UNIVERSITA' DELLA TUSCIA DI VITERBO

DECRETO RETTORALE 22 maggio 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.142 del 20-6-1998)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'   degli  studi  della  Tuscia,
approvato con decreto del Presidente  della Repubblica 1 luglio 1980,
n. 549, e successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il   testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione  superiore
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953,  n. 312 - Libera inclusione di nuovi
insegnamenti complementari  negli statuti  delle universita'  e degli
istituti di istruzione superiore;
  Vista la legge 21  febbraio 1980, n. 28 - Delega  al Governo per il
riordino della docenza universitaria  e relativa fascia di formazione
per la sperimentazione didattica e organizzativa;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382 - Riordinamento della docenza  universitaria e relativa fascia di
formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l'istituzione del
Ministero dell'universita' e della  ricerca scientifica e tecnologica
ed  in particolare  l'art. 16,  comma 1,  relativo alle  modifiche di
statuto;
  Vista la  legge 19 novembre 1990,  n. 341, recante la  riforma agli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il decreto  del  Ministro dell'universita'  e della  ricerca
scientifica e tecnologica  del 2 ottobre 1995, con il  quale e' stata
ridefinita la tabella n.  IX dell'ordinamento didattico universitario
relativa  la  corso di  laurea  in  lingue e  letterature  straniere,
integrato con decreto ministeriale del 27 febbraio 1997;
  Visto  lo statuto  di autonomia  di questo  Ateneo emanato  a norma
degli articoli 6 e 16 della legge n. 168/1989 ed entrato in vigore il
27  agosto 1996  a  seguito della  sua  pubblicazione nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 188 del 12 agosto 1996;
  Considerato che nelle more  dell'approvazione e dell'emanazione del
regolamento   didattico  di   Ateneo  le   modifiche  relative   agli
ordinamenti didattici dei corsi di  diploma universitario e di laurea
vengono operate sul preesistente statuto;
  Vista la legge 15 maggio 1997,  n. 127, e in particolare l'art. 17,
commi 95, 101 e 119;
  Visto  l'atto di  indirizzo del  Ministro dell'universita'  e della
ricerca  scientifica  e  tecnologica "Autonomia  didattica  -  Regime
transitorio"   del   5  agosto   1997   che   consente,  nelle   more
dell'emanazione dei decreti ministeriali  che dovranno disciplinare i
criteri generali relativi alle modifiche degli ordinamenti didattici,
di  procedere  in via  transitoria  alla  modifica degli  ordinamenti
medesimi;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche  di questo ateneo e  precisamente dal consiglio
di facolta' di lingue e  letterature straniere moderne nella riunione
del 10 marzo 1998, dal Senato  accademico nella riunione del 7 aprile
1998 e dal consiglio di  amministrazione nella riunione del 21 aprile
1998, relative  all'adeguamento dell'ordinamento didattico  del corso
di laurea  in lingue  e letterature straniere  alla nuova  tabella IX
dell'ordinamento didattico universitario.
                              Decreta:
  Lo statuto  dell'universita' degli studi della  Tuscia, approvato e
modificato  con  i decreti  indicati  in  premessa, e'  ulteriormente
modificato come segue:
                            Articolo unico
  Gli articoli 31  e 32 relativi all'ordinamento  didattico del corso
di  laurea  in  lingue  e  letterature  straniere  sono  soppressi  e
sostituiti dai seguenti nuovi articoli:
                              Parte III
                        ORDINAMENTO DIDATTICO
                          Facolta' di lingue
                   e letterature straniere moderne
                              Art. 31.
  La facolta' di lingue e letterature straniere moderne conferisce la
laurea in lingue e letterature straniere. I titoli di ammissione sono
quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
                              Art. 32.
  Il corso di laurea in lingue e letterature straniere ha lo scopo di
assicurare la  preparazione per le  funzioni e attivita'  che possono
essere  svolte  dai  laureati   del  settore  delle  lingue  moderne,
eventualmente definite  dalla normativa  nazionale e  comunitaria. In
particolare  il corso  di laurea  ha lo  scopo di  fornire competenze
scientificoprofessionali   pertinenti  all'ambito   delle  lingue   e
letterature,  culture, civilta'  e istituzioni  straniere, necessarie
per operare nella  scuola di ogni ordine e  grado, nell'editoria, nel
turismo,  nei rapporti  economici e  giuridici internazionali,  nella
promozione della cultura italiana all'estero e nell'informazione.
  La  durata del  corso e'  di anni  quattro. Il  corso di  laurea si
articola  in  bienni  e  in indirizzi.  Il  numero  delle  annualita'
complessive sara'  non inferiore  a diciannove.  Il primo  biennio e'
comune a tutti gli indirizzi  e comprende nove annualita'; il secondo
biennio e' di  specializzazione e si articola  in indirizzi, ciascuno
dei quali comprende dieci annualita'. Eventuali annualita' aggiuntive
indispensabili alla formazione dell'indirizzo scelto saranno definite
dal consiglio di facolta'.
  Il corso di laurea prevede  quattro annualita' della prima lingua e
letteratura straniera  (lingua quadriennale)  e tre  annualita' della
seconda  lingua  e  letteratura   straniera  (lingua  triennale).  Lo
studente  puo' chiedere  di  portare a  quattro  le annualita'  della
seconda  lingua e  letteratura straniera  (lingua quadriennalizzata).
Gli  esami  delle  lingue  e letterature  straniere  comprendono  per
ciascun anno  di corso una  prova scritta e  orale di lingua,  le cui
modalita', scansione  cronologica e propedeuticita'  sono determinate
dal consiglio di facolta'.
  Il biennio comune prevede le seguenti nove annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura quadriennale,  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  due della lingua e letteratura  triennale, ciascuna con la relativa
prova scritta e orale;
  una dell'area didattica dell'italianistica,  cui va fatta precedere
come propedeutica una prova scritta,  le cui modalita' sono stabilite
dal consiglio di facolta';
   una dell'area didattica delle scienze del linguaggio;
   una dell'area didattica di scienze storiche;
   una dell'area didattica di scienze glottodidattiche;
  una  a scelta  guidata dello  studente (tra  le discipline  incluse
nelle aree didattiche della  lingua e letteratura quadriennale, della
lingua e letteratura triennale,  delle scienze dell'arte della musica
e  dello spettacolo,  delle scienze  storicoculturali, delle  scienze
geografiche,  delle   lingue  e  culture  classiche,   delle  scienze
filologiche).
  Il biennio di specializzazione si articola nei seguenti indirizzi:
   filologicoletterario;
   linguisticoglottodidattico;
   storicoculturale;
   comparatistico;
   professioni europee.
  Nel  quadro  delle   vigenti  norme  sull'autonomia  universitaria,
l'universita'   attiva   gli   indirizzi  confacenti   alla   propria
programmazione,  al mercato  del lavoro  e alle  risorse disponibili.
L'universita'  puo'  istituire  indirizzi  diversi  da  quelli  sopra
elencati, in  base a proprie  specifiche esigenze e sulla  base degli
insegnamenti  attivati. Per  risorse umane  disponibili si  intendono
anche quelle mutuabili da altre facolta' della stessa universita'.
  L'indirizzo filologicoletterario comprende le seguenti annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
   una della filologia afferente alla lingua quadriennale;
  una della filologia afferente  alla lingua triennale (esame iterato
qualora la filologia sia la stessa della lingua quadriennale);
  due dell'area didattica della lingua e letteratura quadriennale;
   due a scelta libera;
  una  a  scelta  guidata  (tra  le  discipline  incluse  nelle  aree
didattiche delle  scienze della  letteratura, delle lingue  e culture
classiche,  delle scienze  del linguaggio,  delle scienze  dell'arte,
della musica e dello spettacolo).
  L'indirizzo   linguisticoglottodidattico   comprende  le   seguenti
annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
   una della filologia afferente alla lingua quadriennale;
   una dell'area didattica delle scienze del linguaggio;
   una dell'area didattica delle scienze glottodidattiche;
   una dell'area didattica delle scienze dell'educazione;
   due a scelta libera;
  una  a  scelta  guidata  (tra  le  discipline  incluse  nelle  aree
didattiche della  lingua e  letteratura quadriennale, della  lingua e
letteratura  triennale, delle  scienze  filosofiche  e scienza  della
comunicazione).
  L'indirizzo storicoculturale comprende le seguenti annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
  una dell'area didattica della lingua e letteratura quadriennale;
   una dell'area didattica delle scienze storiche;
   una dell'area didattica di scienze storicoculturali;
  una da scegliersi tra le aree didattiche delle scienze filosofiche,
delle scienze  geografiche, delle  scienze dell'arte, della  musica e
dello spettacolo;
   due scelta libera;
  una a scelta  guidata (da sciegliersi tra le  aree didattiche delle
scienze filologiche,  delle scienze della letteratura,  delle scienze
demoetnoantropologiche, delle lingue e culture classiche).
  L'indirizzo comparatistico comprende le seguenti annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
   una dell'area didattica della comparatistica;
   una dell'area didattica delle scienze della letteratura;
   una dell'area didattica dell'italianistica;
   una dell'area didattica delle scienze filosofiche;
  una dell'area didattica della lingua e letteratura quadriennale;
   una a scelta libera dello studente;
  una  a scelta  guidata (da  scegliersi  tra le  aree didattiche  di
scienze  storicoculturali, delle  scienze dell'arte,  della musica  e
dello spettacolo,  delle scienze filologiche, delle  lingue e culture
classiche).
  L'indirizzo delle professioni europee si articola nei tre curricula
di organizzazione  internazionale, editoria e  traduzione settoriale.
L'indirizzo  delle  professioni  europee,  curriculum  organizzazione
internazionale, comprende le seguenti annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
  una  dell'area didattica  linguisticotraduttologica afferente  alla
lingua quadriennale;
   una dell'area didattica di scienze storicoculturali;
   una dell'area didattica delle scienze storiche;
   una dell'area didattica delle scienze informatiche;
   una dell'area didattica delle scienze giuridiche;
   una dell'area didattica economicomanageriale;
  una  a  scelta  guidata  (tra  le  discipline  incluse  nelle  aree
didattiche delle  scienze giuridiche,  delle scienze  del linguaggio,
dell'area linguisticotraduttologica, dell'area economicamanageriale).
  L'indirizzo  delle professioni  europee, curricola  dell'editoria e
della traduzione settoriale, comprende le seguenti annualita':
  due  della  lingua  e  letteratura  quadriennale  ciascuna  con  la
relativa prova scritta e orale;
  una della lingua  e letteratura triennale ciascuna  con la relativa
prova scritta e orale;
  una  dell'area didattico  linguisticotraduttologica afferente  alla
lingua quadriennale;
   una dell'area delle scienze del linguaggio;
   una dell'area informatica;
  quattro caratterizzanti ciascun curriculum, stabilite dal consiglio
di   facolta',  sulla   base   delle   finalita'  specifiche,   delle
disponibilita' effettive dei docenti in rapporto agli insegnamenti da
impartire  nonche'  delle  attrezzature  e  del  numero  di  studenti
iscritti al corso di laurea.
  Ai  sensi dell'art.  9,  lettera  d) della  legge  n. 341/1990,  la
facolta' - in  conformita' con le specifiche  annualita' previste per
ciascun biennio dai  commi 4 - 10 e secondo  criteri di funzionalita'
con gli indirizzi attivati - adottera' curricula didattici fondati su
aree    didattiche   che    comprendono    uno    o   piu'    settori
scientificodisciplinari    affini,   raggruppati    per   raggiungere
determinati obiettivi didatticoformativi, secondo quanto previsto dal
comma 1. Oltre  alle aree didattiche di cui al  comma 4 italianistica
(settore  scientlficodisciplinare  L12A); scienze  storiche  (settori
scientificodisciplinari  L14A, L23F,  L23G, M01X,  M04X, M02A,  M02B,
Q02X,  Q03X,  Q04X,  Q06A,  Q06B); scienze  del  linguaggio  (settori
scientificodisciplinari   L09A,   M07E);   scienze   glottodidattiche
(settori scientificodisciplinari L09A, L09H,  L16B, L17D, L18C, L19B,
L21B.), le aree didattiche caratterizzanti gli indirizzi sono:
  a)  lingue  e letterature  straniere  (un'area  per ogni  lingua  e
letteratura: anglistica,  francesistica, germanistica  etc.) (settori
scientificodlsciplinari  L06E, L09C,  L09E, L09F,  L09G, L10B,  L10C,
L13A, L13B,  L13D, L14B,  L14C, L14D, L16A,  L16B, L17A,  L17B, L17C,
L17D, L18A,  L18B, L18C,  L19A, L20B, L20C,  L21A, L21B,  L21C, L21D,
L22A, L22B,  L22C, L22D,  L23A, L23B, L23C,  L23D, L24A,  L24B, L24C,
L24D, L24E);
  b) scienze filologiche (settori scientificodisciplinari L05A, L05C,
L06B, L05E,  L09C, L09E,  L09F, L09G, L10A,  L10B, L10C,  L10D, L11A,
L11B, L13A,  L13B, L13C,  L14B, L14C, L14D,  L16A, L16B,  L17A, L17C,
L18A, L20A, L21A, L22A, L23A, L23B);
  c) scienze della letteratura (settori scientificodisciplinari L12B,
M07D);
  d) scienze storicoculturali  (settori scientificodisciplinari L16A,
L17A, L18A, L18B, L19A, L21B);
  e)  scienze dell'arte,  della  musica e  dello spettacolo  (settori
scientificodlsciplinari  L05G, L05H,  L05I, L23E,  L25A, L25B,  L25C,
L25D, L26A L26B, L27A, L27B, L27C);
  f)  scienze  della comunicazione  (settori  scientificodisciplinari
Q05A, Q05B, Q05C, Q05D, Q05E);
  g) scienze geografiche (settori scientiflcodisciplinari M06A, M06B,
P01G, P01H, P01J);
  h) scienze  dell'educazione (settori  scientificodisciplinari M09A,
M09B, M09C, M09D, M09F, M10A, M11A, M11B, M11C, M11D);
  i) scienze filosofiche (settori scientificodisciplinari L13F, L13G,
L23H, M07A,  M07B, M07C,  M07D, M08A, M08B,  M08C, M08D,  M08E, Q01A,
Q01B);
  i)  lingue  e  culture classiche  (settori  scientificodisciplinari
L02A, L02B, L06C, L06D, L07A, L07B, L08A, L08C, MO8B, M12B);
  e) linguisticotraduttologica (settori scientificodisciplinari L16B,
L17C, L17D,  L18C, L19B,  L20B, L20C, L21B,  L21C, L21D,  L28X, L29X,
L30X, L31X, L32X, L36X, L37X, L38X, L39X, L40X, L41X);
  k) scienze giuridiche  (settori scientificodisciplinari N01X, N02X,
N04X, N05X, N09X, N11X, N14X);
  i)  scienze  informatiche  (settori  scientificodisciplinari  K05A,
K05B, K05C);
  m)  scienze  economicomanageriali (settori  scientificodiscipllnari
P01A, P02B, P03X);
  n) scienze  demoetnoantropologiche (settori scientificodisciplinari
M03A, M03B, M03C, M03D, M05X);
  o) comparatistica (settori scientificodisciplinari L12C, L12D);
  p) scienze bibliologiche (settore scientificodisciplinare M13X);
  q) altre aree  didattiche, secondo gli indirizzi  attivati ai sensi
del  comma 5.  Per  ogni  area didattica,  il  consiglio di  facolta'
indichera' i  settori scientificodisciplinari  di cui al  decreto del
Presidente della Repubblica 23 giugno 1997.
  L'esame di  laurea consiste nella discussione  di una dissertazione
scritta,  nell'ambito  della  civilta'  della  lingua  e  letteratura
quadriennale  o quadriennalizzata,  su un  argomento coerente  con il
piano degli studi seguito  dallo studente, secondo modalita' definite
dalla struttura competente.  Il diploma di laurea  menzionera' sia la
lingua quadriennale sia l'indirizzo di specializzazione.
  L'attivita'  didatticoformativa del  corso di  laurea e'  teorica e
pratica  e comprende  lezioni,  esercitazioni, laboratori,  seminari,
dimostrazioni,  attivita' guidate,  prove  parziali di  accertamento,
correzione e  discussione di elaborati, viaggi  di studio all'estero,
fruizione di  programmi radiotelevisivi in lingua  straniera, letture
di giornali  e riviste  in lingua straniera,  forme di  tutorato. Con
apposito  regolamento di  facolta',  in armonia  con  i principi  del
regolamento didattico di ateneo,  il consiglio di facolta' stabilisce
la durata minima di ciascuna annualita' e l'eventuale modularita' dei
corsi  che non  potranno comunque  prevedere  piu' di  due moduli;  i
docenti di ciascun modulo fanno parte della commissione di esame.
  All'atto della  predisposizione del manifesto annuale  degli studi,
il consiglio di facolta'  determinera', con apposita delibera, quanto
espressamente  previsto  dal comma  2  dell'art.  11 della  legge  n.
341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
  a) propone  il numero  dei posti a  disposizione e  degli iscritti,
secondo quanto previsto dal precedente art. 26;
  b) stabilisce  i corsi ufficiali di  insegnamento (monodisciplinari
ed  integrati),  che  costituiscono   le  singole  annualita',  e  le
denominazioni  delle discipline  dei corsi,  desumendole dai  settori
scientificodisciplinari,  nel vincolo  della  normativa nazionale  ed
eventualmente  della CEE.  Definisce inoltre  le specificazioni  piu'
opportune   (I,  II,   generale,  avanzato,   etc.)  che   giovino  a
differenziare piu' esattamente il livello e i contenuti didattici;
  c) sentite  le strutture  interessate, fissa la  frazione temporale
delle discipline aderenti a una medesima annualita' integrata;
  d) precisa le eventuali propedeuticita' degli esami di profitto;
  e)  fissa il  piano di  studi per  ogni anno  di corso  e per  ogni
indirizzo attivato;
  f) determina i raccordi richiesti dalle eventuali direttive CEE.
  Per il riconoscimento degli insegnamenti,  ai fini del passaggio da
tali corsi e da quelli di altre facolta' al corso di laurea in lingue
e  letterature  straniere,  il  consiglio  dell'organismo  competente
adottera'  il  criterio  generale   della  loro  validita'  culturale
(propedeutica   o   professionale),  nell'ottica   della   formazione
richiesta per  il conseguimento  del diploma  di laurea.  La facolta'
potra' riconoscere  gli insegnamenti  seguiti con esito  positivo nei
corsi di diploma universitario,  indicando le singole corrispondenze,
anche  parziali,  con  gli  insegnamenti  del  corso  di  laurea.  La
facolta',   inoltre,  indichera'   sia  gli   eventuali  insegnamenti
integrativi, appositamente  istituiti ed attivati, per  completare la
formazione  per accedere  al corso  di laurea,  che gli  insegnamenti
specifici del corso di laurea  necessari per conseguire il diploma di
laurea.  Gli   insegnamenti  integrativi  non   sono  necessariamente
propedeutici  agli  insegnamenti  specifici. La  facolta'  indichera'
inoltre  l'anno  di  corso  di  laurea  cui  lo  studente  si  potra'
iscrivere. Nei trasferimenti degli studenti  dal corso di laurea a un
corso  di   diploma  universitario,  la  facolta'   riconoscera'  gli
insegnamenti sempre  col criterio della  loro utilita' ai  fini della
formazione  necessaria  per  il  conseguimento  del  nuovo  titolo  e
indichera'  il piano  degli  studi da  completare  per conseguire  il
titolo e l'anno di corso cui lo studente potra' iscriversi.
  Gli studenti  gia' iscritti potranno completare  gli studi previsti
dal precedente ordinamento. La facolta' e' inoltre tenuta a stabilire
le modalita'  per la convalida  di tutti gli esami  sostenuti qualora
gli studenti iscritti optino per  il nuovo ordinamento. L'opzione per
il  nuovo ordinamento  potra'  essere esercitata  entro quattro  anni
dalla data di immatricolazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Viterbo, 22 maggio 1998
                                       Il rettore: Scanascia Mugnozza