Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.239 del 13-10-1998)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi dell'Aquila, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071 - Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni relativo a disposizioni sull'ordinamento didattico universitario; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28 - delega al Governo per il riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, relativo al riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione; Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590 - istituzione di nuove universita'; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale e' stato istituito il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ed in particolare il 1 comma dell'art. 16 relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, relativa alla riforma degli ordinamenti didattici universitari; Visto il decreto ministeriale 31 luglio 1992 (modificato dai decreti del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994 e 6 giugno 1994) relativo ai settori scientificodisciplinari degli insegnamenti universitari; Visti i decreti ministeriali 11 maggio 1995, 14 febbraio 1996 e 3 luglio 1996 che hanno modificato la Tab. XLV/2 recante l'ordinamento didattico universitario relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico; Vista la nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Dipartimento per l'autonomia universitaria e gli studenti) del 31 ottobre 1996, protocollo n. 2402, recante articolazione dei corsi e dei piani degli studi universitari (ex art. 11, legge n. 341/1990) e piani di studio individuali (ex art. 2 legge n. 910/1969 e art. 924/1970); Visto l'art. 10 dello statuto di autonomia dell'Universita' degli studi dell'Aquila emanato con decreto rettorale 196 - 0072 del 30 dicembre 1996; Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, relativa all'autonomia didattica; Vista la nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Dipartimento per l'autonomia universitaria e gli studenti) del 5 agosto 1997, protocollo n. 2079/Ufficio I, recante art. 17 commi 95, 101 e 119 della legge 15 maggio 1997, n. 127. Autonomia didattica. Regime transitorio. Atto di indirizzo; Tenuto conto della nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica del 22 settembre 1997, prot. n. 2251, relativa alla scuola di specializzazione in radiodiagnostica; Vista la nota del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica (Dipartimento per l'autonomia universitaria e gli studenti) del 16 giugno 1998, protocollo n. 1/98, recante legge 15 maggio 1997, n. 127. Autonomia didattica. Nota di indirizzo; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dalle autorita' accademiche di questa Universita' (consigli della facolta' di medicina e chirurgia dell'8 aprile e del 22 luglio 1997; senati accademici del 27 maggio e del 29 ottobre 1997; consigli di amministrazione del 29 maggio e del 30 ottobre 1997); Visto che il Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 3 luglio 1998 ha espresso parere favorevole; Considerato che nelle more dell'emanazione del regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di laurea, di diploma, della scuole di specializzazione e dirette a fini speciali vengono operate sul vecchio statuto, emanato ai sensi dell'art. 17 del sopracitato testo unico, ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni; Decreta: Al fine di adeguare lo statuto dell'Universita' degli studi dell'Aquila alla Tab. XLV/2 recante gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione del settore medico, l'art. 312 (elenco delle scuole riformate in base ai nuovi ordinamenti didattici) e' modificato come segue; sono abrogati i seguenti articoli: 403 (norme transitorie relative alle scuole per le quali resta in vigore il vecchio ordinamento); dal 404 al 411 (endocrinologia e malattie del ricambio); dal 412 al 419 (radiologia); dal 420 al 427 (dermatologia e venereologia); dal 428 al 435 (medicina interna); dal 460 al 467 (allergologia e immunologia clinica); dal 476 al 492 (anestesia e rianimazione); dal 501 al 508 (medicina dello sport); dal 509 al 517 (geriatria); vengono inseriti i seguenti nuovi articoli: dal 313 al 318 (allergologia e immunologia clinica); dal 319 al 324 (anestesia e rianimazione); dal 343 al 348 (dermatologia e venereologia); dal 349 al 354 (endocrinologia e malattie del ricambio); dal 361 al 366 (geriatria); dal 385 al 390 (medicina dello sport); dal 391 al 396 (medicina interna); dal 439 al 445 (radiodiagnostica); dal 446 al 452 (radioterapia); 459 (norme transitorie relative alle scuole per le quali resta in vigore il vecchio ordinamento); conseguentemente scorrera' la numerazione degli altri articoli dello statuto. Art. 312. Ordinamento scuole Al settore medico affluiscono le seguenti scuole di specializzazione, oltre a quelle che saranno aggiunte con successivi decreti: 1) allergologia ed immunologia clinica; 2) anestesia e rianimazione; 3) cardiologia; 4) chirurgia generale; 5) chirurgia maxillofacciale; 6) dermatologia e venereologia; 7) endocrinologia e malattie del ricambio; 8) gastroenterologia; 9) geriatria; 10) ginecologia ed ostetricia; 11) igiene e medicina preventiva; 12) medicina del lavoro; 13) medicina dello sport; 14) medicina interna; 15) neurologia; 16) oftalmologia; 17) oncologia; 18) otorinolaringoiatria; 19) patologia clinica; 20) pediatria; 21) psichiatria; 22) radiodiagnostica; 23) radioterapia; 24) urologia. I relativi ordinamenti sono definiti al capo II. Capo II NORME RELATIVE ALLE SINGOLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE Allergologia e immunologia clinica Art. 313. La scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 314. La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel settore professionale della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione delle malattie immunologiche e allergiche. Art. 315. La scuola rilascia il titolo di specialista in allergologia ed immunologia clinica. Art. 316. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 317. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia - Dipartimento di medicina interna e sanita' pubblica e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il Dipartimento di medicina interna e sanita' pubblica. Art. 318. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi al primo anno di corso e' di numero quattro iscritti, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 317. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. A.1 Area disciplinare di fisiopatologia generale. Obiettivo: ampliare e approfondire le conoscenze fondamentali relative all'ontogenesi ed all'organizzazione strutturale del sistema immunitario, al suo funzionamento; conoscere i meccanismi del controllo genetico della risposta immunitaria, i meccanismi immunologici di lesione e di riparazione tessutale e le possibili correlazioni con la patologia allergica e immunologica. Settori: E04B biologia molecolare, F04A patologia generale, F07A medicina interna. A.2 Area disciplinare di immunopatologia. Obiettivo: conoscere le alterazioni fondamentali degli organi linfoidi, le alterazioni funzionali e i meccanismi di controllo del sistema immunitario, nonche' le cause determinanti, il substrato immunogenetico e le lesioni ad essi corrispondenti; i quadri morfologici da un punto di vista anatomo ed istopatologico delle principali malattie immunologiche e delle malattie linfoproliferative; conoscere i meccanismi patogenetici e le implicazioni di ordine immunologico nel corso delle principali malattie infettive; con particolare riferimento alla patologia da HIV; conoscere i meccanismi immunologici di controllo della crescita tumorale; conoscere i meccanismi di azione, il metabolismo, gli effetti terapeutici e avversi dei farmaci e presidi utilizzati nelle malattie allergiche ed immunologiche. Settori: E07X farmacologia; F04A patologia generale; F04B patologia clinica; F06A anatomia patologica; F07A medicina interna; F07I malattie infettive. A.3 Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: saper eseguire studi statistici ed epidemiologici nel campo delle malattie allergiche ed immunologiche; conoscere ed interpretare le tecniche relative alla diagnostica allergologica e immunologica. Settori: F01X statistica medica; F04B patologia clinica; F22A igiene generale ed applicata. A.4 Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: conoscere, eseguire ed interpretare le prove allergologiche "in vivo" e le metodologie di diagnostica immunologica, istopatologica, sierologica, cellulare e allergologica. Settori: F07A medicina interna; F04B patologia clinica. A.5 Area disciplinare di clinica e terapia. Obiettivo: saper riconoscere i sintomi e i segni clinicofunzionali con cui si manifestano le malattie immunologiche ed allergologiche; saper risolvere i problemi clinici; definire la prognosi e pianificare le terapia delle malattie suddette; mettere in atto le misure di prevenzione primaria e secondaria in questa classe di pazienti; conoscere i principi e saper pianificare ed eseguire la terapia delle malattie allergiche ed immunologiche. Settori: F07A mecicina interna; F07B malattie dell'apparato respiratorio, F07G malattie del sangue; F07H reumatologia; F17X malattie cutanee e veneree; F15A otorinolaringoiatria; F14X malattie dell'apparato visivo; F19A pediatria generale e specialistica; F22C medicina del lavoro. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver eseguito personalmente i seguenti procedimenti specialistici: a) diagnosi microscopica: allestimento e lettura, assistiti da un docente, di almeno 50 preparati complessivi per lo studio citologico, citochimico, ed immunoistochimico di campioni di sangue, di midollo osseo e di organi linfoidi, in condizioni normali e patologiche, comprese quelle relative alle malattie autoimmuni, alle immunodeficienze, alle malattie immunoproliferative ed alle malattie allergiche; b) diagnostica immunologica sierologica e dei fluidi biologici: esecuzione e lettura, assistiti da un docente, di almeno 500, globalmente considerati test per il dosaggio delle Ig (classi e sottoclassi), per la determinazione degli immunocomplessi circolanti, per il dosaggio dei fattori di complemento, per la determinazione degli anticorpi organo - e non organospecifici, per il dosaggio delle immunoglobuline IgE specifiche, delle precipitine e delle crioproteine, per il dosaggio delle citochine e degli antigeni di membrana e di antigeni in forma solubile; c) diagnostica di immunologia cellulare: c.1 esecuzione ed interpretazione, assistite da un docente, di almeno 100 test complessivi per la caratterizzazione fenotipica delle cellule mononucleate ottenute dal sangue periferico e/o dagli organi e tessuti linfoidi, e/o, dal midollo osseo, e/o dai versamenti sierosi, e/o dal liquido di lavaggio broncoalveolare, e/o dal liquor; c.2 esecuzione e interpretazione, assistite da un docente, di almeno 50 tests complessivi di funzionalita' linfocitaria proliferazione linfocitaria indotta da mitogeni ed antigeni; coltura mista linfocitaria; citotossicita') e tipizzazione degli antigeni del sistema maggiore di istocompatibilita'; d) diagnostica allergologica "in vivo": esecuzione ed interpretazione di test allergologici in vivo (cutireazioni e test di provocazione specifici) in almeno 200 pazienti; e) atti medici specialistici relativi all'inquadramento, allo studio e alla terapia di almeno 200 pazienti, necessari a raggiungere i seguenti obiettivi: e.1 approfondimento in senso immunologico dell'anamnesi; e.2 schematizzazione dei principali dati anamnestici e di quelli semeiologici relativi ai pazienti esaminati; e.3 ricerca di elementi suggestivi per la presenza di malattie di ordine allergoimmunologico nel contesto di un esame obiettivo generale; e.4 pianificazione del procedimento diagnostico concernente le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.5 interpretazione corretta dei risultati delle indagini comprese nella pianificazione del procedimento diagnostico; e.6 esecuzione di manovre strumentali atte ad ottenere materiali biologici utilizzabili ai fini diagnostici; e.7 predisporre e prevedere idonei parametri di controllo periodico della malattia; e.8 riconoscimento delle situazioni che richiedono provvedimenti terapeutici d'urgenza; e.9 pianificazione ed esecuzione dei protocolli terapeutici utilizzabili per le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.10 monitoraggio periodico, sia clinico che laboratoristico, degli effetti benefici e di quelli indesiderati della terapia immunologica e antiallergica; e.11 conoscenza dei principi relativi alla profilassi e alla terapia delle principali malattie infettive; e.12 conoscenza delle caratteristiche dei farmaci chemioterapici, citostatici, antibiotici e dei principi della immunoterapia specifica per allergopatie. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Anestesia e rianimazione Art. 319. La scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 320. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nei settori dell'anestesiologia, della rianimazione, della terapia intensiva, della terapia antalgica e della terapia iperbarica. La scuola e' articolata negli indirizzi di: a) anestesiologia e rianimazione; b) terapia intensiva; c) terapia antalgica; d) terapia iperbarica. Art. 321. La scuola rilascia il titolo di specialista in anestesia e rianimazione. Art. 322. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 323. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia - e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Sede amministrativa della scuola e' il Dipartimento di discipline chirurgiche dell'Universita' degli studi dell'Aquila. Art. 324. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in quindici unita' per ciascun anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 323. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. Area A. Preparazione preoperatoria e del trattamento medico. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare correttamente e preparare adeguatamente il paziente all'intervento chirurgico, individuando lo stato psicologico e le condizioni fisiopatologiche che possono influenzare la condotta anestesiologica. Settori: E07X farmacologia, F08A chirurgia generale, F21X anestesiologia, M11E psicologia. Area B. Anestesia generale. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di scegliere e somministrare farmaci ed utilizzare tecniche idonee a determinare ed a mantenere uno stato di anestesia generale in condizioni di elezione ed in quelle di urgenza. Settori: B01B fisica, E07X farmacologia, F04B patologia clinica, F21X anestesiologia. Area C. Anestesia locoregionale. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di applicare le principali tecniche di anestesia locoregionale. Settori: E06A fisiologia umana, E09A anatomia umana, E07X farmacologia, F21X anestesiologia. Area D. Anestesia e terapia intensiva nelle specialita'. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di condurre un trattamento anestesiologico completo, appropriato e sicuro nei diversi settori di applicazione; saper illustrare i principi dei piu' comuni ed importanti interventi che richiedono un trattamento anestesiologico sia in condizioni di elezione che in quelle di urgenza nei seguenti settori: eurochirurgia, toracochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia pediatrica, ginecologica ed ostetrica, chirurgia addominale, maxillofacciale, dei trapianti, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatrica, chirurgia vascolare, chirurgia plastica, ortopedia, oculistica, indagini radiologiche, radioterapia ecc.; trattare il paziente durante e dopo tali procedure specialistiche collaborando con gli altri membri dello staff operatorio. Settori: F21X anestesiologia; F08A chirurgia generale; F08B chirurgia plastica, F08E chirurgia vascolare, F09X chirurgia cardiaca, F10X urologia, F12B neurochirurgia F13B malattie odontostomatologiche, F13C chirurgia maxillofacciale, F14X malattie apparato visivo, F15A otorinolaringoiatrica, F20X ginecologia ed ostetricia. Area E. Assistenza perioperatoria. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di controllare l'evoluzione dell'immediato recupero postoperatorio, il trattamento clinico del dolore postoperatorio. Settori: F21X anestesiologia. Area F. Rianimazione ed intervento di emergenza. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare le principali sindromi di pertinenza della rianimazione: nonche' essere in grado di affrontare le principali situazioni di emergenza sanitaria intra ed extraospedaliere. Settori: F21X anestesiologia, F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, F09A anatomia umana, E06A fisiologia umana, E07X farmacologia. Area G. Rianimazione e terapia intensiva. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di diagnosticare e trattare i principali quadri di interesse intensivologico, conoscere le basi fisiopatologiche ed applicare le principali tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo di parametri cardiologici, emodinamici, respiratori, neurologici, neurofisiologici, metabolici. Settori: F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, F21X anestesiologia. Area H. Terapia antalgica. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di arrecare sollievo al dolore acuto e cronico; conoscere le basi anatomiche e fisiologiche della genesi, conduzione e percezione dello stimolo doloroso; conoscere le caratteristiche farmacologiche e le modalita' d'impiego degli analgesici. Settori: E07X farmacologia, F11B neurologia, F21X anestesiologia, M11E psicologia clinica. Area I. Terapia iperbarica. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le indicazioni al trattamento iperbarico, saper diagnosticare i quadri clinici per i quali il trattamento deve considerarsi elettivo ed essere in grado di applicarlo adeguatamente. Settori: E10X biofisica, F21X anestesiologia. Area L. Monitoraggio e misurazioni. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di valutare le diverse situazioni che richiedono un monitoraggio e di scegliere la strumentazione adatta; deve saper definire i principi di misurazione delle piu importanti variabili fisiologiche. Settori: E10X biofisica, F01X statistica medica, F04B patologia clinica, F21X anestesiologia, K05B informatica. Area M. Organizzazione. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le principali esigenze organizzative della anestesiologia e rianimazione anche in relazione alle implicazioni bioetiche e legali della pratica medica ed anestesiologica. Settori: F02X storia della medicina, F21X anestesiologia, F22B medicina legale. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. 1. Area della preparazione preoperatoria e del trattamento medico: aver partecipato alla discussione preoperatoria di almeno 1000 casi clinici; aver discusso la preparazione preoperatoria; aver osservato la preparazione di routine; conoscere gli effetti della premedicazione e le sue conseguenze nel periodo pre- e postoperatorio. 2. Area dell'anestesia generale: aver acquisito esperienza nel somministrare anestesie generali ad almeno 500 pazienti in tutte le branche chirurgiche; aver utilizzato un'ampia varieta' di attrezzature; aver applicato le diverse tecniche di monitoraggio; aver utilizzato uno stimolatore nervoso; aver valutato il funzionamento delle attrezzature in ambito clinico. 3. Area dell'anestesia locoregionale: aver acquisito autonomia nell'attuazione delle principali tecniche di anestesia locoregionale e nell'analgesia del parto. 4. Area dell'anestesia nelle specialita' e della terapia intensiva postoperatoria: aver effettuato il trattamento anestesiologico per pazienti di tutte le branche chirurgiche con almeno 500 anestesie generali; aver seguito nel decorso postoperatorio almeno 1000 casi clinici anche nell'ambito dei turni di cui al punto 7; aver utilizzato in sala operatoria le piu' comuni posizioni chirurgiche (laterale, litotomica, ecc.); aver osservato, durante un tirocinio in sala operatoria di cardiochirurgia, l'applicazione di tecniche di circolazione e di ossigenazione extracorporea. 5. Area dell'assistenza perioperatoria: aver effettuato un periodo continuativo di servizio presso la sala di risveglio; aver partecipato alle visite postoperatorie; aver partecipato alla supervisione del controllo delle attrezzature della sala di risveglio; aver partecipato alle discussioni su casi clinici di cui al punto 1. 6. Area della rianimazione e dei trattamenti di emergenza: aver eseguito su manichini le prove di rianimazione cardiopolmonare; aver partecipato al trasferimento intra ed inter ospedaliero di pazienti critici; aver utilizzato adeguate attrezzature di rianimazione portatili ed aver partecipato ad attivita' di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario; aver raccolto l'anamnesi ed effettuato l'esame clinico e prescritto il trattamento terapeutico di pazienti con patologia acuta respiratoria, cardiocircolatoria, nervosa e metabolica; aver trattato pazienti con ritenzione di secrezione tracheobronchiale; aver utilizzato broncoscopi, tubi endobronchiali ed altre protesi respiratorie; aver partecipato ad attivita' di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario; aver partecipato al trasferimento inter e intraospedaliero di pazienti critici. 7. Area della rianimazione e della terapia intensiva: aver effettuato almeno 300 turni di servizio attivo di un reparto di rianimazione e terapia intensiva polivalente; aver studiato protocolli di valutazione e di trattamento del paziente in stato di shock; aver effettuato il cateterismo venoso centrale e misurato le pressione venosa centrale; aver somministrato soluzioni infusionali ed elettrolitiche adeguate per tipologia ed entita' ed aver osservato gli effetti della loro somministrazione; aver partecipato alla valutazione ed al controllo di situazioni emorragiche; aver valutato il ruolo dell'anestesista nella prevenzione e nel trattamento dell'insufficienza renale acuta; aver osservato il nursing del paziente critico; aver partecipato alla valutazione dei pazienti ed averne seguito l'evoluzione clinica sulla base dei principali indici prognostici; aver preso parte alla valutazione dei livelli di coma; aver utilizzato le diverse tecniche di ventilazione artificiale; aver preso parte al trattamento di pazienti critici nei diversi settori specialistici e nelle principali condizioni di interesse intensivologico: aver applicato protocolli nutrizionali idonei alle esigenze dei principali quadri clinici; aver studiato protocolli idonei a prevenire il rischio delle infezioni in terapia intensiva; aver utilizzato protocolli razionali di antibiotico terapia; aver preso parte alle riunioni organizzative e di aggiornamento del team intensivologico. 8. Area della terapia antalgica: aver trattato 1500 pazienti affetti da dolore acuto o cronico ivi compreso il dolore postoperatorio; aver partecipato alla valutazione algologica in numerose situazioni cliniche; aver studiato protocolli di terapia antalgica nelle diverse condizioni cliniche; aver partecipato alla conduzione di trattamenti strumentali antalgici; aver preso parte all'applicazione delle principali tecniche strumentali antalgiche non invasive; aver seguito l'evoluzione algologica in numerose situazioni cliniche sulla base dell'applicazione di protocolli terapeutici; aver discusso con gli specialisti medici di altre discipline una condotta terapeutica integrata. 9. Area della terapia iperbarica: aver parte alla selezione dei pazienti da proporre alla terapia iperbarica; aver partecipato alla preparazione dei pazienti da sottoporre a trattamento iperbarico; aver preso parte a trattamenti iperbarici nel corso di diversi quadri clinici; aver discusso con lo staff i protocolli di nursingin corso di terapia ricompressiva; aver partecipato al trattamento in iperbarismo di pazienti critici sottoposti a ventilazione artificiale, monitoraggio dei parametri clinici e terapia farmacologica ed infusionale; aver studiato le misure per la prevenzione dei rischi connessi al trattamento iperbarico. 10. Area del monitoraggio e delle misurazioni: aver utilizzato un'ampia varieta' di attrezzature ed averne discusso i principi di funzionamento, il significato della variazione dei parametri misurati ed i possibili errori; aver effettuato determinazioni emogasanalitiche ed altri test di funzionalita' respiratoria; aver osservato e monitorizzato le modificazioni dei parametri clinici su pazienti durante la ventilazione meccanica; aver proceduto all'applicazione delle diverse tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo dei diversi parametri di interesse intensivologico nelle varie situazioni cliniche. 11. Area dell'organizzazione: conoscere le principali esigenze strutturali e funzionali delle sale operatorie, delle sale di risveglio, dei reparti di rianimazione e terapia intensiva e di terapia del dolore; conoscere le normative attinenti la specialita' dello Stato, della regione e dell'ospedale ove si opera; saper calcolare il rapporto costo/beneficio di un modello organizzativo; dimostrare di conoscere le implicazioni giuridiche e legali inerenti alla attivita' professionale; Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Dermatologia e venereologia Art. 343. La scuola di specializzazione in dermatologia risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 344. La scuola in dermatologia e venereologia ha lo scopo di formare specialisti nel settore professionale della dermatovenereologia, comprese la cosmetica, la dermatologia tropicale e la dermatologia allergologica e professionale. Art. 345. La scuola rilascia il titolo di specialista in dermatologia e venereologia. Art. 346. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 347. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il Dipartimento di scienze e tecnologie biomediche dell'Universita' dell'Aquila. Art. 348. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in cinque unita' per ogni anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 347. Tabella A - Aree di addestramento professionale e relativi settori scientificodisciplinari. A. Area propedeutica e di fisiopatologia cutanea. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali di anatomia, genetica della pelle e dei suoi annessi, di oncologia, di immunologia, nonche' le conoscenze avanzate dei meccanismi eziopatogentici che determinano l'insorgenza delle malattie della pelle e degli annessi cutanei. Settori: E04B biologia molecolare, E05A biochimica, E09A anatomia umana, E09B istologia, F03X genetica medica, F04A patologia generale, F04B patologia clinica, F17X malattie cutanee e veneree. B. Area laboratorio e diagnostica dermatologica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche di fisiologia, biochimica, nonche' le tecniche in tutti i settori di laboratorio e di diagnostica applicati alla dermatologia e venereologia, comprese la citopatologia, l'istopatologia, l'immunopatologia, la diagnostica ultrastrutturale, la diagnostica per immagini, la microbiologia e micologia dermatologiche e la statistica medica. Settori: E06A fisiologia umana, F01X statistica medica, F04B patologia clinica, F05X microbiologia e microbiologia clinica, F17X malattie cutanee e veneree, F18X diagnostica per immagini e radioterapia. C. Area dermatologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione epidemiologica, per la prevenzione e per la diagnosi e terapia, compresa quella chirurgica e fisioterapica, delle malattie cutanee e della dermatologia pediatrica, delle malattie immunologiche con prevalente estrinsecazione cutanea, delle malattie neoplastiche cutanee. Lo specializzando deve inoltre saper partecipare a studi clinici controllati secondo le norme di buona pratica clinica. Settori: E07X farmacologia, F8X botanica farmaceutica, F01X statistica medica, F07C malattie dell'apparato cardiaco, F08B chirurgia plastica, F17X malattie cutanee e veneree, F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F22B medicina legale. D. Area dermatologia allergologica e professionale. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione epidemiologica, per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie cutanee di natura allergica e professionale ed ambientale. Settori: F01X statistica medica, F17X malattie cutanee e veneree. E. Area venereologia e malattie sessualmente trasmesse. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione delle epidemiologia, la prevenzione, la legislazione, la diagnosi e la terapia, compresa quella fisica, delle malattie trasmissibili per via sessuale compresa l'AIDS. Settori: F04A patologia generale, F17X malattie cutanee e veneree, F22A igiene generale ed applicata. F. Area dermatologia cosmetologica ed estetica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche e pratiche relative alle valutazioni strumentali dei parametri fisiologici della cute, dei test funzionali nonche' alla diagnosi e terapia degli inestetismi cutanei, all'etica professionale ed alla legislazione sanitaria. Settori: E07X farmacologia, E08X biologia farmaceutica, F17X malattie cutanee e veneree, F22B medicina legale. G. Area dermatologia tropicale. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le principali conoscenze teoriche e tecniche per la prevenzione diagnosi e terapia delle malattie dermatologiche tropicali comprese quelle insorte su cute caucasica e le malattie dermatologiche cosmopolite insorte su cute nera. Settori: F01X statistica medica, F05X microbiologia, F17X malattie cutanee e veneree, F22A igiene. H. Area dermatologia chirurgica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche per la diagnosi e terapia delle malattie dermatologiche suscettibili di trattamento chirurgico. Settori: E07X farmacologia, F17X malattie cutanee e veneree, F18X diagnostica per immagini e radioterapia. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma deve: 1) aver eseguito personalmente almeno 40 biopsie cutanee; 2) aver eseguito personalmente e/o valutato almeno: 100 esami microscopici e colturali di materiale biologico; 30 esami sierologici per le MTS; 30 esami istologici e immunopatologici; 10 test di dermatologia cosmetologica (phmetria, submetria, elastometria, tricogramma, ecc.); 50 test cutanei; 3) aver seguito personalmente almeno 400 casi di dermopatie di cui: 50 casi di dermatologia allergologica; 50 casi di MTS; 50 di dermatologia oncologica; 30 di dermatologia pediatrica; partecipando attivamente alla programmazione, esecuzione e controllo dei protocolli terapeutici; 4) aver partecipato come osservatore o aver eseguito personalmente sotto supervisore almeno: 80 interventi di chirurgia dermatologica; 100 trattamenti di terapia fisica (crioterapia, fototerapia, diatermocoagulazione, trattamenti LASER); 20 trattamenti iniettivi intralesionali. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Endocrinologia e malattie del ricambio Art. 349. La scuola di specializzazione in endocrinologia e malattie del ricambio risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 350. La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel settore professionale dell'endocrinologia clinica e delle malattie del ricambio. La scuola di specializzazione in endocrinologia e malattie del ricambio e' articolata in indirizzi alternativi di: a) endocrinologia; b) diabetologia e malattie del ricambio; c) andrologia. Art. 351. La scuola rilascia il titolo di specialista in endocrinologia e malattie del ricambio. Art. 352. Il corso ha la durata di 5 anni. Art. 353. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionari e discipline. Sede amministrativa della scuola il Dipartimento di medicina sperimentale dell'Universita' degli studi di L'Aquila. Art. 354. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in cinque unita' per ciascun anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 353. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori sclentificodisciplinari. Area A. Propedeutica e fisiopatologica generale. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali di anatomofisiologia, embriologia del sistema endocrino e metabolico, di biochimica degli ormoni e del metabolismo intermedio, di genetica, dei meccanismi che determinano lo sviluppo delle malattie endocrine, andrologiche e metaboliche e la patogenesi delle complicanze, nonche' acquisire le basibiologiche per l'apprendimento della metodologia di laboratorio, della clinica e della terapia endocrino- metabolica. Settori: E09A anatomia umana, E09B istologia, E05A biochimica, E06A fisiologia umana, F03X genetica medica, F04A Patologia generale, F07E endocrinologia. Area B. Medicina generale. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle principali malattie che riguardano i diversi sistemi dell'organismo, le conoscenze teoriche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relativi alle suddette malattie, deve acquisire inoltre la capacita' di valutazione delle connessioni ed influenze internistiche. Settori: F07A medicina interna, F07B malattie dell'apparato respiratorio, F07C malattie dell'apparato cardiovascolare, F07D gastroenterologia, F07F nefrologia, F07G malattie del sangue, F07E reumatologia. Area C. Laboratorio e diagnostica endocrinologica, andrologica e metabolica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche dei settori di laboratorio applicati all'endocrinologia e al metabolismo, con particolare riguardo agli aspetti di biochimica clinica, di dosaggi ormonali e dei metaboliti, della citoistologia ed alla diagnostica per immagini. Settori: E05B biochimica clinica, F04B patologia clinica, F06A anatomia patologica, F07E endocrinologia, F18X diagnostica per immagini, F12A neuroradiologia. Area D. Area clinica di endocrinologia, andrologia e malattie metaboliche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione epidemiologica e per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie del sistema endocrino (inclusi endocrinologia dell'eta' infantile e della puberta', tumori endocrini ed endocrinodipendenti, patologia endocrina dell'eta' avanzata ed endocrinologia della riproduzione umana), delle malattie andrologiche (inclusi: disturbi della funzione erettile, prevenzione e cura dell'infertilita' di coppia e tecniche relative alla fecondazione assistita) e delle malattie del metabolismo (inclusi forme dismetaboliche congenite, diabete infantile, prevenzione e cura delle complicanze croniche del diabete mellito, obesita', disipidemie e patologia metabolica dell'osso). Settori: F07E endocrinologia, con la collaborazione di: E07X farmacologia, F12A neuroradiologia, F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F19A pediatria generale e specialistica, F20X ginecologia ed ostetricia. Area E. Emergenze endocrine e metaboliche. Obiettivi: lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche e la pratica clinica necessarie a prevenire, riconoscere e trattare le principali patologie che costituiscono condizioni di emergenza endocrina e metabolica. Settori: F07E endocrinologia, F21X anestesiologia, F07A medicina interna. Area F1. Fisiopatologia endocrina avanzata. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze relative alle possibili applicazioni alle malattie endocrine congenite ed acquisite in termini clinici (preventivi, diagnostica e terapeutici) delle piu' recenti acquisizioni biotecnologiche. Settori: F03X genetica medica, F04A patologia generale, F07E endocrinologia. Area F2. Endocrinologia dell'eta' infantile e della puberta'. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche ed esperienza pratica relativa agli aspetti endocrini e metabolici delle patologia dell'eta' infantile incluse le forme disendocrine e diemetaboliche congenite, neonatali, dell'infanzia e dell'adolescenza, l'utilizzo di parametri auxologici e di idonee procedure diagnostiche e terapeutiche e la valutazione degli aspetti psicosociali. Settori: F07E endocrinologia con la collaborazione di F19A pediatria generale e specialistica. Area F3. Endocrinologia della riproduzione umana. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche ed esperienza pratica relativa alle alterazioni endocrine responsabili dei difetti maschili e femminili dell'attivita' riproduttiva, inclusi gli aspetti genetici, infettivi, disendocrini, dismetabolici dell'infertilita' di coppia, l'applicazione delle relative tecniche diagnostiche, i trattamenti plurispecialistici inclusa la fecondazione assistita e gli aspetti psicosociali. Settori: area F07E endocrinologia con la collaborazione di F20X ginecologia e ostetricia. Area F4. Patologia neoplastica delle ghiandole endocrine e dei tumori ormonodipendenti. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche ed esperienza pratica relativa alla prevenzione, diagnostica e terapia della patologia tumorale delle ghiandole endocrine e dei tumori ormono- dipendenti, incluse le terapie sostitutive e quelle con antagonisti ormonali e la valutazione degli aspetti psicosociali e di qualita' della vita del paziente oncologico. Settori: F07E endocrinologia con la collaborazione di F04A patologia generale, F07A medicina interna. Area F5. Fisiopatologia andrologica avanzata. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze relative alle possibili applicazioni alle malattie andrologiche congenite ed acquisite in termini clinici (preventivi, diagnostici e terapeutici) delle piu' recenti acquisizioni biotecnologiche. Settori: F04A patologia generale, F03X genetica medica, F07E endocricinologia e malattie del ricambio. Area F6. Andrologia funzionale sessuologica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche e l'esperienza pratica relativa alle alterazioni ormonali congenite ed acquisite, vascolari, neurologiche e psicogene responsabili dei difetti primitivi e secondari della funzione erettile, inclusa l'applicazione delle relative tecniche diagnostiche e dei vari tipi di trattamento ormonale e farmacologico. Settori: F07E endocrinologia con la collaborazione di F18X diagnostica per immagini, F11B neurologia, F11A psichiatria. Area F7. Obesita' e patologia legata a disturbi della nutrizione. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche e pratiche relative alla epidemiologia, alla prevenzione, diagnostica differenziale, terapia inclusa quella educativa delle diverse forme di obesita' e magrezze, inclusi gli aspetti interdisciplinari delle complicanze relative a queste patologie e gli aspetti psicosociali di questi pazienti. Settori: F07E endocrinologia, F07A medicina interna, F11A psichiatria. Area F8. Fisiopatologia metabolica avanzata. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze relative alle possibili applicazioni alle malattie metaboliche congenite ed acquisite in termini clinici (preventivi, diagnostici e terapeutici) delle piu' recenti acquisizioni biotecnologiche. Settori: F04A patologia generale, F03X genetica medica, F07E endocrinologia. Area F9. Diabetologia. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche e pratiche relative alla epidemiologia ed alla prevenzione primaria e secondaria, alla diagnostica e al trattamento delle varie forme di diabete mellito, incluso il diabete infantile ed il diabete in gravidanza ed alla prevenzione, diagnostica e trattamento pluridisciplinare dei fattori di rischio e delle complicanze croniche del diabete (oculari, neurologiche, cardiovascolari, etc.) inclusi gli aspetti psicosociali di questi pazienti. Settori: F07E endocrinologia, con la collaborazione di: F07A medicina interna, F07F nefrologia, F07C malattie dell'apparato cardiovascolare, F11B neurologia, F14X malattie dell'apparato visivo, F18X diagnostica per immagini, F11A psichiatria. Area F10. Patologia del metabolismo lipidico. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze teoriche e pratiche relative alla epidemiologia, alla prevenzione, alla diagnostica differenziale ed alla terapia della patologia del metabolismo lipidico, ai fattori di rischio ed alla terapia dell'arteriosclerosi e delle patologie ad essa correlate. Settori: F07E endocrinologia, F07A medicina interna, F07C malattie dell'apparato cardiovascolare. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando per essere ammesso all'esame di diploma deve: 1) aver seguito personalmente in reparto: sessanta pazienti degenti per endocrinopatie e con patologie endocrine neoplastiche curandone personalmente l'impostazione diagnostica, la fase terapeutica e quella dei controlli a breve e medio termine; cinquanta pazienti degenti per diabete mellito tipo 1 e 2, iperlipemia, obesita', partecipando direttamente oltre che alla impostazione diagnostica e terapeutica anche all'educazione del paziente ed alla programmazione ed esecuzione dei controlli a breve e medio termine; trenta pazienti degenti per patologie di tipo andrologico e con patologie neoplastiche androgeno- dipendenti curandone personalmente l'impostazione diagnostica, la fase terapeutica e quella dei controlli a breve e medio termine; 2) aver frequentato ambulatori e day hospital nei seguenti settori: endocrinologia (compresa l'andrologia): duecentocinquanta ore; diabetologia e patologia del metabolismo: duecentocinquanta ore; 3) aver seguito personalmente, inclusa la fase di valutazione delle necessita' del test, della sua esecuzione e discussione ed interpretazione dei risultati: almeno 100 test dinamici di funzione delle ghiandole endocrine (tiroide, ipofisi, surrene, etc.); almeno 100 test dinamici per lo studio della funzione del pancreas endocrino e del metabolismo intermedio; almeno 100 test di funzionalita' testicolare di cui 30 relativi alla funzione leydigiana e 70 relativi alla funzione spermatogenetica; 4) aver seguito personalmente pazienti ricoverati per urgenze endocrine e/o metaboliche ed anche con patologie acute cardio e cerebrovascolari e con patologie chirurgiche, ostetriche, etc., con una componente fisiopatologica e clinica di interesse endocrino e/o metabolico. Lo standard di addestramento professionale deve essere rivolto per almeno il 60% sulle patologie di tutte le aree di indirizzo (F1-F10) e per la restante quota sulle patologie specifiche relative all'indirizzo prescelto (aree di indirizzo F1-F4, F7 per l'indirizzo in endocrinologia; aree di indirizzo F3-F6 per l'indirizzo in andrologia, aree di indirizzo F7-F10 per l'indirizzo in malattie del ricambio e diabetologia). Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno tre sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Geriatria Art. 361. La scuola di specializzazione in geriatria risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 362. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della geriatria e gerontologia. Art. 363. La scuola rilascia il titolo di specialista in geriatria. Art. 364. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 365. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia (*) e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il dipartimento di medicina interna e sanita' pubblica della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi dell'Aquila. Art. 366. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in cinque per ciascun anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 365. Tabella A - Aree di addestramento professionale e relativi settori scientificodisciplinari. A.1 - Area della patogenesi e gerontologia generale. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le nozioni fondamentali sulle teorie dell'invecchiamento, sulla biologia della senescenza e deve conoscere la fisiopatologia e le modalita' di presentazione della involuzione fisiologica dei vari organi e apparati e dell'anziano nella sua globalita'. Lo specializzando deve essere in grado inoltre di pianificare ed interpretare studi atti a valutare il profilo demografico ed epidemiologico e i rischi sia della popolazione anziana in generale che di gruppi particolari (aree metropolitane, urbane, rurali; anziani a domicilio o in istituzioni; differenti categorie di reddito). Settori: F07A medicina interna; F04A patologia generale; F01X statistica medica. A.2 - Area della clinica e terapia geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le peculiarieta' della metodologia clinica geriatrica e, in particolare, i metodi specifici di rilievo anamnestico ed obiettivo nel paziente anziano, familiarizzandosi con il concetto di multipatologia cronica (comorbilita') e con le tecniche di valutazione complessiva. Deve inoltre apprendere le modificazioni eta'-correlate della farmacocinetica e della farmacodinamica e, attraverso lo studio farmacoepidemiologico, conoscere i possibili effetti dell'impiego di piu' trattamenti concomitanti, ed infine apprendere i principi atti a prevenire i danni iatrogenici. Settori: F07A medicina interna; F08A chirurgia generale; E07X farmacologia. A.3 - Area della geriatria e delle specialita' geriatriche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'eta' geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo specializzando dovra' pertanto apprendere gli elementi fondamentali nel campo delle varie specialita' in modo da arrivare, in maniera autonoma, ad una corretta diagnosi clinica nelle situazioni di comorbilita' tipiche dell'eta' avanzata. Settori: F07A medicina interna; F10X urologia; F11A psichiatria; F16A malattie dell'apparato locomotore; F11B neurologia. A.4 - Area della valutazione funzionale e multidimensionale geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze culturali necessarie ad arrivare, superando l'ottica della patologia d'organo, ad una diagnosi funzionale globale ed a realizzare programmi di intervento multidimensionale (medico, sociale, riabilitativo) atti a prevenire o a limitare la disabilita' e ad ottenere il recupero funzionale dell'anziano. Settori: F07A medicina interna; F16B medicina fisica e riabilitazione. A.5 - Area della medicina riabilitativa dell'anziano e aspetti sociosanitari della popolazione anziana. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere gli obiettivi fondamentali ed i principi generali della riabilitazione nell'anziano, e le tecniche da utilizzare in specifiche patologie croniche o con possibili esiti invalidanti, principalmente nei settori ortopedico, neurologico, neuropsichiatrico, cardiologico. Deve inoltre saper valutare la applicabilita' e la efficacia di programmi di riabilitazione in differenti regimi di assistenza (es: ambulatoriale, in dayhospital, in ricovero ospedaliero, in residenze sanitarie assistenziali, ecc.). Settori: F07A medicina interna; F16B medicina fisica e riabilitazione. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzato. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver eseguito personalmente i seguenti atti medici e proecedimenti specialistici: a) medicina clinica: a1 redatto e firmato 100 cartelle cliniche di degenti e/o di pazienti amubulatoriali comprensive, ove necessario, degli esami di liquidi biologici personalmente eseguiti o siglati (urine, striscio di sangue periferico, esame di escreato, feci, liquidi pleurico); a2 eseguito almeno 20 consulenze geriatriche presso altri reparti, 20 in RSA e 20 sul territorio; a3 eseguito personalmente, refertandone l'esecuzione in cartella, atti medici quali: 50 esplorazioni rettali; 50 manovre invasive; (inserimento di linee venose centrali e arteriose, toracentesi, paracentesi ecc.; posizionamento di 20 cateteri vescicali e di 20 sondini nasogastrici; esecuzione e refertazione di 20 esami del fundus oculi; detersione e medicazione di 20 piaghe da decubito, ulcere trofiche, piede diabetico; eseguito personalmente il bilancio idrico, elettrolitico e nutrizionale di almeno 30 pazienti; a4 aver condotto, in almeno 20 casi, la valutazione dell'osteopenia dell'anziano. b) medicina strumentale e laboratoristica: b1 aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami ECG; 20 esami doppler dei vasi epiaortici e periferici; 20 esami ecografici addominali; b2 aver discusso con un esperto almeno: 20 esami TC/RMN dell'encefalo; 50 tra RX di torace, rachide, digerente, colon per clisma; 20 esami urodinamici; 20 esami ecocardiografici; 10 esami angiografici; c) valutazione multidimensionale geriatrica: aver coordinato una UVG, stendendo il relativo programma di intervento, in almeno 40 casi di anziani in diversi punti della rete di assistenza geriatrica (intraospedaliera, ospedale diurno, territorio), utilizzando le principali scale di valutazione funzionale (globale, neurologica) e psicometrica. d) geriatria ambulatoriale: aver prestato servizio per almeno 30 giorni complessivi in ognuno dei seguenti ambulatori: m: di Parkinson; demenza; diabetologico; di riabilitazione funzionale. e) medicina d'urgenza: e1 aver prestato servizio per 60 giorni complessivi in un reparto in cui venga praticata la medicina d'urgenza; e2 aver condotto 10 volte le basilari manovre di rianimazione cardiopolmonare su un manichino e, possibilmente, alcune volte su paziente; e3 aver praticato almeno 10 volte ventilazione assistita con pallone AMBU; e4 aver eseguito sotto controllo almeno 3 volte una defibrillazione elettrica. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Medicina dello sport Art. 385. La scuola di specializzazione in medicina dello sport risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 386. La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel settore professionale della medicina dello sport, sia riguardo all'attivita' scolastica, che a quella amatoriale, che a quella agonistica, che a quella correttiva. Art. 387. La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina dello sport. Art. 388. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 389. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il dipartimento di scienze e tecnologie biomediche della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi dell'Aquila. Art. 390. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in numero di tre unita', tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 389. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. A. Area propedeutica, morfologica e fisiologica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze di base sulla struttura e funzioni degli apparati direttamente e indirettamente implicati nelle attivita' sportive, sulle principali correlazioni biochimiche e nutrizionali dall'eta' evolutiva a quella adulta con le capacita' di elaborare statisticamente i dati raccolti. Settori: E05A biochimica, E06A fisiologia umana, E06B alimentazione e nutrizione umana, E09A anatomia umana, F01X statistica medica, E03X genetica medica, F19A pediatria generale e specialistica. B. Area fisiopatologica e fatinacologica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le principali conoscenze dei meccanismi fisiopatologici, compresi quelli connessi con la traumatologia sportiva nonche' le principali cognizioni di farmacologia, terapia del dolore e tossicologia sportiva. Settori: F04A patologia generale, E07X farmacologia, F07E endocrinologia. C. Area patologica e traumatologica. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le patologie di interesse internistico cardiologico e ortopedico- traumatologico che limitano o controindicano l'attivita' fisica e sportiva. Deve inoltre conoscere gli effetti dei farmaci sulle capacita' prestative con particolare riguardo agli aspetti tossicologici. Settori: F07A medicina interna, F07B malattie dell'apparato respiratorio, F07C malattie dell'apparato cardiaco, F16A malattie dell'apparato locomotore. D. Area valutativa e medicopreventiva. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di effettuare una completa valutazione clinica e strumentale dello sportivo sia a riposo che sotto sforzo. Egli deve inoltre conoscere le principali malattie e patologie ortopediche in rapporto all'attivita' motoria in generale ed ai diversi sport. Deve anche apprendere le patologie correlate all'attivita' sportiva con finalita' di prevenzione. Settori: E06A fisiologia umana, F04B patologia clinica, F07A medicina interna, F16A malattie dell'apparato locomotore, F22A igiene generale ed applicata. E. Area terapeutica e riabilitativa. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i principali concetti di pronto soccorso, terapia e riabilitazione nelle diverse lesioni traumatologiche di interesse sportivo. Deve inoltre conoscere l'influenza dell'attivita' sportiva su patologie preesistenti e l'utilizzazione della medesima a fini terapeutici. Settori: F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, F16A malattie dell'apparato locomotore, F16B medicina fisica e riabilitativa, F21X anestesiologia. F. Area psicologica. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i fondamenti della psicologia applicata allo sport ed acquisire gli strumenti per una corretta valutazione dei comportamenti psicomotori e delle motivazioni alla pratica sportiva, specie in eta' evolutiva. Settori: E06A fisiologia umana, M10B psicobiologia e psicologia fisiologica. G. Area organizzativa e tecnicometodologica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza dei concetti fondamentali relativamente ai seguenti ambiti: teoria del movimento e dello sport; etica sportiva; organizzazione sportiva nazionale ed internazionale; regolamentazione delle diverse specialita' sportive; teoria, metodologia e pratica dell'allenamento sportivo. Settori: F22A igiene generale ed applicata. H. Area medicolegale e assicurativa. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i principi della responsabilita' professionale medicosportiva nei confronti della colpa generica, della colpa specifica e della tutela dei diritti dell'atleta. Deve essere informato sulle normative della tutela assicurativa per il rischio privato sportivo nonche' dei regolamenti nazionali ed internazionali delle assicurazioni a particolare tutela dell'atleta. Settori: F22B medicina legale. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale, deve aver superato gli esami annuali ed i tirocini ed aver condotto, con progressiva assunzione di autonomia professionale, i seguenti atti specialistici in strutture proprie della scuola o in strutture convenzionate, in particolare con quelle gestite dal CONI: 1) aver partecipato alla valutazione di almeno 300 giudizi di idoneita', di cui 50 derivanti dalla valutazione integrativa di esami strumentali e/o di laboratorio per problematiche in ambito cardiologico, internistico ortopedico; 2) aver partecipato alla definizione di 50 protocolli riabilitazione posttraumatica ed aver eseguito differenti tipi di bendaggi funzionali per traumi da sport; 3) aver stilato almeno 5 protocolli di osservazione diretta, effettuata prcsso centri sportivi amatoriali ed agonistici, centri riabilitativi e correttivi ed istituzioni scolastiche, per una corretta valutazione dei comportamenti del soggetto; 4) aver seguito almeno 20 gare, affiancando il medico addetto nella raccolta del liquido organico per l'antidoping; 5) aver personalmente eseguito almeno 30 valutazioni funzionali ergonometriche in atleti e 5 cardiopatici e/o asmatici; 6) aver partecipato alla formulazione di almeno 30 programmi di allenamento in 4 discipline sportive (2 a prevalente attivita' anaerobica e 2 a prevalente attivita' aerobica). Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Medicina interna Art. 391. La scuola di specializzazione in medicina interna risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 392. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della medicina interna, comprese la medicina d'urgenza e le interrelazioni con la medicina specialistica. La scuola si articola in due indirizzi: medicina interna; medicina d'urgenza. Art. 393. La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina interna. Art. 394. Il corso ha la durata di 5 anni. Art. 395. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il Dipartimento di medicina interna e sanita' pubblica dell'Universita' degli studi de L'Aquila. Art. 396. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in sei unita' per ciascun anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 395. Tabella A - Area di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. A) Area comune. A.1 - Area della fisiopatologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali dei meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie umane. Settori: F04A patologia generale, F07A medicina interna. A.2 - Area della metodologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze approfondite di epidemiologia, di metodologia clinica e semeiotica clinica, funzionale e strumentale, nonche' di medicina di laboratorio, diagnostica per immagini e medicina nucleare. Settori: F01X statistica medica, F04B patologia clinica, F07A medicina interna, F18X diagnostica per immagini e radioterapia. A.3 - Area della clinica e della terapia. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza approfondita delle malattie umane, deve saper impiegare gli strumenti clinici e le indagini piu' appropriate per riconoscere i differenti quadri clinici al fine d'impiegare razionalmente le terapie piu' efficaci, deve saper valutare e prescrivere, anche sotto il profilo del costo/efficacia, i diversi trattamenti cimici. Settori: F07A medicina interna. B) Indirizzo di medicina interna. B.1 - Area della medicina clinica e delle specialita' internistiche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire sia le conoscenze teoriche che quelle strumentali di interesse internistico al fine di raggiungere una piena autonomia professionale nella pratica della medicina clinica. Settori: F07A medicina interna, F07B-C-D-E-F-G-H-I specialita' mediche, F04B oncologia medica. B.2 - Area della terapia avanzata. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la piena conoscenza teorica e applicativa delle terapie dietetiche, farmacologiche e strumentali necessarie ai pazienti con stati di malattie che coinvolgano l'organismo nella sua globalita', ivi comprese le terapie da applicare nel paziente "critico". Settori: E07X farmacologia, F07A medicina interna. B.3 - Area della clinica specialistica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze approfondite di medicina clinica specialistica, in particolare riguardo alle correlazioni con la medicina interna. Settori: F07A medicina interna, F11A psichiatria, F11B neurologia, F12A neuroradiologia, F17X malattie cutanee e veneree. C) Indirizzo di medicina d'urgenza. C.1 - Area di medicina d'urgenza. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di riconoscere le cause delle patologie proprie del paziente in situazioni di urgenza ed emergenza, comprese quelle di tipo tossico o traumatico, e di poter attuare i relativi interventi. Settori: E07A farmacologia, F07A medicina interna, F07C malattie dell'apparato cardiovascolare, F07D gastroenterologia, F08A chirurgia generale. C.2 - Area delle urgenze. Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di riconoscere situazioni d'emergenza traumatica e di eseguire i primi interventi rianimatori. Settori: F07A medicina inierna, F11B neurologia, F12A neuoradiologia, F15A otorinolaringoiatria, F16A malattie dell'apparato locomotore, F21X anestesiologia. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver eseguito personalmente i seguenti atti medici e procedimenti specialistici: 1 a medicina clinica: a1 aver steso personalmente e firmato almeno 120 cartelle cliniche di degenti, comprensive, ove necessario, degli esami di liquidi biologici personalmente eseguiti e siglati (urine, striscio sangue periferico, colorazione di Gram, liquido ascite, liquido pleurico, escreato, feci etc.); a2 aver esteso personalmente e firmato almeno 100 cartelle ambulatoriali; a3 aver eseguito e firmato almeno 50 consulenze internistiche presso reparti esterni, specialistici o territoriali; a4 aver firmato almeno 100 ECG, aver eseguito almeno 50 emogasanalisi con prelievo di sangue arterioso personalmente eseguito; a5 aver eseguito personalmente, refertandone l'esecuzione in cartella, almeno 100 manovre invasive, comprendenti, fra l'altro, inserimento di linee venose centrali, punture pleuriche e di altre cavita', incisioni di ascessi, manovre di ventilazione assistita, rianimazione cardiaca. 1 b diagnostica per immagini: b1 aver controfirmato la risposta di almeno 50 esami ecografici, eseguiti direttamente; b2 aver discusso in ambito radiologico almeno 50 casi clinici. 2. Inoltre, per l'indirizzo di medicina interna: 2 a aver seguito almeno altri 50 casi di degenti, dei quali almeno 30 specialistici; 2 b aver seguito almeno 50 casi in day hospital. 3. Indirizzo di medicina d'urgenza: 3.1 aver compiuto almeno 150 turni di guardia in medicina d'urgenza, dei quali almeno 20 turni di guardia festivi e 20 notturni al pronto soccorso, ed aver compiuto una rotazione di almeno 6 settimane in terapia intensiva medica e di 4 settimane in terapia intensiva chirurgica (o in rianimazione); 3.2 aver eseguito personalmente, con firma in cartella che ne attesti la capacita' di esecuzione, le seguenti manovre: disostruzione delle vie areee: manovra di Heimlich e disostruzione mediante aspirazione tracheobronchiale; laringoscopia; intubazione oronasotracheale di necessita'; somministrazione endotracheale di farmaci; accesso chirurgico d'emergenza alle vie aree: cricotiroidotomia; defibrillazione cardiaca; massaggio cardiaco esterno; massaggio del seno carotideo; ossigenoterapia: metodi di somministrazione; assistenza ventilatoria: ventilazione meccanica manuale, con ventilatori pressometrici e volumetrici; posizionamento di un catetere venoso centrale; toracentesi; cateterismo vescicale; sondaggio gastrico e intestinale, compreso posizionamento nel paziente comatoso; lavaggio gastrico e intestinale; posizionamento sonda Blakemore; paracentesi esplorativa ed evacuativa; anestesia locoregionale; disinfezione ferite e sutura ferite superficiali; prelievo di sangue arterioso; tamponamento emorragie, applicazione di lacci; puntura lombare; tamponamento nasale; otoscopia; metodi di immobilizzazione paziente violento; immobilizzazione per fratture ossee, profilassi lesioni midollari. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Radiodiagnostica Art. 439. La scuola di specializzazione in radiodiagnostica risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 440. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nei settori professionali delle scienze delle immagini e radiologia interventistica, e della neuroradiologia diagnostica e terapeutica. La scuola ha un tronco comune di tre anni e si articola negli indirizzi di radiologia diagnostica ed interventistica e di neuroradiologia diagnostica e terapeutica. Art. 441. La scuola rilascia il titolo di specialista in radiodiagnostica. Art. 442. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 443. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola e' il dipartimento di medicina sperimentale dell'Universita' degli studi dell'Aquila. Art. 444. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in cinque unita' per ciascun anno di corso, tenuto nto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 443. Art. 445. Norma transitoria: la scuola di specializzazione in radiodiagnostica e quella in radioterapia sostituiscono la preesistente scuola in radiologia. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. Area A. Propedeutica. Obiettivo: lo specializzando deve approfondire le conoscenze di fisica medica, informatica, anatomia ed anatomia patologica, biologia, protezionistica e danni iatrogeni in radiologia ai fini di una adeguata preparazione nei settori della scuola di specializzazione. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; B01B fisica medica; E06A fisiologia umana; E09A anatomia umana; E10X biofisica; F04A patologia generale; F06A anatomia patologica; F22A igiene generale ed applicata; F22B medicina legale; F01 statistica medica. Area B. Tecnologia della strumentazione, formazione, elaborazione e conservazione delle immagini radiologiche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire una conoscenza avanzata sia sulle strumentazioni tradizionali che sulle nuove macchine di diagnostica per immagini. Deve inoltre essere al corrente delle problematiche inerenti le immagini digitali. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; B01B fisica medica; E10X biofisica. Area C. Tecniche di radiologia e diagnostica per immagini. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la completa conoscenza delle tecniche per l'impiego delle strumentazioni per l'esame dei vari organi ed apparati. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; B01B fisica medica; E10X biofisica; F07A medicina interna; F08A chirurgia generale. Area D. Metodologia e radiologia clinica dei vari organi ed apparati. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere le metodologie da impiegare per lo studio dei vari organi ed apparati e deve conoscere i problemi inerenti alla clinica medica e chirurgica per un preciso orientamento delle metodiche da impiegare. Deve inoltre conoscere le possibilita' di studio funzionale degli organi ed apparati e di localizzazione di processi patologici mediante scintigrafia (planare, SPET, PET). Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; F07A medicina interna; F08A chirurgia generale. Area E. Radiologia internistica vascolare e non vascolare. Obiettivo: lo specializzando deve conoscere e deve saper praticare esami angiografici e procedure inerenti la radiologia interventistica dei vari organi ed apparati. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; F07A medicina interna; F08A chirurgia generale. Area F. Organizzativa gestionale e forense. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza per programmare l'attivita' di un servizio di radiologia, organizzare e gestire le diverse attivita'; deve altresi' conoscere i problemi medicolegali inerenti l'uso delle diverse procedure diagnostiche. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; F22A igiene generale ed applicata; F22B medicina legale. Area G. Neuroradiologia (specifico indirizzo). Obiettivo: lo specializzando deve avere una approfondita conoscenza dell'anatomia ed anatomia patologica relative al settore, di tutte le metodiche neuroradiologiche diagnostiche e terapeutiche, nonche' nozioni di clinica neurologica e neurochirurgia. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia; F11B neurologia; F12A neuroradiologia, F12B neurochirurgia. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve aver frequentato le sezioni, i servizi generali e speciali del reparto radiologico avendo collaborato alla effettuazione e alla refertazione degli esami come di seguito elencato: frequenza per mesi 2 del trattamento immagini, informatica, ecc.; frequenza per mesi 4 della sezione di ecografia con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 1.000 esami; frequenza per mesi 4 della sezione di tomografia computerizzata con partecipazione ad almeno n. 750 esami; frequenza per mesi 5 della sezione di risonanza magnetica con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 700 esami; frequenza per mesi 7 della sezione di radiologia scheletrica e dell'apparato respiratorio con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 1.500 esami frequenza per mesi 5 della sezione di radiologia gastrointestinale e genitourinaria (compresi organi addominali) con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 600 esami; frequenza per mesi 4 del reparto o sezione di neuroradiologia con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 600 esami; frequenza per mesi 5 della sezione di radiologia cardiovascolare e interventistica con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 400 esami; frequenza per mesi 2 del reparto o sezione di radiologia d'urgenza e pronto soccorso con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 500 esami; frequenza per mesi 2 della sezione di mammografia con partecipazione all'iter diagnostico di almeno n. 500 esami; frequenza per mesi 1 della sezione di radiologia maxillofacciale e odontostomatologia con partecipazione all'iter dignostico di almeno n. 300 esami; frequenza per 3 mesi della sezione di radiologia pediatrica, con partecipazione all'iter diagnostico di almeno 300 esami. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali: radiologia informatica: acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla produzione di sistemi di aiuto alla diagnosi a all'utilizzazione di apparecchiature per l'elaborazione delle immagini. Lo specializzando deve inoltre avere acquisito esperienze di teleradiologia. Indirizzi di neuroradiologia: lo specializzando deve frequentare nell'ultimo anno un reparto di neuroradiologia od una sezione aggregata con partecipazione ad almeno 1600 esami. Tale periodo, che riguarda il 4 anno, dovra' essere detratto in proporzione dal periodo di frequenza negli altri reparti radiologici; infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno una sperimentazione clinica controllata. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi atti specialistici ed il relativo peso specifico. Radioterapia Art. 446. La scuola di specializzazione in radioterapia risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 447. La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici in radioterapia con particolare riguardo alla oncologia. Art. 448. La scuola rilascia il titolo di specialista in radioterapia. Art. 449. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 450. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuale nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relafivo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. La sede amministrativa della scuola presso il dipartimento di medicina sperimentale dell'Universita' degli studi dell'Aquila. Art. 451. Il numero massimo degli specialiazandi che possono essere ammessi determinato in due unita' per ciascun anno di corso, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'articolo 450. Art. 452. Norma transitoria: la scuola di specializzazione in radiodiagnostica e quella in radioterapia sostituiscono la preesistente scuola in radiologia. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi seltori scientificodisciplinari. 1. Area della fisica, della tecnologia e delle tecniche di impiego degli strumenti della radioterapia e della informatica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze sulle sorgenti di radiazioni e sulle basi fisiche della radioterapia, sulle procedure di dosimetria dei fasci di radiazioni, sulle attrezzature per radioterapia esterna e per brachiterapia, sulle attrezzature per la simulazione, sulle tecniche di trattamento con tali attrezzature, sui sistemi per il calcolo della dose, sulle procedure di controllo di qualita', sulle procedure di radioprotezione. Settori: B01B fisica medica, E10X biofisica medica, F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F22C medicina del lavoro, K05B informatica, K06X bioingegneria. 2. Area della radiobiologia e della radioprotezionistica. Obiettivo: lo specializzando deve approfondire le conoscenze sui meccanismi di azione delle radiazioni sulle popolazioni cellulari, sulla risposta tumorale alle radiazioni, sugli effetti precoci e tardivi sui vari tessuti ed organi, sugli indicatori della risposta biologica alle radiazioni, sui criteri di radioprotezione dei lavoratori e della popolazione. Settori: F18X diagnostica per immagini e redioterapia, F04A patologia generale, F06A anatomia patologica, F22A igiene generale ed applicata, F22B medicina legale. 3. Area della diagnostica per immagini e di rappresentazione dei tumori con le tecniche di immagini. Obiettivo: lo specializzando deve raggiungere un grado di conoscenze adeguato ad interpretare correttamente le immagini per formulare un giudizio clinico autonomo e procedere alla simulazione e alla preparazione dei piani di trattamento. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia, B01B fisica medica, K05B informatica. 4. Area dell'oncologia generale. Obiettivo: lo specializzando deve approfondire le conoscenze sulla biologia del cancro, sulle misure di prevenzione primaria e secondaria, sulla istopatologia dei tumori, sui metodi di classificazione e sui fattori prognostici. Settori: F04A patologia generale, F04B patologia clinica, F06A anatomia patologica, F22A igiene generale ed applicata. 5. Area della oncologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze adeguate sui sintomi e sui quadri clinici delle malattie neoplastiche, sul ruolo generale della terapia oncologica della chirurgia, della radioterapia, della terapia medica (chemioterapia, ormonoterapia e altre terapie) e della loro integrazione sulle terapie di supporto e di assistenza al malato terminale. Settori: F08A chirurgia generale, F04C oncologia medica, F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F21 anestesiologia, F07A medicina interna, E07X farmacologia. 6 Area di radioterapia clinica. Obiettivo: lo specializzando, sulla base delle conoscenze dei risultati delle varie metodiche, deve essere in grado di definire la impostazione clinica del trattamento radioterapico in un quadro generale a carattere interdisciplinare; deve essere in in grado di eseguire le varie fasi della procedura radioterapica (simulazione, planning, verifica) sia con radioterapia esterna che con brachiterapia e di programmare ed effettuare il follow up del paziente. Settori: F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F06A anatomia patologica, F04C oncologia medica, F08A chirurgia generale, F07A medicina interna. Tabella B - Standard complessivo di addestrameto professionalizzante. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve avere: frequentato per 2 annualita' il reparto di degenza; frequentato per 1 annualita' il reparto di brachiterapia; frequentato per 1 annualita' i reparti di radioterapia da fasci esterni, dosimetria e piani di trattamento. A. Reparti di degenza. Lo specialiazando deve partecipare all'attivita' clinica, dalla visita iniziale alla revisione della documentazione esistente, alla sua integrazione ed alla discussione dell'impostazione diagnostica e le decisioni terapeutiche. Egli deve inoltre partecipare alla revisione della documentazione proveniente dai reparti di radioterapia esterna, brachiterapia, dosimetria e sezione di piani di trattamento e deve partecipare alla valutazione della documentazione di diagnostica per immagini (radiodiagnostica tradizionale, ecografia, TC, RM), con riferimento all'anatomia ed alla morfologia oncologica. Lo specializzando deve seguire l'evoluzione della malattia dei singoli casi, in dipendenza di processi di regressione della malattia e di eventuale comparsa di fenomeni secondari o di complicanze. Lo specializzando deve aver eseguito personalmente almeno 50 casi clinici relativi a pazienti ricoverati. B. Reparto di brachiterapia. Lo specializzando deve partecipare all'attivita' clinica relativa ai procedimenti di brachiterapia interstiziale ed alla evoluzione della malattia a seguito dei provvedimenti terapeutici adottati a partecipare alla eventuale comparsa dei fenomeni secondari e di complicanze. Lo specializzando deve inoltre partecipare alla discussione sul significato della documentazione di diagnostica per immagini. Lo specializzando deve aver eseguito, su almeno n. 50 pazienti, procedure di brachiterapia interstiziale, con brachiterapia endocavitaria e con terapia radiometabolica, di regola in collaborazione con il medico nucleare che ne ha la competenza. C. Reparti di radioterapia fasci esterni, dosimetria e piani di trattamento. Lo specializzando deve aver partecipato attivamente a tutte le fasi di preparazione e di esecuzione di un trattamento radioterapico da fasci esterni, sia su pazienti ambulatoriali che ricoverati, con le tecniche relative a: acceleratori lineari e telecobaltoterapia per le irradiazioni con fasci esterni; simulatore universale per le immagini (radiodiagnostica tradizionale, ecografia, TC, RM); sezioni TC e RM per la definizione comparsa di recidive e danni iatrogeni; reparto di calcolo per la coplicazione dei piani di trattamento individuali; officina meccanica per la produzione automatica di modelli di schermatura sagomata personalizzata; laboratorio di dosimetria, per il controllo e la taratura dei fasci di radiazioni. D. Lo specializzando dovra' aver eseguito personalmente l'espletamento dei compiti affidatigli su almeno: n. 25 pazienti trattati con radioterapia da fasci esterni; n. 25 pazienti gia' trattati, esaminati per controllo con l'impiego di immagini diagnostiche; n. 10 pazienti studiati con il simulatore universale; n. 10 pazienti con volume di irradiazione definiti su documenti TC o RM; n. 10 studi su calcolatore di piani di trattamento individuali; n. 10 modelli di schermatura sagomata personalizzata; n. 10 controlli dosimetrici di un fascio di radiazioni da sorgente esterna. Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le diverse tipologie dei diversi atti clinici ed il relativo peso specifico. Capo III Art. 459. Norme transitorie Fino all'approvazione dei relativi nuovi ordinamenti restano disciplinate dagli ordinamenti attualmente ancora vigenti le seguenti scuole: 1) statistica sanitaria; 2) chirugia vascolare; 3) odontostomatologia; 4) chirurgia dell'apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica; 5) audiologia; 6) cardiochirurgia; 7) farmacologia. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'Aquila, 15 settembre 1998 Il rettore: Bignardi