Approvazione delle linee generali della "Seconda comunicazione nazionale alla convenzione sui cambiamenti climatici". (Deliberazione n. 211/97).(GU n.18 del 23-1-1998)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la convenzione sui cambiamenti climatici fatta a New York nel marzo 1992; Vista la delibera CIPE del 24 febbraio 1994 relativa al programma nazionale per il contenimento delle emissioni di anidride carbonica; Vista la prima comunicazione nazionale alla convenzione sui cambiamenti climatici di cui il CIPE ha preso atto in data 10 gennaio 1995; Vista la decisione del Consiglio dei Ministri dell'Unione europea per l'ambiente in data 3 marzo 1997; Vista la nota n. 3148/12 del 26 novembre 1997 del Ministero dell'ambiente che trasmette lo schema della "Seconda comunicazione nazionale alla convenzione sui cambiamenti climatici"; Ritenuto che, in attesa degli impegni che verranno assunti nella Conferenza di Kyoto (1-10 dicembre 1997) e delle conseguenti decisioni che potranno essere adottate dal Consiglio dei Ministri dell'Unione europea per l'ambiente previsto per il marzo 1998, possano essere condivise le linee generali di detta comunicazione, sia come adempimento di impegni internazionali, sia come misure tendenti a perseguire l'obiettivo nazionale di miglioramento della qualita' ambientale; Tenuto conto degli ulteriori effetti positivi che potrebbero derivare dagli interventi individuati, in termini di politica energetica e di sostegno all'occupazione; Ritenuto opportuno delineare i percorsi procedurali per l'approvazione da parte del CIPE dei programmi attuativi, al fine di consentire l'immediato avvio delle attivita' preparatorie in vista di una definizione degli obiettivi, coerente con le richiamate decisioni a livello internazionale; Delibera: 1. Il Governo presentera' alle sedi internazionali competenti la seconda comunicazione nazionale alla convenzione sui cambiamenti climatici predisposta dal Ministero dell'ambiente di cui alle premesse. 2. Entro il 30 aprile 1998 verranno sottoposti al CIPE gli specifici programmi - predisposti da ciascuna amministrazione competente - attuativi degli impegni scaturenti dalle decisioni internazionali richiamate in premessa. I programmi riguarderanno in particolare politiche e misure per: lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; la riduzione delle emissioni di gas serra dai settori di produzione, trasporto e distribuzione di energia; l'incremento dell'efficienza energetica presso i settori produttivi e gli utenti civili; il contenimento delle emissioni di gas di serra riferibili al settore dei trasporti; la riduzione delle emissioni negli altri settori diversi dall'energia; la cooperazione internazionale per la riduzione delle emissioni globali; la ricerca e il monitoraggio in materia di prevenzione e riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio; la formazione e informazione sulle tematiche del cambiamento climatico globale. 3. Nella predisposizione dei programmi di contenimento delle emissioni di gas di serra verranno favorite quelle misure: che presentino un piu' favorevole rapporto fra risorse impegnate e risultati attesi; che siano coerenti con gli obiettivi generali di politica economica e che, in particolare, insieme agli effetti di riduzione delle emissioni, concorrano: al consolidamento e sviluppo dell'occupazione; al miglioramento della bilancia dei pagamenti; al rafforzamento del sistema produttivo; al riequilibrio territoriale; alla riduzione della dipendenza energetica; che prevedano un significativo coinvolgimento finanziario di operatori privati; che favoriscano l'utilizzo di risorse comunitarie. 4. I programmi dovranno individuare le occorrenze finanziarie necessarie alla loro attuazione, indicando le diverse fonti e modalita' di finanziamento (pubbliche, private, manovre tariffarie, project financing). Eventuali azioni attivate prima della definizione di detti programmi dovranno comunque trovare copertura finanziaria sugli stanziamenti delle singole amministrazioni interessate. 5. Al fine di conseguire un piu' elevato livello di integrazione nella elaborazione dei surrichiamati programmi attuativi e' istituito un gruppo di lavoro interministeriale presieduto dal Ministero dell'ambiente e composto dai Ministeri dell'industria, dei lavori pubblici, delle politiche agricole, del tesoro, bilancio e programmazione economica, dei trasporti, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e con la partecipazione di rappresentanti delle regioni. Roma, 3 dicembre 1997 Il Presidente delegato: Ciampi