UNIVERSITA' DI PERUGIA

DECRETO RETTORALE 9 giugno 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.147 del 26-6-1998)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto di  autonomia  di  questo Ateneo  approvato  con
decreto  rettorale  30  settembre  1996,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale del 7 ottobre 1996, n. 235;
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Perugia, approvato
con regio decreto 20 aprile  1939, n. 1107 e successive modificazioni
e integrazioni;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il  regio decreto-legge  20 giugno  1935, n.  1071 convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il regio  decreto 30  settembre 1938,  n. 1652  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la  legge 19 novembre 1990,  n. 341 recante la  riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il decreto  del Ministero  dell'universita' e  della ricerca
scientifica e  tecnologica 6  luglio 1995, pubblicato  nella Gazzetta
Ufficiale n. 270  del 18 novembre 1995, e  successive modificazioni e
integrazioni,   recante   modificazioni   all'ordinamento   didattico
universitario relativamente al corso di laurea in filosofia;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Perugia;
  Considerato  che  nelle  more   della  emanazione  del  regolamento
didattico  di   Ateneo  le  modifiche  di   statuto  riguardanti  gli
ordinamenti didattici vengono operate sul vecchio statuto;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al  termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'articolo 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  l'art.  17  della  legge  15  maggio  1997,  n.  127  ed  in
particolare il comma 95 che prevede che l'ordinamento degli studi dei
corsi di  diploma universitario, di  laurea e di  specializzazione e'
disciplinato dagli  atenei, in  conformita' ai "criteri  generali" da
definirsi  con uno  o piu'  decreti del  Ministro dell'universita'  e
della ricerca scientifica e tecnologica;
  Visto l'atto  di indirizzo  del Ministero dell'universita'  e della
ricerca   scientifica   e  tecnologica   "autonomia   didatticaregime
transitorio" del 5 agosto 1997;
  Accertato che la proposta formulata da queste autorita' accademiche
risponde  ai   requisiti  previsti   dall'atto  di   indirizzo  sopra
richiamato;
                              Decreta:
  Lo  statuto dell'Universita'  degli studi  di Perugia,  approvato e
modificato con  i decreti  indicati nelle premesse,  e' ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli articoli 82 e 83 - Titolo  V - Facolta' di lettere e filosotia,
relativi  al  corso  di  laurea in  filosofia,  vengono  soppressi  e
sostituiti  dai  nuovi  articoli   dall'82  all'88,  con  conseguente
scorrimento della numerazione degli articoli successivi.
                    CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA
                              Art. 82.
                         Afferenza e accesso
  Il  corso di  laurea in  filosofia e'  istituito nella  facolta' di
lettere e filosofia.  L'iscrizione al corso di laurea  e' regolata in
conformita' alle leggi di accesso agli studi universitari.
                              Art. 83.
        Durata, articolazione e finalita' del corso di laurea
  Il corso di laurea ha lo  scopo di fornire strumenti metodologici e
critici, finalizzati alla ricerca e alla specializzazione filosofica,
utili  tanto  per  lo  svolgimento  di  attivita'  che  impegnano  il
linguaggio e le applicazioni proprie dell'indagine filosofica, quanto
per l'eventuale prosecuzione  degli studi in Italia  e all'estero nei
settori  scientificodisciplinari  che   richiedono  una  preparazione
filosofica.
  La durata degli  studi del corso di laurea in  filosofia e' fissata
in    quattro   anni,    strutturati   in    due   bienni    (biennio
propedeuticoformativo   e   biennio    specialistico).   Il   biennio
propedeutico  comprende un  primo  nucleo  di discipline  filosofiche
costitutive, che  caratterizzano la  struttura portante del  corso di
laurea  ed un  secondo  nucleo di  discipline  appartenenti ad  altri
settori  umanistici,  che  consentano   sia  il  completamento  della
formazione  culturale e  professionale di  base, sia  il mantenimento
dell'intersettorialita'  con gli  altri corsi  di laurea  incardinati
nella  facolta'  di lettere.  Il  biennio  specialistico puo'  essere
organizzato per indirizzi, con delibere del consiglio della struttura
competente.
                              Art. 84.
                      Organizzazione degli studi
  Il piano di studi prevede  21 insegnamenti annuali (11 insegnamenti
nel primo biennio  e 10 nel secondo), oltre che  una prova scritta su
testi filosofici da sostenere non prima del secondo anno.
  Per  essere ammessi  a  sostenere l'esame  di  laurea occorre  aver
superato tutte le  prove di esame delle discipline  incluse nel piano
di studio e  avere ottenuto un giudizio  positivo nelle esercitazioni
di pratica testuale istituite e coordinate dalla struttura competente
nel corso di laurea. Le esercitazioni di pratica testuale su classici
filosofici in lingua originale da svolgere nel biennio specialistico,
per  una  durata  non  inferiore  alle 50  ore,  sono  stabilite  con
modalita' specifiche, in sede di programmazione didattica, all'inizio
di ogni anno accademico dal consiglio della struttura competente.
  La  struttura  competente indica  fino  a  cinque insegnamenti  fra
quelli previsti nel primo biennio da considerare propedeutici ai fini
dell'ammissione agli esami di profitto degli insegnamenti del secondo
biennio.
  L'esame di  laurea consiste nella discussione  di una dissertazione
scritta  su un  argomento coerente  con il  piano degli  studi scelto
dallo  studente,  secondo  le  modalita'  stabilite  dalla  struttura
competente.
                              Art. 85.
                         Curriculum didattico
Primo biennio
  Sei insegnamenti  filosofici da scegliere all'interno  dei seguenti
settori scientifico-disciplinari:
   M08A Storia della filosofia;
   M08B Storia della filosofia antica;
   M08C Storia della filosofia medievale;
   M08D Storia della filosofia araboislamica;
   M08E Storia della scienza;
   M07A Filosofia teoretica;
   M07B Logica e filosofia della scienza;
   M07C Filosofia morale;
   M07D Estetica;
   M07E Filosofia del linguaggio,
  purche'  sia  garantita  la  presenza  fra  essi  di  storia  della
filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale.
  Un insegnamento a scelta tra i settori scientificodisciplinari M09A
(Pedagogia),  M11A (Psicologia  dello sviluppo  e dell'educazione)  e
M10A (Psicologia generale).
  Due insegnamenti storici a scelta  (in ambiti storici distinti) nei
seguenti settori scientificodisciplinari:
  L02A (Storia greca), L02B (Storia romana), M01X (Storia medievale),
M02A (Storia moderna), M04X (Storia contemporanea).
  Un     insegnamento     scelto      all'interno     dei     settori
scientificodisciplinari    L12A    (Letteratura    italiana),    L12B
(Letteratura  italiana   moderna  e  contemporanea),   L12C  (Critica
letteraria),   L12D   (Letterature  comparate),   L12E   (Letteratura
dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale).
  Un insegnamento  di lingua straniera (il  consiglio della struttura
competente dovra'  garantire all'interno l'attivazione di  almeno due
tra le  seguenti lingue  straniere: lingua francese,  lingua inglese,
lingua tedesca e lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra'
essere svolto su testi filosofici.
Secondo biennio
  Sei insegnamenti a scelta nelle seguenti aree:
    a) area storico-filosofica;
    b) area filosofico-teorica;
    c) area logico-epistemologica;
    d) area semiotico-linguistica.
  Quattro insegnamenti a scelta nelle seguenti aree:
    a) area delle scienze umane;
    b) area storica (diversi da quelli del primo biennio);
  c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione;
    d) area scientifica.
  Una prova scritta di commento ad un testo classico di filosofia. La
preparazione alla prova potra' essere curata con seminari organizzati
nell'ambito  delle  attivita'  didattiche integrative  del  corso  di
laurea.
  Il consiglio della struttura competente puo' organizzare il biennio
specialistico  per  indirizzi.   Puo'  altresi'  accogliere  proposte
individuali  di  sostituzione  o  integrazione  delle  seguenti  aree
(scienze umane, storia, scienze del linguaggio e delle comunicazioni)
con non piu'  di quattro insegnamenti di altre aree,  anche esterne a
quelle insegnate  nel corso  di laurea e  nella facolta',  purche' la
scelta sia culturalmente e  professionalmente qualificata ed organica
all'intero piano di studio.
  Il consiglio  della struttura competente istituisce,  all'inizio di
ogni  anno accademico,  esercitazioni di  pratica testuale,  fissando
preliminarmente  i  classici  oggetto  delle  stesse  e  le  relative
modalita' di  valutazione; la scelta  di tali classici  dovra' essere
effettuata in ambiti cronologici e disciplinari differenziati.
  L'eventuale articolazione per indirizzi di corso di laurea, i piani
di studio  con i  relativi insegnamenti fondamentali  obbligatori, le
forme di tutorato,  le prove di valutazione  della preparazione degli
studenti,  la propedeuticita'  degli insegnamenti,  il riconoscimento
degli  insegnamenti  seguiti  presso  altri  corsi  di  laurea,  sono
determinati dalla struttura competente.
                              Art. 86.
                        Manifesto degli studi
  All'atto della  predisposizione del manifesto annuale  degli studi,
il consiglio della struttura  disciplina, con regolamento, le materie
di cui all'art. 11, comma 2, della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio della struttura:
  a)  definisce il  piano  di  studi ufficiale  del  corso di  laurea
stesso, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare;
  b) stabilisce i corsi  ufficiali di insegnamento, che costituiscono
le singole annualita', i cui nomi dovranno essere desunti dai settori
scientificodisciplinari;
  c) stabilisce le  qualificazioni piu' opportune, quali  I, II, III,
istituzioni, nonche' tutte le altre  che giovino a differenziare piu'
esattamente  il   livello  e  i  contenuti   didattici,  compresa  la
possibilita' di  biennalizzare o triennalizzare le  discipline per le
quali cio' sia ritenuto utile  ai fini della formazione professionale
e culturale  dello studente,  anche su  istanza dei  singoli studenti
all'interno di piani di studio individuali.
                              Art. 87.
                      Ripartizioni disciplinari
  I  settori disciplinari,  ai  quali fare  riferimento, sono  quelli
inseriti nel presente articolo:
  Area storicofilosofica
   M08A (Storia della filosofia)
   M08B (Storia della filosofia antica)
   M08C (Storia della filosofia medievale)
   M08D (Storia della filosofia araboislamica)
   M08E (Storia della scienza)
  Area filosofico-teorica:
   M07A (Filosofia teoretica)
   M07C (Filosofia morale)
   Q0lA (Filosofia politica)
   N20X (Filosofia del diritto)
   M07D (Estetica)
  Area logico-epistemologica:
   M07B (Logica e filosofia della scienza)
   M08E (Storia della scienza)
  Area semiotico-linguistica:
   M07E (Filosofia del linguaggio)
   L09A (Glottologia e linguistica)
  Area delle scienze umane:
   Q05A (Sociologia generale)
   M09A (Pedagogia generale)
   M09B (Storia della pedagogia)
   M10A (Psicologia generale)
   M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione)
   M05X (Discipline demoetnoantropologiche)
   P01A (Economia politica)
  Area storica:
   L02A (Storia greca)
   L02B (Storia romana)
   M01X (Storia medievale)
   M02A (Storia moderna)
   M04X (Storia contemporanea)
   Q01B (Storia delle dottrine politiche)
   M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese)
   M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale)
   M03D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo)
   P01D (Storia del pensiero economico)
  Area delle scienze del linguaggio e della comunicazione:
   Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi)
   L26A (Discipline dello spettacolo)
   L26B (Cinema e fotografia)
   L12D (Letterature comparate)
  L27A (Storia della musica antica, medievale e rinascimentale)
  L27B (Musicologia e storia della musica moderna e contemporanea)
  Area scientifica:
   A01A (Logica matematica)
   A01D (Matematiche complementari)
   A02A (Analisi matematica)
   B02A (Fisica teorica)
   B02B (Metodi matematici della fisica)
   K05C (Cibernetica)
   K05B (Informatica)
   K05A (Sistemi di elaborazione di informazioni)
                              Art. 88.
                          Norme transitorie
  Gli studenti  gia' iscritti potranno completare  gli studi previsti
dal  precedente  ordinamento e  la  struttura  competente e'  inoltre
tenuta a stabilire  le modalita' per la convalida di  tutti gli esami
sostenuti,  qualora gli  studenti  optino per  il nuovo  ordinamento.
L'opzione per il  nuovo ordinamento potra' essere  esercitata fino ad
un termine pari alla durata legale del corso di studi.
  Il  presente  decreto  viene  inviato per  la  pubblicazione  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
   Perugia, 9 giugno 1998
 Il rettore: Calzoni