Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.175 del 29-7-1998)
IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 78; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge n. 341 del 19 novembre 1990; Visto il decreto ministeriale 31 luglio 1992 modificato con decreti del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994 e 6 giugno 1994; Visto lo statuto dell'Istituto universitario navale emanato con decreto rettorale del 2 maggio 1996 pubblicato sul supplemento ordinario n. 116 alla Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 1996; Visto il decreto ministeriale 19 luglio 1996 (emanazione della nuova tabella XXXV dell'Ordinamento didattico universitario); Visto il decreto ministeriale 14 maggio 1997 (modificazioni all'Ordinamento didattico relativamente al corso di laurea in scienze ambientali); Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dalle autorita' accademiche dell'Ateneo (Consiglio di corso di laurea in scienze ambientali - seduta del 16 giugno 1998, Consiglio di facolta' di scienze nautiche - seduta del 19 giugno 1998, Senato accademico - seduta del 1 luglio 1998, Consiglio di amministrazione - seduta del 7 luglio 1998); Considerato che nelle more dell'emanazione del regolamento didattico di ateneo le modifiche di statuto riguardanti gli ordinamenti didattici vengono operate sul vecchio statuto; Decreta: Al fine di adeguare lo statuto dell'Istituto universitario navale ai decreti ministeriali indicati in premessa, l'art. 18 e' soppresso e sostituito dai nuovi articoli dal n. 18 al n. 23, con conseguente slittamento degli articoli successivi: Corso di laurea in scienze ambientali Art. 18. Finalita', afferenze, accesso Il corso di laurea in scienze ambientali forma una specifica figura di laureato caratterizzata da qualita' e competenze che si esplicano nell'attivita' scientificoprofessionale, e in particolare deve assicurare: a) una approfondita cultura d'ambiente a indirizzo sistemico; b) la capacita' di individuare e organizzare le interazioni fra specialisti anche di diversi settori; c) l'abilita' nella indagine e nella gestione di un dato processo, sistema o risorsa ambientale. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni di legge. Art. 19. Durata e articolazione del corso La durata degli studi del corso di laurea in scienze ambientali e' fissata in cinque anni, articolati in un triennio a carattere formativo di base, ed in successivi distinti indirizzi di durata biennale che hanno lo scopo di completare la preparazione dottrinale e metodologica degli studenti. I contenuti didatticoformativi del corso di laurea sono articolati in aree, gli obiettivi sono indicati nel successivo art. 22. Ciascuno anno di corso e' articolato in due periodi didattici (semestri) della durata di almeno tredici settimane ciascuno. Ciascun corso di insegnamento e' costituito da moduli didattici di 40 ore, per un massimo equivalente a tre moduli o 120 ore, ripartiti anche da piu' docenti e con un unico esame finale, della cui commissione fanno parte tutti i docenti del corso. Tale attivita' comporta un massimo di 600 ore per anno di lezioni, esercitazioni, seminari, corsi monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, ecc. Parte dell'attivita' pratica puo' essere svolta presso laboratori e/o centri esterni sotto la responsabilita' del docente del corso e previa stipula di apposite convenzioni. L'accertamento del profitto puo' aver luogo, oltre che mediante esami formali, le cui modalita' sono determinate dal consiglio di corso di laurea, anche attraverso il sistema dei crediti didattici, ai sensi del comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341/1990. Il consiglio di corso di laurea puo' accorpare due insegnamenti dello stesso settore scientificodisciplinare in un unico esame, nel rispetto dei contenuti e della continuita' didattica. Per accedere all'esame di laurea lo studente deve aver superato 28 esami. Durante il primo triennio del corso di laurea lo studente deve dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di una lingua straniera di rilevanza scientifica. Le modalita' di accertamento saranno definite dal consiglio di corso di laurea. Lo studente deve, infine, superare l'esame di laurea che comprende la discussione dalla tesi sperimentale. La preparazione della tesi comporta la frequenza per almeno un anno di un laboratorio sotto la guida del relatore designato dal consiglio di corso di laurea. Superato l'esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in scienze ambientali, indipendentemente dall'indirizzo seguito, del quale verra' fatta menzione soltanto nella carriera scolastica. Art. 20. Manifesto degli studi All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di corso di laurea attua quanto previsto dal secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio: a) definisce, nel rispetto del monte orario fissato per le aree didattiche di cui all'art. 22, il piano di studi ufficiale del corso di laurea, comprendente i corsi da attivare le cui denominazioni devono essere desunte dalle discipline riportate nel regolamento didattico, con eventuali qualificazioni atte a precisarne il livello ed i contenuti (ad es. I, II, istituzioni, avanzato, esercitazioni, laboratorio, ecc.); b) indica gli indirizzi attivati e la loro organizzazione; c) indica, per ogni corso, la durata complessiva, la frazione di ore da destinare alle attivita' teoricopratiche e gli eventuali accorpamenti ai fini degli esami, indicando altresi' nel caso di corsi integrati, la durata e le eventuali denominazioni dei moduli didattici ad essi conferenti; d) indica i corsi dei quali lo studente dovra' aver ottenuto l'attestazione di frequenza e gli esami e/o i crediti didattici che dovra' aver conseguito al fine di ottenere l'iscrizione all'anno di corso successivo, precisando, inoltre, le eventuali propedeuticita'; e) fissa le modalita' di organizzazione del laboratori di integrazione e le attivita' teoricopratiche da tenersi nel loro ambito; f) indica i corsi, i moduli e i crediti didattici in comune con i diplomi affini. Art. 21. Articolazione del corso di laurea La formazione dello studente alla capacita' di integrazione e' assicurata, oltre che dagli insegnamenti e dai seminari interdisciplinari, dal laboratorio d'integrazione. Il laboratorio, che dispone di almeno 120 ore complessive, di cui almeno 80 nel triennio comune, non da' luogo a titolarita' ed e' caratterizzato da una didattica interdisciplinare basata sull'analisi dei casi. I docenti del corso di laurea nell'ambito dei rispettivi carichi didattici orari sono tenuti a concorrere alla attuazione del laboratorio, anche con la collaborazione di esperti esterni. Il consiglio di corso di laurea provvede ad organizzare il laboratorio di integrazione per quanto riguarda i contenuti, i metodi e i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento. L'accertamento del profitto ha luogo, per ogni corso del laboratorio d'integrazione, con una prova finale scritta e orale. I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea. Art. 22. Aree didattiche comuni Il monte orario di attivita' didattiche per il triennio assomma a non meno di 1600 ore, di cui almeno 80 ore sono dedicate al laboratorio d'integrazione e 1520 ore sono dedicate agli insegnamenti del triennio secondo lo schema seguente: 1 Anno: Istituzioni di Matematica I (A04A) - 2 mod. Fisica generale I (B01A) - 2 mod. Chimica generale e inorganica (C03X) - 2 mod. Biologia vegetale (E01A) esame integrato con 2 mod. Sistematica delle alghe (E01B) - 1 mod. Litologia e geologia (D01B) - 2 mod. Laboratorio di programmazione e calcolo I (A04A) - 1 mod. Laboratorio di integrazione (lingua inglese) (*) - 1 mod. (1 accertamento). 12 moduli = 480 ore = 6 esami + 1 modulo di accertamento. (*) da sostenere entro il 2 anno. 2 Anno: Istituzioni di Matematica II (A04A) - 2 mod. Fisica generale II (B01A) esame integrato con 1,5 mod. Laboratorio di Fisica generale (B01A) - 1,5 mod. Chimica organica (C05X) - 1,5 mod. Biologia animale (E02A) - 1,5 mod. Ecologia (E03A) - 2 mod. Topografia e tecniche cartografiche (H05X) - 1,5 mod. Zoologia marina (E02A) - 1,5 mod. 13 moduli = 520 ore = 7 esami. 3 Anno: Chimica analitica (C01A) - 2 mod. Chimica fisica (C02X) - 1,5 mod. Diritto dell'ambiente (N10X) - 2 mod. Economia dell'ambiente (P01B) - 2 mod. Oceanografia fisica (D04C) esame integrato con 1,5 mod. Misure oceanografiche (D04C) - 1 mod. Ecologia applicata (E03A) esame integrato con 1 mod. Laboratorio di Ecologia applicata (E03A) - 1 mod. Biochimica (E05A) - 1 mod. Laboratorio di integrazione (fondamenti di analisi di sistemi ecologici) (E03A) - 1 mod. (1 accertamento). 13 moduli = 520 ore = 7 esami + 1 modulo di accertamento. Per l'indirizzo atmosferico viene adottata la stessa organizzazione didattica con le seguenti variazioni: 2 Anno: Fisica terrestre (D04A) - 1,5 mod. al posto di zoologia marina. 3 Anno: Climatologia e meteorologia (D04C) - 1,5 mod., esame integrato con laboratorio di fisica dell'ambiente al posto di oceanografia esame integrato con misure oceanografiche. Indirizzi: Sono istituiti gli indirizzi marino e atmosferico. L'accesso all'indirizzo e' regolato dalle condizioni e dalle propedeuticita' fissate nella sede. L'insegnamento per indirizzi ha luogo in prevalenza nel biennio di applicazione, ma alcuni dei relativi corsi possono essere anticipati al secondo e al terzo anno. Il biennio di indirizzo prevede il superamento di 8 esami con un numero di ore di lezioni non inferore a 640 e di un accertamento di un laboratorio di integrazione di 40 ore. L'organizzazione didattica prevede 4 esami indicati dal consiglio di corso di laurea e 4 esami a scelta dello studente sulla base di raggruppamenti omogenei definiti. Viene di seguito riportata l'organizzazione didattica del biennio per indirizzo. a) Indirizzo marino: I corsi obbligatori per l'indirizzo marino sono: Oceanografia costiera (D04C) - 2 mod. Oceanografia biologica (E03A) - 2 mod. Matematica computazionale (A04A) esame integrato con 1 mod. Laboratorio di programmazione e calcolo II (A04A) - 1 mod. Climatologia e meteorologia (D04C) - 1 mod. Laboratorio di integrazione (metodi probabilistici, statistici e processi stocastici) (A02B) - 1 mod. (1 accertamento). b) Indirizzo atmosferico: I corsi obbligatori per l'indirizzo atmosferico sono: Chimica fisica dell'atmosfera (C11X) - 2 mod. Chimica dell'inquinamento (C11X) - 2 mod. Telerilevamento dell'atmosfera (D04C) - 2 mod. Matematica computazionale esame integrato con (A04A) - 1 mod. Laboratorio di programmazione e calcolo II (A04A) - 1 mod. I corsi finalizzanti per lo svolgimento delle tesi di laurea per entrambi gli indirizzi vengono scelti dallo studente tra i seguenti: Analisi e valutazione ambientale (H14A) - 1,5 mod. Chimica fisica ambientale (C11X) - 1 mod. Conservazione della natura e delle sue risorse (E03A) - 1 mod. Diritto del mare (N14X) - 1,5 mod. Ecologia degli ambenti costieri (E03A) - 1 mod. Ecologia marina (E03A) - 1 mod. Economia aziendale (P02A) - 1 mod. Economia e gestione delle imprese (P02B) - 1 mod. Fisica dell'atmosfera (D04C) - 1,5 mod. Fisica terrestre (D04A) - 1,5 mod. Fitoecologia marina (E01D) - 1 mod. Fotogrammetria (H05X) - 1,5 mod. Geodesia (D04C) - 1,5 mod. Geologia marina (D01B) - 1,5 mod. Idrobiologia (E03A) - 1,5 mod. Meteorologia II (D04C) - 1 mod. Microbiologia marina (E12X) - 1 mod. Navigazione I (H05X) - 1,5 mod. Oceanografia chimica (C11X) - 1,5 mod. Planctologia (E03A) - 1,5 mod. Recupero e riqualificazione ambientale urbana e territoriale (H14B) - 1,5 mod. Regime e protezione dei litorali (H01C) - 1,5 mod. Requisiti ambientali del prodotto industriale (H09C) - 1 mod. Sedimentologia (D01B) - 1,5 mod. Telerilevamento (H05X) - 1 mod. Art. 23. Norme transitorie Il consiglio di corso di laurea stabilira' le modalita' per la convalida di tutti gli esami sostenuti, qualora gli studenti optino per il nuovo ordinamento. L'opzione per il nuovo ordinamento potra' essere esercitata fino ad un termine pari alla durata legale del corso di studi. Con l'anno accademico 1998/1999 viene attivato il triennio formativo di cui ai precedenti articoli. Agli studenti che si iscrivono al II e III anno e che abbiano gia' superato l'esame di biologia I, viene riconosciuto anche l'esame di sistematica delle alghe. Per gli studenti del II e III anno e' previsto, solo per l'anno accademico 1998/1999, un corso supplementare di laboratorio di programmazione e calcolo I. Agli studenti che si iscrivono al III anno e che abbiano gia' superato l'esame di biologia II, viene riconosciuto anche l'esame di zoologia marina previo colloquio. Rimangono attivati per l'anno accademico 1998/1999 i corsi di: oceanografia biologica, oceanografia chimica e sedimentologia, previsti dal nuovo ordinamento nel biennio di indirizzo. All'atto dell'iscrizione al II anno lo studente puo' optare per l'indirizzo atmosferico, seguendo l'iter didattico organizzato per questo indirizzo. Per l'anno accademico 1998/1999 rimane in vigore l'organizzazione del IV e V anno prevista dalla vecchia tabella. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Napoli, 14 luglio 1998 Il rettore: Ferrara