MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA

DECRETO 24 febbraio 1998 

  Riconoscimento di  titoli di studio esteri  quali titoli abilitanti
per l'iscrizione in Italia all'albo degli avvocati.
(GU n.59 del 12-3-1998)

                        IL DIRETTORE GENERALE
           degli affari civili e delle libere professioni
  Visti gli  articoli 1  e 8  della legge 29  dicembre 1990,  n. 428,
recante   disposizioni  per   l'adempimento  di   obblighi  derivanti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea;
  Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione
della  direttiva n.  89/48/CEE del  21 dicembre  1988 relativa  ad un
sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore
che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni;
  Vista l'istanza del sig. Favilli Giovanni, cittadino italiano, nato
a Siena il 24 febbraio 1968,  diretta ad ottenere, ai sensi dell'art.
12  del sopra  indicato  decreto legislativo,  il riconoscimento  del
titolo  professionale  di  "Advocat"  di cui  e'  in  possesso,  come
attestato dal Col.legi d'Advocats de  Sant Feliu De Llobregat (E), ai
fini  dell'accesso  ed  esercizio  in  Italia  della  professione  di
avvocato;
  Considerato  che il  sopraindicato  e' stato  insignito del  titolo
accademico italiano di  "dottore in giurisprudenza" in  data 9 luglio
1992 presso l'Universita' degli studi di Siena;
  Considerato che ha altresi' conseguito  il titolo di "llicenciat en
Dret"  nella  sessione  di  settembre 1997  presso  l'Universita'  di
Barcellona in Spagna;
  Visto l'art. 12, comma 8, del decreto legislativo n. 115/1992;
  Visto l'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 115/1992, sopra
indicato;
                              Decreta:
  1. Al sig. Favilli Giovanni, cittadino italiano, nato a Siena il 24
febbraio 1968,  sono riconosciuti  i titoli  professionali di  cui in
premessa  quali   titoli  validi  per  l'iscrizione   all'albo  degli
"avvocati".
  2. Detto riconoscimento e' subordinato  al superamento di una prova
volta ad accertare, a mezzo  di un colloquio, la conoscenza acquisita
in materia di ordinamento e deontologia forensi.
   Roma, 24 febbraio 1998
                                  Il direttore generale: Hinna Danesi