Fissazione della percentuale di riduzione della quota interessi dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti entro il 31 dicembre 1997, i cui oneri di ammortamento sono a carico dei comuni delle regioni Marche e Umbria colpiti dal terremoto del 1997.(GU n.130 del 6-6-1998)
IL MINISTRO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, recante "Ulteriori interventi urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche ed Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi"; Visto, in particolare, l'art. 15, comma 7, della suddetta legge n. 61/1998, il quale prevede che: "la Cassa depositi e prestiti sui mutui concessi entro il 31 dicembre 1997, i cui oneri di ammortamento sono a carico dei comuni individuati anche limitatamente ad alcune frazioni ai sensi dell'art. 1, commi 2 e 3, dell'ordinanza 13 ottobre 1997, n. 2694, del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 241 del 15 ottobre 1997, e ai sensi dell'art. 10 dell'ordinanza 20 novembre 1997, n. 2717, autorizzata a ridurre le quote interessi dovute sulle rate di ammortamento"; "con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica saranno stabilite percentuali differenziate di riduzione per le rate dovute nel periodo 1 gennaio 1998-31 dicembre 2002 e per quelle con scadenza successiva. La percentuale di riduzione prevista per il quinquennio 1998-2002 non potra' comunque essere inferiore al 30 per cento delle quote interessi dovute sulle rate con scadenza nel medesimo periodo"; Visto l'art. 10, comma 1, della medesima legge n. 61/1998, il quale stabilisce che "ai comuni di Massa Martana, Todi, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo e Acquasparta, interessati dal sisma del 12 maggio 1997, si applicano le disposizioni di cui al presente decreto"; Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 2694 del 13 ottobre 1997, che: all'art. 1, comma 2, individua, sulla base dei dati oggettivi disponibili, i seguenti comuni disastrati dalla crisi sismica iniziata il 26 settembre 1997: Regione Umbria Regione Marche __ __ Assisi Camerino Cerreto di Spoleto Fabriano Foligno Fiuminata Fossato di Vico Pioraco Gualdo Tadino Sassoferrato Nocera Umbra Sefro Preci Serravalle del Chienti Sellano Visso Spello Valtopina al comma 3 dispone che "i commissari delegati provvedono a segnalare ... le aree o le frazioni disastrate nei territori limitrofi e contigui. Con successiva ordinanza saranno conseguentemente individuati i relativi ambiti territoriali"; Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 2717 del 20 novembre 1997, che all'art. 10 individua un altro gruppo di comuni, quali "Cascia, Monteleone, Norcia, Poggiodomo, Preci, Scheggino, S. Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Ussita"; Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 2719 del 28 novembre 1997, che all'art. 1 dispone: "sono individuati sulla base dei dati oggettivi disponibili i seguenti comuni e frazioni dei comuni: Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Gagliole, Fiordimonte, Valfabbrica, Cessapalombo, Mergo, Castelsantangelo sul Nera, Pievebovigliana, Camporotondo di Fiastrone, Bolognola, Cannara, Bevagna, Campello sul Clitumno, Pergola, Belforte del Chienti, Serra S. Quirico, Sigillo, Costacciaro, Scheggia e Pascelupo, Serra Sant'Abbondio, Fiastra, Poggio San Vicino, Castelraimondo, Acquacanina, Trevi, Montefalco, Cerreto d'Esi, Vallo di Nera, Caldarola, Bastia, Matelica, Genga, Esanatoglia; Serrapetrona, frazione Borgianello; Ussita, frazioni di Pieve, Castelfantellino, Vallestretta, Capovallazza, Tempori, Sasso, Sorbo; Cupramontana, frazione Via Roma; Arcevia, frazioni di Colleaprico, Prosano, Loretello, Magnadorsa, S. Pietro; S. Ginesio, frazioni di Morico, Rocca, San Costanzo, Vallato; Perugia, frazioni di Pianello, Castel D'Arno, Ripa; Gubbio, frazioni di Padule, Branca, Spada, S. Marco, Torre Calzolari, Colpalombo, Carbonesca; Spoleto, frazioni di Poreta, S. Giacomo, Bazzano, Fabbreria, Silvignano, Eggi, Beroide, S. M. in Campis, S. Paolo, Protte, Campo Salese, Azzano, Camporoppolo"; Viste le lettere del 2 aprile 1998, n. 154 e del 12 maggio 1998, n. 207, con le quali la Cassa depositi e prestiti, nel far presente che "l'onere della riduzione delle quote interessi sulle rate di ammortamento dovute dagli enti beneficiari e' a totale carico della Cassa depositi e prestiti" e che pertanto "nella definizione delle percentuali di riduzione e' necessario valutare l'incidenza che l'operazione comporta sul conto economico dell'Istituto e sui suoi equilibri gestionali a decorrere dal corrente esercizio e per i successivi, fino al 2018", ha prospettato che "la percentuale di riduzione delle quote interessi possa essere stabilita nel quinquennio 1998-2002 nella misura del 30% e per i successivi anni nella misura del 15%"; Ritenuto opportuno, anche sulla base degli elementi forniti dalla Cassa depositi e prestiti, di fissare le percentuali di riduzione delle quote interessi nella misura del 30% nel quinquennio 1998-2002 e del 15% per gli anni successivi fino al 2018; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 15, comma 7, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 68, la percentuale di riduzione della quota interessi dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti entro il 31 dicembre 1997, i cui oneri di ammortamento sono a carico dei comuni, individuati, anche limitatamente ad alcune frazioni, con le ordinanze del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile 13 ottobre 1997, n. 2694, 20 novembre 1997, n. 2717 e 28 novembre 1997, n. 2719 e con l'art. 10 della legge 30 marzo 1998, n. 61, e' stabilita nella misura del 30%, nel quinquennio 1998-2002, e nella misura del 15% per gli anni successivi, fino al 2018. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 22 maggio 1998 Il Ministro: Ciampi