UNIVERSITA' DI PERUGIA

DECRETO RETTORALE 3 giugno 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.144 del 23-6-1998)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto di  autonomia  di  questo Ateneo  approvato  con
decreto  rettorale  30  settembre  1996,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale del 7 ottobre 1996, n. 235;
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Perugia, approvato
con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1107, e successive modificazioni
e integrazioni;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il  regio decreto-legge 20  giugno 1935, n.  1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge  19 novembre 1990, n. 341, recante  la riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il decreto  del Ministero  dell'universita' e  della ricerca
scientifica e tecnologica 26 febbraio 1996, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale   n.  97   del  26   aprile  1996,   recante  modificazioni
all'ordinamento  didattico universitario  relativamente  al corso  di
laurea in matematica;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Perugia;
  Considerato  che  nelle  more   della  emanazione  del  regolamento
didattico  di   Ateneo  le  modifiche  di   statuto  riguardanti  gli
ordinamenti didattici vengono operate sul vecchio statuto;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al  termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  l'art.  17  della  legge  15 maggio  1997,  n.  127,  ed  in
particolare il comma 95 che prevede che l'ordinamento degli studi dei
corsi di  diploma universitario, di  laurea e di  specializzazione e'
disciplinato dagli  atenei, in  conformita' ai "criteri  generali" da
definirsi  con uno  o piu'  decreti del  Ministro dell'universita'  e
della ricerca scientifica e tecnologica;
  Visto l'atto di indirizzo del Ministero della ricerca scientifica e
tecnologica "autonomia  didattica - regime transitorio"  del 5 agosto
1997;
  Accertato che la proposta formulata da queste Autorita' accademiche
risponde  ai   requisiti  previsti   dall'atto  di   indirizzo  sopra
richiamato;
                              Decreta:
  Lo  statuto dell'Universita'  degli studi  di Perugia,  approvato e
modificato con  i decreti  indicati nelle premesse,  e' ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  L'art. 267 - Titolo IX - Facolta' di scienze matematiche, fisiche e
naturali, relativo al corso di laurea in matematica - viene soppresso
e sostituito dal nuovo art. 267.
         Facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali
                    Corso di laurea in matematica
                              Art. 267.
  1.  Il  corso di  laurea  in  matematica  ha  lo scopo  di  fornire
strumenti  metodologici   e  conoscenze  della  matematica   pura  ed
applicata a livello scientifico.
  2. Il corso di laurea in  matematica e' istituito nella facolta' di
scienze matematiche, fisiche e naturali.
  3.  Sono  titoli  di   ammissione  quelli  previsti  dalle  vigenti
disposizioni di legge.
  4. La durata  del corso di laurea  e' di quattro anni.  Il corso di
studi prevede  quindici annualita' di insegnamenti,  anche divisibili
in  moduli semestrali.  Un  insegnamento annuale  consiste di  almeno
settanta  ore  di   lezioni,  ed  un  modulo   semestrale  di  almeno
trentacinque  ore   di  lezioni.   Ogni  insegnamento  e'   di  norma
accompagnato  da esercitazioni  per un  numero di  ore pari  a quello
delle  lezioni.  Le   esercitazioni  costituiscono  parte  integrante
dell'insegnamento corrispondente.
  5. L'articolazione  del corso di  laurea, i  piani di studio  con i
relativi insegnamenti  fondamentali obbligatori, i  moduli didattici,
le  forme di  tutorato, le  prove di  valutazione della  preparazione
degli studenti, la propedeuticita'  degli insegnamenti, gli eventuali
sbarramenti,  il  riconoscimento  degli insegnamenti  seguiti  presso
altri corsi  di laurea e di  diploma, sono determinati dal  C.C.L. in
matematica. Il Consiglio stesso decidera'  caso per caso sull'anno di
iscrizione al  c.d.l. di coloro  che siano  gia' forniti di  laurea o
diploma universitario.
  6. Il corso  degli studi per la laurea in  matematica e' costituito
da un primo biennio propedeutico -  a carattere formativo di base - e
da un  successivo biennio di  indirizzo, articolato nei  seguenti tre
indirizzi: generale, didattico, applicativo. La scelta dell'indirizzo
avviene all'atto dell'iscrizione al terzo  anno. Le annualita' di cui
al precedente  comma 4, significano  un corso annuale o  l'insieme di
due moduli semestrali come piu' avanti specificato.
  7.  Tutti  gli  insegnamenti  attivabili nel  corso  di  laurea  in
matematica  dovranno   essere  scelti   all'interno  delle   11  aree
disciplinari descritte  in calce  al presente  ordinamento e  che per
comodita'  indicheremo  ordinatamente  con le  lettere  dell'alfabeto
dalla A alla K. Piu' precisamente:
   Area disciplinare della logica matematica (A01A) - A;
   Area disciplinare dell'algebra (A01B) - B;
   Area disciplinare della geometria (A01C) - C;
  Area disciplinare delle matematiche complementari (A01D) - D;
   Area disciplinare dell'analisi matematica (A02A) - E;
  Area disciplinare della probabilita' e statistica matematica (A02B)
- F;
   Area disciplinare della fisica matematica (A03X) - G;
   Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A) - H;
   Area disciplinare della ricerca operativa (A04B) - I;
  Area disciplinare della fisica (B01A, B01B, B01C, B02A) - J;
   Area disciplinare dell'informatica (K05A, K05B) - K.
  8. Determinati corsi annuali  e/o singoli moduli semestrali possono
essere  indicati  obbligatori  per  tutti gli  studenti,  o  per  gli
studenti di uno o due indirizzi.
  Detti moduli  devono avere  un contenuto  culturale compiuto  ed un
programma  ben  definito.  I  programmi dei  moduli  semestrali  sono
approvati dal consiglio di  facolta' nell'ambito della programmazione
didattica,  e   saranno  oggetto   di  certificazione  nel   caso  di
trasferimento degli studenti  ad altre sedi universitarie  o ad altri
corsi di studio.
  Per  ciascun modulo  e'  previsto un  esame  specifico, che  potra'
essere sostenuto  a partire dalla fine  del semestre in cui  e' stato
impartito il relativo insegnamento.
  Nel computo degli esami sostenuti  per il conseguimento del diploma
finale di laurea, due moduli  semestrali equivalgono a un insegamento
annuale.
  9. Il primo biennio e' articolato in otto corsi annuali, 4 al primo
anno e 4 al secondo, o negli equivalenti moduli semestrali.
  Ciascuno dei bienni di indirizzo  e' articolato in 7 corsi annuali,
4 al terzo anno e 3 al quarto, o negli equivalenti moduli semestrali.
  10. All'atto dell'iscrizione  al terzo anno di  corso ogni studente
deve presentare  un piano di studi  in cui e' indicato  il biennio di
indirizzo prescelto ed i corsi opzionali.
  Per  l'approvazione di  un piano  di studio  e' indispensabile  che
tutte le discipline prescelte  dallo studente siano attivabili presso
il c.d.l.  in matematica (cfr. precedente  comma 7), e quelle  di cui
ancora non e' stato superato  l'esame siano attivate presso l'Ateneo.
Possono  essere approvati  piani  di studio  in  deroga dal  presente
Ordinamento solo  nei casi e con  le modalita' previsti dal  punto 13
della Tab.  XXII (decreto  ministeriale 26  febbraio 1996  - Gazzetta
Ufficiale n. 97 del 26 aprile 1996), secondo e terzo capoverso.
  11. Per  essere ammesso a  sostenere l'esame di laurea  lo studente
deve aver seguito  e superato gli esami di profitto  relativi a corsi
annuali e/o semestrali, per complessive 15 annualita'. Lo studente e'
anche  tenuto  a  dimostrare,  entro  il  primo  biennio,  e  secondo
modalita'  definite dal  C.C.L.  in matematica,  la conoscenza  della
lingua inglese.
  12.  L'esame  di laurea  deve  comprendere  la discussione  di  una
dissertazione scritta.
  13. Superato  l'esame di laurea  lo studente consegue il  titolo di
dottore  in  matematica indipendentemente  dall'indirizzo  prescelto.
L'indirizzo    seguito   potra'    essere   indicato    a   richiesta
dell'interessato    nei    certificati   degli    studi    rilasciati
dall'Universita'.
                        Biennio propedeutico
  14. Sono insegnamenti obbligatori del primo anno:
   1) Algebra;
   2) Analisi matematica I;
   3) Fisica generale I;
   4) Geometria I.
  Sono insegnamenti obbligatori del secondo anno:
   1) Analisi matematica II;
   2) Fisica generale II;
   3) Geometria II;
   4) Meccanica razionale.
  Per  ciascuno degli  insegnamenti  elencati,  tutti di  consistenza
annuale,  e' previsto  un unico  esame finale,  oppure 2  in caso  di
suddivisione in 2 moduli semestrali.
  Pertanto  ciascuna delle  coppie (Analisi  I, Analisi  II), (Fisica
generale I, Fisica generle II),  (Geometria I, Geometria II) non puo'
essere considerata  un tradizionale corso biennale,  ma costituita da
due  corsi distinti  con annualita'  distinte, la  prima propedeutica
alla seconda, e aventi esami distinti, il primo da superare prima del
secondo.  Analoghi vincoli  di  propedeuticita' valgono  nel caso  di
suddivisione in moduli semestrali.
                         Bienni di indirizzo
  15.  Sono insegnamenti  obbligatori  per il  terzo  anno di  corso,
comuni ai tre indirizzi:
   1) Istituzioni di analisi superiore;
   2) Istituzioni di fisica matematica;
   3) Istituzioni di geometria superiore.
  Nel caso  che qualcuno dei  predetti insegnamenti sia  suddiviso in
due moduli semestrali, in sede di programmazione didattica verra' dal
C.C.L.  in  matematica  determinato  se  e  quali  moduli  semestrali
potranno ritenersi  sufficienti ad  assolvere l'obbligo  indicato nei
riguardi delle tre discipline suddette.
  16. I  piani di studio  degli studenti saranno  caratterizzati come
appartenenti  ai diversi  indirizzi mediante  scelta delle  ulteriori
discipline contenute negli elenchi  A, B, C, D, E, F, G,  H, I, J, K,
delle aree disciplinari di cui al  comma 7, con i criteri specificati
per ciascun indirizzo.
                         Indirizzo generale
  17. Lo studente che opta per l'indirizzo generale dovra' scegliere,
fra gli  insegnamenti attivati, un ulteriore  insegnamento annuale (o
due moduli  semestrali) in  ciascuno dei  tre raggruppamenti  di aree
seguenti:
  1)  Area disciplinare  dell'algebra (A01B)  - B;  Area disciplinare
della geometria (A01C) - C;
   2) Area disciplinare dell'analisi matematica (A02A) - E;
  3)  Area disciplinare  della probabilita'  e statistica  matematica
(A02B) - F; Area disciplinare della fisica matematica (A03X) - G;
     Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A) - H.
                         Indirizzo didattico
  18.  Lo   studente  che  opta  per   l'indirizzo  didattico  dovra'
scegliere, fra gli insegnamenti attivati, due ulteriori annualita' (o
l'equivalente in  moduli semestrali)  nel seguente  raggruppamento di
aree:
  1)  Area disciplinare  della  logica matematica  (A01A)  - A;  Area
disciplinare delle matematiche complementari (A01D) - D,
  ed una  ulteriore annualita' o  due moduli semestrali  nel seguente
raggruppamento di aree:
  2)  Area disciplinare  della probabilita'  e statistica  matematica
(A02B) - F; Area disciplinare  dell'analisi numerica (A04A) - H; Area
disciplinare dell'informatica (K05A, K05B) - K.
                        Indirizzo applicativo
  19.  Lo  studente  che  opta  per  l'indirizzo  applicativo  dovra'
scegliere, fra gli insegnamenti attivati, due ulteriori annualita' (o
l'equivalente in  moduli semestrali)  nel seguente  raggruppamento di
aree:
  1)  Area disciplinare  della probabilita'  e statistica  matematica
(A02B) - F; Area disciplinare  dell'analisi numerica (A04A) - H; Area
disciplinare della  ricerca operativa  (A04B) - I;  Area disciplinare
dell'informatica (K05A, K05B) - K,
  ed una ulteriore annualita' (o  due moduli semestrali) nel seguente
raggruppamento di aree:
  2)  Area disciplinare  della probabilita'  e statistica  matematica
(A02B) -  F; Area  disciplinare della fisica  matematica (A03X)  - G;
Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A) - H.
                        Corsi a scelta libera
  20. Lo studente, riguardo ai  corsi a scelta totalmente libera, per
non  meno di  una annualita'  e non  piu' di  due annualita',  potra'
scegliere  nell'ambito delle  discipline  attivate  fra tutte  quelle
delle  successive aree  disciplinari contrassegnate  dalla lettera  A
alla lettera K.
                             Insegnamenti
  Riferiti  alle aree  disciplinari  definite ai  sensi dell'art.  9,
comma 3,  punto d) della legge  n. 341/1990, attivabili nel  corso di
laurea in matematica.
  Area disciplinare della logica matematica (A01A) - A:
   Istituzioni di logica matematica;
   Logica matematica;
   Teoria degli insiemi;
   Teoria dei modelli;
   Teoria della ricorsivita'.
  Area diciplinare dell'algebra (A01B) - B:
   Algebra;
   Algebra superiore;
   Algebra commutativa;
   Algebra computazionale;
   Algebra ed elementi di geometria;
   Algebra lineare;
   Istituzioni di algebra superiore;
   Matematica discreta (settore A01B);
   Teoria algebrica dei numeri;
   Teoria dei gruppi.
  Area disciplinare della geometria (A01C) - C:
   Geometria;
   Geometria algebrica;
   Geometria combinatoria;
   Geometria descrittiva;
   Geometria differenziale;
   Geometria e algebra;
   Geometria superiore;
   Istituzioni di geometria superiore;
   Matematica discreta (settore A01C);
   Spazi analitici;
   Topologia;
   Topologia algebrica;
   Topologia differenziale.
  Area disiplinare delle matematiche complementari (A01D) - D:
   Didattica della matematica;
   Fondamenti della matematica;
   Matematiche complementari;
   Matematiche elementari da un punto di vista superiore;
   Storia delle matematiche;
    Storia dell'insegnamento della matematica:
  Area disciplinare dell'analisi matematica (A02A) - E:
   Analisi armonica;
   Analisi convessa;
   Analisi funzionale;
   Analisi matematica;
   Analisi non lineare;
   Analisi superiore;
   Calcolo delle variazioni;
   Equazioni differenziali;
   Istituzioni di analisi matematica;
   Istituzioni di analisi superiore;
   Matematica applicata (settore A02A);
   Teoria dei numeri;
   Teoria delle funzioni;
   Teoria matematica dei controlli.
  Area disciplinare della probabilita' e statistica matematica (A02B)
- F:
   Calcolo delle probabilita';
   Calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   Filtraggio e controllo stocastico;
   Metodi matematici e statistici (settore A02B);
   Metodi probalistici statistici e processi stocastici;
   Processi stocastici;
   Statistica matematica (settore A02B);
   Teoria dei giochi (settore A02B);
   Teoria dell'affidabilita';
   Teoria delle code;
   Teoria delle decisioni (settore A02B).
  Area disciplinare della fisica matematica (settore A03X) - G:
   Equazioni differenziali della fisica matematica;
   Fisica matematica;
   Istituzioni di fisica matematica;
   Matematica applicata (settore A03X);
   Meccanica analitica;
   Meccanica del continuo;
   Meccanica razionale;
  Meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;
   Meccanica superiore;
   Metodi e modelli matematici per le applicazioni;
   Metodi geometrici della fisica matematica;
   Metodi matematici e statistici (settore A03X);
   Metodi matematici per l'ingegneria (settore A03X);
   Propagazione ondosa;
   Sistemi dinamici;
   Stabilita' e controlli;
   Teorie relativistiche.
  Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A) - H:
   Analisi numerica;
   Calcolo numerico;
   Calcolo parallelo;
   Calcolo numerico e programmazione;
   Laboratorio di programmazione e calcolo;
   Matematica applicata (settore A04A);
   Matematica computazionale;
   Metodi di approssimazione;
   Metodi numerici per la grafica;
   Metodi numerici per l'ingegneria;
   Metodi numerici per l'ottimizzazione.
  Area disciplinare della ricerca operativa (A04B) - I:
   Grafi e reti di flusso;
   Metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   Metodi e modelli per la logistica;
   Metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   Metodi e modelli per la pianificazione economica;
   Metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   Modelli di sistemi di produzione;
   Modelli di sistemi di servizio;
   Ottimizzazione;
   Ottimizzazione combinatoria;
   Programmazione matematica;
   Ricerca operativa;
   Tecniche di simulazione;
   Teoria dei giochi (settore A04B);
  Area disciplinare della fisica (B01A, B01B, B01C, B02A) - J:
   Complementi di fisica generale (B01C);
   Didattica della fisica (B01C);
   Esperimentazioni di fisica (B01A);
   Fisica (B01B);
   Fisica generale (B01A);
   Fisica sperimentale (B01B);
   Fisica teorica (B02A);
   Laboratorio di fisica (B01B);
   Laboratorio di fisica generale (B01A);
   Preparazione di esperienze didattiche (B01C);
  Area disciplinare dell'informatica (K05A, K05B) - K:
   Calcolatori elettronici (K05A);
   Fondamenti di informatica (K05A);
   Fondamenti dell'informatica (K05B);
   Informatica generale (K05B);
   Informatica applicata (K05B);
   Informatica teorica (K05A, K05B);
   Laboratorio di informatica (K05B);
   Sistemi di elaborazione (K05A);
   Sistemi di elaborazione dell'informazione (K05B).
  Il  presente  decreto  viene  inviato per  la  pubblicazione  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   Perugia, 3 giugno 1998
                                                  Il rettore: Calzoni