MINISTERO DELLE FINANZE

DECRETO 13 ottobre 1998 

  Razionalizzazione del  numero e della dislocazione  degli sportelli
di   riscossione   nell'ambito   territoriale  della   provincia   di
Alessandria.
(GU n.253 del 29-10-1998 - Suppl. Ordinario n. 181)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                   DEL DIPARTIMENTO DELLE ENTRATE
  Vista  la  legge  delega  4  ottobre 1986,  n.  657,  e  successive
modificazioni;
  Visto il decreto  del Presidente della Repubblica  28 gennaio 1988,
n.  43,  e  successive  modificazioni,  istitutivo  del  servizio  di
riscossione dei  tributi e di  altre entrate  dello Stato e  di altri
enti pubblici, emanato ai sensi  dell'art. 1, comma 1, della predetta
legge n. 657;
  Visto il decreto ministeriale n. I/2/354/95 del 31 gennaio 1995 con
il quale,  ai sensi dell'art.  9 del predetto decreto  del Presidente
della  Repubblica n.  43 del  1988,  la concessione  del servizio  di
riscossione dei tributi per  l'ambito territoriale della provincia di
Alessandria e' stata conferita, a decorrere dal 1 febbraio 1995, alla
CA.R.AL.  Tributi  S.p.a.,  la  cui denominazione  sociale  e'  stata
successivamente mutata nell'attuale CA.R.AL.T. S.p.a.;
  Visto il disciplinare  speciale del 1 dicembre  1994, relativo alla
concessione dell'ambito territoriale  della provincia di Alessandria,
dal quale risultano,  tra l'altro, il numero e  la dislocazione degli
sportelli di riscossione del predetto ambito;
  Viste le  note in  data 25  giugno 1996 con  le quali  la direzione
centrale per  la riscossione ha chiesto  alle societa' concessionarie
del servizio  di produrre una motivata  proposta di razionalizzazione
del numero e della dislocazione degli sportelli di riscossione, volta
in  particolare  all'individuazione  di  quegli sportelli  -  la  cui
dislocazione   era  giustificata   nella  preesistente   suddivisione
subprovinciale  dell'ambito  -  che  apparivano  ormai  superflue  ed
antieconomiche duplicazioni di strutture, a seguito dell'unificazione
degli ambiti a livello provinciale;
  Vista  la nota  del  30 luglio  1996, con  la  quale la  CA.R.AL.T.
S.p.a.,  in  risposta   alla  citata  richiesta  dell'Amministrazione
concernente  la  razionalizzazione  degli  sportelli  operanti  nella
provincia di Alessandria, ha proposto la soppressione degli sportelli
siti  nei   comuni  di   Serravalle  Scrivia,   Castellazzo  Bormida,
Felizzano, Cassine e Pontestura;
  Considerate le  motivazioni addotte  dal predetto  concessionario a
sostegno  della proposta  avanzata, dalle  quali emerge,  in sintesi,
che:
  1) i predetti sportelli distano da un  minimo di 7 ad un massimo di
17 chilometri dai piu' vicini  comuni "centri zona" della provincia -
ove  rimarrebbero operativi  i  rimanenti sportelli  dell'ambito -  i
quali appaiono facilmente raggiungibili dai contribuenti interessati,
e che, oltre  ad essere sede degli uffici  distrettuali delle imposte
dirette  della   provincia,  rappresentano   i  naturali   centri  di
attrazione, per  numero di  abitanti, dimensioni  e strutture,  per i
comuni limitrofi;
  2)  gli stessi  sportelli  effettuano, ad  eccezione  di quello  di
Serravalle Scrivia, orario di apertura  al pubblico a giorni ridotti,
e che tutti  e cinque effettuano esclusivamente  operazioni di cassa,
mentre  l'attivita'  coattiva  e  di  contenzioso  e'  gestita  dagli
sportelli  ubicati  nelle  citta'   ove  ha  sede  l'ufficio  imposte
competente;
  3)  la  ridotta  operativita'   degli  sportelli  in  questione  e'
testimoniata anche  dal fatto che  per ciascuna struttura  e' adibita
una sola unita' lavorativa;
  4) nei  cinque comuni interessati dalla  soppressione sono comunque
presenti uffici postali e  sportelli bancari che consentono modalita'
alternative per il versamento dei tributi;
  Ravvisata  l'opportunita'  di eliminare  un  onere  per le  aziende
concessionarie   costituito  dall'obbligo   di  mantenere   operativi
sportelli   di   riscossione   poco  utilizzati   ed   oggettivamente
antieconomici,   e  ridisegnare   in  tali   casi  la   distribuzione
territoriale  dei punti  di  riscossione in  modo  da non  comportare
eccessivi disagi  ai contribuenti  delle localita'  interessate dalla
soppressione, tenuto  anche conto della diminuzione  dei pagamenti da
effettuarsi  presso  i  concessionari,  conseguente  all'applicazione
delle disposizioni  in materia  di semplificazione  degli adempimenti
fiscali di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
  Visti i  pronunciamenti contrari alla soppressione  degli sportelli
siti  nel loro  territorio,  espressi  dalle amministrazioni  locali,
appositamente interessate,  dei citati comuni di  Serravalle Scrivia,
Castellazzo Bormida, Felizzano, Cassine e Pontestura;
  Ritenuto che le ragioni contrarie alla soppressione degli sportelli
locali,  espresse   dalle  predette  amministrazioni   comunali,  non
appaiono in generale sufficienti a prevalere sugli argomenti di segno
opposto  in  favore  della soppressione  delle  unita'  organizzative
ritenute  oggettivamente  antieconomiche,   tenuto  conto  anche  del
limitato  numero  di  operazioni   svolto  presso  gli  sportelli  in
argomento,  nonche' della  presenza in  loco di  sportelli bancari  e
postali che  rappresentano canali  alternativi per il  versamento dei
tributi;
  Considerato  che   il  criterio   di  base   che  l'amministrazione
finanziaria  ritiene di  dover seguire  nella materia,  e' quello  di
contemperare tutti  gli aspetti connessi  al rapporto tra  i benefici
per  le  aziende  concessionarie  conseguenti  alla  soppressione  di
strutture  oggettivamente antieconomiche  ed  i costi  in termini  di
maggiori  oneri  per l'utenza,  avendo  come  ineliminabile punto  di
riferimento quello  di garantire che  in ogni caso  l'eventuale nuova
distribuzione degli sportelli di riscossione arrechi il minor disagio
possibile  ai contribuenti  che devono  adempiere ai  propri obblighi
tributari e  tenga conto delle realta'  geografiche e socioeconomiche
esistenti;
  Considerato che  la motivata proposta di  soppressione avanzata dal
locale concessionario del servizio  di riscossione soddisfa i criteri
teste'  enunciati, in  quanto, in  particolare, non  risulta tale  da
comportare eccessivi  disagi ai contribuenti interessati,  sia per la
presenza  di  uffici  postali  e  sportelli  bancari  che  consentono
modalita'  alternative per  il  versamento dei  tributi,  sia per  la
relativa vicinanza degli altri  punti di riscossione che rimarrebbero
operativi  nella  provincia,  la  cui dislocazione  appare  idonea  a
garantire,  anche  nelle  aree  interessate  dalla  soppressione,  un
servizio adeguato e una sufficiente copertura territoriale;
  Visto il parere della commissione  consultiva di cui all'art. 3 del
decreto del Presidente della Repubblica  28 gennaio 1988, n. 43, reso
nelle adunanze del 19 e 27 maggio 1998, prot. n. 70905;
  Ritenuto  pertanto  che  la  proposta  di  razionalizzazione  degli
sportelli di riscossione avanzata  dal concessionario del servizio di
riscossione in argomento puo' essere accolta;
                              Decreta:
  A  decorrere   dal  trentesimo  giorno  successivo   alla  data  di
pubblicazione  del presente  decreto nella  Gazzetta Ufficiale  della
Repubblica  italiana,   nell'ambito  territoriale   costituito  dalla
provincia di Alessandria, sono soppressi gli sportelli di riscossione
siti  nei   comuni  di   Cassine,  Castellazzo   Bormida,  Felizzano,
Pontestura e Serravalle Scrivia.
  Conseguentemente gli  sportelli di riscossione del  predetto ambito
restano fissati in n. 7  unita', dislocate nei comuni di Alessandria,
Acqui  Terme,  Casale  Monferrato,  Novi  Ligure,  Ovada,  Tortona  e
Valenza.
  Sara'  cura   del  concessionario   del  servizio   di  riscossione
dell'ambito di  Alessandria, nonche' della direzione  regionale delle
entrate per il  Piemonte, per mezzo dei  dipendenti uffici finanziari
della provincia,  dare tempestiva  notizia, mediante  appositi avvisi
affissi nei rispettivi  locali aperti al pubblico,  degli effetti del
presente decreto.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 13 ottobre 1998
                                        Il direttore generale: Romano