MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 23 dicembre 1997 

  Dichiarazione di  notevole interesse pubblico della  zona "Torre di
Satriano", sita nei comuni di Tito e Satriano di Lucania in provincia
di Potenza.
(GU n.79 del 4-4-1998)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista  la legge  29 giugno  1939, n.  l497, sulla  protezione delle
bellezze naturali;
  Visto il  regio decreto 3  giugno 1940, n. 1357  per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Vista la sentenza n. 359/1985  con la quale la Corte costituzionale
ha  riconosciuto a  questo  Ministero la  potesta' concorrenziale  di
imporre  vincoli  secondo  la  procedura prevista  dall'art.  82  del
sopradetto decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977;
  Considerato   che  la   Soprintendenza  per   i  beni   ambientali,
architettonici di  Potenza, con nota  n. 6115  del 14 luglio  1997 ha
trasmesso  tutti  gli   atti  idonei  ad  avviare   la  procedura  di
imposizione del  vincolo ex lege n.  1497/1939 per la zona  "Torre di
Satriano" sita nei comuni di Tito  e Satriano di Lucania in provincia
di Potenza  e cosi' delimitata:  punto di intersezione,  cerchiato in
rosso nell'allegata planimetria, tra  la strada "comunale Paganico" e
la strada  "comunale Percosizzo" detta anche  "delle Crete", seguendo
questa  nel   territorio  comunale  di   Tito,  oltre  il   punto  di
intersezione  con  la  s.s.  n.  95 di  Brienza,  fino  al  punto  di
intersezione con la "strada vicinale Satriano" e seguendo questa fino
al punto di  intersezione con la "strada vicinale  di Tito", seguendo
quest'ultima si  raggiunge l'incrocio  con la "strada  comunale degli
stranieri"  e  proseguendo  su  questa per  un  piccolo  tratto  fino
all'innesto  con  la  "strada   vicinale  della  Torre",  percorrendo
quest'ultima vicinale  si raggiunge  attraversando il  primo impluvio
del "Fosso Surgi",  l'intersezione con il secondo  impluvio del fosso
stesso e  seguendo questo vallone fino  al suo inizio si  incontra la
"strada  comunale  Pantanelle-Caruso"  fino all'intersezione  con  il
confine comunale  Tito-Satriano; percorrendo il confine  stesso verso
Satriano,  si  giunge  all'intersezione  con il  crinale  del  "Monte
Caruso", e discendendo  dal crinale in territorio di  Satriano fino a
toccare  la strada  "comunale  Pantanelle", percorrendo  quest'ultima
strada comunale si giunge all'intersezione  con il "Fosso Vigne della
Noce", scendendo lungo tale Fosso si raggiunge quindi la nuova strada
di collegamento Isca-Pantanelle e la  si percorre verso Satriano fino
all'innesto con  la s.s.  n. 95  di Brienza,  seguendo questa  per un
breve tratto  fino all'incrocio con  la "strada comunale San  Vito" e
per  questa si  giunge al  punto di  partenza sulla  strada "comunale
Paganico", rilevando come tale area costituisca un quadro unitario di
eccezionale  interesse   paesisticoambientale  con   spiccato  valore
estetico  e  tradizionale  percepibile   nella  sua  interezza  nella
successione delle  molteplici visuali panoramiche godibili  sia dalle
strade che attraversano  l'altopiano che da quelle  che percorrono la
valle;
  Considerato che  la predetta Soprintendenza ha  evidenziato come la
Torre detta di Satriano, posta  in posizione strategica, dominante la
valle del  Melandro e  a controllo  visivo dei  promontori di  Tito e
Picerno sul  versante opposto, rappresenti  una delle piu'  antiche e
imponenti  costruzioni medioevali  della  regione, elemento  primario
della rete  difensiva dei  castelli posti a  presidio del  piu' vasto
territorio circostante, parte e testimonianza, insieme ai consistenti
resti della  cattedrale dedicata a  S. Stefano ed ai  numerosi ruderi
delle  strutture murarie  sparsi su  tutto l'alto  terrazzo roccioso,
dell'originario abitato  di Satriano che si  sviluppava alla sommita'
dell'attuale collina allungata,  al centro della quale  oggi la Torre
emerge isolata;
  Considerato che  lo stesso ufficio periferico  ha sottolineato come
il lungo colle, imperniato al centro dalla geometrica imponenza della
Torre di Satriano, assieme al pianoro circostante dal quale emerge di
circa 150 metri, sia anche  un importante sito archeologico, tutelato
ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089, con decreto ministeriale
del 9 gennaio  1970, e successivo decreto ministeriale  del 20 luglio
1989, per  la presenza di  un insediamento arcaico risalente  al VI-V
secolo  a.C.  e  come  tale colle  costituisca  tutt'oggi  il  fulcro
dominante sia per  l'alta valle del Melandro, sia per  il crinale che
si apre sulla valle  del Marmo, la prima percorsa dalla  s.s. n. 95 e
dal primo tratto  della piu' recente superstrada  "Tito-Brienza" e la
seconda  attraversata dall'alto  viadotto  del raccordo  autostradale
"Potenza-Salerno", strade che costituiscono belvederi continui da cui
si inquadra  in una successione  di visuali a distanza  e ravvicinate
l'insieme  costituito  dal colle,  dal  pianoro  circostante e  dalla
predetta  torre che  in  particolare focalizza  l'interesse visivo  e
richiama l'attenzione percettiva del generale quadro paesaggistico;
  Rilevato che l'uso agricolo e seminativo ancora perpetrato in tutto
l'ampio altopiano circostante, oltre a preservare l'ormai consolidato
isolamento della Torre, ha consentito di conservare l'antico rapporto
ambientale tra emergenza architettonica  e natura circostante che nel
caso specifico  non e'  priva di  fascino per  la presenza  dei resti
archeologici e  che in  tale contesto la  massiccia e  maestosa Torre
costituisce   l'elemento  qualificante   di  preminenza   visiva  del
paesaggio che  e' da  essa fortemente  caratterizzato, cosi'  come le
rovine  dell'abitato  altomedievale,  ancora emergenti  sul  terrazzo
roccioso, segnano altrettanto  incisivamente la fisionomia ambientale
del colle che conserva  appunto l'immagine paesaggistica storicamente
consolidata dei luoghi;
  Considerato   che   da   quanto   sopra   esposto   appare   invece
indispensabile  sottoporre  a vincolo  ex  lege  n. 1497/1939  l'area
sopradescritta  al   fine  di   garantirne  la  conservazione   e  di
preservarla  da  interventi  edilizi  che  potrebbero  comprometterne
irreparabilmente   le    pregevoli   caratteristiche    storiche,   e
paesaggisticoambientali;
  Rilevata pertanto  la necessita'  e l'urgenza di  sottoporre l'area
sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Considerato che  il comitato  di settore per  i beni  ambientali ed
architettonici  del  Consiglio  nazionale  per  i  beni  culturali  e
ambientali  nella  seduta del  21  ottobre  1997 ha  espresso  parere
favorevole  alla   proposta  di  vincolo  formulata   dalla  predetta
Soprintendenza;
                              Decreta:
  La zona "Torre  di Satriano" sita nei comuni di  Tito e Satriano di
Lucania in  provincia di  Potenza, cosi'  come sopra  perimetrata, e'
dichiarata di  notevole interesse  pubblico ai  sensi della  legge 29
giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del
Presidente della  Repubblica 24 luglio  1977, n. 616, ed  e' pertanto
soggetta a  tutte le disposizioni  contenute nella legge stessa  ed a
quelle previste  nel citato decreto del  Presidente della Repubblica.
La soprintendenza per  i beni ambientali e  architettonici di Potenza
provvedera'  a  che  copia  della Gazzetta  Ufficiale  contenente  il
presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4
della legge  29 giugno  1939, n.  1497, e  dell'art. 12  del relativo
regolamento  d'esecuzione  regio  decreto  3 giugno  1940,  n.  1357,
all'albo del comune interessato e  che copia della Gazzetta Ufficiale
stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso
i competenti uffici del comune suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al  tribunale   amministrativo   regionale
competente  per territorio  o  a scelta  dell'interessato, avanti  al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla  legge 6 dicembre 1971,  n. 1034, ovvero e'  ammesso ricorso
straordinario  al  Capo  dello  Stato,   ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24    novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro sessanta  e  centoventi giorni  dalla data  di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 23 dicembre 1997
                                  Il Sottosegretario di Stato: Bordon
Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 1998
Registro n. 1 Beni culturali e ambientali, foglio n. 34