DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 dicembre 1997 

  Proroga  dello stato  di  emergenza nelle  province  di Brindisi  e
Crotone  colpite   dalle  avversita'  atmosferiche  e   dagli  eventi
alluvionali dell'8,  9, 14 e 15  ottobre 1996 e dagli  eventi sismici
che nei  giorni 15  e 16  ottobre 1996 hanno  colpito le  province di
Reggio Emilia e Modena.
(GU n.1 del 2-1-1998)

                            IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto il  proprio decreto in data  18 ottobre 1996 con  il quale e'
stato prorogato lo stato di emergenza al 30 dicembre 1997;
  Considerato  che la  situazione di  emergenza nel  territorio delle
province di  Brindisi, Crotone,  Reggio Emilia  e Modena  continua ad
essere attuale poiche' la definizione degli interventi necessitano di
ulteriori tempi d'attuazione;
  Ritenuto che tale situazione di emergenza puo' essere superata solo
attraverso   l'adozione  di   ulteriori  provvedimenti   straordinari
contingibili ed urgenti;
  Vista la  deliberazione del  Consiglio dei Ministri  adottata nella
riunione del 23  dicembre 1997 su proposta  del Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento della protezione civile;
                              Decreta:
  Ai sensi  e per gli  effetti dell'art. 5,  comma 1, della  legge 24
febbraio 1992,  n. 225,  e' dichiarato  fino al  31 dicembre  1998 lo
stato di emergenza nelle province di Brindisi e Crotone colpite dalle
avversita' atmosferiche e dagli eventi alluvionali dell'8, 9, 14 e 15
ottobre 1996 e  dagli eventi sismici dei giorni 15  e 16 ottobre 1996
che hanno colpito le province di Reggio Emilia e Modena.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 23 dicembre 1997
                             Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                              Prodi
  Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
  della protezione civile
        Napolitano