UNIVERSITA' DI PARMA

DECRETO RETTORALE 23 febbraio 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.74 del 30-3-1998)

                             IL RETTORE
  Visto lo  statuto dell'Universita' degli studi  di Parma, approvato
con  regio decreto  13  ottobre 1927  e  successive modificazioni  ed
integrazioni;
  Visto  il   testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione  superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il  regio decreto-legge 20  giugno 1935, n.  1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il regio  decreto 30  settembre 1938,  n. 1652  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
  Vista la  legge 9 maggio  1989, n. 168  e in particolare  l'art. 16
comma 1 relativo alle modifiche di statuto;
  Vista la  legge 19 novembre 1990,  n. 341 ed in  particolare l'art.
11;
  Visti  il decreto  ministeriale  30 ottobre  1992 pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 59 del 12 marzo 1993 recante
"Modificazioni all'ordinamento  didattico universitario relativamente
al diploma universitario di operatore dei beni culturali";
  Viste le proposte di modifica  dello statuto formulate dagli organi
deliberativi di questo Ateneo;
  Visto il  decreto del Presidente  della Repubblica del  30 dicembre
1995 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  n. 50 del 29 febbraio 1996,
con  cui, previo  parere  del Consiglio  universitario nazionale,  e'
stato approvato  il piano di  sviluppo dell'Universita' per  gli anni
1994/1996,  che  per  l'Universita'  di Parma  prevede,  tra  l'altro
l'istituzione  del  diploma  universitario   di  operatore  dei  beni
culturali;
  Rilevata  quindi  la  necessita'  di accogliere  la  richiesta  dei
competenti organi  accademici compresa  nel citato piano  di sviluppo
dell'Universita'  per gli  anni  accademici 1994/1996,  in deroga  al
termine  triennale di  cui all'ultimo  comma dell'art.  17 del  testo
unico 31 agosto 1933, n. 1592;
                              Decreta:
  Lo statuto di  questo Ateneo, approvato e modificato  con i decreti
sopraindicati e' ulteriormente modificato come appresso:
  L'art.  40  dello statuto  vigente  di  questo Ateneo  viene  cosi'
modificato:
  "La facolta' di lettere e  filosofia rilascia la laurea in lettere,
in filosofia, in lingue e letterature straniere, in conservazione dei
beni  culturali,  in  scienze   dell'educazione,  in  psicologia,  in
sociologia  ed  il  diploma   universitario  in  operatore  dei  beni
culturali.".
  Dopo  l'art. 47  e  con conseguente  spostamento della  numerazione
successiva, viene inserito il seguente nuovo articolo:
                              Art. 48.
         Diploma universitario in operatore di beni culturali
  Art. 1 (Costituzione e durata del  corso di diploma). - Il corso di
diploma ha  lo scopo  di fornire un'adeguata  conoscenza di  metodi e
contenuti  culturali e  scientifici  orientata  al conseguimento  del
livello   formativo   richiesto   dalle  aree   professionali   degli
archivisti,    dei    bibliotecari,    degli   esperti    dei    beni
storicoartistici,  archeologici  e  musicali e  degli  operatori  del
restauro dei beni culturali.
  Il corso di diploma fornira'  agli allievi una formazione integrata
teoricopratica  fondata  su  aree  criticamente  e  metodologicamente
orientate in  direzione paleografica,  diplomatica, storicoartistica,
storicoarcheologica, storicoscientifica  e informaticaamministrativa,
attraverso  un'ermeneutica   aggiornata  che  consenta   l'accesso  a
strumenti adeguati per la conservazione  e la valorizzazione dei beni
culturali.
  La durata del corso di diploma e' stabilita in tre anni.
  Al compimento degli studi viene  conseguito il titolo di diploma di
operatore dei beni culturali.
  Art. 2  (Accesso al corso di  diploma). - L'iscrizione al  corso di
diploma e' regolata  in conformita' alle norme vigenti  in materia di
accessi agli studi universitari.
  Il numero degli  iscritti a ciascun corso  e' stabilito annualmente
dal  senato accademico,  sentiti il  consiglio di  facolta' e  quelli
delle  strutture   didattiche  competenti,   in  base   alle  risorse
disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri
generali  del Ministro  dell'universita'  e della  ricerca, ai  sensi
dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990.
  Le modalita' delle prove di ammissione sono stabilite dal Consiglio
della struttura didattica competente.
  Art. 3 (Corsi di laurea e  di diplomi affini. Riconoscimenti). - Ai
fini del proseguimento degli studi, il corso di diploma universitario
di  cui all'art.  1  e' riconosciuto  affine ai  corsi  di laurea  in
lettere, indirizzo classico  e indirizzo moderno, e  storia; ai corsi
di   laurea   in   conservazione  dei   beni   culturali,   indirizzo
archeologico, archivistico e librario e storicoartistico; al corso di
laurea in materie letterarie.
  Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio competente riconoscera',
anche  previa  integrazione,  gli   insegnamenti  seguiti  con  esito
positivo, avendo riguardo alla loro validita' culturale, propedeutica
o professionale, per la formazione  richiesta dal corso al quale sono
chiesti il trasferimento o l'iscrizione.
  Le modalita'  del riconoscimento  sono fissate dal  manifesto degli
studi. In  esso sara' indicato l'anno  di corso al quale  lo studente
potra' iscriversi. Questo non potra' essere superiore al terzo.
  Art. 4 (Articolazione del corso degli studi). - Il corso di diploma
si articola in una prima parte  dedicata alla formazione di base e in
una seconda con otto indirizzi attivabili:
   archivistico;
   beni librari;
   storicoartistico;
   beni musicali;
   beni archeologici;
   informatico;
   documentalisti;
   storicoscientifico.
  L'attivita'   didattica   complessiva   comprende   non   meno   di
milletrecento ore  di cui almeno centocinquanta  ore di esercitazioni
pratiche  di laboratorio  e di  tirocinio, e  di apprendimento  delle
principali lingue d'uso.
  Le   attivita'  pratiche   possono  essere   svolte  anche   presso
qualificati enti e istituti, pubblici e privati, con i quali si siano
stipulate apposite convenzioni.
  L'ordinamento  didattico  e'  formulato  con  riferimento  ad  aree
disciplinari  intese  come  insiemi  di  discipline  scientificamente
affini, raggruppate per consentire  di raggiungere definiti obiettivi
didatticoformativi e  individuate al  successivo art.  5, in  cui per
ciascuna di  esse e' previsto  il numero  minimo di ore  di attivita'
didattiche.
  L'attivita' didattica  sara' articolata  in quindici  discipline di
durata annuale. Sono, poi, previsti due cicli didattici brevi, le ore
di  attivita' pratiche  e di  laboratorio, e  quelle di  studio delle
lingue.
  Art. 5 (Ordinamento didattico). -  Le quindici discipline annuali e
i  due  cicli  brevi,  nonche'  le  attivita'  di  laboratorio  e  di
tirocinio, dovranno  riguardare le discipline incluse  nelle apposite
aree.
  I  due  cicli didattici  brevi  dovranno  riguardare le  discipline
indicate come opzionali.
  Le prime  sei discipline  annuali concorreranno alla  formazione di
base e riguarderanno una disciplina per ciascuna delle seguenti aree:
 Area 1 - Diritto e organizzazione:
   storia del diritto italiano;
   diritto amministrativo;
   diritto pubblico;
   economia e organizzazione aziendale;
   diritto e legislazione dei beni culturali.
 Area 2 - Storia:
   storia greca;
   storia romana;
   storia bizantina;
   storia medievale;
   storia moderna;
   storia contemporanea;
   storia del Vicino Oriente Antico;
   storia dell'India e dell'Asia centrale;
   storia dell'Asia orientale.
 Area 3 - Storia dell'arte:
   storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte medievale;
   storia dell'arte moderna;
   storia dell'arte contemporanea;
   storia dell'arte musulmana;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia centrale;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'Asia sudorientale;
   storia dell'arte tibetana e mongola;
   storia dell'arte copta.
 Area 4 - Storia della scienza:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia del pensiero scientifico;
   storia e metodologia della scienza.
 Area 5 - Informatica:
   informatica generale;
   telematica;
   elaborazione delle immagini.
 Area 6 - Lingue straniere:
   lingua inglese;
   lingua francese;
   lingua tedesca;
   lingua spagnola.
  Le altre  nove annualita'  riguarderanno le  discipline raggruppate
nelle sette aree previste per ciascuno degli otto indirizzi in cui il
corso  di  diploma potra'  essere  articolato  e  che di  seguito  si
elencano.  Il  manifesto  degli  studi  indichera'  il  numero  delle
discipline  da   scegliersi  entro  ciascuna  area,   fermo  restando
l'obbligo del concorso  di ciascuna di esse.  Nel caso dell'indirizzo
informatico per  i beni  culturali, le  discipline da  scegliersi non
potranno  essere  inferiori a  due.  Potra'  trattarsi, oltreche'  di
quelle inserite nell'area 2, anche quelle contenute nell'area 5 della
formazione di base.
                       Indirizzo archivistico
 Area 1 - Archivistica:
   archivistica generale;
   archivistica speciale medievale;
   archivistica speciale moderna e contemporanea.
 Area 2 - Diplomatica:
   diplomatica;
   diplomatica contemporanea.
 Area 3 - Paleografia:
   paleografia latina;
   codicologia;
   paleografia greca;
   esegesi delle fonti storiche.
 Area 4 - Latino:
   latino medievale;
   latino moderno;
   lingua latina.
 Area 5 - Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
 Area 6 - Tecnologie archivistiche:
   tecnologie archivistiche;
   informatica applicata agli archivi;
   procedure di formazione e organizzazione degli archivi.
 Area 7 - Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
                       Indirizzo beni librari
 Area 1 - Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
 Area 2 - Archivistica:
   archivistica generale;
   archivistica speciale medievale;
   archivistica speciale moderna e contemporanea.
 Area 3 - Diplomatica:
   diplomatica;
   diplomatica contemporanea.
 Area 4 - Latino e greco:
   latino medievale;
   latino moderno;
   lingua moderna;
   lingua greca.
 Area 5 - Tecnologia e tecniche della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   documentazione automatica;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   sistemi informativi documentali e bibliografici.
 Area 6 - Storia del libro:
   storia della stampa e dell'editoria;
   storia del libro;
   storia delle biblioteche;
   codicologia.
 Area 7 - Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
                    Indirizzo per documentalisti
 Area 1 - Scienze bibliotecarie:
   biblioteconomia;
   bibliografia;
   bibliologia.
 Area 2 - Informatica:
   informatica applicata;
   basi di dati e sistemi informativi;
   sistemi di elaborazione;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche.
 Area 3 - Letteratura:
   letteratura italiana;
   letteratura italiana moderna e contemporanea.
 Area 4 - Teoria e tecnica della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e della classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   documentazione automatica;
   sistemi informativi documentali e bibliografici.
 Area 5 - Statistica ed economia:
   elementi di statistica;
   economia politica;
   scienza dell'amministrazione;
   economia dell'arte e della cultura.
 Area 6 - Tecnologia della documentazione:
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   sistemi informativi documentati e bibliografici.
 Area 7 - Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva.
                     Indirizzo storicoartistico
 Area 1 - Storia dell'arte:
   storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte medievale;
   storia dell'arte moderna;
   storia dell'arte contemporanea;
   storia dell'arte musulmana;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia Centrale;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'Asia Sudorientale;
   storia dell'arte tibetana e mongola;
   storia dell'arte copta.
 Area 2 - Arti applicate:
   storia della miniatura;
   storia del disegno, dell'incisione e della grafica;
   archeologia industriale;
   storia delle arti applicate e dell'oreficeria.
 Area 3 - Teoria e tecnica delle arti:
   museografia e museotecnica;
   storia delle tecniche artistiche;
   teoria e storia della cartografia;
   storia delle arti grafiche;
   storia e tecnica della fotografia e degli audiovisivi;
   teoria e tecnica della cinematografia;
   storia delle tecniche del cinema;
   museologia e storia del collezionismo;
   metodologia della storia dell'arte.
 Area 4 - Teoria e tecniche del restauro:
   teoria del restauro;
   storia e tecniche del restauro delle opere d'arte;
   chimica del restauro;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva;
   teoria e tecniche del restauro dei manufatti.
 Area 5 - Disegno e rilievo:
   disegno e rilievo;
   elementi di topografia e fotogrammetria.
 Area 6 - Discipline artistiche:
   psicologia dell'arte;
   semiologia delle arti;
   sociologia dell'arte.
 Area 7 - Estetica:
   estetica;
   storia e critica del cinema;
   storia della critica d'arte;
   fenomenologia degli stili;
   semiotica del cinema;
   semiotica.
                              Art. 48.
         Diploma universitario in operatore di beni culturali
                       Indirizzo beni musicali
 Area 1 - Storia:
   storia della musica;
   storia della musica dell'eta' classica;
   storia della musica medievale e rinascimentale;
   storia della musica dell'eta' moderna;
   storia della musica contemporanea;
   storia della musica popolare.
 Area 2 - Tecniche della musica:
   elementi di elettroacustica;
   organologia;
   elementi di armonia e contrappunto.
 Area 3 - Semiologia:
   storia delle notazioni musicali;
   paleografia musicale;
   paleografia musicale bizantina;
   semiologia musicale;
   teoria e storia della notazione musicale nel Medioevo;
  teoria e storia della notazione musicale nel Rinascimento.
 Area 5 - Documentazione, conservazione e restauro:
   bibliologia e storia della tradizione manoscritta;
   metodologia e tecniche del restauro dei beni musicali;
   museotecnica e museografia musicale;
   documentazione musicale.
 Area 6 - Teoria musicale:
   teoria musicale;
   storia della teoria musicale classica;
   storia della teoria musicale medievale e rinascimentale.
 Area 7 - Discipline ausiliarie:
   estetica musicale;
   drammaturgia musicale;
   metodologia della critica musicale;
   etnomusicologia.
                     Indirizzo beni archeologici
 Area 1 - Storia dell'arte antica:
   storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'arte bizantina;
   storia dell'arte dell'Estremo Oriente;
   storia dell'arte dell'India e dell'Asia Centrale.
 Area 2 - Archeologia:
   archeologia greca e romana;
   archeologia della Magna Grecia;
   archeologia feniciopunica;
   archeologia tardoantica;
   archeologia cristiana;
   archeologia medievale;
   egittologia;
   archeologia del Vicino e Medio Oriente;
   archeologia e storia dell'arte dell'India;
   archeologia e storia dell'arte iranica;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia Centrale;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia Sudorientale;
   archeologia e storia dell'arte dell'Asia Orientale.
 Area 3 - Preistoria, e protostoria:
   ecologia preistorica;
   civilta' preclassiche;
   paletnologia;
   protostoria europea;
   paleontologia umana e animale;
   etruscologia;
   civilta' dell'Italia preromana.
 Area 4 - Etnoantropologia:
   etnologia;
   antropologia culturale;
   geografia storica;
   antropologia storica del mondo antico.
 Area 5 - Tecniche del rilevamento e della documentazione:
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   metodologia e tecniche della ricognizione e dello scavo;
   telerilevamento e rilevazione di immagini;
   elementi di topografia e fotogrammetria;
   topografia antica.
 Area 6 - Archeometria:
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   archeometria;
   geoarcheologia;
   bioarcheologia;
   elementi di ecologia.
 Area 7 - Restauro:
  teoria e tecniche del restauro dei manufatti archeologici;
   storia e tecniche del restauro;
   museografia e museotecnica;
   museologia e storia del collezionismo;
   chimica del restauro.
                        Indirizzo informatico
 Area 1 - Diritto:
   elementi di diritto per archivisti;
   diritto e legislazione dell'informatica;
   diritto d'autore.
 Area 2 - Informatica:
   informatica applicata;
   gestione automatica degli archivi e delle biblioteche;
   basi di dati e sistemi informativi;
   sistemi di elaborazione.
 Area 3 - Tecnica della documentazione:
   tecnica dei cataloghi e classificazione;
   teoria e tecnica della documentazione;
   teoria e tecniche della documentazione audiovisiva;
   tecniche di documentazione automatica.
 Area 4 - Archivistica o bibliografia:
   archivistica generale;
   archivistica speciale;
   bibliografia;
   biblioteconomia.
 Area 5 - Restauro:
   teoria del restauro;
   restauro del libro a stampa e del manoscritto;
   storia e tecniche del restauro.
 Area 6 - Storia della scienza:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia delle innovazioni tecnologiche.
 Area 7 - Museografia e museotecnica:
   museografia;
   museologia e storia del collezionismo;
   museotecnica;
   catalogazioni;
   teoria e storia dei sistemi di classificazione;
   conservazione di beni culturaliscientifici.
                     Indrizzo storicoscientifico
 Area 1 - Museografia e museotecnica:
   museografia;
   museotecnica;
   catalogazioni;
   teoria e storia dei sistemi di classificazione;
   conservazione di beni culturaliscientifici;
   conservazione e gestione delle medioteche.
 Area 2 - Storia della scienza e della tecnica:
   storia della scienza e della tecnica;
   storia della chimica;
   storia della fisica;
   storia della medicina;
   acheologia industriale.
 Area 3 - Storia della strumentazione scientifica:
   storia degli strumenti scientifici;
   storia della didattica delle scienze;
   museologia e storia del collezionismo scientifico.
 Area 4 - Teoria e tecniche del restauro:
   teoria del restauro;
   storia e tecniche del restauro;
   restauro dei beni culturali scientifici;
   restauri dei reperti naturalistici;
   restauro dei materiali di documentazione audiovisiva.
 Area 5 - Analisi dei materiali:
   analisi chimica;
   analisi diffrattometrica e strutturale;
   analisi chimica strumentale;
   analisi della corrosione e protezione dei materiali.
 Area 6 - Natura dei materiali:
   petrografia dei beni culturali;
   metallografia dei beni culturali;
   materiali cellulosici, tessuti e legno;
   materiali ceramici, vetrosi, leganti.
 Area 7 - Archeometria:
   archeometria metodologica;
   geoarcheometria;
   petroarcheometria;
   bioarcheometria;
   ecologia preistorica.
  E' previsto un ciclo didattico a se' stante dedicato ad una seconda
lingua d'uso per ciascun indirizzo.
  Il  numero minimo  di  ore  di attivita'  didattica  e' fissato  in
settanta ore per ciascuna disciplina.
  I due  cicli didattici brevi riguarderanno,  per ciascun indirizzo,
le discipline indicate come opzionali  dalla facolta' presso le quali
il corso di diploma e' istituito.
  Il numero minimo  di ore di attivita' didattiche per  i cicli brevi
e' fissato in trenta ore per ciascuna disciplina.
  Art. 6 (Esame di diploma). -  L'esame di diploma tende ad accertare
la   preparazione  complessiva   raggiunta  e   ha  un   suo  momento
qualificante  nella discussione  di un  elaborato finale  steso dallo
studente.
  Art.  7 (Regolamento  dei  corsi  di diploma)  -  I consigli  delle
competenti   strutture    didattiche   determinano,    con   apposito
regolamento, in conformita' di  quello didattico, l'articolazione dei
corsi  di diploma,  secondo quanto  previsto dall'art.  11, comma  2,
della legge n. 341/1990.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Parma, 23 febbraio 1998
                                           Il pro rettore: Scaravelli