento e loro determinazione; metodi di disinquinamento. Settore: C01A. Area scienze della terra: tre moduli. Contenuti: geologia marina; sedimenti come traccianti; geomorfologia e gestione delle coste; ambienti marini; sistemi, dinamiche e modelli oceanografici; strumentazione oceanografica; metodi d'indagine in mare. Settori: D01B, D02A, D04B, D04C. Area biologica ed ecologica: quattro moduli. Contenuti: vegetali marini e loro ecofisiologia; biologia marina; planctologia; ecologia marina; produttivita', cicli di nutrienti, scambi di materia ed energia; catene trofiche; modelli ecologici; biochimica degli organismi marini. Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E02A, E03A, E05A. c) Indirizzo atmosferico: Area chimica: due moduli. Contenuti: bilanci energetici ed entropici in atmosfera; trasporto di gas e particelle; inquinamento e reazioni chimiche in atmosfera; analisi e monitoraggio di contaminanti atmosferici; elaborazione chemiometrica dei dati. Settori: C01A, C02X, C11X. Area scienze della terra: tre moduli. Contenuti: radiazione solare; scambi di materia ed energia tra terra e atmosfera; composizione dell'involucro gassoso della terra; geochimica degli elementi e dei nuclidi nell'atmosfera; meteorologia e climatologia globale; modelli geofisici; metodi fisici di rilevamento. Settori: D03C, D04C. Area biologica ed ecologica: tre moduli. Contenuti: aerospora; scambi gassosi tra biosfera e atmosfera; stress abiotici delle piante; effetti di attivita' antropiche; cambiamenti globali; effetti ecotossicologici e genotossici degli inquinanti. Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E05X, E07X, E11X. Art. 173. Norme transitorie Il presente ordinamento del corso di laurea in scienze ambientali entrera' in vigore in modo progressivo a partire dal primo anno di corso, contestualmente alla progressiva disattivazione dell'ordinamento precedente. Gli studenti gia' iscritti al corso di laurea in scienze ambientali al momento dell'entrata in vigore del presente ordinamento potranno completare gli studi previsti dal precedente ordinamento. Il consiglio di area didattica stabilira' le modalita' per la convalida di tutti gli esami sostenuti, qualora gli studenti optino per il nuovo ordinamento. L'opzione per il nuovo ordinamento potra' essere esercitata fino ad un termine pari alla durata legale del corso di studi. Diploma in biotecnologie agro -industriali Art. 174. Istituzione e durata del diploma universitario Presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali e' istituito il corso di diploma universitario in biotecnologie agro - industriali. Il corso ha durata triennale, con un biennio propedeutico ed un terzo anno di indirizzo. Sono previsti gli indirizzi: a) biotecnologie industriali; b) biotecnologie vegetali. Art. 175. Accesso al corso di diploma universitario L'iscrizione al corso di diploma e' regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero degli iscritti ammessi a ciascun anno e' stabilito annualmente dal consiglio di facolta', in base ai criteri generali fissati dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4 della legge n. 341 / 1990. Le modalita' delle eventuali prove di ammissione al primo anno sono stabilite dal consiglio di facolta'. Art. 176. Corsi di laurea e diplomi affini. Riconoscimenti Ai fini del proseguimento degli studi il corso di diploma universitario di cui all'art. 174 e' strettamente affine al corso di laurea in biotecnologie agroindustriali. Per il riconoscimento degli studi, ai fini delpassaggio da altri corsi di laurea o di diploma della stessa, o di altre facolta', la struttura didattica del D.U. utilizzera' il criterio generale della loro validita' culturale (propedeutica o professionale), nell'ottica della formazione richiesta per il conseguimento del diploma di laurea. Conseguentemente la facolta' potra' riconoscere tutti o parte degli insegnamenti seguiti con esito positivo indicando le singole corrispondenze, anche parziali, tra gli insegnamenti. La facolta' indichera' inoltre sia gli eventuali insegnamenti integrativi, appositamente istituiti ed attivati, sia gli insegnamenti specifici per conseguire il diploma di laurea. Gli insegnamenti integrativi non sono necessariamente propedeutici agli insegnamenti specifici. Il consiglio di facolta' indichera', inoltre, l'anno di corso cui lo studente potra' iscriversi. Nei trasferimenti degli studenti dal corso di laurea al corso di diploma, il consiglio di facolta' riconoscera' gli insegnamenti sempre con il criterio della loro utilita' al fine della formazione necessaria per il conseguimento del nuovo titolo ed indichera' il piano degli studi da completare per conseguire il titolo e l'anno di corso cui lo studente potra' iscriversi. Art. 177. Articolazione del corso degli studi Ciascuno dei tre anni di corso potra' essere articolato in periodi didattici piu' brevi, specificati nel regolamento didattico della facolta'. L'attivita' didattico - formativa comprende didattica teorico - formale e didattica teorico - pratica. L'attivita' teorico - pratica e' comprensiva di esercitazioni, laboratori, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove parziali di accertamento, correzione e discussione di progetti ed elaborati ecc. Parte dell'attivita' didattica pratica potra' essere svolta anche presso qualificate strutture e da personale degli istituti di ricerca scientifica, nonche' dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche e private operanti nel settore delle biotecnologie agro - industriali, previa stipula di apposite convenzioni. L'impegno didattico complessivo (in ore 1.800) e' suddiviso in una prima parte destinato alla formazione di base comune, per 900 ore, una seconda parte destinata alla formazione di indirizzo per 200 ore ed una quota di almeno 200 ore al tirocinio e / o elaborato finale. Le rimanenti ore sono affidate alla scelta del consiglio di corso di diploma per approfondimenti teorici o pratici, ampliamenti professionali, ecc. I contenuti didattico - formativi sono articolati in aree; il monte ore minimo previsto per ciascuna area e' indicato nell'art. 180. L'attivita' didattica e' di norma organizzata sulla base di annualita', in numero compreso tra quindici e diciotto, costituite da corsi ufficiali di insegnamento monodisciplinari o integrati. Il corso di insegnamento integrato e' costituito da moduli coordinati eventualmente impartiti da piu' docenti. La facolta', nello stabilire prove di valutazione della preparazione degli studenti, fara' ricorso a criteri di continuita', di globalita' e di accorpamento in modo da limitare a diciotto il numero degli esami. Nell'ambito della sperimentazione didattica, anche al fine di facilitare il ricorso ad esperienze e professionalita' esterne, nella predisposizione dei curricula potra' essere prevista l'utilizzazione di speciali attivita' didattiche (quali corsi intensivi brevi, seminari, stages in laboratori di istituti di ricerca scientifica operanti nel settore delle biotecnologie agro - industriali), da quotarsi in ore sino ad una concorrenza massima di 120. Durante il primo biennio lo studente dovra' dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione della lingua inglese. Le modalita' di accertamento saranno stabilite dal consiglio di facolta'. Art. 178. Ordinamento didattico All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta' definisce il piano di studi ufficiale comprendente la denominazione degli insegnamenti da attivare, in applicazione di quanto disposto dal secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341 / 1990. Le denominazioni degli insegnamenti di ciascuna area saranno attinti dai raggruppamenti indicati nel decreto ministeriale 28 luglio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70-bis del 4 settembre 1990 (concorso pubblico a posti di professore universitario di ruolo, fascia degli associati). Il consiglio di facolta', inoltre: a) delibera il numero dei posti a disposizione degli iscrivibili al primo anno, secondo quanto previsto al precedente art. 175; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o formati da moduli integrati), che costituiscono le singole annualita' e le denominazioni dei corsi integrati; c) sceglie le relative discipline, rispettando le indicazioni dei raggruppamenti; d) ripartisce il monte ore di ciascuna area tra le annualita' che vi afferiscono precisando per ogni corso la frazione destinata alle attivita' teorico - pratiche; e) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad una medesima annualita' integrata; f) indica le annualita' di cui lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e superato il relativo esame al fine di ottenere l'iscrizione all'anno successivo e precisa altresi' le eventuali propedeuticita' degli esami di profitto. Art. 179. Docenza Al fine di facilitare il ricorso ad esperienze e professionalita' esterne il corso di insegnamento potra' comprendere moduli da affidare a professori a contratto, con le modalita' previste nello statuto dell'Ateneo, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia. Per realizzare una efficace attivita' didattica con adeguata assistenza agli studenti, la singola classe di insegnamento avra' un numero di studenti non superiore, di norma, alle cento unita'. Art. 180. Articolazione del corso di diploma Le aree disciplinari obbligatorie, il numero minimo di ore ed i raggruppamenti disciplinari sono riportate di seguito. Formazione di base comune (900 ore): Area 1) Matematica (120 ore): settori: A02A, A02B; A03X, A04A, A01D; A01C; K05B; numero minimo di insegnamenti: due; Area 2) Fisica (60 ore): settori: B01A, B01B; B01C; numero minimo di insegnamenti: uno; Area 3) Chimica (160 ore): settori: C01A, C02X; C03X, C04X, C05X; C06X, C01B; C10X, G07A; numero minimo di insegnamenti: tre; Area 4) Struttura e funzione delle molecole di interesse biologico e cicli metabolici (80 ore): settori: E05A, E04B; G07A; numero minimo di insegnamenti: due; Area 5) Struttura e funzione degli organismi microbici e vegetali (120 ore): settori: E05A; E11X, G04X, E13X, E12X, E01A, E01B; E01C; E01D; E01E; G08B; E03A; numero minimo di insegnamenti: due; Area 6) Tecnologie cellulari e biomolecolari (240 ore): settori: E11X; E05A, E04B; G04X; numero minimo di insegnamenti: due; Area 7) Economia e organizzazione dell'azienda agro - industriale (120 ore): settori: A52B; P01I; P02A, P02B; P02D; G01X; I27X; numero minimo di insegnamenti: due. Formazione di indirizzo. Aree disciplinari obbligatorie, numero minimo di ore e settori scientificodisciplinari attinenti. Indirizzo in biotecnologie industriali (200 ore): Area 8) Principi di ingegneria biochimica; Area 9) Applicazioni di ingegneria biochimica (120 ore): settori: I15E; I26B; I15C; I15D; G08B; C02X, C04X; numero minimo di insegnamenti: due; Area 10) Microbiologia industriale (80 ore): settori: F05X; G08B; C10X; numero minimo di insegnamenti: due; Indirizzo biotecnologie vegetali (200 ore): Area 11) Biologia delle piante coltivate (100 ore): settori: E01E; G07A; numero minimo di insegnamenti: due; Area 12) Biotecnologie vegetali (100 ore): settori: G04X; numero minimo di insegnamenti: due. Art. 181. Insegnamenti del corso di diploma Elenco generale, articolato per settori disciplinari, degli insegnamenti che possono essere impartiti nella facolta'. A02A - Analisi matematica: analisi matematica istituzioni di analisi matematica metodi matematici per l'ingegneria A02B - Probabilita' e statistica matematica: calcolo delle probabilita' calcolo delle probabilita' e statistica matematica metodi matematici e statistici metodi probabilistici statistici e processi stocastici K05B - Informatica: informatica applicata linguaggi di programmazione programmazione B01A - Fisica generale: fisica generale laboratorio di fisica generale metodi di osservazione e misura C01A - Chimica analitica: chimica analitica laboratorio di chimica metodi matematici in chimici industriali chimica analitica degli inquinanti C02X - Chimica fisica: chimica fisica chimica fisica biologica laboratorio di chimica fisica C03X - Chimica generale e inorganica: chimica generale e inorganica chimica inorganica laboratorio di chimica metodi fisici in chimica inorganica C04X - Chimica industriale e dei materiali polimerici: biopolimeri chimica delle macromolecole tecnologie chimico - agrarie chimica dei processi biotecnologici chimica e tecnologia dei polimeri chimica organica industriale chimica industriale C05X - Chimica organica: chimica delle sostanze organiche naturali chimica organica chimica biorganica laboratorio di chimica C10X - Chimica e biotecnologia delle fermentazioni: chimica delle fermentazioni chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale microbiologia industriale E01A - Botanica: biologia cellulare dei vegetali biologia dello sviluppo e morfogenesi dei vegetali biologia dei simbiosi biologia vegetale biotecnologie vegetali citologia ed istologia vegetale embriologia vegetale morfologia e fisiologia vegetale ultrastrutture vegetali anatomia vegetale E01B - Botanica sistematica: botanica biosistematica vegetale botanica evoluzionistica micologia applicata micologia E01C - Biologia vegetale e applicata: biologia riproduttiva dei vegetali biologia vegetale applicata botanica agraria E01E - Fisiologia vegetale: biochimica vegetale fisiologia delle piante coltivate fisiologia vegetale regolatori di crescita delle piante E03A - Ecologia: ecologia applicata ecologia del suolo ecologia delle acque interne E01D - Ecologia vegetale: fitoecologia delle acque interne E13X - Biologia applicata: biologia applicata biotecnologie cellulari metodologie e biotecnologie applicate alla biologia E11X - Genetica: genetica genetica applicata genetica dei microrganismi genetica molecolare genetica vegetale E04B - Biologia molecolare: biologia molecolare biologia molecolare e vegetale E05A - Biochimica: biochimica applicata biochimica industriale chimica biologica enzimologia metodologie biochimica biochimica degli alimenti E12X - Microbiologia generale: genetica dei microrganismi microbiologia applicata microbiologia generale tecniche microbiologiche G01X - Economia ed estimo rurale: economia agraria economia dei mercati agricoli e forestali politica agraria economia e gestione dell'azienda agraria e agroindustriale G04X - Genetica agraria: biotecnologie genetiche miglioramento genetico delle piante coltivate miglioramento genetico delle piante legnose da frutto tecniche di colture cellulari G07A - Chimica agraria: biochimica e fisiologia dei fitormoni e fitoregolatori chimica e biochimica dei fitofarmaci e dei residui fisiologia delle piante coltivate uso e riciclo delle biomasse agrarie e forestali G08B - Microbiologia agroalimentare ed ambientale: biotecnologie delle fermentazioni microbiologia degli alimenti microbiologia industriale tecniche microbiologiche I15E - Chimica industriale e tecnologica: processi biologici industriali processi di separazione processi dell'industria alimentare I15C - Impianti chimici: impianti biochimici impianti dell'industria alimentare I15D - Teoria dello sviluppo dei processi chimici: teoria e sviluppo dei processi chimici I27X - Ingegneria economico - gestionale: economia ed organizzazione aziendale P02B - Economia e gestione delle imprese: economia e gestione delle imprese industriali marketing P02D - Organizzazione aziendale: organizzazione aziendale P01I - Economia dei settori produttivi: economia dell'impresa economia dell'innovazione economia industriale Art. 182. Esame di diploma L'esame di diploma ha lo scopo di accertare la preparazione di base e professionale del candidato. Esso consiste nella discussione di uno o piu' elaborati svolti sotto la responsabilita' di uno o piu' docenti di insegnamenti dei quali il candidato ha superato l'esame di profitto, secondo modalita' stabilite dal consiglio di facolta'. Diploma universitario in informatica Art. 189. La durata del corso di diploma universitario in informatica e' di tre anni. Il titolo di ammissione e' quello previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Art. 190. Il corso di diploma e' organizzato in un biennio propedeutico ed un terzo anno di applicazione comprendenti rispettivamente 20 e 6 unita' didattiche. Ogni insegnamento comprende una o due unita' didattiche. Ciascuna unita' didattica e' costituita da un numero massimo di 60 ore. Ciascun anno di corso puo' essere articolato in due periodi didattici (semestri) ciascuno comprendente almeno dodici settimane di effettiva attivita' didattica. Art. 191. Biennio propedeutico. Nel biennio propedeutico sono impartiti insegnamenti per complessive 20 unita' didattiche, delle quali 18 sono riservate a corsi obbligatori per tutti gli studenti. I corsi obbligatori comprendono almeno due corsi di laboratorio di informatica per complessive 4 unita' didattiche. Ciascuno dei corsi di laboratorio e' coordinato con un insegnamento dell'area dell'informatica. Le altre 14 unita' didattiche obbligatorie sono ripartite come segue: area informatica (tabella A) 8 unita'; area matematica (tabella B) 6 unita'. All'interno dell'area della matematica due unita' didattiche debbono essere dedicate all'insegnamento dei fondamenti del calcolo differenziale ed integrale, e due unita' didattiche debbono essere dedicate all'insegnamento dei fondamenti della matematica discreta. Inoltre, una unita' didattica deve essere dedicata all'insegnamento dei metodi di calcolo numerico, ed una unita' didattica deve essere dedicata all'insegnamento dei fondamenti del calcolo delle probabilita' e della statistica matematica. I restanti insegnamenti (2 unita' didattiche) sono scelti liberamente dallo studente in un gruppo indicato annualmente dalle strutture didattiche e comprende insegnamenti delle aree disciplinari sotto indicate, e sono preferibilmente rivolte all'argomento della base culturale nelle aree della matematica (tabella B) e della fisica (tabella C). Gli insegnamenti del biennio propedeutico dell'area della informatica, i corsi di laboratorio, e gli insegnamenti relativi al calcolo differenziale ed integrale, nonche' quelli relativi alla matematica discreta, possono essere comuni a quelli del biennio propedeutico del corso di laurea in informatica. Sulla base di quanto sopra stabilito, i corsi del biennio propedeutico sono cosi' ripartiti tra il primo ed il secondo anno, e tra le diverse aree disciplinari, come indicato nel seguito (tra parentesi, dopo il nome del corso, viene indicato da quante unita' didattiche e' costituito): Primo anno: * Programmazione I (2) - Area informatica; * Laboratorio di informatica I: Programmazione I (1) - Area informatica; * Architettura degli elaboratori I (2) - Area informatica; * Laboratorio di informatica I: architettura degli elaboratori (1) - Area informatica; * Matematica discreta: algebra (1) - Area matematica; * Matematica discreta: geometria (1) - Area matematica; * Analisi matematica I (2) - Area matematica. Gli insegnamenti preceduti da asterisco sono comuni al corso di laurea in informatica. L'insegnamento di "Laboratorio di informatica I: Programmazione I" e' coordinato con quello di "Programmazione I" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio di diploma e danno luogo ad un unico voto. Analogamente l'insegnamento di "Laboratorio di informatica I: architettura degli elaboratori" e' coordinato con quello di "Architettura degli elaboratori I" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio di diploma e danno luogo ad un unico voto. Secondo anno: * Algoritmi e strutture di dati (2) - Area informatica; * Laboratorio di informatica II: algoritmi e strutture di dati (1) - Area informatica; * Programmazione II (2) - Area informatica; * Laboratorio di informatica II: programmazione II (1) - Area informatica; Calcolo delle probabilita' e statistica matematica (1) - Area matematica; Calcolo numerico (1) - Area matematica. Gli insegnamenti preceduti da asterisco sono comuni al corso di laurea in informatica. L'insegnamento di "Laboratorio di informatica II: algoritmi e strutture di sati" e' coordinato con quello di "Algoritmi e strutture di dati" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio di diploma e danno luogo ad un unico voto. Analogamente l'insegnamento di "Laboratorio di informatica II: programmazione II" e' coordinato con quello di "Programmazione II" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente con modalita' stabilite dal consiglio di diploma e danno luogo ad un unico voto. Insegnamenti complementari del secondo anno: Due unita' didattiche che sono scelte dallo studente in un gruppo indicato annualmente dalle strutture didattiche e comprende insegnamenti nelle aree disciplinari sotto indicate, e sono preferibilmente rivolte all'allargamento della base culturale nelle aree della matematica (tabella B) e della fisica ed elettronica (tabella C). Art. 192. Terzo anno di applicazione. Nell'anno di applicazione sono impartiti insegnamenti per complessive 6 unita' didattiche, alcuni dei quali possono essere comuni a quelli del triennio di applicazione del corso di laurea in informatica; in accordo a delibera delle strutture didattiche competenti. Quattro delle sei unita' didattiche su menzionate sono riservate a corsi obbligatori per tutti gli studenti nell'area dell'informatica (tabella A). Le ulteriori 2 unita' didattiche sono riservate a uno o due corsi di insegnamento complementare, e sono preferibilmente rivolte all'allargamento della base culturale nell'area della matematica (tabella B), o della fisica ed elettronica (tabella C), ovvero ad approfondimenti nelle applicazioni. Tali corsi sono scelti liberamente dallo studente in un gruppo indicato annualmente dalle strutture didattiche. Sulla base di quanto sopra stabilito, i corsi obbligatori del terzo anno di applicazione sono definiti come indicato nel seguito (dopo il nome del corso viene indicato tra parentesi da quante unita' didattiche e' costituito e successivamente l'area disciplinare di appartenenza): Terzo anno: * Basi di dati e sistemi informativi (2) - Area informatica; * Sistemi operativi (2) - Area informatica. Gli insegnamenti preceduti da asterisco sono comuni al corso di laurea in informatica. Insegnamenti complementari del terzo anno: Due unita' didattiche che sono scelte dallo studente in un gruppo indicato annualmente dalle strutture didattiche e comprendente insegnamenti nelle aree disciplinari sotto indicate, e sono preferibilmente rivolte all'allargamento della base culturale nelle aree della matematica (tabella B) e della fisica ed elettronica (tabella C), ovvero ad approfondimenti nelle applicazioni. Art. 193. Per ottenere l'iscrizione al terzo anno di applicazione del diploma in informatica lo studente deve aver superato gli esami di insegnamenti del biennio propedeutico corrispondenti ad almeno 13 unita' didattiche. Il consiglio di diploma potra' indicare piu' precise limitazioni, avendo riguardo agli insegnamenti di cui si sono superate le prove di valutazione. Gli insegnamenti il cui nome e' corredato di un numero romano sono propedeutici a quelli di pari nome corredati di numero romano successivo, e i relativi esami devono essere sostenuti nell'ordine indicato da tali numeri. Il consiglio di diploma potra' stabilire annualmente ulteriori precedenze fra gli esami sulla base dei programmi di insegnamento. Art. 194. Gli insegnamenti e gli esami del biennio propedeutico del corso di laurea in informatica sono riconosciuti per il corso di diploma universitario in informatica. In particolare gli insegnamenti e gli esami del corso di laurea in informatica impartiti nell'Universita' di L'Aquila in comune al corso di diploma in informatica sono validi per il corso di diploma senza necessita' di delibera. Per gli altri insegnamenti ed esami del corso di laurea in informatica, o del precedente corso di laurea in scienze dell'informazione, o dei corsi di laurea o di diploma universitario in fisica, in matematica o in ingegneria o di diploma universitario in informatica di altra sede universitaria, le strutture didattiche competenti stabiliscono annualmente le modalita' per l'eventuale riconoscimento per il corso di laurea in informatica. il riconoscimento di esami sostenuti presso corsi di laurea o di diploma diversi da quelli su menzionati, avverra' caso per caso, su delibera delle strutture didattiche competenti. Art. 195. Per l'ammissione all'esame di diploma e' necessario aver superato le prove di valutazione di tutti gli insegnamenti del piano di studi scelto, per complessive 26 unita' didattiche. L'esame di diploma consiste nella discussione, di fronte ad una commissione nominata dalle strutture didattiche competenti, di un progetto svolto sotto la guida di un relatore; tale progetto puo' essere svolto in un periodo di addestramento presso un'azienda o un ente esterno secondo modalita' stabilite annualmente dalle strutture didattiche competenti. Art. 196. Aree disciplinari relative al diploma in informatica Tabella A - Area informatica: Algoritmi e strutture dati Architettura degli elaboratori Basi di dati e sistemi informativi Fondamenti dell'informatica Informatica applicata Informatica generale Informatica teorica Ingegneria del software Intelligenza artificiale Interazione uomo - macchina Laboratorio di informatica Linguaggi di programmazione Metodi formali dell'Informatica Programmazione Sistemi di elaborazione Sistemi operativi Tabella B - Area della matematica: Algebra Algebra computazionale Analisi matematica Equazioni differenziali Analisi numerica Calcolo delle probabilita' Calcolo delle probabilita' e Statistica Matematica Calcolo numerico Geometria Geometria combinatoria Logica matematica Matematica discreta Matematica computazionale Metodi di approssimazione Ricerca operativa Tabella C - Area della fisica ed elettronica: Fisica Fisica generale Elettronica Art. 197. Diploma universitario in matematica 1. Scopi e durata del corso di diploma. Il corso di diploma ha la durata di due anni ed ha lo scopo di fornire le conoscenze matematiche di base e a sviluppare gli aspetti applicativi della matematica. Al compimento degli studi viene conseguito il diploma universitario in matematica. 2. Accesso al corso di diploma. L'iscrizione al corso di diploma e' regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' stabilito annualmente dal senato accademico, su proposta della struttura didattica competente, in base alle strutture disponibili ed alle esigenze del mercato del lavoro. Qualora il numero degli aspiranti sia superiore a quello dei posti disponibili, l'accesso al primo anno e' subordinato al superamento di una prova di selezione. Le modalita' della prova verranno stabilite dalla struttura didattica competente. 3. Corsi di laurea e di diploma affini. Ai fini del proseguimento degli studi e del riconoscimento previsto dal 3 comma dell'art. 16 della legge 19 novembre 1990, n. 341, sono considerati affini: il corso di laurea in matematica; il corso di laurea in informatica; il corso di laurea in fisica; il corso di laurea in astronomia; tutti i corsi di laurea della facolta' di ingegneria; tutti i corsi di laurea della facolta' di scienze statistiche demografiche ed attuariali. Le strutture didattiche competenti provvedono ai riconoscimenti ai sensi del secondo comma dell'art. 2 della legge 19 novembre 1990, n. 341, valutando anche i programmi effettivamente svolti. Sono comunque riconoscibili ai fini del conseguimento della laurea in matematica tutti gli insegnamenti comuni al corso di laurea in matematica. Coloro che hanno conseguito il diploma in matematica possono ottenere a domanda l'iscrizione al terzo anno del corso di laurea in matematica. Le strutture didattiche determineranno le modalita' di passaggio degli studenti dal corso di diploma al corso di laurea. Le strutture didattiche determineranno le modalita' di passaggio degli studenti dal corso di laurea in matematica, da altri corsi di laurea e di diploma verso il diploma in matematica. Le strutture didattiche potranno stabilire che il primo anno sia lo stesso per gli studenti del corso di laurea e di diploma. 4. Corso degli studi. La struttura didattica competente per il corso di diploma in matematica puo' essere la stessa di quella del corso di laurea in matematica integrata con i titolari di insegnamenti specifici del corso di diploma in matematica. In attesa dell'entrata in vigore del regolamento didattico di ateneo, tale struttura e il consiglio di corso di laurea in matematica. Il corso degli studi prevede l'equivalente di otto annualita' di insegnamenti, anche divisibili in moduli semestrali. Di regola ogni corso o modulo e' accompagnato da esercitazioni. L'organizzazione e la durata dei corsi dovra' seguire la normativa prevista per il corso di laurea in matematica. I piani di studio di tutti gli studenti dovranno prevedere: almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare dell'algebra; almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare della geometria; almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare dell'analisi matematica; almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare della analisi numerica; almeno l'equivalente di due moduli semestrali nell'area disciplinare della probabilita' e statistica matematica. I piani di studio degli studenti dovranno inoltre prevedere complessivamente tre annualita' o moduli semestrali equivalenti nelle seguenti aree disciplinari: algebra, geometria, analisi matematica; probabilita' e statistica matematica, fisica matematica, fisica, analisi numerica; matematica finanziaria e scienze attuariali, informatica, ricerca operativa. I piani di studio dovranno prevedere l'acquisizione da parte dello studente di competenze nell'uso dei mezzi di calcolo per problemi di matematica. Queste competenze potranno essere acquisite attraverso gli insegnamenti dell'area matematica. Tuttavia, qualora il piano di studi non preveda, a questo scopo, almeno un modulo semestrale in una disciplina della area di analisi numerica o di informatica, lo studente dovra' superare una prova pratica nell'uso dei mezzi di calcolo, in aggiunta alle prove di valutazione relative agli insegnamenti seguiti. Le modalita' per sostenere questa prova, che non da' luogo a votazione, sono stabilite dalla competente struttura didattica. Le tabelle degli insegnamenti sono quelle corrispondenti per il corso di laurea in matematica. All'inizio di ogni anno accademico verranno indicati i corsi attivati. Sulla base delle norme precedenti la struttura didattica competente potra' predisporre uno o piu' piani di studio, su cui lo studente dovra', se necessario, optare all'atto dell'immatricolazione. Eventuali deroghe potranno essere stabilite dalla struttura didattica competente per studenti gia' immatricolati in altri corsi di laurea o di diploma. 5. Esame di diploma. Per conseguire il diploma lo studente dovra' sostenere al termine dei corsi un colloquio orale con una commissione nominata secondo le modalita' stabilite dalla struttura didattica competente. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'Aquila, 19 settembre 1997 Il rettore: Bignardi