MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA

DECRETO 30 luglio 1998 

  Riconoscimento di  titolo di studio estero  quale titolo abilitante
per l'iscrizione in Italia all'albo degli avvocati.
(GU n.192 del 19-8-1998)

                        IL DIRETTORE GENERALE
           degli affari civili e delle libere professioni
  Visti gli  articoli 1  e 8  della legge 29  dicembre 1990,  n. 428,
recante   disposizioni  per   l'adempimento  di   obblighi  derivanti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea;
  Visto il decreto legislativo 27  gennaio 1992, n. 115 di attuazione
della direttiva  n. 89/48/CEE  del 21 dicembre  1988, relativa  ad un
sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore
che  sanzionavano formazioni  professionali di  durata minima  di tre
anni;
  Vista l'istanza della sig.ra Collu  Melissa, nata il 23 giugno 1969
a  Cagliari,  cittadina  italiana,   diretta  ad  ottenere  ai  sensi
dell'art.   12   del   sopra   indicato   decreto   legislativo,   il
riconoscimento del titolo professionale di "barrister" - rilasciatole
in data 26 giugno 1996 dalla "honorable Society of the Middle Temple"
- ai  fini dell'accesso ed  esercizio in Italia della  professione di
"avvocato";
  Considerato che  il richiedente  ha concluso il  percorso formativo
accademico con  il "bachelor of arts",  conseguito nel 1993 e  con il
"graduale  diploma"  conseguito   nel  1995,  rispettivamente  presso
l'Universita' di Nottingham e presso l'Universita' di Westminster;
  Viste le determinazioni della conferenza  di servizi tenutasi il 21
maggio 1998;
  Sentito  il rappresentante  del Consiglio  nazionale forense  nella
seduta appena indicata;
  Visto l'art.  6, n. 2,  del decreto legislativo n.  115/1992, sopra
indicato;
                              Decreta:
  1. Alla  sig.ra Collu Melissa, nata  il 23 giugno 1969  a Cagliari,
cittadina  italiana, sono  riconosciuti  il  titolo professionale  di
"barrister" e  il titolo accademico  di cui in premessa  quali titoli
validi per l'iscrizione all'albo degli avvocati.
  Detto  riconoscimento e'  subordinato al  superamento di  una prova
attitudinale volta ad accertare la conoscenza delle seguenti materie:
1) diritto costituzionale; 2)  diritto civile; 3) diritto processuale
civile; 4)  diritto commerciale;  5) diritto  del lavoro;  6) diritto
penale;7) diritto  processuale penale; 8) diritto  amministrativo; 9)
diritto   tributario;  10)   diritto   internazionale  privato;   11)
ordinamento forense, diritti e doveri dell'avvocato.
  2. La  prova di che  trattasi si compone di  un esame scritto  e un
esame orale da svolgersi in lingua italiana.
  3. L'esame scritto consiste nella  redazione di un atto giudiziario
o di un parere in materia  stragiudiziale vertente su non piu' di tre
materie tra quelle sopra indicate e a scelta della commisione d'esame
di cui al P.D.G. 1 dicembre 1993, come modificato dal P.D.G. 25 marzo
1994.
  4.  L'esame orale  consiste  nella discussione  di brevi  questioni
pratiche  vertenti su  tutte  le materie,  sopra  indicate. A  questo
secondo esame potra'  accedere solo se abbia  superato, con successo,
quello scritto.
   Roma, 30 luglio 1998
                                  Il direttore generale: Hinna Danesi