MINISTERO DELLA SANITA'

COMUNICATO

Modificazione  all'autorizzazione  all'immissione  in commercio della
specialita' medicinale "NORVIR -  Ritonavir"  iscritta  nel  registro
comunitario dei medicinali con i numeri: EU/1/96/016/001-002
(GU n.280 del 1-12-1997 - Suppl. Ordinario n. 240)

  Con  decisione  della  Commissione  europea  n.  C (97) 2314 del 22
luglio 1997, notificata alla Repubblica italiana il 25  luglio  1997,
pervenuta  a  questa  Amministrazione  in  data  18  settembre  1997,
l'autorizzazione  all'immissione  in  commercio   della   specialita'
medicinale "NORVIR - Ritonavir" e' stata cosi' modificata:
  a)  l'allegato  I (riassunto delle caratteristiche del prodotto) e'
sostituito dall'allegato I della predetta decisione;
  b)  l'allegato  III.B  (foglietto   illustrativo)   e'   sostituito
dall'allegato II della predetta decisione.
                                                           ALLEGATO I
                             ALLEGATO I
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.  DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Norvir soluzione orale 80 mg/ml
2.  COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Norvir soluzione orale contiene 80 mg/ml di ritonavir.
3.  FORMA FARMACEUTICA
Soluzione orale.
4.  INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Norvir  e'  indicato  in  associazione  con  farmaci  antiretrovirali
analoghi dei nucleosidi, per il trattamento di  pazienti  adulti  con
infezione da HIV-1 e con immunodeficienza avanzata o progressiva.
Dati  relativi  ad  end-points  clinici sono disponibili solamente in
pazienti con patologia da HIV in stadio  avanzato.  In  pazienti  con
infezione  da HIV in stadio meno avanzato, gli unici dati disponibili
sono quelli relativi ai markers biologici, quali la carica  virale  e
la  conta  dei linfociti CD4. In questi pazienti, studi sugli effetti
del ritonavir sugli end-points clinici sono in corso.
Consultare la Sezione 5.1 per i risultati degli studi principali.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Norvir soluzione e'  una  formulazione  per  via  orale  da  assumere
preferibilmente  con  i  pasti.  Il dosaggio consigliato di ritonavir
soluzione e' di 600 mg (7.5 ml) due volte al giorno, per via orale.
Il gusto amaro di Norvir puo' essere attenuato se il  prodotto  viene
miscelato al latte e cioccolato.
Uso  pediatrico:  la sicurezza e l'efficacia di ritonavir nei bambini
di eta' inferiore ai 12 anni non e' stata ancora dimostrata.
Disturbi renali ed epatici: attualmente non esistono  dati  specifici
per   queste   tipologie  di  pazienti  e  non  e'  quindi  possibile
consigliare  dosaggi  specifici.  Ritonavir   e'   metabolizzato   ed
eliminato   principalmente   dal   fegato.  Norvir  non  deve  essere
somministrato a pazienti con grave insufficienza epatica  (consultare
Sezione  4.3  -  Controindicazioni).  Poiche' ritonavir e' fortemente
legato alle proteine plasmatiche, e'  improbabile  che  possa  essere
eliminato   in  modo  significativo  mediante  emodialisi  o  dialisi
peritoneale.
4.3 Controindicazioni
Norvir e' controindicato in pazienti con  accertata  ipersensibilita'
al  ritonavir o a qualcuno degli eccipienti. Norvir e' controindicato
in pazienti con grave insufficienza epatica.
Gli  studi  in  vitro ed in vivo hanno dimostrato che ritonavir e' un
potente inibitore delle biotrasformazioni mediate dal citocromo CYP3A
e dal CYP2D6. Sulla base soprattutto della letteratura pubblicata, si
ritiene  che  ritonavir  possa  causare  un  notevole  aumento  delle
concentrazioni   plasmatiche   dei   seguenti   farmaci:  amiodarone,
astemizolo,    bepridil,     bupropion,     cisapride,     clozapina,
diidroergotamina,   encainide,  ergotamina,  flecainide,  meperidina,
pimozide,   piroxicam,   propafenone,   propossifene,   chinidina   e
terfenadina.   Sono   accertati   rischi   di  aritmia,  di  anomalie
ematologiche,  di  convulsioni,  o  di  altri   effetti   collaterali
potenzialmente   gravi   dovuti  a  questi  farmaci.  Inoltre,  grave
caratterizzato da vasospasmo periferico ed ischemia alle  estremita'.
E'  stato  associato alla somministrazione contemporanea di Ritonavir
ed ergotamina o diidroergotamina. Questi farmaci  non  devono  essere
somministrati  ergotismo  contemporaneamente al ritonavir. E' inoltre
possibile  che  ritonavir   produca   aumenti   significativi   delle
concentrazioni  plasmatiche  dei seguenti farmaci sedativi e ipnotici
ad  elevata  metabolizzazione:  alprazolam,  clorazepato,   diazepam,
estazolam, flurazepam, midazolam, triazolam e zolpidem. A causa della
elevata   potenzialita'   di  sedazione  e  depressione  respiratoria
provocata da questi farmaci,  si  deve  evitare  la  somministrazione
contemporanea con ritonavir.
L'uso  concomitante  di  ritonavir  e  rifabutina e' controindicato a
causa  delle  conseguenze  cliniche  quali  la  uveite,  causata  dal
notevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di rifabutina.
4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
Non  sono  disponibili  dati  sulla farmacocinetica e sulla sicurezza
d'uso del  ritonavir  in  pazienti  con  significativa  insufficienza
epatica   o   renale.   Ritonavir   e'   metabolizzato  ed  eliminato
principalmente per via  epatica.  Per  questo  motivo  si  raccomanda
cautela   nella   somministrazione   del   farmaco   a  pazienti  con
insufficienza epatica (consultare Sezione 4.3 - Controindicazioni).
Non e' stata ancora accertata la sicurezza e l'efficacia di ritonavir
nei bambini al di sotto dei 12 anni. Ritonavir deve  pertanto  essere
somministrato  ai  bambini  di  eta'  inferiore  ai 12 anni solo se i
benefici potenziali superano in modo evidente i possibili rischi.
Al momento non sono disponibili dati farmacocinetici relativi all'uso
combinato nell'uomo di Norvir con farmaci antiretrovirali diversi  da
zidovudina  e  didanosina  (ddI). Sebbene l'uso clinico combinato con
zalcitabina (ddC)  e  stavudina  (d4T)  in  un  numero  relativamente
limitato  di  pazienti non sembri associabile ad effetti sfavorevoli,
la combinazione di Norvir con  altri  analoghi  dei  nucleosidi  deve
essere  oggetto di un attento monitoraggio terapeutico e di sicurezza
d'uso.
Un monitoraggio supplementare e'  raccomandato  quando  si  verifichi
diarrea.  La  frequenza  relativamente elevata di diarrea in corso di
trattamento con ritonavir  puo'  compromettere  l'assorbimento  e  la
efficacia  terapeutica  (per  la minore aderenza alla prescrizione da
parte del paziente) del ritonavir o di  altre  terapie  concomitanti.
Vomito forte persistente e/o diarrea associati con l'uso di Ritonavir
potrebbe  anche  compromettere  la  funzione  renale. In pazienti con
insufficienza renale e' consigliato monitorare detta funzione.
Uno  studio  farmacocinetico ha dimostrato che il ritonavir determina
un notevole inibizione del metabolismo  del  saquinavir  aumentandone
sensibilmente   le  concentrazioni  plasmatiche  (vedi  punto  4.5  -
Interazioni). A causa della mancanza di sufficienti dati di sicurezza
clinica,    il    ritonavir    non    deve    essere    somministrato
contemporaneamente al saquinavir o ad altri inibitori delle proteasi.
Norvir  soluzione  orale  contiene  il  43%  di etanolo; e' quindi da
evitare la co-somministrazione di Norvir con disulfiram e  con  altri
farmaci  che  producono  reazioni simili a quelle del disulfiram (es.
metronidazolo).
Sono  stati  riportati  casi  di  aumento   di   episodi   emorragici
comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei in pazienti affetti
da  emofilia  di tipo A e B trattati con inibitori della proteasi. In
alcuni pazienti si e' reso  necessario  un  incremento  di  dose  del
fattore  VIII.  In  piu'  della  meta'  dei  casi  riportati e' stato
possibile  continuare  il  trattamento   con   proteasi-inibitori   o
riprenderlo  nel  caso  sia stato interrotto. E' stata ipotizzata una
relazione causale, sebbene  non  sia  stato  chiarito  il  meccanismo
d'azione. I pazienti emofilici devono pertanto essere informati circa
la possibilita' di un aumento di tali episodi emorragici.
Pazienti  con  concomitanti  epatiti  di  tipo  B  o C possono essere
maggiormente a rischio di incremento  dei  livelli  di  transaminasi.
Consequentemente,  la  somministrazione  di  ritonavir,  da solo o in
associazione con altri antiretrovirali, va effettuata con cautela  in
pazienti  con  precedenti  di  epatopatie, livelli enzimatici epatici
anormali o epatiti.
4.5 Interazioni con altri  medicinali  ed  interazioni  di  qualsiasi
altro genere
Vedere anche controindicazioni (Sezione 4.3).
Ritonavir  ha una elevata affinita' per molti isoenzimi del citocromo
P450 (CYP) nel seguente ordine: CYP3A >  CYP2D6  >  CYP2C9.  Oltre  a
quelli  elencati  nella  Sezione  controindicazioni, anche i seguenti
farmaci o classi di farmaci, sono (o si sospetta siano) metabolizzati
da questi stessi isoenzimi del citocromo P450: immunosoppressori (es.
ciclosporina, tacrolimus), antibiotici macrolidi (es.  eritromicina),
alcuni  steroidi  (es.  desametazone,  prednisolone), altri inibitori
delle   proteasi   dell'HIV,   antiistaminici   non   sedativi   (es.
loratidina),  calcio-antagonisti,  diversi  antidepressivi triciclici
(es.  desipramina, imipramina, amitriptilina,  nortriptilina),  altri
antidepressivi  (es.  fluxetina, paroxetina, sertralina) neurolettici
(es.  aloperidolo,  risperidone,   tioridazina),   antifungini   (es.
ketoconazolo,    itraconazolo),    morfinomimetici   (es.   metadone,
fentanil),  carbamazepina,  warfarin,  tolbutamide.   A   causa   del
possibile  notevole  aumento  dei  livelli sierici di questi farmaci,
questi non dovrebbero essere usati  contemporaneamente  al  ritonavir
senza  una  seria  valutazione  dei  potenziali rischi e benefici. Si
raccomanda inoltre un attento monitoraggio degli effetti  terapeutici
e    collaterali,    quando   questi   farmaci   sono   somministrati
contemporaneamente al ritonavir.
Non  sono   disponibili   dati   farmacocinetici   relativi   all'uso
contemporaneo  di  morfina  e  ritonavir.  Sulla base del metabolismo
della morfina (glucuronidazione),  si  dovrebbero  prevedere  livelli
piu' bassi di morfina.
Norvir  determina  un  aumento  della  AUC  (area sotto la curva) dei
seguenti farmaci, quando somministrati contemporaneamente:
Claritromicina:  a  causa  dell'ampia  finestra   terapeutica   della
claritromicina,  non  dovrebbe  essere  necessaria la riduzione della
dose nei pazienti con  normale  funzione  renale.  Nei  pazienti  con
insufficienza  renale,  i  seguenti  aggiustamenti  posologici devono
essere considerati: per valori di clearance della creatinina (CL(CR))
compresi tra 30 e 60 ml/min, la dose di  claritromicina  deve  essere
ridotta  del  50%,  per  valori  di  CL(CR)  <  30 ml/min, la dose di
claritromicina deve essere ridotta del 75%. Dosi di Claritromicina  >
1  g/die  non devono essere somministrate in corso di trattamento con
Norvir.
Desipramina:  riduzione  delle  dosi  di  desipramina  devono  essere
considerate  in  pazienti che assumono questo farmaco in combinazione
con ritonavir.
Rifabutina ed  il  suo  metabolita  attivo  25-O-deacetil-rifabutina:
l'uso  concomitante di questo farmaco con il ritonavir ha determinato
un  notevole  incremento  della  AUC  della  rifabutina  e  del   suo
metabolita  attivo  25-O-deacetil-rifabutina, associato a conseguenze
cliniche. Pertanto, l'uso contemporaneo di ritonavir e rifabutina  e'
controindicato (vedere Sezione 4.3 - Controindicazioni).
Saquinavir:   risultati   preliminari   derivati   da   alcuni  studi
farmacocinetici  in  pazienti  e  volontari  sani  indicano  che   la
somministrazione  contemporanea  di  Ritonavir al dosaggio di 400-600
mg, due volte al giorno, produce  un  notevole  aumento  dei  livelli
sierici di Saquinavir allo stato stazionario.
Norvir   riduce   la  AUC  dei  seguenti  farmaci,  se  somministrati
contemporaneamente:
Zidovudina (AZT) e ddI: la zidovudina e la ddI hanno effetti  minimi,
se  non  nulli,  sulla farmacocinetica del ritonavir. Il Ritonavir ha
ridotto la AUC media della zidovudina di circa il 25%, in uno  studio
la  cui  durata  non  e'  stata  sufficiente  a  raggiungere lo stato
stazionario  per  il  ritonavir.  Il  ritonavir  ha  determinato  una
riduzione  della  AUC media della ddI del 13%, quando la ddI e' stata
somministrata a distanza di 2,5 ore dal ritonavir. Durante la terapia
di combinazione con il ritonavir, non dovrebbero rendersi  necessarie
modifiche  delle  dosi di AZT o ddI. Comunque, la somministrazione di
ritonavir e ddI deve essere intervallata almeno  di  2  ore  e  mezzo
l'uno  dall'altro per evitare incompatibilita' tra I due farmaci. Non
sono  ancora  disponibili  dati  di  farmacocinetica  nell'uomo,   in
combinazione  con farmaci antiretrovirali diversi da zidovudina e ddI
(vedere anche Sezione 4.4 - Avvertenze e speciali precauzioni d'uso).
Etinil-estradiolo:  poiche'  la  somministrazione  contemporanea   di
ritonavir  con  un  contraccettivo  orale  a  combinazione  fissa  ha
determinato una riduzione della AUC media  di  etinil-estradiolo  del
41%,  si  consiglia di aumentare il dosaggio dei contraccettivi orali
contenenti etinilestradiolo oppure di utilizzare  metodi  alternativi
di contraccezione.
Teofillina:   una   dose  piu'  elevata  di  teofillina  puo'  essere
richiesta, considerando che l'uso contemporaneo con il  ritonavir  ha
causato una riduzione di circa il 45% della AUC della teofillina.
Sulfametossazolo-trimetoprim     in     combinazione     fissa:    la
somministrazione     contemporanea      di      Norvir      e      di
sulfametossazolo/trimetoprim ha causato una diminuzione del 20% della
AUC  del  sulfametossazolo  ed  un  aumento  del  20%  della  AUC del
trimetoprim.   Durante   la  terapia  concomitante  con  Norvir,  non
dovrebbero   rendersi   necessarie   modifiche   del   dosaggio    di
sulfametossazolo/trimetroprim.
Poiche'  il ritonavir e' fortemente legato alle proteine plasmatiche,
si deve tenere conto della possibilita'  dell'aumento  degli  effetti
terapeutici  e  tossici  dovuti allo spostamento del legame proteico,
causa l'uso concomitante di altri farmaci.
Quando  ritonavir  e'  stato  somministrato  contemporaneamente   con
disopiramide,   mexiletina,   nefazadone   o  fluoxetina  sono  stati
segnalati eventi cardiaci e  neurologici.  Non  e'  da  escludere  la
possibilita' di interazione tra i farmaci.
4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
Non  sono state osservate malformazioni derivanti dal trattamento con
ritonavir ne' nei ratti ne' nei conigli. Nei ratti e' stata osservata
tossicita' nello sviluppo embrionale (letalita'  embrionale,  ridotto
peso  corporeo  fetale,  ritardo  della ossificazione e modificazioni
dello sviluppo viscerale, compresa una ritardata discesa testicolare)
verificatasi in genere solo  a  dosaggi  tossici  per  la  madre.  La
tossicita'  nello  sviluppo  nei  conigli  (letalita'  embrionale, le
riduzioni del numero e del peso dei feti) si e' verificata a  dosaggi
tossici per la madre. Non sono disponibili studi nelle donne in stato
di  gravidanza.  Questo  farmaco deve essere somministrato durante la
gravidanza solo se i benefici potenziali superano in modo evidente  i
possibili rischi.
Non  e' noto se il ritonavir sia escreto nel latte umano. Negli studi
sugli animali non e' stata valutata la escrezione nel latte; tuttavia
uno studio condotto sul ratto  ha  dimostrato  alcuni  effetti  sullo
sviluppo   della   prole,  durante  l'allattamento,  compatibili  con
l'escrezione dei ritonavir nel latte. Le donne con infezione  da  HIV
non  devono  in  nessun  caso allattare al seno i propri neonati, per
evitare la trasmissione dell'HIV.
4.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchine
Non e'  stata  specificamente  testata  la  capacita'  di  Norvir  di
interferire   con   la  capacita'  di  guidare  un'auto  o  di  usare
macchinari. Poiche' sonnolenza e vertigine sono  effetti  collaterali
noti  di  questo  farmaco,  cio'  andrebbe  considerato  in  caso  di
necessita' di guidare un'auto o di usare macchinari.
Norvir soluzione orale contiene il 43% di alcool.
4.8 Effetti indesiderati
Negli studi clinici (Fase II/III), in maggiore o uguale a 2% di  1033
pazienti  sono stati riportati i seguenti effetti collaterali, la cui
correlazione al ritonavir e' possibile, probabile o non nota:
Apparato gastrointestinale: Nausea (47,5%), diarrea  (44,9%),  vomito
(23,6%),  dolore  addominale  (11,6%), alterazione del gusto (11,4%);
frequentemente  dispepsia,  anoressia,  infiammazione   della   gola;
occasionalmente   flatulenza,  secchezza  delle  fauci,  eruttazione,
ulcerazione del cavo orale.
Sistema nervoso: Parestesia periorale (26,6%), parestesia  periferica
(15,4%);    frequentemente    vertigine,   parestesia,   iperestesia,
sonnolenza; occasionalmente insonnia, ansia.
Cute:  Frequentemente  eruzione  cutanea;  occasionalmente   prurito,
sudorazione.
Apparato   respiratorio:  Occasionalmente  faringite;  aumento  della
tosse.
Apparato cardiovascolare: Frequentemente vasodilatazione.
Altro: Astenia  (22,3%),  cefalea  (15,5%);  occasionalmente  febbre,
dolore, iperlipemia, mialgia, perdita di peso, diminuzione dei valori
di tiroxina (T4) libera e totale.
Nausea,  diarrea,  vomito, astenia, alterazione del gusto, parestesia
periorale e  periferica,  vasodilatazione,  sono  stati  gli  effetti
collaterali   osservati   piu'   di   frequente  e  sono  considerati
chiaramente correlati al ritonavir.
Sono state riportate reazioni allergiche incluse orticaria,  moderate
eruzioni  cutanee,  broncospasmo  e  angioedema.  Sono  stati inoltre
segnalati rari casi di anafilassi.
Ci sono state segnalazioni di casi di convusione. E' stata  segnalata
iperglicemia,   in  soggetti  con  o  senza  anamnesi  diabetica.  La
relazione causa-effetto non e' stata stabilita.
E' stata segnalata  disidratazione  usualmente  associata  a  sintomi
gastrointestinali,  qualche volta sfociante in ipotensione, sincope o
insufficienza   renale.   Sincope,   ipotensione    ortostatica    ed
insufficienza  renale  sono  stati  segnalati  anche  in  assenza  di
manifesta disidratazione.
Pazienti  in  trattamento  con  solo  Norvir  o  associato  ad  altri
antiretrovirali  hanno mostrato transaminasi fino a 5 volte il valore
normale, epatiti clinicamente manifeste e ittero.
Parametri di laboratorio:
Innalzamento  valori  gamma-glutamil  transpeptidasi   (GGT)   (12%);
frequentemente, innalzamento creatinfosfokinasi (CPK), elevazione dei
trigliceridi,   della  alanin-transaminasi  (SGPT);  occasionalmente,
elevazione  della  aspartico-transaminasi  (SGOT),  elevazione  della
amilasi,   elevazione   dell'acido  urico,  riduzione  del  potassio,
elevazione della glicemia, riduzione del  calcio  totale,  elevazione
del  magnesio,  elevazione  della bilirubina totale e della fosfatasi
alcalina.
Ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia  e  iperuricemia  sono  state
chiaramente correlate alla terapia con ritonavir.
Ematologia:
Conta  leucocitaria  bassa  (16%);  occasionalmente emoglobina bassa,
granulociti neutrofili  bassi,  granulociti  eosinofili  alti,  conta
leucocitaria  alta,  granulociti  neutrofili alti, aumentato tempo di
protrombina.
4.9 Sovradosaggio
L'esperienza  di  sovradosaggio  acuto  di  ritonavir  nell'uomo   e'
limitata.  Un  paziente  arruolato  in una sperimentazione clinica ha
assunto 1500 mg di ritonavir/die  per  due  giorni  ed  ha  riportato
parestesia,  scomparsa  dopo  la  diminuzione  della  dose.  E' stato
segnalato un caso di disfunzione renale con eosinofilia.
I  segni  di  tossicita'  osservati  negli  animali  (topi  e  ratti)
comprendono ridotta attivita', atassia, dispnea e tremori.
Non  esiste  un antidoto specifico per sovradosaggio da ritonavir. Il
trattamento dovrebbe consistere in misure generali di  supporto,  tra
le quali il monitoraggio delle funzioni vitali e l'osservazione dello
stato   clinico  del  paziente.  A  causa  delle  caratteristiche  di
solubilita'  e  della   possibilita'   di   eliminazione   attraverso
l'intestino,  si  propone  di  trattare  i  casi di sovradosaggio con
lavanda gastrica e con somministrazione di carbone  vegetale  attivo.
Poiche'  ritonavir  e'  ampiamente  metabolizzato  dal  fegato  ed e'
fortemente legato alle proteine plasmatiche, e'  improbabile  che  la
dialisi  apporti  benefici  al fine di una significativa eliminazione
del farmaco.
5.  PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta' farmacodinamiche
Gruppo farmaco-terapeutico: antivirale per uso sistemico. Codice ATC:
JO5 A EO3
Ritonavir e' un inibitore  peptidomimetico  delle  aspartil  proteasi
dell'HIV-1 e HIV-2, attivo per via orale. L'inibizione della proteasi
dell'HIV   rende  l'enzima  incapace  di  trasformare  il  precursore
poliproteico gag-pol, con conseguente produzione di particelle HIV di
morfologia immatura, incapaci di iniziare nuovi cicli  di  infezione.
Ritonavir  ha  un'affinita'  selettiva per la proteasi dell'HIV ed ha
una bassa attivita' inibente nei confronti  delle  aspartil  proteasi
dell'uomo.
I  dati  in  vitro indicano che il ritonavir e' attivo contro tutti i
ceppi di HIV  testati  in  una  varieta'  di  linee  cellulari  umane
trasformate  e primarie. La concentrazione di farmaco che inibisce il
50% e il 90% della replicazione virale in vitro e' rispettivamente di
circa 0,02 microM e 0,11 microM. Potenza simile e' stata  riscontrata
sia  con  i  ceppi di HIV sensibili all'AZT che con quelli resistenti
all'AZT. Gli studi che hanno misurato la tossicita' cellulare diretta
di ritonavir su varie linee cellulari non  hanno  evidenziato  alcuna
tossicita' diretta a concentrazioni fino a 25 microM, con conseguente
indice terapeutico in vitro di almeno 1000.
Resistenza
Sono  stati  selezionati  ceppi dell'HIV-1 resistenti al ritonavir in
vitro. I ceppi resistenti  hanno  mostrato  ridotta  sensibilita'  al
ritonavir  e l'analisi genotipica ha dimostrato che la resistenza era
da attribuire primariamente a sostituzioni specifiche  di  aminoacidi
nella proteasi dell'HIV-1, a livello dei codoni 82 e 84.
Durante   gli  studi  clinici  controllati  e'  stata  monitorata  la
suscettibilita' al ritonavir dei ceppi isolati dai  pazienti.  Alcuni
pazienti trattati con ritonavir in monoterapia hanno sviluppato ceppi
di  HIV  con una diminuita sensibilita' al farmaco. L'analisi seriale
genotipica e fenotipica ha indicato che la sensibilita' al  ritonavir
diminuisce in modo ordinato e scalare. Le variazioni iniziali si sono
verificate  in  posizione  82,  dalla  valina  originale in genere ad
alanina o a fenilalanina (V82A/F). Ceppi virali isolati in vivo senza
un  cambiamento  in  corrispondenza  del  codone  82  non  hanno  una
diminuita sensibilita' al ritonavir.
Resistenza crociata con altri antiretrovirali
Su  cessi  di  HIV  ottenuti  serialmente  da  sei  pazienti  durante
trattamento con ritonavir, e' stata osservata in  vitro  una  ridotta
sensibilita'  al  ritonavir,  non  accompagnata  pero' da una analoga
riduzione nella sensibilita' al saquinavir, in confronto a  ceppi  di
riferimento  basali.  Tuttavia,  I ceppi provenienti da due di questi
pazienti hanno dimostrato una ridotta sensibilita'  ad  indinavir  in
vitro  (di  8  volte).  Una  resistenza  crociata  tra  ritonavir  ed
inibitori della trascrittasi inversa  e'  improbabile,  a  causa  dei
diversi  bersagli enzimatici coinvolti. Un ceppo di HIV resistente ad
AZT, testato in vitro, ha  mantenuto  una  completa  sensibilita'  al
ritonavir.
Dati clinici farmacodinamici
Gli   effetti  del  ritonavir  (somministrato  in  monoterapia  o  in
associazione con altri farmaci antiretrovirali) sui markers biologici
di patologia, quali la conta dei CD4 e la carica virale,  sono  stati
valutati  in  vari studi condotti su pazienti con infezione da HIV-1.
Gli studi piu' importanti sono elencati di seguito.
In uno studio clinico controllato, ove la terapia  con  ritonavir  e'
stata  aggiunta  alla terapia antiretrovirale di base in pazienti con
infezione da HIV-1, ampiamente trattati in  precedenza  con  analoghi
nucleosidici  e  con  conta  di  CD4  basale  minore  o  uguale a 100
cellule/microl, e' stata dimostrata una riduzione della mortalita'  e
della  incidenza  di  eventi  clinici che determinano l'AIDS. Dopo 16
settimane di terapia, la variazione media di RNA virale  rispetto  ai
valori  medi  di base e' stata di -0.79 log(10) (diminuzione massima:
1.29 log(10)) nel gruppo trattato con ritonavir, in confronto a -0.01
log(10) nel gruppo  di  controllo.  Gli  analoghi  nucleosidici  piu'
frequentemente  utilizzati  in  questo  studio sono stati zidovudina,
stavudina, didanosina e zalcitabina.
In uno studio clinico che ha reclutato pazienti con infezione da HIV-
1 in stadio meno avanzato (valori di  CD4  compresi  tra  200  e  500
cellule/microl),  e  che  non  avevano  ricevuto  precedente  terapia
antiretrovirale,  il  ritonavir  utilizzato  in  monoterapia   o   in
associazione con zidovudina ha ridotto la carica virale plasmatica ed
ha  determinato  un  aumento  della  conta  dei  CD4. Gli effetti del
ritonavir utilizzato in monoterapia sono apparsi inaspettatamente  di
ampiezza  sovrapponibile  a  quelli della terapia in combinazione, un
risultato che non e' stato sufficientemente spiegato.  La  variazione
media  di RNA virale rispetto ai valori medi di base, in 16 settimane
di trattamento, e' stata di -1.03 log(10)  nel  gruppo  trattato  con
ritonavir,  in  confronto  a  -0.80  log(10)  nel gruppo trattato con
ritonavir+zidovudina e -0.42 log(10) nel  gruppo  trattato  con  sola
zidovudina. I dati relativi alla valutazione degli end-points clinici
in questo studio non sono ancora disponibili.
A  causa  del possibile rischio di insorgenza di resistenza virale si
consiglia l'uso del ritonavir in monoterapia.
In uno studio clinico condotto in aperto su 32 pazienti con infezione
da  HIV-1,  mai  precedentemente  trattati  con  antiretrovirali,  la
combinazione di ritonavir con zidovudina e zalcitabina ha determinato
una  riduzione della carica virale (diminuzione media a 20 settimane:
- 1.76 log(10)).
Sono in corso studi clinici per valutare le combinazioni terapeutiche
ottimali, nonche'  la  efficacia  e  sicurezza  a  lungo  termine  di
ritonavir.
5.2 Proprieta' farmacocinetiche
Poiche'  non esiste una formulazione parenterale di ritonavir, non e'
stato   possibile   determinare   i   valori   di   assorbimento    e
biodisponibilita'  assoluta.  Le  caratteristiche farmacocinetiche di
dosi multiple di ritonavir sono state studiate  in  volontari  adulti
HIV-positivi   non   a   digiuno.   Dopo  somministrazioni  multiple,
l'accumulo di ritonavir e' leggermente inferiore  rispetto  a  quanto
prevedibile  dagli studi in dose singola, a causa di un aumento della
clearance apparente tempo- e dose-dipendente (CI/F).
E'  stata  osservata  una diminuzione delle concentrazioni minime del
ritonavir  nel  tempo,  probabilmente  a  causa  di   una   induzione
enzimatica,  che  si  sono pero' stabilizzate alla fine della seconda
settimana. Allo stato stazionario, con una dose di 600 mg  due  volte
al   giorno,  i  valori  di  concentrazione  al  picco  (Cmax)  e  di
concentrazione minima (Ctrough) sono stati  rispettivamente  di  11.2
piu' o meno 3.6 e di 3.7 piu' o meno 2.6 microg/ml (media piu' o meno
DS).  L'emivita  (t1/2)  del  ritonavir e' stata di circa 3-5 ore. La
clearance apparente allo stato stazionario nei pazienti trattati  con
600  mg  due volte al giorno e' stata in media di 8.8 piu' o meno 3.2
L/h. La clearance renale e' stata in media minore di 0.1  L/h  ed  e'
risultata  relativamente  costante  in  tutto  il  range  di  dosaggi
studiato. Il  tempo  di  concentrazione  massima  (Tmax)  e'  rimasto
costante  a  valori  di  circa  4  ore  al  crescere  della  dose. La
farmacocinetica di ritonavir e' dose dipendente:  con  l'aumento  del
dosaggio sono stati riportati aumenti piu' che proporzionali nell'AUC
e  nella  Cmax.  L'assunzione  di ritonavir con il cibo determina una
maggiore  esposizione  al  ritonavir  rispetto  alla  ingestione  del
farmaco a digiuno.
Non  sono  state evidenziate differenze clinicamente significative di
AUC o Cmax  tra  uomini  e  donne.  I  parametri  farmacocinetici  di
ritonavir  non  sono  risultati  associati in maniera statisticamente
significativa con il peso corporeo o con la massa corporea magra.
Il volume di distribuzione apparente  (V(B)/F)  di  ritonavir  e'  di
circa  20-40  L dopo una dose singola di 600 mg. E' stato rilevato un
legame proteico di ritonavir nel plasma umano  di  circa  il  98-99%.
Ritonavir  si  lega  sia alla glicoproteina acida alfa -1 umana (AAG)
che all'albumina sierica umana (HSA) con affinita' sovrapponibili. Il
legame  con  le  proteine  plasmatiche  e'  costante  nel  range   di
concentrazioni da 0.1 a 100 mg/ml.
Gli  studi  di  distribuzione tissutale con ritonavir marcato C14 nei
ratti hanno dimostrato che il  fegato,  la  ghiandola  surrenale,  il
pancreas,  i reni e la tiroide trattengono le maggiori concentrazioni
di farmaco. Il rapporto  tessuto/plasma  di  circa  1,  misurato  nei
linfonodi  del ratto, suggerisce che il ritonavir si distribuisce nei
tessuti linfatici. Il ritonavir penetra  nel  cervello  in  quantita'
minima.
E'  stato  osservato che il ritonavir e' ampiamente metabolizzato dal
sistema del citocromo P450  epatico,  in  particolare  dall'isoenzima
CYP3A4  ed in misura inferiore dall'isoenzima CYP2D6. Gli studi sugli
animali e gli esperimenti in vitro con microsomi epatici umani  hanno
indicato  che  il  ritonavir  subisce  in  primo luogo un metabolismo
ossidativo. Nell'uomo sono stati evidenziati quattro  metaboliti  del
ritonavir. Il metabolita dell'ossidazione dell'isopropiltiazolo (M-2)
e'  il  principale,  e ha un'attivita' antivirale simile a quella del
farmaco progenitore. Tuttavia, l'AUC del metabolita M-2 e'  risultata
di circa il 3% dell'AUC del farmaco progenitore.
Gli  studi  sull'uomo con ritonavir radiomarcato hanno dimostrato che
l'eliminazione di  ritonavir  avviene  primariamente  per  mezzo  del
sistema epatobiliare; circa l'86% del radiomarcato e' stato rinvenuto
nelle  feci,  e  parte di questo prodotto recuperato e' probabilmente
ritonavir non assorbito. In  questi  studi,  la  via  renale  non  e'
risultata  essere una via importante per l'eliminazione di ritonavir.
Tali osservazioni hanno  confermato  quelle  effettuate  negli  studi
sugli animali.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Gli   studi   di  tossicita'  con  dosi  ripetute  su  animali  hanno
identificato come principali organi bersaglio il fegato,  la  retina,
la  ghiandola tiroidea ed il rene. Le alterazioni epatiche riguardano
gli elementi  epatocellulari,  biliari  e  fagocitici  e  sono  state
associate  ad  aumento degli enzimi epatici. Iperplasia dell'epitelio
del pigmento retinico  (RPE)  e  degenerazione  retinica  sono  state
evidenziate in tutti gli studi su roditori condotti con ritonavir, ma
non  sono  state  riscontrate  nei  cani.  Evidenze  ultrastrutturali
suggeriscono  che  queste  alterazioni   retiniche   possano   essere
secondarie  a  fosfolipidosi.  Tuttavia  gli  studi clinici non hanno
evidenziato modificazioni  oculari  indotte  dal  farmaco  nell'uomo.
Tutte   le  alterazioni  tiroidee  sono  risultate  reversibili  dopo
interruzione del trattamento. Le sperimentazioni  cliniche  nell'uomo
non hanno rivelato alterazioni clinicamente significative nei test di
funzionalita'   della  tiroide.  Modificazioni  renali,  comprendenti
degenerazione tubulare, infiammazione  cronica  e  proteinuria,  sono
state  evidenziate  nei ratti. Si pensa che esse siano attribuibili a
malattie  spontanee  specie-specifiche.  Inoltre,  non   sono   state
rilevate  anomalie  renali  clinicamente  significative  nel corso di
sperimentazioni cliniche.
Studi di carcinogenicita' a lungo termine in modelli animali non sono
stati completati. Tuttavia, non e' stata dimostrata  mutagenicita'  o
clastogenicita' dovuta al ritonavir in una serie di tests in vitro ed
in vivo, che includono il test di mutazione batterica inversa di Ames
su S. typhimurium ed E. coli, il test del linfoma murino, il test del
micronucleo ed i tests di aberrazione cromosomica in linfociti umani.
6.  INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Norvir  soluzione  orale  contiene:  etanolo, acqua depurata, olio di
ricino poliossetilene  35,  propilenglicole,  acido  citrico  anidro,
saccarina   sodica,  essenza  di  menta  piperita,  aroma  caramello,
colorante E110.
6.2 Incompatibilita'
Norvir non va diluito con acqua.
6.3 Periodo di validita'
24 mesi nelle condizioni di conservazione raccomandate.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Norvir soluzione orale deve essere conservato in  frigorifero  a  una
temperatura  compresa  tra  2  -  8  gradi  C  fino  alla consegna al
paziente. La conservazione in frigorifero da parte del  paziente  non
e'  necessaria  se il farmaco e' usato entro 30 giorni e conservato a
temperatura inferiore a 30 gradi C.
Evitare l'esposizione al calore eccessivo.
6.5 Natura e contenuto della confezione
Norvir soluzione orale e' fornito in flaconi color ambra da 90 ml  in
polietilene  tereftalato  (PET)  per  dosi  multiple. Ogni confezione
contiene 5 flaconi da 90 ml (450 ml). E' inoltre fornito un  misurino
con  graduazioni  di 3.75 ml (dose da 300 mg), 5 ml (dose da 400 mg),
6.25 ml (dose da 500 mg) e 7.5 ml (dose da 600 mg).
6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione, e per l'eliminazione
del  medicinale  non  utilizzato  o  dei  rifiuti  derivati  da  tale
medicinale (se necessario)
Dopo  l'uso,  il misurino deve essere immediatamente lavato con acqua
calda e detersivo per piatti. Se pulito  immediatamente,  il  farmaco
residuo  viene  eliminato.  Il  misurino  deve  essere  perfettamente
asciugato prima dell'uso.
7.  TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
AbbottLaboratories Limited
Queenborough
Kent ME11 5EL
Regno Unito
8.  NUMERO DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI
EU/1/96/016/001
9.  DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
1.  DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Norvir capsule 100 mg
2.  COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni capsula di Norvir contiene 100 mg di ritonavir.
3.  FORMA FARMACEUTICA
Capsule.
4.  INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Norvir  e'  indicato  in  associazione  con  farmaci  antiretrovirali
analoghi dei nucleosidi, per il trattamento di  pazienti  adulti  con
infezione da HIV-1 e con immunodeficienza avanzata o progressiva.
Dati  relativi  ad  end-points  clinici sono disponibili solamente in
pazienti con patologia da HIV in stadio  avanzato.  In  pazienti  con
infezione  da HIV in stadio meno avanzato, gli unici dati disponibili
sono quelli relativi ai markers biologici, quali la carica  virale  e
la  conta  dei linfociti CD4. In questi pazienti, studi sugli effetti
del ritonavir sugli end-points clinici sono in corso.
Consultare la Sezione 5.1 per i risultati degli studi principali.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Norvir capsule va assunto per via orale, preferibilmente con i pasti.
Il dosaggio consigliato di ritonavir capsule e' di 600 mg (6 capsule)
due volte al giorno, per via orale.
Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacia di ritonavir  nei  bambini
di eta' inferiore ai 12 anni non e' stata ancora dimostrata.
Disturbi  renali  ed epatici: attualmente non esistono dati specifici
per  queste  tipologie  di  pazienti  e  non  e'   quindi   possibile
consigliare   dosaggi   specifici.   Ritonavir  e'  metabolizzato  ed
eliminato  principalmente  dal  fegato.  Norvir   non   deve   essere
somministrato  a pazienti con grave insufficienza epatica (consultare
Sezione 4.3 - Controindicazioni).  Poiche'  ritonavir  e'  fortemente
legato  alle  proteine  plasmatiche,  e' improbabile che possa essere
eliminato  in  modo  significativo  mediante  emodialisi  o   dialisi
peritoneale.
4.3 Controindicazioni
Norvir  e'  controindicato in pazienti con accertata ipersensibilita'
al ritonavir o a qualcuno degli eccipienti. Norvir e'  controindicato
in pazienti con grave insufficienza epatica.
Gli  studi  in  vitro ed in vivo hanno dimostrato che ritonavir e' un
potente inibitore delle biotrasformazioni mediate dal citocromo CYP3A
e dal CYP2D6. Sulla base soprattutto della letteratura pubblicata, si
ritiene  che  ritonavir  possa  causare  un  notevole  aumento  delle
concentrazioni   plasmatiche   dei   seguenti   farmaci:  amiodarone,
astemizolo,    bepridil,     bupropion,     cisapride,     clozapina,
diidroergotamina,   encainide,  ergotamina,  flecainide,  meperidina,
pimozide,   piroxicam,   propafenone,   propossifene,   chinidina   e
terfenadina.   Sono   accertati   rischi   di  aritmia,  di  anomalie
ematologiche,  di  convulsioni,  o  di  altri   effetti   collaterali
potenzialmente   gravi   dovuti  a  questi  farmaci.  Inoltre,  grave
caratterizzato da vasospasmo periferico ed ischemia alle  estremita'.
E'  stato  associato alla somministrazione contemporanea di Ritonavir
ed ergotamina o diidroergotamina. Questi farmaci  non  devono  essere
somministrati  ergotismo  contemporaneamente al ritonavir. E' inoltre
possibile  che  ritonavir   produca   aumenti   significativi   delle
concentrazioni  plasmatiche  dei seguenti farmaci sedativi e ipnotici
ad  elevata  metabolizzazione:  alprazolam,  clorazepato,   diazepam,
estazolam, flurazepam, midazolam, triazolam e zolpidem. A causa della
elevata   potenzialita'   di  sedazione  e  depressione  respiratoria
provocata  da  questi  farmaci,  si  deve evitare la somministrazione
contemporanea con ritonavir.
L'uso concomitante di ritonavir  e  rifabutina  e'  controindicato  a
causa  delle  conseguenze  cliniche  quali  la  uveite,  causata  dal
notevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di rifabutina.
4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
Non sono disponibili dati sulla  farmacocinetica  e  sulla  sicurezza
d'uso  del  ritonavir  in  pazienti  con  significativa insufficienza
epatica  o  renale.   Ritonavir   e'   metabolizzato   ed   eliminato
principalmente  per  via  epatica.  Per  questo  motivo si raccomanda
cautela  nella  somministrazione   del   farmaco   a   pazienti   con
insufficienza epatica (consultare Sezione 4.3 - Controindicazioni).
Non  e' stata ancora accertata la sicureza e l'efficacia di ritonavir
nei bambini al di sotto dei 12 anni. Ritonavir deve  pertanto  essere
somministrato  ai  bambini  di  eta'  inferiore  ai 12 anni solo se i
benefici potenziali superano in modo evidente i possibili rischi.
Al momento non sono disponibili dati farmacocinetici relativi all'uso
combinato nell'uomo di Norvir con farmaci antiretrovirali diversi  da
zidovudina  e  didanosina  (ddI). Sebbene l'uso clinico combinato con
zalcitabina (ddC)  e  stavudina  (d4T)  in  un  numero  relativamente
limitato  di  pazienti non sembri associabile ad effetti sfavorevoli,
la combinazione di Norvir con  altri  analoghi  dei  nucleosidi  deve
essere  oggetto di un attento monitoraggio terapeutico e di sicurezza
d'uso.
Un monitoraggio supplementare e'  raccomandato  quando  si  verifichi
diarrea.  La  frequenza  relativamente elevata di diarrea in corso di
trattamento con ritonavir  puo'  compromettere  l'assorbimento  e  la
efficacia  terapeutica  (per  la minore aderenza alla prescrizione da
parte del paziente) del ritonavir o di  altre  terapie  concomitanti.
Vomito forte persistente e/o diarrea associati con l'uso di Ritonavir
potrebbe  anche  compromettere  la  funzione  renale. In pazienti con
insufficienza renale e' consigliato monitorare detta funzione.
Uno studio farmacocinetico ha dimostrato che il  ritonavir  determina
una  notevole  inibizione del metabolismo del saquinavir aumentandone
sensibilmente  le  concentrazioni  plasmatiche  (vedi  punto  4.5   -
Interazioni). A causa della mancanza di sufficienti dati di sicurezza
clinica,    il    ritonavir    non    deve    essere    somministrato
contemporaneamente al saquinavir o ad altri inibitori delle proteasi.
Sono  stati  riportati  casi  di  aumento   di   episodi   emorragici
comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei in pazienti affetti
da  emofilia  di tipo A e B trattati con inibitori della proteasi. In
alcuni pazienti si e' reso  necessario  un  incremento  di  dose  del
fattore  VIII.  In  piu'  della  meta'  dei  casi  riportati e' stato
possibile  continuare  il  trattamento   con   proteasi-inibitori   o
riprenderlo  nel  caso  sia stato interrotto. E' stata ipotizzata una
relazione causale, sebbene  non  sia  stato  chiarito  il  meccanismo
d'azione. I pazienti emofilici devono pertanto essere informati circa
la possibilita' di un aumento di tali episodi emorragici.
Pazienti  con  concomitanti  epatiti  di  tipo  B  o C possono essere
maggiormente a rischio di incremento  dei  livelli  di  transaminasi.
Consequentemente,  la  somministrazione  di  ritonavir  da  solo o in
associazione con altri antiretrovirali, va effettuata con cautela  in
pazienti  con  precedenti  di  epatopatie, livelli enzimatici epatici
anormali o epatiti.
4.5  Interazioni  con  altri  medicinali  ed interazioni di qualsiasi
altro genere
Vedere anche controindicazioni (Sezione 4.3).
Ritonavir ha una elevata affinita' per molti isoenzimi del  citocromo
P450  (CYP)  nel  seguente  ordine:  CYP3A > CYP2D6 > CYP2C9. Oltre a
quelli elencati nella Sezione  controindicazioni,  anche  i  seguenti
farmaci o classi di farmaci, sono (o si sospetta siano) metabolizzati
da questi stessi isoenzimi del citocromo P450: immunosoppressori (es.
ciclosporina,  tacrolimus), antibiotici macrolidi (es. eritromicina),
alcuni steroidi (es.  desametazone,  prednisolone),  altri  inibitori
delle   proteasi   dell'HIV,   antiistaminici   non   sedativi   (es.
loratidina), calcio-antagonisti,  diversi  antidepressivi  triciclici
(es.    desipramina, imipramina, amitriptilina, nortriptilina), altri
antidepressivi (es. fluoxetina, paroxetina, sertralina), neurolettici
(es.  aloperidolo,  risperidone,   tioridazina),   antifungini   (es.
ketoconazolo,    itraconazolo),    morfinomimetici   (es.   metadone,
fentanil),  carbamazepina,  warfarin,  tolbutamide.   A   causa   del
possibile  notevole  aumento  dei  livelli sierici di questi farmaci,
questi non dovrebbero essere usati  contemporaneamente  al  ritonavir
senza  una  serie  valutazione  dei  potenziali rischi e benefici. Si
raccomanda inoltre un attento monitoraggio degli effetti  terapeutici
e    collaterali,    quando   questi   farmaci   sono   somministrati
contemporaneamente al ritonavir.
Non  sono   disponibili   dati   farmacocinetici   relativi   all'uso
contemporaneo  di  morfina  e  ritonavir.  Sulla base del metabolismo
della morfina (glucuronidazione), si dovrebbero  prevedere    livelli
piu' bassi di morfina.
Norvir  determina  un  aumento  della  AUC  (area sotto la curva) dei
seguenti farmaci, quando somministrati contemporaneamente:
Claritromicina:  a  causa  dell'ampia  finestra   terapeutica   della
claritromicina,  non  dovrebbe  essere  necessaria la riduzione della
dose nei pazienti con anormale  funzione  renale.  Nei  pazienti  con
insufficienza  renale,  i  seguenti  aggiustamenti  posologici devono
essere considerati: per valori di clearance della creatinina (CL(CR))
compresi tra 30 e 60 ml/min, la dose di  claritromicina  deve  essere
ridotta  del  50%;  per  valori  di  CL(CR)  <  30 ml/min, la dose di
claritromicina deve essere ridotta del 75%. Dosi di Claritromicina  >
1  g/die  non devono essere somministrate in corso di trattamento con
Norvir.
Desipramina:  riduzione  delle  dosi  di  desipramina  devono  essere
considerate  in  pazienti che assumono questo farmaco in combinazione
con ritonavir.
Rifabutina ed  il  suo  metabolita  attivo  25-O-deacetil-rifabutina:
l'uso  concomitante di questo farmaco con il ritonavir ha determinato
un  notevole  incremento  della  AUC  della  rifabutina  e  del   suo
metabolita  attivo  25-O-deacetil-rifabutina, associato a conseguenze
cliniche. Pertanto, l'uso contemporaneo di ritonavir e rifabutina  e'
controindicato (vedere Sezione 4.3 - Controindicazioni).
Saquinavir:   risultati   preliminari   derivati   da   alcuni  studi
farmacocinetici  in  pazienti  e  volontari  sani  indicano  che   la
somministrazione  contemporanea  di  Ritonavir al dosaggio di 400-600
mg, due volte al giorno, produce  un  notevole  aumento  dei  livelli
sierici di Saquinavir allo stato stazionario.
Norvir   riduce   la  AUC  dei  seguenti  farmaci,  se  somministrati
contemporaneamente:
Zidovudina (AZT) e ddI: la zidovudina e la ddI hanno effetti  minimi,
se  non  nulli,  sulla farmacocinetica del ritonavir. Il Ritonavir ha
ridotto la AUC media della zidovudina di circa il 25%, in uno  studio
la  cui  durata  non  e'  stata  sufficiente  a  raggiungere lo stato
stazionario  per  il  ritonavir.  Il  ritonavir  ha  determinato  una
riduzione  della  AUC media della ddI del 13%, quando la ddI e' stata
somministrata a distanza di 2,5 ore dal ritonavir. Durante la terapia
di combinazione con il ritonavir, non dovrebbero rendersi  necessarie
modifiche  delle  dosi di AZT o ddI. Comunque, la somministrazione di
ritonavir e ddI deve essere intervallata almeno  da  2  ore  e  mezzo
l'uno  dall'altro per evitare incompatibilita' tra I due farmaci. Non
sono  ancora  disponibili  dati  di  farmacocinetica  nell'uomo,   in
combinazione  con farmaci antiretrovirali diversi da zidovudina e ddI
(vedere anche Sezione 4.4 - Avvertenze e speciali precauzioni d'uso).
Etinil-estradiolo:  poiche'  la  somministrazione  contemporanea   di
ritonavir  con  un  contraccettivo  orale  a  combinazione  fissa  ha
determinato una riduzione della AUC media  di  etinil-estradiolo  del
41%,  si  consiglia di aumentare il dosaggio dei contraccettivi orali
contenenti etinilestradiolo oppure di utilizzare  metodi  alternativi
di contraccezione.
Teofillina:   una   dose  piu'  elevata  di  teofillina  puo'  essere
richiesta, considerando che l'uso contemporaneo con il  ritonavir  ha
causato una riduzione di circa il 45% della AUC della teofillina.
Sulfametossazolo-trimetoprim     in     combinazione     fissa:    la
somministrazione     contemporanea      di      Norvir      e      di
sulfametossazolo/trimetoprim ha causato una diminuzione del 20% della
AUC  del  sulfametossazolo  ed  un  aumento  del  20%  della  AUC del
trimetoprim.  Durante  la  terapia  concomitante  con   Norvir,   non
dovrebbero    rendersi   necessarie   modifiche   del   dosaggio   di
sulfametossazolo/trimetoprim.
Poiche' il ritonavir e' fortemente legato alle proteine  plasmatiche,
si  deve  tenere  conto della possibilita' dell'aumento degli effetti
terapeutici e tossici dovuti allo spostamento  del  legame  proteico,
causa l'uso concomitante di altri farmaci.
Quando   ritonavir  e'  stato  somministrato  contemporaneamente  con
disopiramide,  mexiletina,  refazadone  o   fluoxetina   sono   stati
segnalati  eventi  cardiaci  e  neurologici.  Non  e' da escludere la
possibilita' di interazione tra i farmaci.
4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
Non sono state osservate malformazioni derivanti dal trattamento  con
ritonavir ne' nei ratti ne' nei conigli. Nei ratti e' stata osservata
tossicita'  nello  sviluppo embrionale (letalita' embrionale, ridotto
peso corporeo fetale, ritardo  della  ossificazione  e  modificazioni
dello sviluppo viscerale, compresa una ritardata discesa testicolare)
verificatasi  in  genere  solo  a  dosaggi  tossici  per la madre. La
tossicita'  nello  sviluppo  nei   conigli   (letalita'   embrionale,
riduzione  del numero e del peso dei feti) si e' verificata a dosaggi
tossici per la madre. Non sono disponibili studi nelle donne in stato
di gravidanza. Questo farmaco deve essere  somministrato  durante  la
gravidanza  solo se i benefici potenziali superano in modo evidente i
possibili rischi.
Non  e' noto se il ritonavir sia escreto nel latte umano. Negli studi
sugli animali non e' stata valutata la escrezione nel latte; tuttavia
uno studio condotto sul ratto  ha  dimostrato  alcuni  effetti  sullo
sviluppo   della   prole,  durante  l'allattamento,  compatibili  con
l'escrezione del ritonavir nel latte. Le donne con infezione  da  HIV
non  devono  in  nessun  caso allattare al seno i propri neonati, per
evitare la trasmissione dell'HIV.
4.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchine
Non e'  stata  specificamente  testata  la  capacita'  di  NORVIR  di
interferire   con   la  capacita'  di  guidare  un'auto  o  di  usare
macchinari. Poiche' sonnolenza e vertigine sono  effetti  collaterali
noti  di  questo  farmaco,  cio'  andrebbe  considerato  in  caso  di
necessita' di guidare un'auto o di usare macchinari.
4.8 Effetti indesiderati
Negli studi clinici (Fase II/III), in maggiore o uguale a 2% di  1033
pazienti  sono stati riportati i seguenti effetti collaterali, la cui
correlazione al ritonavir e' possibile, probabile o non nota:
Apparato gastrointestinale: Nausea (47,5%), diarrea  (44,9%),  vomito
(23,6%),  dolore  addominale  (11,6%), alterazione del gusto (11,4%);
frequentemente  dispepsia,  anoressia,  infiammazione   della   gola;
occasionalmente   flatulenza,  secchezza  delle  fauci,  eruttazione,
ulcerazione del cavo orale.
Sistema nervoso: Parestesia periorale (26,6%), parestesia  periferica
(15,4%);    frequentemente    vertigine,   parestesia,   iperestesia,
sonnolenza; occasionalmente insonnia, ansia.
Cute:  Frequentemente  eruzione  cutanea;  occasionalmente   prurito,
sudorazione.
Apparato   respiratorio:  Occasionalmente  faringite;  aumento  della
tosse.
Apparato cardiovascolare: Frequentemente vasodilatazione.
Altro: Astenia  (22,3%),  cefalea  (15,5%);  occasionalmente  febbre,
dolore, iperlipemia, mialgia, perdita di peso, diminuzione dei valori
di tiroxina (T4) libera e totale.
Nausea,  diarrea,  vomito, astenia, alterazione del gusto, parestesia
periorale e  periferica,  vasodilatazione,  sono  stati  gli  effetti
collaterali   osservati   piu'   di   frequente  e  sono  considerati
chiaramente correlati al ritonavir.
Sono state riportate reazioni allergiche incluse orticaria,  moderate
eruzioni  cutanea,  broncospasmo  e  angiodema.  Sono  stati  inoltre
segnalati rari casi di anafilassi.
Ci sono state segnalazioni di casi di convusione. E' stata  segnalata
iperglicemia,   in  soggetti  con  o  senza  anamnesi  diabetica.  La
relazione causa-effetto non e' stata stabilita.
E' stata segnalata  disidratazione  usualmente  associata  a  sintomi
gastrointestinali,  qualche volta sfociante in ipotensione, sincope o
insufficienza   renale.   Sincope,   ipotensione    ortostatica    ed
insufficienza  renale  sono  stati  segnalati  anche  in  assenza  di
manifesta disidratazione.
Pazienti  in  trattamento  con  solo  Norvir  o  associato  ad  altri
antiretrovirali hanno mostrato transaminasi, fino a 5 volte il valore
normale, epatiti clinicamente manifeste e ittero.
Parametri di laboratorio:
Innalzamento   valori   gamma-glutamil  transpeptidasi  (GGT)  (12%);
frequentemente, innalzamento creatinfosfokinasi (CPK), elevazione dei
trigliceridi,  della  alanin-transaminasi  (SGPT);   occasionalmente,
elevazione  della  aspartico-transaminasi  (SGOT),  elevazione  della
amilasi,   elevazione   dell'acido  urico,  riduzione  del  potassio,
elevazione della glicemia, riduzione del  calcio  totale,  elevazione
del  magnesio,  elevazione  della bilirubina totale e della fosfatasi
alcalina.
Ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia  e  iperuricemia  sono  state
chiaramente correlate alla terapia con ritonavir.
Ematologia:
Conta  leucocitaria  bassa  (16%);  occasionalmente emoglobina bassa,
granulociti neutrofili  bassi,  granulociti  eosinofili  alti,  conta
leucocitaria  alta,  granulociti  neutrofili alti, aumentato tempo di
protrombina.
4.9 Sovradosaggio
L'esperienza  di  sovradosaggio  acuto  di  ritonavir  nell'uomo   e'
limitata.  Un  paziente  arruolato  in una sperimentazione clinica ha
assunto 1500 mg di ritonavir/die  per  due  giorni  ed  ha  riportato
parestesia,  scomparsa  dopo  la  diminuzione  della  dose.  E' stato
segnalato un caso di disfunzione renale con eosinofilia.
I  segni  di  tossicita'  osservati  negli  animali  (topi  e  ratti)
comprendono ridotta attivita', atassia, dispnea e tremori.
Non  esiste  un antidoto specifico per sovradosaggio da ritonavir. Il
trattamento dovrebbe consistere in misure generali di  supporto,  tra
le quali il monitoraggio delle funzioni vitali e l'osservazione dello
stato   clinico  del  paziente.  A  causa  delle  caratteristiche  di
solubilita'  e  della   possibilita'   di   eliminazione   attraverso
l'intestino,  si  propone  di  trattare  i  casi di sovradosaggio con
lavanda gastrica e con somministrazione di carbone  vegetale  attivo.
Poiche'  ritonavir  e'  ampiamente  metabolizzato  dal  fegato  ed e'
fortemente legato alle proteine plasmatiche, e'  improbabile  che  la
dialisi  apporti  benefici  al fine di una significativa eliminazione
del farmaco.
5.  PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta' farmacodinamiche
Gruppo farmaco-terapeutico: antivirale per uso sistemico. Codice ATC:
JO5 A EO3
Ritonavir e' un inibitore  peptidomimetico  delle  aspartil  proteasi
dell'HIV-1 e HIV-2, attivo per via orale. L'inibizione della proteasi
dell'HIV   rende  l'enzima  incapace  di  trasformare  il  precursore
poliproteico gag-pol, con conseguente produzione di particelle HIV di
morfologia immatura, incapaci di iniziare nuovi cicli  di  infezione.
Ritonavir  ha  un'affinita'  selettiva per la proteasi dell'HIV ed ha
una bassa attivita' inibente nei confronti  delle  aspartil  proteasi
dell'uomo.
I  dati  in  vitro indicano che il ritonavir e' attivo contro tutti i
ceppi di HIV  testati  in  una  varieta'  di  linee  cellulari  umane
trasformate  e primarie. La concentrazione di farmaco che inibisce il
50% e il 90% della replicazione virale in vitro e' rispettivamente di
circa 0,02 microM e 0,11 microM. Potenza simile e' stata  riscontrata
sia  con  i  ceppi di HIV sensibili all'AZT che con quelli resistenti
all'AZT. Gli studi che hanno misurato la tossicita' celulare  diretta
di  ritonavir  su  varie linee cellulari non hanno evidenziato alcuna
tossicita' diretta a concentrazioni fino a 25 microM, con conseguente
indice terapeutico in vitro di almeno 1000.
Resistenza
Sono  stati  selezionati  ceppi dell'HIV-1 resistenti al ritonavir in
vitro. I ceppi resistenti  hanno  mostrato  ridotta  sensibilita'  al
ritonavir  e l'analisi genotipica ha dimostrato che la resistenza era
da attribuire primariamente a sostituzioni specifiche  di  aminoacidi
nella proteasi dell'HIV-1, a livello dei codoni 82 e 84.
Durante   gli  studi  clinici  controllati  e'  stata  monitorata  la
suscettibilita' al ritonavir dei ceppi isolati dai  pazienti.  Alcuni
pazienti trattati con ritonavir in monoterapia hanno sviluppato ceppi
di  HIV  con una diminuita sensibilita' al farmaco. L'analisi seriale
genotipica e fenotipica ha indicato che la sensibilita' al  ritonavir
diminuisce in modo ordinato e scalare. Le variazioni iniziali si sono
verificate  in  posizione  82,  dalla  valina  originale in genere ad
alanina o a fenilalanina (V82A/F). Ceppi virali isolati in vivo senza
un  cambiamento  in  corrispondenza  del  codone  82  non  hanno  una
diminuita sensibilita' al ritonavir.
Resistenza crociata con altri antiretrovirali
Su  ceppi  di  HIV  ottenuti  serialmente  da  sei  pazienti  durante
trattamento con ritonavir, e' stata osservata in  vitro  una  ridotta
sensibilita'  al  ritonavir,  non  accompagnata  pero' da una analoga
riduzione nella sensibilita' al saquinavir, in confronto a  ceppi  di
riferimento  basali.  Tuttavia,  i ceppi provenienti da due di questi
pazienti hanno dimostrato una ridotta sensibilita'  ad  indinavir  in
vitro  (di  8  volte).  Una  resistenza  crociata  tra  ritonavir  ed
inibitori della trascrittasi inversa  e'  improbabile,  a  causa  dei
diversi  bersagli enzimatici coinvolti. Un ceppo di HIV resistente ad
AZT, testato in vitro, ha  mantenuto  una  completa  sensibilita'  al
ritonavir.
Dati clinici farmacodinamici
Gli   effetti  del  ritonavir  (somministrato  in  monoterapia  o  in
associazione con altri farmaci antiretrovirali) sui markers biologici
di patologia, quali la conta dei CD4 e la carica virale,  sono  stati
valutati  in  vari studi condotti su pazienti con infezione da HIV-1.
Gli studi piu' importanti sono elencati di seguito.
In uno studio clinico controllato, ove la terapia  con  ritonavir  e'
stata  aggiunta  alla terapia antiretrovirale di base in pazienti con
infezione da HIV-1, ampiamente trattati in  precedenza  con  analoghi
nucleosidici  e  con  conta  di  CD4  basale  minore  o  uguale a 100
cellule/microl, e' stata dimostrata una riduzione della mortalita'  e
della  incidenza  di  eventi  clinici che determinano l'AIDS. Dopo 16
settimane di terapia, la variazione media di RNA virale  rispetto  ai
valori  medi  di base e' stata di -0.79 log(10) (diminuzione massima:
1.29 log(10)) nel gruppo trattato con ritonavir, in confronto a -0.01
log(10) nel gruppo  di  controllo.  Gli  analoghi  nucleosidici  piu'
frequentemente  utilizzati  in  questo  studio sono stati zidovudina,
stavudina, didanosina e zalcitabina.
In uno studio clinico che ha reclutato pazienti con infezione da HIV-
1 in stadio meno avanzato (valori di  CD4  compresi  tra  200  e  500
cellule/microl),  e  che  non  avevano  ricevuto  precedente  terapia
antiretrovirale,  il  ritonavir  utilizzato  in  monoterapia   o   in
associazione con zidovudina ha ridotto la carica virale plasmatica ed
ha  determinato  un  aumento  della  conta  dei  CD4. Gli effetti del
ritonavir utilizzato in monoterapia sono apparsi inaspettatamente  di
ampiezza  sovrapponibile  a  quelli della terapia in combinazione, un
risultato che non e' stato sufficientemente spiegato.  La  variazione
media  di RNA virale rispetto ai valori medi di base, in 16 settimane
di trattamento, e' stata di -1.03 log(10)  nel  gruppo  trattato  con
ritonavir,  in  confronto  a  -0.80  log(10)  nel gruppo trattato con
ritonavir+zidovudina e -0.42 log(10) nel  gruppo  trattato  con  sola
zidovudina. I dati relativi alla valutazione degli end-points clinici
in questo studio non sono ancora disponibili.
A  causa  del possibile rischio di insorgenza di resistenza virale si
sconsiglia l'uso del ritonavir in monoterapia.
In uno studio clinico condotto in aperto su 32 pazienti con infezione
da  HIV-1,  mai  precedentemente  trattati  con  antiretrovirali,  la
combinazione di ritonavir con zidovudina e zalcitabina ha determinato
una  riduzione della carica virale (diminuzione media a 20 settimane:
-1.76 log(10)).
Sono in corso studi clinici per valutare le combinazioni terapeutiche
ottimali, nonche'  la  efficacia  e  sicurezza  a  lungo  termine  di
ritonavir.
5.2 Proprieta' farmacocinetiche
Poiche'  non esiste una formulazione parenterale di ritonavir, non e'
stato   possibile   determinare   i   valori   di   assorbimento    e
biodisponibilita'  assoluta.  Le  caratteristiche farmacocinetiche di
dosi multiple di ritonavir sono state studiate  in  volontari  adulti
HIV-positivi   non   a   digiuno.   Dopo  somministrazioni  multiple,
l'accumulo di ritonavir e' leggermente inferiore  rispetto  a  quanto
prevedibile  dagli studi in dose singola, a causa di un aumento della
clearance  apparente  tempo-  e  dose-dipendente  (Cl/F).  E'   stata
osservata  una  diminuzione delle concentrazioni minime del ritonavir
nel tempo, probabilmente a causa di una induzione enzimatica, che  si
sono pero' stabilizzate alla fine della seconda settimana. Allo stato
stazionario,  con una dose di 600 mg due volte al giorno, i valori di
concentrazione al picco (Cmax) e di concentrazione  minima  (Ctrough)
sono  stati  rispettivamente  di 11.2 piu' o meno 3.6 e di 3.7 piu' o
meno 2.6 microg/ml (media piu'  o  meno  DS).  L'emivita  (t1/2)  del
ritonavir  e'  stata  di  circa  3-5 ore. La clearance apparente allo
stato stazionario nei pazienti trattati  con  600  mg  due  volte  al
giorno  e'  stata  in  media di 8.8 piu' o meno 3.2 L/h. La clearance
renale  e'  stata  in  media  minore  di  0.1  L/h  ed  e'  risultata
relativamente  costante  in  tutto  il  range di dosaggi studiato. Il
tempo di concentrazione massima (Tmax) e' rimasto costante  a  valori
di circa 4 ore al crescere della dose.
La farmacocinetica di ritonavir e' dose dipendente: con l'aumento del
dosaggio sono stati riportati aumenti piu' che proporzionali nell'AUC
e  nella  Cmax.  L'assunzione  di ritonavir con il cibo determina una
maggiore  esposizione  al  ritonavir  rispetto  alla  ingestione  del
farmaco a digiuno.
Non  sono  state evidenziate differenze clinicamente significative di
AUC o Cmax  tra  uomini  e  donne.  I  parametri  farmacocinetici  di
ritonavir  non  sono  risultati  associati in maniera statisticamente
significativa con il peso corporeo o con la massa corporea magra.
Il volume di distribuzione apparente (VB/F) di ritonavir e' di  circa
di  20-40  L  dopo  una  dose singola di 600 mg. E' stato rilevato un
legame proteico di ritonavir nel plasma umano  di  circa  il  98-99%.
Ritonavir  si  lega  sia alla glicoproteina acida alfa -1 umana (AAG)
che all'albumina sierica umana (HSA) con affinita' sovrapponibili. Il
legame  con  le  proteine  plasmatiche  e'  costante  nel  range   di
concentrazioni da 0.1 a 100 mg/ml.
Gli  studi  di  distribuzione tissutale con ritonavir marcato C14 nei
ratti hanno dimostrato che il  fegato,  la  ghiandola  surrenale,  il
pancreas,  i reni e la tiroide trattengono le maggiori concentrazioni
di farmaco. Il rapporto  tessuto/plasma  di  circa  1,  misurato  nei
linfonodi  del ratto, suggerisce che il ritonavir si distribuisce nei
tessuti linfatici. Il ritonavir penetra  nel  cervello  in  quantita'
minima.
E'  stato  osservato che il ritonavir e' ampiamente metabolizzato dal
sistema del citocromo P450  epatico,  in  particolare  dall'isoenzima
CYP3A4  ed in misura inferiore dall'isoenzima CYP2D6. Gli studi sugli
animali e gli esperimenti in vitro con microsomi epatici umani  hanno
indicato  che  il  ritonavir  subisce  in  primo luogo un metabolismo
ossidativo. Nell'uomo sono stati evidenziati quattro  metaboliti  del
ritonavir. Il metabolita dell'ossidazione dell'isopropiltiazolo (M-2)
e'  il  principale,  e ha un'attivita' antivirale simile a quella del
farmaco progenitore. Tuttavia, l'AUC del metabolita M-2 e'  risultata
di circa il 3% dell'AUC del farmaco progenitore.
Gli  studi  sull'uomo con ritonavir radiomarcato hanno dimostrato che
l'eliminazione di  ritonavir  avviene  primariamente  per  mezzo  del
sistema epatobiliare; circa l'86% del radiomarcato e' stato rinvenuto
nelle  feci,  e  parte di questo prodotto recuperato e' probabilmente
ritonavir non assorbito. In  questi  studi,  la  via  renale  non  e'
risultata  essere una via importante per l'eliminazione di ritonavir.
Tali osservazioni hanno  confermato  quelle  effettuate  negli  studi
sugli animali.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Gli   studi   di  tossicita'  con  dosi  ripetute  su  animali  hanno
identificato come principali organi bersaglio il fegato,  la  retina,
la  ghiandola tiroidea ed il rene. Le alterazioni epatiche riguardano
gli elementi  epatocellulari,  biliari  e  fagocitici  e  sono  state
associate  ad  aumento degli enzimi epatici. Iperplasia dell'epitelio
del pigmento retinico  (RPE)  e  degenerazione  retinica  sono  state
evidenziate in tutti gli studi su roditori condotti con ritonavir, ma
non  sono  state  riscontrate  nei  cani.  Evidenze  ultrastrutturali
suggeriscono  che  queste  alterazioni   retiniche   possano   essere
secondarie  a  fosfolipidosi.  Tuttavia  gli  studi clinici non hanno
evidenziato modificazioni  oculari  indotte  dal  farmaco  nell'uomo.
Tutte   le  alterazioni  tiroidee  sono  risultate  reversibili  dopo
interruzione del trattamento. Le sperimentazioni  cliniche  nell'uomo
non hanno rivelato alterazioni clinicamente significative nei test di
funzionalita'   della  tiroide.  Modificazioni  renali,  comprendenti
degenerazione tubulare, infiammazione  cronica  e  proteinuria,  sono
state  evidenziate  nei ratti. Si pensa che esse siano attribuibili a
malattie  spontanee  specie-specifiche.  Inoltre,  non   sono   state
rilevate  anomalie  renali  clinicamente  significative  nel corso di
sperimentazioni cliniche.
Studi di carcinogenicita' a lungo termine in modelli animali non sono
stati completati. Tuttavia, non e' stata dimostrata  mutagenicita'  o
clastogenicita' dovuta al ritonavir in una serie di tests in vitro ed
in vivo, che includono il test di mutazione batterica inversa di Ames
su S. typhimurium ed E. coli, il test del linfoma murino, il test del
micronucleo ed i tests di aberrazione cromosomica in linfociti umani.
6.  INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Norvir  capsule  gelatinose contiene: gliceridi poliglicolici saturi,
etanolo,  olio  di   ricino   poliossetilene   35,   propilenglicole,
trigliceridi  a media catena, polisorbato 80, acido citrico anidro. I
componenti  dell'involucro  sono:  gelatina  e  polisorbato   80.   I
componenti della stampa sono: shellac, blue 2 e titanio diossido.
6.2 Incompatibilita'
Non sono note incompatibilita'.
6.3 Periodo di validita'
12 mesi nelle condizioni di conservazione raccomandate.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Norvir  capsule  deve  essere sempre conservato in frigorifero, a una
temperatura compresa tra 2 - 8 gradi C.
Evitare l'esposizione al calore eccessivo ed il congelamento.
6.5 Natura e contenuto della confezione
Norvir capsule e' fornito in flaconi color ambra  in  polietilene  ad
alta  densita'  (HDPE), contenenti 84 capsule ognuno. Ogni confezione
contiene 4 flaconi da 84 capsule (336 capsule).
7.  TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Abbott Laboratories Limited
Queenborough
Kent ME11 5EL
Regno Unito
8.  NUMERO DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI
EU/1/96/016/002
9.  DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
                                                          ALLEGATO II
                           ALLEGATO III.B.
                       FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
                         FOGLIO ILLUSTRATIVO
             NORVIR (ritonavir) soluzione orale 80mg/ml
QUALE FARMACO E' STATO PRESCRITTO? (Nome del prodotto e composizione)
NORVIR  (ritonavir)  soluzione  orale  contiene 80 mg/ml di ritonavir
disciolto in alcool,  acqua,  olio  di  ricino  poliossetilene  35  e
propilenglicole. Gli altri ingredienti comprendono: saccarina sodica,
acido  citrico  anidro,  essenza di menta piperita, aroma caramello e
colorante E110.
COME VIENE FORNITO NORVIR? (Forma farmaceutica)
NORVIR soluzione orale e' fornito in flacone color ambra da 90 ml per
dosi multiple. Ogni confezione contiene 5 flaconi da 90 ml.  Ogni  ml
di Norvir contiene 80 mg di ritonavir.
NORVIR e' anche fornito in capsule contenenti 100 mg di ritonavir.
CHE COS'E' NORVIR? (Gruppo farmaco-terapeutico)
NORVIR   e'   un  innbitore  dell'enzima  proteasi  del  virus  della
immunodeficienza umana (HIV). NORVIR aiuta a controllare  l'infezione
da  HIV  inibendo  o  interferendo  con  l'enzima  proteasi che l'HIV
utilizza per contagiare nuove cellule.
A CHI DEVO RIVOLGERMI SE HO DELLE DOMANDE SU NORVIR?
Se ha delle domande da porre su NORVIR, puo' rivolgersi al Suo Medico
curante o al Farmacista, o contattare direttamente il  rappresentante
locale,  indicato  in  fondo a questo foglietto illustrativo. Discuta
con il Suo Medico curante tutti i problemi relativi alla Sua salute.
PERCHE' MI E' STATO PRESCRITTO NORVIR? (Indicazioni terapeutiche)
Il Suo Medico Le ha prescritto  NORVIR  per  aiutarLa  a  controllare
l'infezione   da   HIV.   NORVIR  agisce  rallentando  la  diffusione
dell'infezione nel Suo organismo.
Una completa conoscenza degli  effetti  clinici  del  NORVIR  non  e'
ancora disponibile, ma ulteriori studi sono in corso.
NORVIR  puo'  essere  somministrato  con  altri  farmaci anti-HIV. Le
informazioni disponibili sull'uso di NORVIR con  altri  farmaci  sono
limitate.  Sara'  il  Suo  Medico  curante  a  stabilire quali sono i
farmaci migliori nel Suo caso.
A CHI NON PUO' ESSERE SOMMINISTRATO NORVIR? (Controindicazioni)
Coloro che sono allergici a NORVIR o a qualsiasi altro componente non
devono assumere questo farmaco.
Non assuma NORVIR in caso  di  gravidanza  o  di  allattamento  salvo
diversa  prescrizione  medica.  Avvisi  il Suo Medico non appena ha o
pensa di avere una gravidanza in corso o in caso di allattamento.
Gli  esperti  in  campo  sanitario  raccomandano  che  le  donne  con
infezione da HIV non allattino al seno i loro neonati, per evitare la
trasmissione dell'HIV.
I  bambini di eta' inferiore ai 12 anni non devono assumere NORVIR, a
meno di specifica indicazione del Medico curante.
I pazienti con gravi malattie epatiche non devono assumere NORVIR.
Durante  la  terapia  con  NORVIR  non  deve  assumere  astemizolo  o
terfenadina.  Questi farmaci sono comunemente utilizzati per trattare
sintomi  allergici  ed  e'  possibile  che  siano  disponibili  senza
presentazione di ricetta medica.
Durante   la   terapia  con  NORVIR  non  deve  assumere  alprazolam,
amiodarone, bepridil, bupropion, cisapride,  clorazepate,  clozapina,
diazepam,   diidroergotamina,   encainide,   ergotamina,   estazolam,
flecainide, flurazepam, meperidina, midazolam,  pimozide,  piroxicam,
propafenone,   propossifene,   chinidina,   rifabutina,  triazolam  o
zolpidem. Se Lei e' in terapia con uno di questi farmaci, domandi  al
Suo  Medico se puo' utilizzare un altro farmaco durante il periodo di
assunzione di NORVIR. Spesso esistono in commercio altri prodotti che
possono essere utilizzati in alternativa.
Il NORVIR puo' interagire con alcuni altri  farmaci,  con  potenziali
conseguenze  cliniche. L'uso dei seguenti farmaci in associazione con
il  NORVIR  deve  essere  effettuato  solamente  sulla  base  di  una
prescrizione medica:
immunosoppressori   (es.   ciclosporina,   tacrolimus),   antibiotici
macrolidi (es. eritromicina, claritromicina), farmaci  steroidi  (es.
desametazone,  prednisolone, etinilestradiolo), altri inibitori delle
proteasi dell'HIV,  antiistaminici  non  sedativi  (es.  loratidina),
calcio-antagonisti,    diversi    antidepressivi    triciclici   (es.
desipramina,   imipramina,   amitriptilina,   nortriptilina),   altri
antidepressivi (es. fluoxetina, paroxetina, sertralina), neurolettici
(es.   aloperidolo,   risperidone,   tioridazina),  antifungini  (es.
ketoconazolo,   itraconazolo),   morfinomimetici    (es.    metadone,
fentanyl), carbamazepina, warfarin, tolbutamide, teofilina.
Sia  certo  di aver riferito al Suo Medico di tutti i farmaci che sta
assumendo, compresi quelli che non necessitano di ricetta medica.
CHE COS'ALTRO DOVREI SAPERE  SU  NORVIR?  (Speciali  precauzioni  per
l'uso)
Non  interrompa  l'assunzione  di  NORVIR,  anche se si sente meglio,
senza prima consultare il Suo Medico curante.
NORVIR non ha mostrato di poter diminuire il rischio di  trasmissione
dell'HIV  ad  altre  persone  attraverso  i  rapporti  sessuali  o il
contatto con il sangue.  A  questo  scopo,  Lei  deve  utilizzare  le
adeguate precauzioni.
Coloro  che  soffrono  di  disturbi  epatici  e  che  assumono NORVIR
necessitano di particolari controlli. Il Suo Medico decidera'  se  si
tratta del Suo caso.
L'assunzione di NORVIR secondo la prescrizione dovrebbe garantirLe al
meglio  la  possibilita'  di  ritardare  lo sviluppo di resistenza al
farmaco.
Non deve assumere  nessun  farmaco  OTC  (senza  bisogno  di  ricetta
medica)  senza  aver  prima  consultato  il  Suo Medico. Informi ogni
Medico che Le prescriva dei medicinali della Sua terapia in corso con
NORVIR.
NORVIR soluzione orale contiene alcool. Pertanto durante  la  terapia
non  deve  assumere  farmaci  che  reagiscono  con  l'alcool, come il
disulfiram.
Non e' stata  specificamente  studiata  la  capacita'  di  NORVIR  di
interferire con la capacita' di guidare un'auto o di usare macchinari
pesanti. Poiche' sonnolenza e vertigine sono effetti collaterali noti
di  questo  farmaco,  NORVIR potrebbe interferire con la capacita' di
eseguire attivita' potenzialmente rischiose, come guidare  un'auto  o
di usare macchinari pesanti.
NORVIR soluzione orale contiene il 43% di alcool.
COME    DEVO    ASSUMERE    NORVIR?   (Posologia   e   modalita'   di
somministrazione)
Assuma NORVIR sempre secondo le modalita' indicate dal Suo Medico. Il
farmaco deve essere ingerito generalmente due volte  al  giorno,  per
via  orale. La dose completa sara' di 7.5 ml al mattino e 7.5 ml dopo
12 ore.
NORVIR deve essere assunto preferibilmente con i pasti.
Come tutti gli altri farmaci anti-HIV,  NORVIR  deve  essere  assunto
ogni giorno per aiutarLa a controllare l'HIV, indipendentemente dalla
sensazione  di  benessere  che  ne  possa  derivare.  Se  un  effetto
collaterale Le impedisce di assumere NORVIR come  prescritto,  avvisi
immediatamente il Suo Medico curante.
Se  salta  una  dose di farmaco, cerchi di prendere questa dose prima
possibile. Tuttavia, se una dose e' saltata,  non  raddoppi  la  dose
successiva.
Si  accerti  di avere sempre una quantita' sufficiente di farmaco, in
modo da non rimanerne sprovvisto. In caso di viaggio o di degenza  in
ospedale, si assicuri di avere NORVIR a sufficienza fino a quando non
avra' la possibilita' di acquistarne dell'altro.
NORVIR  soluzione orale ha un retrogusto prolungato. Puo' assumere la
soluzione da  sola,  oppure  mescolarla  a  latte  e  cioccolato  per
migliorarne  il  sapore.  NORVIR soluzione orale e' stato testato con
latte e cioccolato  per  accertare  che  la  dose  assorbita  rimanga
inalterata quando il farmaco e' miscelato. Esegua questa miscelazione
solo  con  una  dose  di  prodotto  per  volta, e cerchi di assumerla
subito. Non deve miscelare NORVIR  con  nessun  altro  liquido  senza
prima consultare il Suo Medico o Farmacista e non deve miscelarlo con
acqua.  Mangiare  cibi  salati,  o  bere prima o dopo l'assunzione di
NORVIR soluzione orale puo' attenuare il sapore che rimane in bocca.
COME POSSO MISURARE LA DOSE CORRETTA DELLA SOLUZIONE?
Apra il tappo, munito di chiusura di sicurezza per bambini, spingendo
con il palmo della mano  e  girando  in  senso  antiorario,  o  nella
direzione  della  freccia.  Consulti  il farmacista se ha difficolta'
nell'apertura del flacone.
                 * * * VEDERE FIGURA PAGINA 83 * * *
Il misurino fornito e' stato appositamente studiato per facilitare il
giusto dosaggio di NORVIR soluzione orale. Questo misurino, unito  al
tappo del flacone, e' l'unico che deve utilizzare per misurare la Sua
dose di farmaco.
Ponga  il misurino su una superficie liscia alla altezza degli occhi.
Lo riempia con NORVIR soluzione orale fino alla linea marcata con  il
dosaggio   corrispondente  alla  Sua  prescrizione.  Non  riempia  il
misurino seguendo le altre linee di dosaggio e non lo riempia troppo.
                 * * * VEDERE FIGURA PAGINA 83 * * *
HO ASSUNTO LA DOSE CORRETTA?
Non si preoccupi se nel misurino rimane un po'  di  NORVIR  soluzione
orale dopo che ha bevuto, in quanto e' normale che accada. Usi sempre
l'apposito  misurino  per  NORVIR  soluzione  orale in modo da essere
sicuro di assumere la dose giusta.
Lavi il misurino con detersivo e acqua calda prima possibile. Se  non
dispone  di  acqua e detersivo, pulisca l'interno del misurino con un
panno o fazzoletto di carta pulito e asciutto e in  seguito  lo  lavi
con  acqua  calda  e  detersivo.  Se  si  lascia  seccare  NORVIR nel
misurino,  questo  diventera'  bianco  e  rendera'   piu'   difficile
distinguere  le  linee di dosaggio nella successiva somministrazione.
Il liquido arancione rimasto nel misurino diventa bianco anche quando
viene  a  contatto  con  l'acqua.  Non   lavi   il   misurino   nella
lavastoviglie.
COSA SUCCEDE SE NE ASSUMO TROPPO? (Sovradosaggio)
Se  si accorge di avere assunto una dose di NORVIR maggiore di quella
corretta, si metta immediatamente  in  contatto  con  il  Suo  Medico
curante.  Se  non riesce a trovare il medico, si rivolga ad un Pronto
Soccorso.
QUALI  EFFETTI  COLLATERALI  POSSO   AVERE   CON   NORVIR?   (Effetti
indesiderati)
Durante il trattamento con NORVIR sono stati osservati alcuni effetti
collaterali. I piu' comuni sono stati: disturbi allo stomaco, vomito,
diarrea,  sensazione  di formicolio o di torpore alle mani, ai piedi,
intorno  alle  labbra  o  alla  bocca,  sensazione  di  stanchezza  e
debolezza e/o gusto sgradevole in bocca.
Sono  state reazioni allergiche, da leggere a gravi, con sintomi come
eruzione cutanea, orticaria o difficolta' respiratoria.
Avvisi  immediatamente  il  Suo  Medico  curante  dell'insorgenza  di
qualunque disturbo.
Alcuni pazienti affetti da emofilia di tipo A e B hanno presentato un
aumento degli episodi emorragici durante il trattamento con questo od
altri  inibitori della proteasi. Se cio' dovesse accadere, consultare
immediatamente il medico.
PER QUANTO TEMPO POSSO CONSERVARE UN FLACONE DI NORVIR? (Validita')
Dopo l'apertura si puo' conservare un  flacone  di  NORVIR  soluzione
orale  per  30 giorni, sia in frigorifero che a temperatura ambiente.
Se  il  flacone  e'  rimasto  chiuso  ed  e'  stato   conservato   in
frigorifero, il farmaco e' valido fino alla data di scadenza indicata
sulla  confezione.  Non  si  deve  assumere  NORVIR  dopo  la data di
scadenza e non si deve utilizzare il flacone che e' stato aperto  per
oltre 30 giorni.
Annoti la data di apertura del flacone di NORVIR soluzione orale.
COME   DEVO   CONSERVARE   NORVIR?   (Speciali   precauzioni  per  la
conservazione)
I  flaconi  di  NORVIR  soluzione  orale  possono  essere  tenuti  in
frigorifero  (2  -  8  gradi  C) o a temperatura ambiente (meno di 30
gradi C) per 30  giorni.  Non  conservi  NORVIR  soluzione  orale  in
prossimita'  di  fonti  di  calore o in luoghi troppo freddi (come in
macchina  in  periodi  di  caldo  o  di  freddo  eccessivo,   o   nel
congelatore).
E'  importante  tenere  NORVIR  nel  suo flacone e non trasferirlo in
altri contenitori.
Come per tutti gli altri farmaci, tenere NORVIR lontano dalla portata
dei bambini.
Produttore   e   titolare   dell'autorizzazione   all'immissione   in
commercio:
Abott Laboratories Limited
Queenborough
Kent ME11 5EL
Regno Unito
Data ultima revisione:
Per  qualsiasi  informazione  su  Norvir rivolgersi al rappresentante
locale del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
Belgique/Belgie                        Italia
Parc Scientifique                      04010 Campoverde di Aprilia
Rue du Bosquet, 2                      (Latina)
B-1348 Ottignies/Louvain-la-Neuve      Tel: (39-6) 928921
Tel: (32 10) 475-311
                                       Luxembourg
                                       (se referer a la Belgique/
                                       Belgie)
Danmark                                Nederland
Bygstubben 15, Trorod                  Maalderij 21
DK-2950 Vedebaek                       1185 ZB Amstelveen
Tel: (45-45) 67-01-00                  Tel: (31-20) 5454-500
                                       Osterreich
Deutschland                            Diefenbachgasse 35
Max-Planck-Ring 2                      A-1150 Vienna
Delkenheim                             Tel: (43-1) 891-22
D-65205 Wiesbaden
Tel: (49-6122) 58-0                    Portugal
                                       Rua de Cordova, 1-A
                                       Alfragide
Greece                                 2720 Amadora
512 Vouliagmenis Avenue                Tel: (351-1) 471-6903
GR 174 56 Alimos
Athens
Tel: (30-1) 9985-555
                                       Suomi
Espana                                 Vapaalantie 2 A
c/Josefa Valcarcel, 48                 SF-01650 Vantaa
28080 Madrid                           Tel: (358-0) 853-4022
Tel: (34-1) 337-5200
France                                 Sverige
12 Rue de la Couture                   Torshamnsgatan 24
Silic 233                              Kista, Stockholm
94528 Rungis Cedex                     Tel: (46-8) 703-6700
Tel: (33-1) 4560-2500
Ireland                                United Kingdom
1 Broomhill Business Park              Abbott House
Tallaght                               Norden Road
Dublin 24                              Maidenhead, Berkshire
Tel: (353-1) 451-7388                  SL6 4XE
                                       Tel: (44-1628) 773-355
                         FOGLIO ILLUSTRATIVO
                NORVIR (ritonavir) capsule da 100 mg
QUALE FARMACO E' STATO PRESCRITTO? (Nome del prodotto e composizione)
Ogni capsula di NORVIR  (ritonavir)  contiene  100  mg  di  ritonavir
disciolto   in   alcool,   olio   di   ricino   poliessetilene  35  e
propilenglicole.  Gli   altri   eccipienti   comprendono:   gliceridi
poliglicolici  saturi,  trigliceridi a media catena, polisorbato 80 e
acido citrico anidro. I componenti dell'involucro  sono:  gelatina  e
polisorbato  80.  I  componenti  della stampa sono: shellac, blue 2 e
titanio diossido.
COME VIENE FORNITO NORVIR? (Forma farmaceutica)
NORVIR  capsule  e' fornito in un flacone contenente 84 capsule. Ogni
confezione contiene 4 flaconi. Ogni capsula di Norvir contiene 100 mg
di ritonavir.
NORVIR e' anche fornito in soluzione orale  contenente  80  mg/ml  di
ritonavir.
CHE COS'E' NORVIR? (Gruppo farmaco-terapeutico)
NORVIR   e'   un  inibitore  dell'enzima  proteasi  del  virus  della
immunodeficienza umana (HIV). NORVIR aiuta a controllare  l'infezione
da  HIV  inibendo  o  interferendo  con  l'enzima  proteasi che l'HIV
utilizza per contagiare nuove cellule.
A CHI DEVO RIVOLGERMI SE HO DELLE DOMANDE SU NORVIR?
Se ha delle domande da porre su NORVIR, puo' rivolgersi al Suo Medico
curante o al Farmacista, o contattare direttamente il  rappresentante
locale,  indicato  in  fondo a questo foglietto illustrativo. Discuta
con il Suo Medico curante tutti i problemi relativi alla Sua salute.
PERCHE' MI E' STATO PRESCRITTO NORVIR? (Indicazioni terapeutiche)
Il Suo Medico Le ha prescritto  NORVIR  per  aiutarLa  a  controllare
l'infezione   da   HIV.   NORVIR  agisce  rallentando  la  diffusione
dell'infezione nel Suo organismo.
Una completa conoscenza degli  effetti  clinici  del  NORVIR  non  e'
ancora disponibile, ma ulteriori studi sono in corso.
NORVIR  puo'  essere  somministrato  con  altri  farmaci anti-HIV. Le
informazioni disponibili sull'uso di NORVIR con  altri  farmaci  sono
limitate.  Sara'  il  Suo  Medico  curante  a  stabilire quali sono i
farmaci migliori nel Suo caso.
A CHI NON PUO' ESSERE SOMMINISTRATO NORVIR? (Controindicazioni)
Coloro che sono allergici a NORVIR o a qualsiasi altro componente non
devono assumere questo farmaco.
Non assuma NORVIR in caso  di  gravidanza  o  di  allattamento  salvo
diversa  prescrizione  medica.  Avvisi  il Suo Medico non appena ha o
pensa di avere una gravidanza in corso o in caso di allattamento.
Gli  esperti  in  campo  sanitario  raccomandano  che  le  donne  con
infezione da HIV non allattino al seno i loro neonati, per evitare la
trasmissione dell'HIV.
I  bambini di eta' inferiore ai 12 anni non devono assumere NORVIR, a
meno di specifica indicazione del Medico curante.
I pazienti con gravi malattie epatiche non devono assumere NORVIR.
Durante  la  terapia  con  NORVIR  non  deve  assumere  astemizolo  o
terfenadina.  Questi farmaci sono comunemente utilizzati per trattare
sintomi  allergici  ed  e'  possibile  che  siano  disponibili  senza
presentazione di ricetta medica.
Durante   la   terapia  con  NORVIR  non  deve  assumere  alprazolam,
amiodarone, bepridil, bupropion, cisapride,  clorazepate,  clozapina,
diazepam,   diidroergotamina,   encainide,   ergotamina,   estazolam,
flecainide, flurazepam, meperidina, midazolam,  pimozide,  piroxicam,
propafenone,   propossifene,   chinidina,   rifabutina,  triazolam  o
zolpidem. Se Lei e' in terapia con uno di questi farmaci, domandi  al
Suo  Medico se puo' utilizzare un altro farmaco durante il periodo di
assunzione di NORVIR. Spesso esistono in commercio altri prodotti che
possono essere utilizzati in alternativa. Il NORVIR  puo'  interagire
con  alcuni altri farmaci, con potenziali conseguenze cliniche. L'uso
dei seguenti farmaci  in  associazione  con  il  NORVIR  deve  essere
effettuato   solamente   sulla   base  di  una  prescrizione  medica:
immunosoppressori   (es.   ciclosporina,   tacrolimus),   antibiotici
macrolidi  (es.  eritromicina, claritromicina), farmaci steroidi (es.
desametazone, prednisolone, etinilestradiolo), altri inibitori  delle
proteasi  dell'HIV,  antiistaminici  non  sedativi  (es. loratidina),
calcio-antagonisti,   diversi    antidepressivi    triciclici    (es.
desipramina,   imipramina,   amitriptilina,   nortriptilina),   altri
antidepressivi (es. fluoxetina, paroxetina, sertralina), neurolettici
(es.  aloperidolo,  risperidone,   tioridazina),   antifungini   (es.
ketoconazolo,    itraconazolo),    morfinomimetici   (es.   metadone,
fentanil), carbamazepina, warfarin, tolbutamide, teofillina.
Sia certo di aver riferito al Suo Medico di tutti i farmaci  che  sta
assumendo, compresi quelli che non necessitano di ricetta medica.
CHE  COS'ALTRO  DOVREI  SAPERE  SU  NORVIR? (Speciali precauzioni per
l'uso)
Non interrompa l'assunzione di NORVIR,  anche  se  si  sente  meglio,
senza prima consultare il Suo Medico curante.
NORVIR  non ha mostrato di poter diminuire il rischio di trasmissione
dell'HIV ad  altre  persone  attraverso  i  rapporti  sessuali  o  il
contatto  con  il  sangue.  A  questo  scopo,  Lei deve utilizzare le
adeguate precauzioni.
Coloro che  soffrono  di  disturbi  epatici  e  che  assumono  NORVIR
necessitano  di  particolari controlli. Il Suo Medico decidera' se si
tratta del Suo caso.
L'assunzione di NORVIR secondo la prescrizione dovrebbe garantirLe al
meglio la possibilita' di ritardare  lo  sviluppo  di  resistenza  al
farmaco.
Non  deve  assumere  nessun  farmaco  OTC  (senza  bisogno di ricetta
medica) senza aver prima  consultato  il  Suo  Medico.  Informi  ogni
Medico che Le prescriva dei medicinali della Sua terapia in corso con
NORVIR.
Non  e'  stata  specificamente  studiata  la  capacita'  di NORVIR di
interferire  con  la  capacita'  di  guidare  un'auto  o   di   usare
macchinari.  Poiche'  sonnolenza e vertigine sono effetti collaterali
noti di questo farmaco, NORVIR potrebbe interferire con la  capacita'
di  eseguire attivita' potenzialmente rischiose, come guidare un'auto
o di usare macchinari pesanti.
COME   DEVO   ASSUMERE   NORVIR?   (Posologia    e    modalita'    di
somministrazione)
Assuma NORVIR sempre secondo le modalita' indicate dal Suo Medico. Il
farmaco  deve  essere  ingerito generalmente due volte al giorno, per
via orale. La dose completa sara' di 6 capsule al mattino e 6 capsule
dopo 12 ore.
NORVIR deve essere assunto preferibilmente con i pasti.
Come tutti gli altri farmaci anti-HIV,  NORVIR  deve  essere  assunto
ogni giorno per aiutarLa a controllare l'HIV, indipendentemente dalla
sensazione  di  benessere  che  ne  possa  derivare.  Se  un  effetto
collaterale Le impedisce di assumere NORVIR come  prescritto,  avvisi
immediatamente il Suo Medico curante.
Se  salta  una  dose di farmaco, cerchi di prendere questa dose prima
possibile. Tuttavia, se una dose e' saltata,  non  raddoppi  la  dose
successiva.
Si  accerti  di avere sempre una quantita' sufficiente di farmaco, in
modo da non rimanere sprovvisto. In caso di viaggio o di  degenza  in
ospedale, si assicuri di avere NORVIR a sufficienza fino a quando non
avra' la possibilita' di acquistarne dell'altro.
COSA SUCCEDE SE NE ASSUMO TROPPO? (Sovradosaggio)
Se  si accorge di avere assunto una dose di NORVIR maggiore di quella
corretta, si metta immediatamente  in  contatto  con  il  Suo  Medico
curante.  Se  non riesce a trovare il Medico, si rivolga ad un Pronto
Soccorso.
QUALI  EFFETTI  COLLATERALI  POSSO   AVERE   CON   NORVIR?   (Effetti
indesiderati)
Durante il trattamento con NORVIR sono stati osservati alcuni effetti
collaterali. I piu' comuni sono stati: disturbi allo stomaco, vomito,
diarrea,  sensazione  di formicolio o di torpore alle mani, ai piedi,
intorno  alle  labbra  o  alla  bocca,  sensazione  di  stanchezza  e
debolezza e/o gusto sgradevole in bocca.
Sono  state reazioni allergiche, da leggere a gravi, con sintomi come
eruzione cutanea, orticaria o difficolta' respiratoria.
Avvisi  immediatamente  il  Suo  Medico  curante  dell'insorgenza  di
qualunque disturbo.
Alcuni pazienti affetti da emofilia di tipo A e B hanno presentato un
aumento degli episodi emorragici durante il trattamento con questo od
altri  inibitori della proteasi. Se cio' dovesse accadere, consultare
immediatamente il medico.
PER QUANTO TEMPO POSSO CONSERVARE UN FLACONE DI NORVIR? (Validita')
Non si deve assumere NORVIR dopo la data di scadenza  indicata  sulla
confezione.
COME   DEVO   CONSERVARE   NORVIR?   (Speciali   precauzioni  per  la
conservazione)
I flaconi di NORVIR capsule devono essere conservati in  frigorifero.
Non  conservi  NORVIR  capsule in prossimita' di fonti di calore o in
luoghi troppo freddi (come in macchina  in  periodi  di  caldo  o  di
freddo eccessivo, o nel congelatore).
E'  importante  tenere  NORVIR  nel  suo flacone e non trasferirlo in
altri contenitori.
Come per tutti gli altri farmaci, tenere NORVIR lontano dalla portata
dei bambini.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Abbott Laboratories Limited
Queenborough
Kent ME11 5EL
Regno Unito
Produttori
Abbott Laboratories Limited
Queenborough
Kent ME11 5EL
Regno unito
Abbott Laboratories S.A.
c/Josefa Valcarcel 48
28027 Madrid
Spagna
Data ultima revisione:
Per  qualsiasi  informazione  su  Norvir rivolgersi al rappresentante
locale del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
Belgique/Belgie                        Italia
Parc Scientifique                      04010 Campoverde di Aprilia
Rue du Bosquet, 2                      (Latina)
B-1348 Ottignies/Louvain-la-Neuve      Tel: (39-6) 928921
Tel: (32 10) 475-311
                                       Luxembourg
                                       (se referer a la Belgique/
                                       Belgie)
Danmark                                Nederland
Bygstubben 15, Trorod                  Maalderij 21
DK-2950 Vedebaek                       1185 ZB Amstelveen
Tel: (45-45) 67-01-00                  Tel: (31-20) 5454-500
                                       Osterreich
Deutschland                            Diefenbachgasse 35
Max-Planck-Ring 2                      A-1150 Vienna
Delkenheim                             Tel: (43-1) 891-22
D-65205 Wiesbaden
Tel: (49-6122) 58-0                    Portugal
                                       Rua de Cordova, 1-A
                                       Alfragide
Greece                                 2720 Amadora
512 Vouliagmenis Avenue                Tel: (351-1) 471-6903
GR 174 56 Alimos
Athens
Tel: (30-1) 9985-555
                                       Suomi
Espana                                 Vapaalantie 2 A
c/Josefa Valcarcel, 48                 SF-01650 Vantaa
28080 Madrid                           Tel: (358-0) 853-4022
Tel: (34-1) 337-5200
France                                 Sverige
12 Rue de la Couture                   Torshamnsgatan 24
Silic 233                              Kista, Stockholm
94528 Rungis Cedex                     Tel: (46-8) 703-6700
Tel: (33-1) 4560-2500
Ireland                                United Kingdom
1 Broomhill Business Park              Abbott House
Tallaght                               Norden Road
Dublin 24                              Maidenhead, Berkshire
Tel: (353-1) 451-7388                  SL6 4XE
                                       Tel: (44-1628) 773-355