MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 16 marzo 1998 

  Dichiarazione di  notevole interesse pubblico del  centro storico e
delle aree limitrofe del comune di Oria in provincia di Brindisi.
(GU n.124 del 30-5-1998)

                     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
  Vista  la legge  29 giugno  1939, n.  1497, sulla  protezione delle
bellezze naturali;
  Visto il regio  decreto 3 giugno 1940, n.  1357, per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Vista la sentenza n. 359/1985  con la quale la Corte costituzionale
ha  riconosciuto a  questo  Ministero la  potesta' concorrenziale  di
imporre  vincoli  secondo  la  procedura prevista  dall'art.  82  del
sopradetto decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977;
  Visto il decreto ministeriale 28 maggio 1996, registrato alla Corte
dei conti  il 18 giugno  1996, registro n. 1,  foglio n. 225,  con il
quale  sono state  delegate all'on.  Sottosegretario di  Stato Willer
Bordon le funzioni ministeriali previste dalla citata legge 29 giugno
1939, n. 1497;
  Considerato   che  la   Soprintendenza  per   i  beni   ambientali,
archetettonici, artistici e  storici di Bari con nota n.  2332 del 31
gennaio 1997  ha richiesto all'assessorato urbanistica  della regione
Puglia di adottare  un provvedimento di vincolo ex  lege n. 1497/1939
per il  centro storico del comune  di Oria in provincia  di Brindisi,
rilevando il  particolare interesse paesaggistico dell'area  e la sua
godibilita' da numerosi punti di  vista pubblici ed evidenziando come
le caratteristiche geomorfologiche ed il tessuto connettivo medievale
formino   un  unicuum   di   eccezionale  valore   storicoambientale,
meritevole di tutela nel suo complesso;
  Considerato che il predetto  ufficio periferico, rilevata l'inerzia
dell'assessorato  regionale, nonche'  l'urgenza e  l'indifferibilita'
dell'emanazione del provvedimento di tutela, con nota n. 12675 del 24
maggio  1997  ha  trasmesso  tutti  gli atti  idonei  ad  avviare  la
procedura  di imposizione  del vincolo  ex lege  n. 1497/1939  per il
centro storico e le aree limitrofe del comune di Oria in provincia di
Brindisi cosi' delimitati:  lato est tratto A-B  foglio catastale 82,
allegato A parte dall'incrocio tra via Epitaffio e via Latiano (punto
A) e prosegue lungo il confine  delle particelle 1508, 1509, 1506 con
il foglio 27, tratto B-C parte dal succitato punto B e prosegue lungo
il confine tra  le particelle 1583, 1839, 1584, 949  ed il foglio 27,
lungo  il vico  II  sen.  Martini, via  Pagano,  via  Isonzo sino  ad
incrociare la  via Montana - Torre  S. Susanna (punto C)  - Lato sud,
tratto C-D (foglio 82 allegato B)  parte dal punto C e prosegue lungo
la via  Qualberto De Marzo, la  via F.V. Corrado, sino  ad incrociare
vico Bonifacio  (punto D), tratto D-E  ( foglio 82 allegato  B) parte
dal precedente  punto D e  prosegue lungo la via  comunale Sava-Oria,
sino ad  incrociare l'estramurale  Fratelli Bandiera con  via Palermo
(punto E) - Lato ovest, tratto  E-F (foglio 82 allegato B), parte dal
precedente punto E e prosegue  lungo la estramurale Fratelli Bandiera
e via  Dragonetto Bonifacio, sino  ad incrociare la  via Francavilla,
tratto F-G, parte  dal precedente punto F e prosegue  lungo la via G.
D'Oria, sino  ad incrociare le  vie Erodoto ed Epitaffio,  tratto G-A
(foglio 82 allegato A), parte dal precedente punto G e prosegue lungo
la  via  Epitaffio   sino  ad  incrociare  il   punto  A  individuato
nell'intersezione con la via comunale per Latiano;
  Considerato che nella  relazione acclusa alla citata  nota n. 12675
del 24 maggio 1997 la  predetta Soprintendenza ha evidenziato come la
citta' antica di  Oria, adagiata sulle ultimi  propaggini delle murge
salentine,  appaia  adeguarsi  al   rilievo  morfologico  dei  colli,
emergenti dalla  vasta pianura ricompresa  fra le sponde  adriatica e
ionica,   nella  sua   superba   posizione  geografica   e  nel   suo
incomparabile panorama, fatto di torri, fortificazioni, cupole e case
e  come  essa  costituisca  una  valida  testimonianza  di  paesaggio
naturale antropizzato nel quale  le strutture insediative, di rilievo
storico, si integrano perfettamente  con le singolarita' geologiche e
le  caratteristiche ambientali,  in  modo tale  da formare  un'unita'
rappresentativa e figurativa;
  Rilevato che  il medesimo  ufficio periferico ha  sottolineato come
l'area sopradescritta  faccia parte  di un  sistema collinare  di tre
rilievi, i primi  due non antropizzati e gia' sottoposti  a tutela ai
sensi della citata legge n.  1497/1939 con decreto ministeriale del 1
agosto 1985 e  con decreto ministeriale dell'8  ottobre 1996, rilievi
visibili da numerose strade pubbliche,  fra cui la strada provinciale
Francavilla-Oria,   la  Manduria-Oria,   la   strada  Statale   Appia
(Brindisi-Taranto) e  la ferrovia  Brindisi-Taranto, come  il profilo
del colle centrale,  ove sorge l'antico insediamento  civile di Oria,
appaia  da  lontano  dominato   dalla  mole  dell'imponente  castello
federiciano,  circondato  da poderose  mura  merlate  e vasta  piazza
d'armi con giardino, posto in direzione  nord, a forma di prua, dalla
cupola della cattedrale barocca ed  a oriente del massiccio seminario
dei Passionisti e come la parte  piu' alta del colle accolga elementi
architettonici  di  rilievo quali  le  chiese,  il castello,  palazzo
Martini, il settecentesco palazzo del Sedile, i palazzi nobiliari;
  Rilevato  che intorno  ed all'interno  del centro  antico, a  forma
circolare irregolare,  perimetrato dalle vie  M. Pagano, G.  D'Oria e
Dragonetti  Bonifacio,  si  sviluppa   la  fitta  trama  del  tessuto
edilizio, con  impianto tipo "casbah" di  derivazione orientalearaba,
composto da  strette viuzze,  slarghi, piazzette  e scalinate  per il
raccordo dei vari livelli  terrazzati, fiancheggiate da unita' minime
residenziali a piano terra e primo  piano, con coperture a terrazza e
facciate bianche, viuzze e livelli  terrazzati dai quali e' possibile
godere di scorci panoramici  di suggestiva bellezza della sottostante
vallata,  punteggiata di  uliveti,  masserie  e, sull'orizzonte,  dei
numerosi paesi della piana salentina;
  Rilevato  pertanto che  per  le  caratteristiche sopradescritte  il
rilievo collinare dominato dall'antico insediamento civile oritano e'
da considerare  un unicuum morfologicoambientale e  architettonico di
particolare interesse;
  Considerato  che  la  zona  sopraperimetrata  e  descritta  non  e'
attualmente soggetta ad alcun provvedimento  di tutela ai sensi della
legge 1497/1939;
  Considerato  che  da  quanto sopra  esposto  appare  indispensabile
sottoporre a  vincolo ex lege  n. 1497/1939 l'area  sopradescritta al
fine di  garantirne la conservazione  e di preservarla  da interventi
edilizi  che  potrebbero  comprometterne  irreparabilmente  l'assetto
geomorfologico,  le  connotazioni   architettoniche  e  le  pregevoli
caratteristiche paesaggisticoambientali;
  Rilevata pertanto  la necessita'  e l'urgenza di  sottoporre l'area
sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Considerato che  il comitato  di settore per  i beni  ambientali ed
architettonici  del   Consiglio  nazionale   per  beni   culturali  e
ambientali  nella  seduta  del  6 ottobre  1997  ha  espresso  parere
favorevole  alla   proposta  di  vincolo  formulata   dalla  predetta
Soprintendenza.
                              Decreta:
  Il  centro storico  e  le  aree limitrofe  del  comune  di Oria  in
provincia di  Brindisi, cosi' come sopra  perimetrati sono dichiarati
di notevole interesse  pubblico ai sensi della legge  29 giugno 1939,
n. 1497, ed  in applicazione dell'art. 82 del  decreto del Presidente
della Repubblica 24  luglio 1977, n. 616, e sono  pertanto soggetti a
tutte  le  disposizioni contenute  nella  legge  stessa ed  a  quelle
previste  nel  citato decreto  del  Presidente  della Repubblica.  La
Soprintendenza  per i  beni ambientali,  architettonici, artistici  e
storici  di Bari  provvedera' a  che copia  della Gazzetta  Ufficiale
contenente  il presente  decreto venga  affissa  ai sensi  e per  gli
effetti dell'art. 4 della legge 29  giugno 1939, n. 1497, e dell'art.
12  del relativo  regolamento d'esecuzione  3 giugno  1940, n.  1357,
all'albo del comune interessato e  che copia della Gazzetta Ufficiale
stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso
i competenti uffici del comune suddetto.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al  tribunale   amministrativo   regionale
competente  per territorio  o, a  scelta dell'interessato,  avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla  legge 6 dicembre 1971,  n. 1034, ovvero e'  ammesso ricorso
straordinario  al  Capo  dello  Stato,   ai  sensi  del  decreto  del
Presidente   della   Repubblica   24    novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro sessanta  e  centoventi giorni  dalla data  di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 16 marzo 1998
                                  Il Sottosegretario di Stato: Bordon
Registrato alla Corte dei conti il 30 aprile 1998
Registro n. 1 Beni culturali e ambientali, foglio n. 96