Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.74 del 30-3-1998)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Parma, approvato con regio decreto 13 ottobre 1927 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168 e in particolare l'art. 16 comma 1 relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341 ed in particolare l'art. 11; Visti il decreto ministeriale 30 ottobre 1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 59 del 12 marzo 1993 recante "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al diploma universitario di operatore dei beni culturali"; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dagli organi deliberativi di questo Ateneo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 1995 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 29 febbraio 1996, con cui, previo parere del Consiglio universitario nazionale, e' stato approvato il piano di sviluppo dell'Universita' per gli anni 1994/1996, che per l'Universita' di Parma prevede, tra l'altro l'istituzione del diploma universitario di operatore dei beni culturali; Rilevata quindi la necessita' di accogliere la richiesta dei competenti organi accademici compresa nel citato piano di sviluppo dell'Universita' per gli anni accademici 1994/1996, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Decreta: Lo statuto di questo Ateneo, approvato e modificato con i decreti sopraindicati e' ulteriormente modificato come appresso: L'art. 40 dello statuto vigente di questo Ateneo viene cosi' modificato: "La facolta' di lettere e filosofia rilascia la laurea in lettere, in filosofia, in lingue e letterature straniere, in conservazione dei beni culturali, in scienze dell'educazione, in psicologia, in sociologia ed il diploma universitario in operatore dei beni culturali.". Dopo l'art. 47 e con conseguente spostamento della numerazione successiva, viene inserito il seguente nuovo articolo: Art. 48. Diploma universitario in operatore di beni culturali Art. 1 (Costituzione e durata del corso di diploma). - Il corso di diploma ha lo scopo di fornire un'adeguata conoscenza di metodi e contenuti culturali e scientifici orientata al conseguimento del livello formativo richiesto dalle aree professionali degli archivisti, dei bibliotecari, degli esperti dei beni storicoartistici, archeologici e musicali e degli operatori del restauro dei beni culturali. Il corso di diploma fornira' agli allievi una formazione integrata teoricopratica fondata su aree criticamente e metodologicamente orientate in direzione paleografica, diplomatica, storicoartistica, storicoarcheologica, storicoscientifica e informaticaamministrativa, attraverso un'ermeneutica aggiornata che consenta l'accesso a strumenti adeguati per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. La durata del corso di diploma e' stabilita in tre anni. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di diploma di operatore dei beni culturali. Art. 2 (Accesso al corso di diploma). - L'iscrizione al corso di diploma e' regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accessi agli studi universitari. Il numero degli iscritti a ciascun corso e' stabilito annualmente dal senato accademico, sentiti il consiglio di facolta' e quelli delle strutture didattiche competenti, in base alle risorse disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali del Ministro dell'universita' e della ricerca, ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990. Le modalita' delle prove di ammissione sono stabilite dal Consiglio della struttura didattica competente. Art. 3 (Corsi di laurea e di diplomi affini. Riconoscimenti). - Ai fini del proseguimento degli studi, il corso di diploma universitario di cui all'art. 1 e' riconosciuto affine ai corsi di laurea in lettere, indirizzo classico e indirizzo moderno, e storia; ai corsi di laurea in conservazione dei beni culturali, indirizzo archeologico, archivistico e librario e storicoartistico; al corso di laurea in materie letterarie. Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio competente riconoscera', anche previa integrazione, gli insegnamenti seguiti con esito positivo, avendo riguardo alla loro validita' culturale, propedeutica o professionale, per la formazione richiesta dal corso al quale sono chiesti il trasferimento o l'iscrizione. Le modalita' del riconoscimento sono fissate dal manifesto degli studi. In esso sara' indicato l'anno di corso al quale lo studente potra' iscriversi. Questo non potra' essere superiore al terzo. Art. 4 (Articolazione del corso degli studi). - Il corso di diploma si articola in una prima parte dedicata alla formazione di base e in una seconda con otto indirizzi attivabili: archivistico; beni librari; storicoartistico; beni musicali; beni archeologici; informatico; documentalisti; storicoscientifico. L'attivita' didattica complessiva comprende non meno di milletrecento ore di cui almeno centocinquanta ore di esercitazioni pratiche di laboratorio e di tirocinio, e di apprendimento delle principali lingue d'uso. Le attivita' pratiche possono essere svolte anche presso qualificati enti e istituti, pubblici e privati, con i quali si siano stipulate apposite convenzioni. L'ordinamento didattico e' formulato con riferimento ad aree disciplinari intese come insiemi di discipline scientificamente affini, raggruppate per consentire di raggiungere definiti obiettivi didatticoformativi e individuate al successivo art. 5, in cui per ciascuna di esse e' previsto il numero minimo di ore di attivita' didattiche. L'attivita' didattica sara' articolata in quindici discipline di durata annuale. Sono, poi, previsti due cicli didattici brevi, le ore di attivita' pratiche e di laboratorio, e quelle di studio delle lingue. Art. 5 (Ordinamento didattico). - Le quindici discipline annuali e i due cicli brevi, nonche' le attivita' di laboratorio e di tirocinio, dovranno riguardare le discipline incluse nelle apposite aree. I due cicli didattici brevi dovranno riguardare le discipline indicate come opzionali. Le prime sei discipline annuali concorreranno alla formazione di base e riguarderanno una disciplina per ciascuna delle seguenti aree: Area 1 - Diritto e organizzazione: storia del diritto italiano; diritto amministrativo; diritto pubblico; economia e organizzazione aziendale; diritto e legislazione dei beni culturali. Area 2 - Storia: storia greca; storia romana; storia bizantina; storia medievale; storia moderna; storia contemporanea; storia del Vicino Oriente Antico; storia dell'India e dell'Asia centrale; storia dell'Asia orientale. Area 3 - Storia dell'arte: storia dell'arte greca e romana; storia dell'arte bizantina; storia dell'arte medievale; storia dell'arte moderna; storia dell'arte contemporanea; storia dell'arte musulmana; storia dell'arte dell'India e dell'Asia centrale; storia dell'arte dell'Estremo Oriente; storia dell'arte dell'Asia sudorientale; storia dell'arte tibetana e mongola; storia dell'arte copta. Area 4 - Storia della scienza: storia della scienza e della tecnica; storia del pensiero scientifico; storia e metodologia della scienza. Area 5 - Informatica: informatica generale; telematica; elaborazione delle immagini. Area 6 - Lingue straniere: lingua inglese; lingua francese; lingua tedesca; lingua spagnola. Le altre nove annualita' riguarderanno le discipline raggruppate nelle sette aree previste per ciascuno degli otto indirizzi in cui il corso di diploma potra' essere articolato e che di seguito si elencano. Il manifesto degli studi indichera' il numero delle discipline da scegliersi entro ciascuna area, fermo restando l'obbligo del concorso di ciascuna di esse. Nel caso dell'indirizzo informatico per i beni culturali, le discipline da scegliersi non potranno essere inferiori a due. Potra' trattarsi, oltreche' di quelle inserite nell'area 2, anche quelle contenute nell'area 5 della formazione di base. Indirizzo archivistico Area 1 - Archivistica: archivistica generale; archivistica speciale medievale; archivistica speciale moderna e contemporanea. Area 2 - Diplomatica: diplomatica; diplomatica contemporanea. Area 3 - Paleografia: paleografia latina; codicologia; paleografia greca; esegesi delle fonti storiche. Area 4 - Latino: latino medievale; latino moderno; lingua latina. Area 5 - Scienze bibliotecarie: biblioteconomia; bibliografia; bibliologia. Area 6 - Tecnologie archivistiche: tecnologie archivistiche; informatica applicata agli archivi; procedure di formazione e organizzazione degli archivi. Area 7 - Restauro: teoria del restauro; restauro del libro a stampa e del manoscritto; storia e tecniche del restauro. Indirizzo beni librari Area 1 - Scienze bibliotecarie: biblioteconomia; bibliografia; bibliologia. Area 2 - Archivistica: archivistica generale; archivistica speciale medievale; archivistica speciale moderna e contemporanea. Area 3 - Diplomatica: diplomatica; diplomatica contemporanea. Area 4 - Latino e greco: latino medievale; latino moderno; lingua moderna; lingua greca. Area 5 - Tecnologia e tecniche della documentazione: tecnica dei cataloghi e classificazione; teoria e tecnica della documentazione; documentazione automatica; gestione automatica degli archivi e delle biblioteche; sistemi informativi documentali e bibliografici. Area 6 - Storia del libro: storia della stampa e dell'editoria; storia del libro; storia delle biblioteche; codicologia. Area 7 - Restauro: teoria del restauro; restauro del libro a stampa e del manoscritto; storia e tecniche del restauro. Indirizzo per documentalisti Area 1 - Scienze bibliotecarie: biblioteconomia; bibliografia; bibliologia. Area 2 - Informatica: informatica applicata; basi di dati e sistemi informativi; sistemi di elaborazione; gestione automatica degli archivi e delle biblioteche. Area 3 - Letteratura: letteratura italiana; letteratura italiana moderna e contemporanea. Area 4 - Teoria e tecnica della documentazione: tecnica dei cataloghi e della classificazione; teoria e tecnica della documentazione; documentazione automatica; sistemi informativi documentali e bibliografici. Area 5 - Statistica ed economia: elementi di statistica; economia politica; scienza dell'amministrazione; economia dell'arte e della cultura. Area 6 - Tecnologia della documentazione: gestione automatica degli archivi e delle biblioteche; sistemi informativi documentati e bibliografici. Area 7 - Restauro: teoria del restauro; restauro del libro a stampa del manoscritto; storia e tecniche del restauro; restauro dei materiali di documentazione audiovisiva. Indirizzo storicoartistico Area 1 - Storia dell'arte: storia dell'arte greca e romana; storia dell'arte bizantina; storia dell'arte medievale; storia dell'arte moderna; storia dell'arte contemporanea; storia dell'arte musulmana; storia dell'arte dell'India e dell'Asia Centrale; storia dell'arte dell'Estremo Oriente; storia dell'arte dell'Asia Sudorientale; storia dell'arte tibetana e mongola; storia dell'arte copta. Area 2 - Arti applicate: storia della miniatura; storia del disegno, dell'incisione e della grafica; archeologia industriale; storia delle arti applicate e dell'oreficeria. Area 3 - Teoria e tecnica delle arti: museografia e museotecnica; storia delle tecniche artistiche; teoria e storia della cartografia; storia delle arti grafiche; storia e tecnica della fotografia e degli audiovisivi; teoria e tecnica della cinematografia; storia delle tecniche del cinema; museologia e storia del collezionismo; metodologia della storia dell'arte. Area 4 - Teoria e tecniche del restauro: teoria del restauro; storia e tecniche del restauro delle opere d'arte; chimica del restauro; restauro dei materiali di documentazione audiovisiva; teoria e tecniche del restauro dei manufatti. Area 5 - Disegno e rilievo: disegno e rilievo; elementi di topografia e fotogrammetria. Area 6 - Discipline artistiche: psicologia dell'arte; semiologia delle arti; sociologia dell'arte. Area 7 - Estetica: estetica; storia e critica del cinema; storia della critica d'arte; fenomenologia degli stili; semiotica del cinema; semiotica. Art. 48. Diploma universitario in operatore di beni culturali Indirizzo beni musicali Area 1 - Storia: storia della musica; storia della musica dell'eta' classica; storia della musica medievale e rinascimentale; storia della musica dell'eta' moderna; storia della musica contemporanea; storia della musica popolare. Area 2 - Tecniche della musica: elementi di elettroacustica; organologia; elementi di armonia e contrappunto. Area 3 - Semiologia: storia delle notazioni musicali; paleografia musicale; paleografia musicale bizantina; semiologia musicale; teoria e storia della notazione musicale nel Medioevo; teoria e storia della notazione musicale nel Rinascimento. Area 5 - Documentazione, conservazione e restauro: bibliologia e storia della tradizione manoscritta; metodologia e tecniche del restauro dei beni musicali; museotecnica e museografia musicale; documentazione musicale. Area 6 - Teoria musicale: teoria musicale; storia della teoria musicale classica; storia della teoria musicale medievale e rinascimentale. Area 7 - Discipline ausiliarie: estetica musicale; drammaturgia musicale; metodologia della critica musicale; etnomusicologia. Indirizzo beni archeologici Area 1 - Storia dell'arte antica: storia dell'arte greca e romana; storia dell'arte bizantina; storia dell'arte dell'Estremo Oriente; storia dell'arte dell'India e dell'Asia Centrale. Area 2 - Archeologia: archeologia greca e romana; archeologia della Magna Grecia; archeologia feniciopunica; archeologia tardoantica; archeologia cristiana; archeologia medievale; egittologia; archeologia del Vicino e Medio Oriente; archeologia e storia dell'arte dell'India; archeologia e storia dell'arte iranica; archeologia e storia dell'arte dell'Asia Centrale; archeologia e storia dell'arte dell'Asia Sudorientale; archeologia e storia dell'arte dell'Asia Orientale. Area 3 - Preistoria, e protostoria: ecologia preistorica; civilta' preclassiche; paletnologia; protostoria europea; paleontologia umana e animale; etruscologia; civilta' dell'Italia preromana. Area 4 - Etnoantropologia: etnologia; antropologia culturale; geografia storica; antropologia storica del mondo antico. Area 5 - Tecniche del rilevamento e della documentazione: rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi; metodologia e tecniche della ricognizione e dello scavo; telerilevamento e rilevazione di immagini; elementi di topografia e fotogrammetria; topografia antica. Area 6 - Archeometria: rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi; archeometria; geoarcheologia; bioarcheologia; elementi di ecologia. Area 7 - Restauro: teoria e tecniche del restauro dei manufatti archeologici; storia e tecniche del restauro; museografia e museotecnica; museologia e storia del collezionismo; chimica del restauro. Indirizzo informatico Area 1 - Diritto: elementi di diritto per archivisti; diritto e legislazione dell'informatica; diritto d'autore. Area 2 - Informatica: informatica applicata; gestione automatica degli archivi e delle biblioteche; basi di dati e sistemi informativi; sistemi di elaborazione. Area 3 - Tecnica della documentazione: tecnica dei cataloghi e classificazione; teoria e tecnica della documentazione; teoria e tecniche della documentazione audiovisiva; tecniche di documentazione automatica. Area 4 - Archivistica o bibliografia: archivistica generale; archivistica speciale; bibliografia; biblioteconomia. Area 5 - Restauro: teoria del restauro; restauro del libro a stampa e del manoscritto; storia e tecniche del restauro. Area 6 - Storia della scienza: storia della scienza e della tecnica; storia delle innovazioni tecnologiche. Area 7 - Museografia e museotecnica: museografia; museologia e storia del collezionismo; museotecnica; catalogazioni; teoria e storia dei sistemi di classificazione; conservazione di beni culturaliscientifici. Indrizzo storicoscientifico Area 1 - Museografia e museotecnica: museografia; museotecnica; catalogazioni; teoria e storia dei sistemi di classificazione; conservazione di beni culturaliscientifici; conservazione e gestione delle medioteche. Area 2 - Storia della scienza e della tecnica: storia della scienza e della tecnica; storia della chimica; storia della fisica; storia della medicina; acheologia industriale. Area 3 - Storia della strumentazione scientifica: storia degli strumenti scientifici; storia della didattica delle scienze; museologia e storia del collezionismo scientifico. Area 4 - Teoria e tecniche del restauro: teoria del restauro; storia e tecniche del restauro; restauro dei beni culturali scientifici; restauri dei reperti naturalistici; restauro dei materiali di documentazione audiovisiva. Area 5 - Analisi dei materiali: analisi chimica; analisi diffrattometrica e strutturale; analisi chimica strumentale; analisi della corrosione e protezione dei materiali. Area 6 - Natura dei materiali: petrografia dei beni culturali; metallografia dei beni culturali; materiali cellulosici, tessuti e legno; materiali ceramici, vetrosi, leganti. Area 7 - Archeometria: archeometria metodologica; geoarcheometria; petroarcheometria; bioarcheometria; ecologia preistorica. E' previsto un ciclo didattico a se' stante dedicato ad una seconda lingua d'uso per ciascun indirizzo. Il numero minimo di ore di attivita' didattica e' fissato in settanta ore per ciascuna disciplina. I due cicli didattici brevi riguarderanno, per ciascun indirizzo, le discipline indicate come opzionali dalla facolta' presso le quali il corso di diploma e' istituito. Il numero minimo di ore di attivita' didattiche per i cicli brevi e' fissato in trenta ore per ciascuna disciplina. Art. 6 (Esame di diploma). - L'esame di diploma tende ad accertare la preparazione complessiva raggiunta e ha un suo momento qualificante nella discussione di un elaborato finale steso dallo studente. Art. 7 (Regolamento dei corsi di diploma) - I consigli delle competenti strutture didattiche determinano, con apposito regolamento, in conformita' di quello didattico, l'articolazione dei corsi di diploma, secondo quanto previsto dall'art. 11, comma 2, della legge n. 341/1990. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Parma, 23 febbraio 1998 Il pro rettore: Scaravelli