MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

COMUNICATO

  Invito nazionale  a presentare  proposte nell'ambito  del Programma
d'azione per l'attuazione di una politica di formazione professionale
"Leonardo da Vinci" - 1998
(GU n.302 del 30-12-1997)

 
           MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
                                  E
                 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
       Invito nazionale a presentare proposte nell'ambito del
  Programma d'azione per l'attuazione di una politica di formazione
               professionale "Leonardo da Vinci" -1998
    Il  Consiglio  dell'Unione Europea ha istituito con Decisione del
6.12.94 (Decisione del Consiglio 94.819.CE del 6.12.94 - G.U.C.E.  n.
L  340.94)  il Programma d'Azione per l'attuazione di una politica di
formazione professionale della Comunita' Europea denominato "Leonardo
da Vinci".
    L'Invito generale a presentare proposte per  il  1998,  formulato
dalla   Commissione  Europea,  e'  stato  pubblicato  sulla  Gazzetta
Ufficiale della U.E. C372/23 del 9.12.97 ed e' consultabile anche  su
Internet  (http://europa.eq.int/en/comm/dg22).  Ad  esso i proponenti
faranno riferimento per quanto concerne:
    - il contesto di riferimento
    - i settori
    -  le  procedure,  le  modalita'  e  la  data   limite   per   la
presentazione delle proposte
    - gli indirizzi per l'invio
    -  le  condizioni  generali  (vademecum,  formulari  e guida alla
compilazione dei questionari)
    - le condizioni di qualita e priorita' delle proposte  a  livello
comunitario per il 1998
    piu'  le altre informazioni sulla durata e l'importo del sostegno
comunitario, le complementarieta' del Programma con altre  iniziative
e programmi, la partecipazione di paesi associati o di pre-adesione.
    La  Decisione  del  6.12.94  -  Allegato, Parte C:   Disposizioni
Generali - consente agli Stati Membri di rendere pubblico  un  invito
nazionale  a  presentare  proposte  di  progetto.  Scopo  dell'invito
nazionale e' di integrare, sottolineare o articolare ulteriormente le
priorita' identificate a livello comunitario, mediante il riferimento
a tematiche, indirizzi di azione e beneficiari, ritenuti di rilevanza
strategica a livello nazionale.
    Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale ed il  Ministro
della Pubblica Istruzione emanano pertanto il seguente:
               INVITO NAZIONALE A PRESENTARE PROPOSTE
       nell'ambito del Programma d'azione per l'attuazione di
 una politica di formazione professionale "Leonardo da Vinci" - 1998
    1. RIFERIMENTI
    Nell'Invito   generale  a  presentare  proposte  formulato  dalla
Commissione, i promotori potranno trovare  i  riferimenti  ad  alcuni
documenti  e  fonti  che  identificano  gli  scenari  del  Programma.
Inoltre, i proponenti interessati a presentare candidature  sui  temi
della   formazione  professionale  e  dell'inserimento  occupazionale
verificheranno la coerenza tra le proprie  proposte  e  le  linee  di
politica   nazionale   in   materia   di   istruzione   e  formazione
professionale, orientamento e occupazione.
    Indicazioni  utili  per  la progettazione potranno inoltre essere
reperite su:
    - Leonardo da Vinci - Progettazione e presentazione richieste  di
contributo: un percorso a piu' tappe;
    - I Repertori 1995 e 1996 dei progetti Leonardo da Vinci;
    tutti  disponibili  presso  l'Istanza  Nazionale di Coordinamento
Leonardo da Vinci, presso l'Istituto per lo Sviluppo della Formazione
Professionale dei Lavoratori (I.S.F.O.L.).
    2. CONSIDERAZIONI GENERALI
    Il  Ministero  del  Lavoro  e  della  Previdenza  Sociale  ed  il
Ministero  della  Pubblica  Istruzione,  Coordinatori  Nazionali  del
Programma, condividono pienamente contenuti e modalita' di attuazione
del Programma Leonardo da Vinci previsti nell'Avviso comunitario.
    Le  seguenti  considerazioni  generali   rendono   esplicite   le
risoluzioni  maturate  a  seguito  di  una valutazione sullo stato di
attuazione del Programma.
    - Considerati i risultati conseguiti e l'esigenza di  valorizzare
da  un  lato  le  esperienze  concluse  e,  dall'altro,  di creare le
premesse   per   una   razionalizzazione   dell'uso   delle   risorse
disponibili,  dovra'  essere  posta  un'attenzione  particolare  alle
pratiche di  disseminazione.  In  particolare,  i  progetti  dovranno
specificare  in  modo chiaro e dettagliato la strategia che intendono
attuare  per  diffondere  i  risultati  conseguiti   e   i   prodotti
realizzati,  attraverso  l'elaborazione  di  piani  di diffusione che
saranno  attuati  nel  corso  di  realizzazione  del   progetto.   In
considerazione  della  durata massima dei progetti pilota, fissata in
due anni dall'Avviso comunitario, si  raccomanda  di  riservare  alle
attivita'  di  disseminazione una parte non residuale del periodo per
il quale si richiede il contributo.
    -  L'accento  sulla  importanza  della  mobilita'   europea   dei
lavoratori  e  studenti  e'  gia'  contenuto nell'Avviso comunitario.
All'interno   della   condivisione   di   tale   sollecitazione,   si
sottolineano quali elementi di qualita':
    -  la  chiara  evidenziazione  della fisionomia di progetto delle
iniziative di scambio e collocamento, attraverso l'approfondimento di
aspetti quali la progettazione didattica, la diffusione di  risultati
e  modelli,  la  valutazione  interna, la verifica dell'impatto delle
iniziative sul sistema, sugli organismi coinvolti, sulla carriera dei
partecipanti, ecc.;
    -  la  composizione  multi-attore  del  partenariato,  che  possa
evidenziare  la  diversa  vocazione  dei  partners  e  valorizzare la
dimensione di alternanza formazione-lavoro della proposta;
    -  la  formulazione  di  proposte  in  favore   di   giovani   in
apprendistato;
    - la destinazione in Paesi di lingue meno diffuse;
    -   l'intenzione   esplicita   di   utilizzare   il   modello  di
certificazione dello scambio/collocamento proposto dai Ministeri  del
Lavoro e della Previdenza Sociale e della Pubblica Istruzione e dalla
Istanza  Nazionale  di  Coordinamento  (I.N.C.)  Leonardo  da  Vinci,
disponibile presso l'I.S.F.O.L.;
    Va inoltre evidenziato che l'accento posto  nell'Avviso  pubblico
comunitario  sui  progetti di collocamenti multinazionali richiede un
potenziamento delle attivita' di formazione linguistica; si evidenzia
dunque  con  particolare  enfasi  l'importanza  che  la  preparazione
linguistica  riveste  ai fini di una buona riuscita dello stage e che
sia attuata utilizzando strumenti e metodi adeguati.
    Criteri generali per la qualita' delle proposte
    I Coordinatori Nazionali, in accordo con il Comitato Nazionale di
Pilotaggio  del  Programma,  del  quale  fanno  parte  le Regioni, il
Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e  Tecnologica
e  le  rappresentanze delle Parti Sociali, hanno elaborato i seguenti
criteri generali per determinare la qualita' delle candidature:
    -  Il  progetto  dovra'  contenere  i  margini   piu'   ampi   di
TRASFERIBILITA',   intesa  anche  come  coerenza  e  possibilita'  di
collegamento con specifiche  strategie  e  progetti  nazionali  nelle
diverse  aree  dell'offerta  formativa (ad esempio: Piano di sviluppo
delle tecnologie didattiche,  Progetto  standard  formativi  e  unita
formative   capitalizzabili,   Indagini   nazionali   sui  fabbisogni
formativi);
    - La presenza della MULTIATTORIALITA', come  agente  facilitatore
dei  processi  di trasferimento dei risultati, funzione esercitata al
massimo della sua potenzialita' quando all'interno  del  partenariato
nazionale   e   transnazionale   siano   rappresentati   i   soggetti
istituzionali di governo dell'offerta formativa  ed  i  soggetti  del
mondo del lavoro;
    - I progetti dovranno mostrare la loro capacita' di supportare il
DIALOGO  SOCIALE,  anche  attraverso  il  coinvolgimento attivo degli
attori preposti allo sviluppo e alla regolamentazione del mercato del
lavoro e della contrattazione;
    - Le proposte che coinvolgeranno a vario titolo le PMI,  porranno
particolare  attenzione  all'aspetto  del  miglioramento dell'accesso
alla formazione continua,  attraverso  l'elaborazione  di  modelli  e
strumenti  di FaD e autoistruzione, nonche' di metodologie didattiche
compatibili  con  le  caratteristiche  strutturali  e   organizzative
adottate all'interno di questa tipologia di realta' produttiva;
    -  Saranno  incoraggiate pratiche di MAINSTREAMING, come sviluppo
di atteggiamenti  e  comportamenti  organizzativi,  sia  in  contesto
formativo  che  produttivo  che,  in  senso piu' generale, della vita
sociale  dei  cittadini,  informati  al  riconoscimento  delle   pari
opportunita';
    -  Laddove i progetti insistano sull'area dell'ORIENTAMENTO, come
agente facilitatore nella fase di adozione di scelte  che  riguardano
lo  sviluppo delle carriere scolastiche, formative e professionali di
individui e gruppi particolari, nonche' come  strumento  di  supporto
nelle   fasi   di   gestione   di   crisi  occupazionale  particolare
(outplacement, spin off), le azioni previste  dovranno  tenere  conto
dei  recenti  atti  legislativi e amministrativi di portata e valenza
nazionale,  nonche'  delle  strategie   elaborate   in   materia   di
orientamento a livello istituzionale.
    3. PRIORITA' NAZIONALI PER IL 1998
    Si rammenta che i proponenti dovranno fare riferimento all'Invito
Generale   a   presentare   proposte   formulato   dalla  Commissione
dell'Unione Europea,  Invito  che  individua,  per  il  1998,  cinque
priorita' di azione.
    Le  indicazioni seguenti riprendono ed integrano, con ulteriori e
piu' articolate sottolineature,  le  priorita'  della  Commissione  e
corrispondono  ad  alcuni  indirizzi strategici di lavoro fissati dai
Ministeri del Lavoro e della  Previdenza  Sociale  e  della  Pubblica
Istruzione.
    PRIORITA' 1: acquisizione di nuove competenze
    -   Progettazione  di  interventi  formativi  e  di  percorsi  di
valutazione che approfondiscano e  tengano  conto  della  nozione  di
trasparenza  delle  qualifiche  e  delle  competenze acquisite, anche
durante i tirocini, in occasione di esperienze condotte in situazioni
di apprendimento informali  (volontariato,  servizio  civile)  e  non
formali (azienda);
    -  Anticipazione  dei  fabbisogni  formativi legati a cambiamenti
normativi nazionali e comunitari;
    - Progettazione sperimentale di  percorsi  formativi  flessibili,
che   sappiano   rispondere   anche   ad   esigenze   particolari  ed
emergenziali;
    - Progettazione di curriculum formativi legati ai nuovi bacini di
impiego, con particolare riferimento alle attivita' di smaltimento  e
riciclaggio  dei  rifiuti,  nonche'  alle problematiche del risparmio
energetico;
    -  Promozione   di   percorsi   di   formazione   ed   educazione
all'autoimprenditorialita'  ed  alla  cooperazione  come  risposta ai
problemi occupazionali dei giovani;
    PRIORITA'  2:  ravvicinamento  tra  istituti  di   istruzione   o
formazione professionale e le imprese
    -  Percorsi formativi ed elaborazione di modelli per la creazione
di  passerelle  e  per   lo   sviluppo   di   relazioni   tra   mondo
dell'istruzione, della formazione professionale e del lavoro;
    -  Valorizzazione del contenuto formativo presente all'interno di
forme contrattuali a causa mista (Apprendistato e formazione-lavoro);
    - Progettazione di  interventi  formativi  come  cerniera  tra  i
periodi  di  impiego  nel quadro di rapporti di lavoro caratterizzati
dalla temporaneita'  (ad  es.  lavoro  interinale,  stagionale  o  in
generale a tempo determinato);
    PRIORITA' 3: lotta contro l'emarginazione
    - Progettazione di interventi e modelli formativi per insegnanti,
formatori,  operatori  di prima accoglienza, responsabili di gestione
delle risorse umane improntati alla interculturalita'.
    PRIORITA' 4: promuovere l'investimento nelle risorse umane
    - Elaborazione di percorsi di formazione continua, aggiornamento,
riqualificazione dei dipendenti pubblici coinvolti  dai  processi  di
riforma  legislativa  in  atto  con  particolare riferimento ai nuovi
servizi per l'impiego;
    - Elaborazione di percorsi di formazione continua, aggiornamento,
riqualificazione  di  insegnanti  e  formatori  quale   risposta   ai
cambiamenti  e  innovazioni in atto (ad es. trasformazione degli enti
in agenzie formative);
    - Elaborazione di percorsi formativi per adeguare  le  competenze
degli  addetti  nelle  PMI in materia di progettazione formativa, con
particolare attenzione a  quelle  di  gestione  di  aspetti  relativi
all'ottimizzazione    nell'uso   delle   opportunita'   nazionali   e
comunitarie e delle risorse economiche esistenti per il finanziamento
degli interventi.
    PRIORITA' 5: generalizzare  l'accesso  alle  conoscenze  con  gli
strumenti  della  societa'  dell'informazione nella prospettiva della
formazione lungo tutto l'arco della vita
    - Elaborazione di modelli e prodotti per la formazione a distanza
ed  autoistruzione  con particolare riferimento alla diffusione delle
competenze linguistiche;
    - Elaborazione di modelli (metodi, strumenti e indicatori) per la
valutazione  della  qualita'  di  prodotti  educativi  realizzati  su
supporti multimediali;
    -    Progettazione   di   mediateche   territoriali   finalizzate
all'orientamento individuale  e  delle  imprese  nell'acquisizione  e
nell'utilizzo dei prodotti multimediali;
    -  Progettazione  di moduli e sussidi formativi per l'adeguamento
delle competenze di  operatori  pubblici  e  privati  in  materia  di
utilizzo delle nuove tecnologie come risorsa per il miglioramento dei
servizi al cittadino;
    -  Progettazione  di  moduli  e  sussidi  formativi per estendere
l'accessibilita' alle occasioni di formazione, anche attraverso l'uso
di metodi della formazione a distanza, all'interno delle PMI.
    4. SCADENZE ED INDIRIZZI PER L'INVIO DELLE PROPOSTE
    LA DATA LIMITE PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE (PER TUTTE  LE
PROPOSTE  DELLE PARTI I, II E III) E' FISSATA AL 31 MARZO 1998 (FARA'
FEDE IL TIMBRO POSTALE). LA COMMISSIONE E  I  PAESI  PARTECIPANTI  SI
RISERVANO  IL  DIRITTO  DI NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LE PROPOSTE
SPEDITE DOPO TALE DATA.
    Le proposte relative alla Procedura 1, ovvero alle parti  I.1.1.,
III.1,  III.2.a  e III.3.a. devono essere spedite (l'originale piu' 4
copie) all'I.N.C. Leonardo da Vinci  presso  I.S.F.O.L.-  Via  Giovan
Battista Morgagni, 33 - 00161 ROMA tel. 06-445901 fax 44590475, con 2
copie  per  informazione all'Ufficio di Assistenza Tecnica creato per
assistere  la  Commissione  Europea  nell'attuazione  del   Programma
Leonardo.
    Le  proposte  relative  alla parte I.1.2 devono essere spedite (1
originale piu' 4 copie) solo all'I.N.C.   Leonardo  da  Vinci  presso
I.S.F.O.L., senza ulteriore copia all'Ufficio di Assistenza Tecnica.
    Le  proposte  relative  alla  Procedura 2, ovvero alle parti II e
III.2.a. devono essere spedite (1 originale piu' 3 copie) al seguente
indirizzo:
    Ufficio di Assistenza Tecnica  Programma  Leonardo  da  Vinci  9,
Avenue de l'Astronomie B 1210 Bruxelles
    con 2 copie per informazione all'I.S.F.O.L..
    5. AVVERTENZE
    Per facilitare la costituzione dei partenariati transnazionali e'
prevista  l'organizzazione,  in collaborazione con la Commissione, di
Seminari  di  contatto  a  livello  comunitario.  Le   modalita'   di
organizzazione  e  partecipazione  ai  seminari  sono specificate nel
bando comunitario.