MINISTERO DELLA SANITA'

COMUNICATO

Autorizzazione   all'immissione   in   commercio   della  specialita'
medicinale per uso umano "Intron-A"
(GU n.176 del 30-7-1998)

          Estratto decreto AIC/UAC n. 239 del 9 luglio 1998
  E'   autorizzata  l'immissione   in  commercio   della  specialita'
medicinale INTRON-A  (interferone alfa  2 ricombinante)  nelle forme,
confezioni e alle condizioni di seguito specificate.
  Confezioni autorizzate, numeri di A.I.C. e classificazione ai sensi
dell'art. 8, comma 10, della legge n. 537/1993:
    "Intron-A" - soluzione iniettabile:
     1 flacone da 3 M.U.I./0,5 ml;
  A.I.C. n. 026393088/M (in base 10), 0T5GJ0 (in base 32);
     classe "A", al prezzo di L. 56.900 con nota 32;
     1 flacone da 5 M.U.I./0,5 ml;
  A.I.C. n. 026393090/M (in base 10), 0T5GJ2 (in base 32);
     classe "A", al prezzo di L. 94.900 con nota 32;
     1 flacone da 10 M.U.I./1 ml;
  A.I.C. n. 026393102/M (in base 10), 0T5GJG (in base 32);
     classe "A", al prezzo di L. 189.800, con nota 32.
  Titolare  A.I.C.: Schering-Plough  S.p.a., via  G. Ripamonti,  89 -
20141 Milano.
  Produttore: la produzione e  il controllo della specialita' vengono
effettuate  presso lo  stabilimento  Schering-Plough  (Brinny) Co.  -
Innishannon,  County Cork  -  Irlanda; il  confezionamento presso  la
Schering-Plough S.p.a. Officina farmaceutica,  via F.lli Kennedy, 5 -
26833 Comazzo (Lodi).
  Composizione:  ogni flacone  di "Intron-A",  soluzione iniettabile,
contiene:
  principio attivo: 3 o 5  milioni di unita' internazionali (U.I.) di
interferone alfa 2b ricombinante in 0,5  ml di soluzione o 10 milioni
di unita'  internazionali (U.I.) di interferone  alfa 2b ricombinante
in 1 ml di soluzione;
  eccipienti: sodio fosfato dibasico, sodio fosfato monobasico, sodio
edetato,  sodio  cloruro,  mcresolo,  polisorbato  80  ed  acqua  per
preparazioni iniettabili.
   Indicazioni terapeutiche:
  epatite  cronica  B:  trattamento  di pazienti  adulti  affetti  da
epatite cronica  B istologicamente  provata con marcatori  sierici di
replicazioni virale, per esempio pazienti  positivi per HBV-DNA o DNA
polimerasi ed HBeAg.
  L'attuale esperienza  clinica in pazienti sottoposti  a terapia con
interferone alfa  2b per periodi  di 4-6  mesi indica che  la terapia
puo' produrre l'eliminazione di HBV-DNA dal siero oltre ad indurre un
miglioramento  dell'istologia epatica.  Nei pazienti  con perdita  di
HBeAg e  di HBV-DNA, e'  stata osservata una  significativa riduzione
della morbilita' e della mortalita';
  epatite  cronica  C: trattamento  di  pazienti  adulti con  epatite
cronica   C  istologicamente   provata  con   marcatori  sierici   di
replicazioni virale, ad esempio  coloro che presentano valori elevati
di  transaminasi senza  scompenso epatico  o che  siano positivi  per
HCV-RNA sierico, o che siano anti-HCV positivi.
  L'esperienza  clinica disponibile  in pazienti  in trattamento  con
interferone alfa 2b  per 12 mesi indica che la  terapia puo' produrre
una normalizzazione  della ALT sierica, della  clearance dell'HCV-RNA
sierico e un miglioramento dell'istologia epatica.
  L'interruzione della  terapia con interferone alfa  2b, deve essere
presa in considerazione in quei  pazienti che non rispondono dopo tre
o quattro mesi di trattamento;
  leucemia a  cellule capellute: trattamento dei  pazienti affetti da
tricoleucemia;
  leucemia mieloide  cronica: trattamento di pazienti  adulti affetti
da leucemia mieloide cronica positiva per il cromosoma Philadelphia o
la traslocazione bcr/abl.
  L'esperienza clinica  indica che  nella maggior parte  dei pazienti
trattati  e' ottenibile  una maggiore/minore  risposta ematologica  e
citogenetica.  Non  esistono  studi  controllati  che  dimostrino  un
effetto sulla sopravvivenza globale;
  mieloma multiplo:  terapia di mantenimento in  pazienti che abbiano
raggiunto  una   remissione  obiettiva  della   malattiva  (riduzione
maggiore del 50% delle proteine di origine mielomatosa) in seguito ad
una chemioterapia iniziale di induzione).
  L'attuale esperienza clinica indica  che la terapia di mantenimento
con  "Intron-A" prolunga  la fase  al plateau;  tuttavia gli  effetti
sulla  sopravvivenza  globale,  non  sono stati  dimostrati  in  modo
conclusivo;
  linfoma follicolare: trattamento audiuvante del linfoma follicolare
ad  elevata  massa neoplastica  in  associazione  ad una  appropriata
polichemioterapia di induzione, quale ad esempio i regimi tipo-CHOP;
  un tumore ad elevata massa neoplastica viene definito da almeno una
delle caratteristiche di seguito  elencate: massa tumorale voluminosa
(>7  cm), coinvolgimento  di almeno  3 o  piu' siti  nodali (ciascuno
>3cm), sintomi sistemici (perdita di peso >10%, febbre >38 C per piu'
di  8 giorni,  o  sudori notturni),  splenomegalia oltre  l'ombelico,
ostruzione  degli   organi  maggiori  o  sindrome   da  compressione,
coinvolgimento orbitale o epidirale, effusione sierosa o leucemia;
  tumore carcinoide: trattamento di tumori carcinoidi con linfonodi o
metastasi epatiche e con sindrome da carcinoide;
  sarcoma di  Kaposi correlato all'AIDS:  in pazienti con  sarcoma di
Kaposi   progressivo,  asintomatico   che   abbiano   una  conta   di
CD4>250/mm(elevato a)3 . I pazienti  con AIDS che presentino conta di
CD4250/mm(elevato   a)3   o   quelli  con   anamnesi   di   infezioni
opportunistiche  o con  sintomi  costituzionali,  e' improbabile  che
rispondano alla  terapia con "Intron-A"  e percio' non  devono essere
trattati  (v.  paragrafo  4.4   avvertenze  e  opportune  precauzioni
d'impiego);
  melanoma  maligno: come  terapia  adiuvante in  pazienti liberi  da
malattia in seguito  ad intervento chirurgico, ma ad  alto rischio di
recidiva   sistemica,  ad   esempio,   pazienti  con   coinvolgimento
linfonodale primario o ricorrente (clinico o patologico).
  E'  approvato,  il  riassunto delle  caratteristiche  del  prodotto
allegato al presente decreto.
  Classificazione  ai  fini  della   fornitura:  da  vendersi  dietro
presentazione  di   ricetta  medica  su  indicazione   di  un  centro
ospedaliero.
  La presente  autorizzazione ha validita'  di anni cinque  dalla sua
pubblicazione  nella Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica  italiana,
rinnovabile  alle condizioni  previste dall'art.  10 della  direttiva
65/65 CEE, modificata dalla direttiva 93/39 CEE.
  E' subordinata altresi'  al rispetto dei metodi  di fabbricazione e
delle tecniche di controllo della specialita' previsti nel fascicolo.
  Tali metodi  e controlli dovranno  essere modificati alla  luce dei
progressi  scientifici e  tecnici.  I progetti  di modifica  dovranno
essere sottoposti per l'approvazione da parte del Ministero.
  Decorrenza di  efficacia del  decreto: dalla data  di pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.