MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Conferimento di onorificenze al valore aeronautico
(GU n.268 del 16-11-1998)

  Con decreto del Presidente della  Repubblica 16 settembre 1998 sono
state concesse le seguenti medaglie d'argento al valore aeronautico:
  sergente  maggiore AArn  pil. Spina  Francesco, nato  a Caselle  in
Pittari (Salerno)  il 14  marzo 1936: "Durante  lo svolgimento  di un
volo  addestrativo su  velivolo  F104G, una  gravissima emergenza  al
motore rendeva  imminente, a  distanza di  oltre 100  miglia nautiche
dalla base,  la necessita' di  un lancio. Con decisioni  tempestive e
tecnica ammirevole, preferendo ad un  sicuro lancio un atterraggio di
emergenza,  denso di  incognite, eseguiva  tutte le  manovre che  gli
consentivano di  risolvere una  situazione ormai  disperata riuscendo
cosi' a riportare a terra il velivolo. Con tale comportamento evitava
possibili danni  a terzi  e consentiva la  successiva identificazione
delle  cause intrinseche  dell'avaria  cui e'  stato possibile  porre
definitivo  rimedio attraverso  l'adozione di  opportuni accorgimenti
tecnici.  Esempio   di  consapevole  coraggio,   altissima  capacita'
professionale  e straordinaria  perizia  aviatoria".  - Aeroporto  di
Grosseto, 13 maggio 1965;
  ten.  col. AArnn  pil. s.p.e.  Bernardini Fabio,  nato a  Pontedera
(Pisa) il 7  aprile 1962: "Pilota capo equipaggio  di elicottero HH3F
in servizio d'allarme SAR, riceveva  durante le ore notturne l'ordine
di decollo per il recupero e salvataggio della popolazione civile del
comune  di Quindici  (Avellino)  colpito da  una  disastrosa frana  e
inondazione.  Nonostante  le  proibitive  condizioni  meteorologiche,
caratterizzate  da  pioggia,  scarsa visibilita',  nuvolosita'  anche
temporalesca riusciva  dopo numerosi tentativi a  raggiungere la zona
montagnosa in cui sorge la localita' colpita dalla calamita', facendo
ricorso alternativamente  sia agli strumenti di  visione notturna che
alle naturali doti  facendo appello a tutte  le risorse professionali
ed  all'esperienza maturate  in anni  di  attivita' di  volo SAR.  In
condizioni di  totale oscurita'  riusciva quindi  a portarsi  in volo
stazionario sui  tetti delle case alluvionate  procedendo al recupero
tramite  verricello di  ventotto  persone in  due successive  sortite
effettuate al limite  delle prestazioni della macchina  e delle umane
capacita'  dando  prova  di   singolare  perizia  e  affrontando  con
lucidita'  e  coraggio una  situazione  di  eccezionale pericolo  per
l'incolumita'   propria  e   dell'intero  equipaggio.   Si  prodigava
successivamente per  istruire e  guidare nelle  aree dell'intervento,
sempre   flagellata  dal   maltempo,   un   secondo  elicottero   ivi
sopraggiunto  per  sostituirlo  nel pesantissimo  impegno.  Splendido
esempio  di   elevata  professionalita',  generosita',   ardimento  e
magnifiche virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  tenente AArn  pil. c.p.l.  Fumagalli Matteo, nato  ad Ancona  il 26
novembre 1973:  "Secondo pilota di  elicottero HH3F impegnato  in una
missione  di   soccorso  alle   popolazioni  colpite   da  disastrosa
alluvione,  coadiuvava il  capo  equipaggio  alternandosi con  questi
nella condotta del velivolo e nelle successive operazioni di recupero
rese  particolarmente ardue  e rischiose  dalla difficile  situazione
orografica,     dalle    proibitive     condizioni    meteorologiche,
caratterizzate  da pioggia,  nuvolosita' anche  temporalesca e  nella
piu' completa oscurita' notturna. Dando  prova di singolare perizia e
affrontando con  lucidita' e  coraggio una situazione  di eccezionale
rischio per la propria  incolumita', contribuiva in modo determinante
al  salvataggio  di  ventotto  persone in  grave  pericolo.  Luminoso
esempio di elevata professionalita',  ardimento, generosita' e virtu'
militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.G. s.p.  Capaci Franco, nato a Roma il  13 marzo 1954:
"Specialista polivalente  facente parte  di equipaggio  di elicottero
HH3F  decollato  nella  notte  per  una  missione  di  soccorso  alle
popolazioni  colpite   da  disastrosa   alluvione,  dopo   una  lunga
navigazione  aerea resa  particolarmente disagevole  dalle condizioni
meteorologiche  avverse,  operava  con   il  verricello  di  soccorso
coadiuvando con straordinaria perizia  il pilota e l'aerosoccorritore
nel recupero  di ventotto persone  in pericolo mettendo piu'  volte a
repentaglio   con   consapevolezza   e  determinazione   la   propria
incolumita'. Brillante  esempio di ardimento,  generosita', capacita'
professionali e  virtu' militari".  - Cielo  di Quindici,  5-6 maggio
1998;
  maresciallo di  seconda classe A.T.G.  s.p. Laurenzi Mauro,  nato a
Roma il  19 ottobre 1960:  "Specialista polivalente facente  parte di
equipaggio di elicottero HH3F decollato  nella notte per una missione
di soccorso  alle popolazioni  colpite da disastrosa  alluvione, dopo
una  lunga navigazione  aerea resa  particolarmente disagevole  dalle
condizioni  meteorologiche  avverse,   coadiuvava  con  straordinaria
perizia  il  pilota e  l'aerosoccorritore  nel  recupero di  ventotto
persone  in   pericolo,  mettendo   piu'  volte  a   repentaglio  con
consapevolezza  e determinazione  la  propria incolumita'.  Brillante
esempio di  ardimento, generosita', capacita' professionali  e virtu'
militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  maresciallo di terza  classe A.T.S.O. s.p. Aiello  Maurizio, nato a
Napoli  il  21  agosto   1970:  "Aerosoccorritore  di  un  equipaggio
d'allarme SAR decollato nella notte per una missione di soccorso alle
popolazioni  colpite   da  disastrosa   alluvione,  dopo   una  lunga
navigazione  aerea, resa  particolamente disagevole  dalle condizioni
meteorologiche avverse,  unitamente ad  un collega  si calava  con il
verricello nella piena  oscurita', con pioggia battente  e vento, sui
tetti ed i balconi di alcune  case pericolanti del comune di Quindici
(Avellino) per  trarre in salvo  i residenti che qui  avevano trovato
scampo. A piu' riprese contribuiva  a recuperare ventotto persone tra
le quali una madre con il  proprio neonato. Nella circostanza, pur di
raggiungere tutti coloro che attendevano soccorso, si prodigava oltre
ogni limite,  adottando anche  tecniche di recupero  mai sperimentate
precedentemente e  mettendo a repentaglio la  propria incolumita' per
la presenza  di ostacoli celati dall'oscurita'.  Brillante esempio di
ardimento, generosita'  capacita' professionale  e doti  militari". -
Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Fabbri Fabio, nato a Roma
il 5 febbraio 1971: "Aerosoccorritore  di un equipaggio d'allarme SAR
decollato nella notte  per una missione di  soccorso alle popolazioni
colpite da  disastrosa alluvione,  dopo una lunga  navigazione aerea,
resa  particolarmente  disagevole   dalle  condizioni  metereologiche
avverse, unitamente ad  un collega si calava con  il verricello nella
piena oscurita', con pioggia battente e vento, sui tetti ed i balconi
di  alcune case  pericolanti del  comune di  Quindici (Avellino)  per
trarre in  salvo i residenti che  qui avevano trovato scampo.  A piu'
riprese contribuiva  a recuperare 28  persone tra le quali  una madre
con il proprio  neonato. Nella circostanza, pur  di raggiungere tutti
coloro  che attendevano  soccorso,  si prodigeva  oltre ogni  limite,
adottando anche tecniche di recupero mai sperimentate precedentemente
e mettendo  a repentaglio la  propria incolumita' per la  presenza di
ostacoli  celati  dall'oscurita'.  Brillante  esempio  di  ardimento,
generosita',  capacita' professionale  e doti  militari". -  Cielo di
Quindici, 5-6 maggio 1998;
  maresciallo di terza  classe A.T.S. s.p. Razzino Luca,  nato a Roma
il  26 ottobre  1964:  "Assistente  di sanita'  facente  parte di  un
equipaggio di elicottero HH3F decollato  nella notte per una missione
di  soccorso alle  popolazioni  colpite da  disastrosa alluvione  pur
consapevole dell'eccezionale  pericolo cui  esponeva la  propria vita
per  le  condizioni  ambientali,  operava  con  singolare  perizia  e
generosa  determinazione  nel prestare  le  prime  cure alle  persone
stremate  tratte  in  salvo   dai  tetti  delle  proprie  abitazioni.
Contribuiva  con il  resto dell'equipaggio  e nella  totale oscurita'
della notte  al salvataggio di  ventotto persone. Limpido  esempio di
ardimento, generosita',  capacita' professionali e virtu'  morali". -
Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  capitano AArns pil. s.p.e. Ivaldi Sergio, nato a Roma il 3 febbraio
1963: "Pilota capo equipaggio di  elicottero HH3F riceveva durante le
ore notturne  l'ordine di decollo  per intervenire in  soccorso della
popolazione  del  comune  di  Quindici  (Avellino),  colpita  da  una
disastrosa    frana    e    inondazione.   Dopo    una    impegnativa
navigazionenotturna   con    proibitive   condizioni   meteorologiche
caratterizzate da pioggia, nuvolosita'  anche temporalesca riusciva a
raggiungere la zona montuosa in  cui sorge la localita' coplita dalla
calamita' iniziando le operazioni di recupero della popolazione prima
del  sorgere del  sole.  Le operazioni  si  protraevano dopo  l'alba,
ancora   ostacolate  dal   maltempo,  consentendo   il  recupero   di
quarantadue persone dai tetti e  dai terrazzi delle abitazioni in due
successive  sortite  effettuate  al limite  delle  prestazioni  della
macchine e delle umane capacita',  dando prova di singolare perizia e
affrontando con  lucidita' e  coraggio una situazione  di eccezionale
pericolo per l'incolumita' propria e dell'intero equipaggio. Luminoso
esempio di elevata professionalita',  ardimento, generosita' e virtu'
militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  capitano AArnn pil. s.p.e. Barone Leonardo, nato a Roma il 5 aprile
1968: "Secondo pilota di elicottero HH3F impegnato in una missione di
soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, coadiuvava
il  capo  equipaggio,  alternandosi  con questi  nella  condotta  del
velivolo, in  una navigazione notturna e  nelle successive operazioni
di recupero rese particolarmente rischiose dalla difficile situazione
orografica e dalle condizioni  meteorologiche avverse. Dando prova di
singolare  perizia  e  affrontando   con  lucidita'  e  coraggio  una
situazione  di  eccezionale  rischio   per  la  propria  incolumita',
contribuiva  in  modo  determinante  al  salvataggio  di  quarantadue
persone   in   grave   pericolo.    Luminoso   esempio   di   elevata
professionalita', ardimento, generosita' e  virtu' militari". - Cielo
di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  capitano CSrn s.p.e. Di Padova Michele,  nato a Foggia il 26 maggio
1961: "Ufficiale medico facente parte  di un equipaggio di elicottero
HH3F  decollato  nella  notte  per  una  missione  di  soccorso  alle
popolazioni   colpite  da   disastrosa  alluvione,   pur  consapevole
dell'eccezionale  pericolo  cui  esponeva  la  propria  vita  per  le
condizioni  ambientali,  operava  con singolare  perizia  e  generosa
determinazione  nel  prestare le  prime  cure  alle persone  stremate
tratte in salvo  dai tetti delle proprie  abitazioni. Contribuiva con
il  resto  dell'equipaggio  al salvataggio  di  quarantadue  persone.
Limpido esempio di ardimento,  generosita', capacita' professionali e
virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.G. s.p.  Barni Enrico, nato a Roma il  18 maggio 1951:
"Specialista  polivalente  facente  parte  di  un  equipaggio  di  un
elicottero HH3F  decollato nella notte  per una missione  di soccorso
alle  popolazioni colpite  da  disastrosa alluvione,  dopo una  lunga
navigazione  aerea resa  particolarmente disagevole  dalle condizioni
meteorologiche  avverse,  operava  con   il  verricello  di  soccorso
coadiuvando con straordinaria perizia  il pilota e l'aerosoccorritore
nel recupero di quarantadue persone  in pericolo, mettendo piu' volte
a  repentaglio   con  consapevolezza  e  determinazione   la  propria
incolumita'. Brillante  esempio di ardimento,  generosita', capacita'
professionali e  virtu' militari".  - Cielo  di Quindici,  5-6 maggio
1998;
  maresciallo di  terza classe  A.T.G. s.p.  Portesi Claudio,  nato a
Roma il 20  marzo 1964: "Specialista polivalente facente  parte di un
equipaggio di elicottero HH3F decollato  nella notte per una missione
di soccorso  alle popolazioni  colpite da disastrosa  alluvione, dopo
una  lunga navigazione  aerea resa  particolarmente disagevole  dalle
condizioni  meteorologiche  avverse,  operava con  il  verricello  di
soccorso   coadiuvando  con   straordinaria  perizia   il  pilota   e
l'aerosoccorritore nel  recupero di quarantadue persone  in pericolo,
mettendo piu' volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione
la propria incolumita'. Brillante  esempio di ardimento, generosita',
capacita' professionali e virtu' militari".  - Cielo di Quindici, 5-6
maggio 1998;
  maresciallo di terza  classe A.T.S.O. s.p. Cavallaro  Diego, nato a
Napoli  il 25  aprile  1966: "aerosoccorritore  facente  parte di  un
equipaggio di elicottero HH3F decollato  nella notte per una missione
di soccorso  alle popolazioni  colpite da disastrosa  alluvione, dopo
una lunga  navigazione aerea,  resa particolarmente  disagevole dalle
condizioni meteorologiche  avverse, si  calava con il  verricello sui
tetti ed i  balconi di alcune case del comune  di Quindici (Avellino)
per  trarre in  salvo i  residenti  che qui  avevano trovato  scampo.
Nonostante  la presenza  di ostacoli  ed il  persistere del  maltempo
mettendo in pericolo piu' volte  la propria incolumita', riusciva con
caparbia   determinazione  a   recuperare   quarantadue  persone   in
difficolta'. Brillante  esempio di ardimento,  generosita', capacita'
professionali e  virtu' militari".  - Cielo  di Quindici,  5-6 maggio
1998;
  tenente AArns pil. s.p.e. Bove Domenico, nato a Portici (Napoli) il
24  agosto  1966:  "Capo   equipaggio  di  elicottero  AB212,  veniva
impegnato in una missione in  occasione dell'alluvione che ha colpito
la popolazione del  comune di Sarno (Salerno) nella notte  tra il 5 e
il  6  maggio   1998.  Nonostante  le  avverse   condizioni  meteo  e
l'impossibilita'  di  identificare  la  zona di  operazioni  a  causa
dell'oscurita' e  dell'interruzione di  energia elettrica  nelle zone
disastrate, dopo alcuni sorvoli di ricognizione, conduceva il proprio
velivolo su  fabbricati pericolanti rendendo possibili  le operazioni
di recupero dei  feriti, anziani e bambini  e dimostrando eccezionale
perizia  tecnica e  straordinaria professionalita'.  Non curante  del
pericolo a  cui esponeva  la propria vita,  sfruttando al  massimo le
possibilita' della  macchina riusciva,  insieme al suo  equipaggio, a
trarre  in salvo  ottanta persone,  manifestando altissimo  senso del
dovere, estremo  coraggio ed ineguagliabile generosita'".  - Cielo di
Sarno, 5-6 maggio 1998;
  tenente  AArn pil.  c.p.l. Simonetti  Damiano,  nato a  Roma il  27
giugno 1973:  "Giovane secondo pilota di  elicottero AB212, impegnato
in  una missione  operativa  in occasione  dell'alluvione occorsa  ai
danni della popolazione  della citta' di Sarno  (Salerno) nella notte
tra il  5 e il 6  maggio 1998 dava ampia  dimostrazione delle proprie
qualita'  professionali  e delle  profonde  virtu'  umane e  militari
adoperandosi  nel  rendere possibili  le  operazioni  di recupero  di
feriti, anziani e bambini nonostante le proibitive condizioni meteo e
la scarsa visibilita', dovuta alle  ore notturne ed alla interruzione
di energia elettrica nella zona  di operazioni. Sfruttando al massimo
le prestazioni  della propria macchina  e non curandosi  del pericolo
cui   esponeva   la   propria  vita,   riusciva,   collaborando   con
l'equipaggio,  a  trarre  in  salvo ottanta  persone  ponendosi  come
esempio di indomito coraggio, altissimo senso del dovere ed esemplare
altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  maresciallo di terza  classe A.T.G. s.p. Lamberti  Domenico, nato a
Caserta  il  23 dicembre  1968:  "Specialista  polivalente membro  di
equipaggio di  elicottero AB212 nella  notte tra il  5 e il  6 maggio
1998, veniva  impegnato in  una missione di  soccorso a  favore delle
popolazioni  alluvionate  della  citta'   di  Sarno.  Sprezzante  del
pericolo  a  cui  esponeva  coscientemente  la  propria  vita  ed  in
condizioni  meteo   fortemente  probitive  operava  con   spirito  di
abnegazione  e profondo  coraggio collaborando  con gli  altri membri
dell'equipaggio nelle  operazioni di recupero di  ottanta persone tra
feriti,  anziani  e bambini  operando  senza  sosta e  con  singolare
perizia   al  verricello   del   velivolo   coadiuvando  il   collega
aerosoccorritore. In tale  circostanza manifestava indomito coraggio,
eccezionale  professionalita',  assoluta abnegazione  ed  encomiabile
altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.S.O. s.p. Pessolano  Domenico, nato a Nocera Inferiore
(Salerno)  il   10  settembre   1949:  "Aerosoccorritore   membro  di
equipaggio di  elicottero AB212, nella notte  tra il 5 e  il 6 maggio
1998  veniva impegnato  in una  missione di  soccorso a  favore delle
popolazioni  alluvionate  della  citta'   di  Sarno.  Sprezzante  del
pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni
meteo  fortemente proibitive  operava  con spirito  di abnegazione  e
profondo coraggio contribuendo al salvataggio di centoottanta persone
tra  feriti,  anziani  e  bambini calandosi  con  il  verricello  del
velivolo  ed utilizzando  mezzi di  fortuna. Si  pone come  splendido
esempio di coraggio, professionalita' ed ineguagliabile altruismo". -
Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  maresciallo di  terza classe  A.T.S.O. s.p.  Scrimo Renato,  nato a
Bagnoli  (Napoli)  il 1  ottobre  1965:  "Aerosoccorritore membro  di
equipaggio di  elicottero AB212, nella notte  tra il 5 e  il 6 maggio
1998, veniva  impegnato in  una missione di  soccorso a  favore delle
popolazioni  alluvionate  della  citta'   di  Sarno.  Sprezzante  del
pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni
meteo  fortemente proibitive  operava  con spirito  di abnegazione  e
profondo coraggio contribuendo  al salvataggio di centoottantaquattro
persone tra feriti, anziani e bambini calandosi con il verricello del
velivolo  ed utilizzando  mezzi di  fortuna. Si  pone come  splendido
esempio di coraggio, professionalita' ed ineguagliabile altruismo". -
Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  ten.  col. AArns  pil. s.p.e  Romagnuolo Renato,  nato a  Pignataro
Maggiore  (Caserta)   il  14  novembre  1951:   "Capo  equipaggio  di
elicottero AB212, in occasione  dell'alluvione occorsa ai danni della
popolazione del comune di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6
maggio 1998, veniva impegnato in  una missione di soccorso e riusciva
a  condurre  il  proprio  velivolo ed  equipaggio  nella  zona  delle
operazioni   nonostante  le   condizioni  meteorologiche   fortemente
proibitive  e  la scarsa  visibilita'.  Sprezzante  del pericolo  cui
esponeva  la propria  vita e  guidato  da un  encomiabile spirito  di
sacrificio,  sfruttando  al  meglio   le  prestazioni  della  propria
macchina, facendo ricorso alla propria perizia tecnica ed esperienza,
rendeva  possibili  le operazioni  di  recupero  di numerosi  feriti,
anziani  e bambini.  Tale atto  rappresenta  per la  forza armata  un
magnifico  esempio  di  coraggio,  altruismo,  senso  del  dovere  ed
inegagliabile generosita'". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  ten.  col.  AArns pil.  s.p.e.  Caruso  Paolo, nato  a  Misterianco
(Catania) il  1 gennaio 1952:  "Esperto secondo pilota  di elicottero
AB212, impegnato in  una missione operativa di  soccorso in occasione
dell'alluvione  occorsa ai  danni della  popolazione della  citta' di
Sarno (Salerno) nella notte  tra il 5 e il 6  maggio 1998, dava ampia
dimostrazione delle  proprie qualita' professionali e  delle profonde
virtu'  umane  e  militari  adoperandosi  nel  rendere  possibili  le
operazioni di  recupero di  feriti, anziani  e bambini  nonostante le
proibitive condizioni meteo e la  scarsa visibilita', dovuta alle ore
notturne ed alla  interruzione di energia elettrica  nella zona delle
operazioni.  Sfruttando  al  massimo  le  prestazioni  della  propria
macchina e non  curandosi del pericolo cui esponeva  la propria vita,
riusciva, collaborando con l'equipaggio, a trarre in salvo centoventi
persone ponendosi come esempio  di indomito coraggio, altissimo senso
del  dovere ed  esemplare altruismo".  - Cielo  di Sarno,  5-6 maggio
1998;
  aiutante  A.T.S.O.  s.p.  Moscato  Giuseppe, nato  a  Grumo  Nevano
(Napoli) il  13 gennaio 1951: "Aerosoccorritore  membro di equipaggio
di elicottero AB212, nella notte tra il  5 e il 6 maggio 1998, veniva
impegnato  in una  missione di  soccorso a  favore delle  popolazioni
alluvionate  della  citta'  di  Sarno. Sprezzante  del  pericolo  cui
esponeva  coscientemente  la  propria  vita ed  in  condizioni  meteo
fortemente proibitive  operava con spirito di  abnegazione e profondo
coraggio contribuendo al salvataggio di cinquanta persone tra feriti,
anziani  e  bambini  calandosi  con il  verricello  del  velivolo  ed
utilizzando  mezzi di  fortuna.  Si pone  come  splendido esempio  di
coraggio, professionalita'  ed ineguagliabile altruismo". -  Cielo di
Sarno, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.G.  s.p. Di Lauro Sergio,  nato a Napoli il  21 maggio
1955:  "Specialista polivalente  membro di  equipaggio di  elicottero
AB212 nella notte  tra il 5 e  il 6 maggio 1998,  veniva impegnato in
una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della
citta'   di   Sarno.  Sprezzante   del   pericolo   a  cui   esponeva
coscientemente  la propria  vita  ed in  condizioni meteo  fortemente
proibitive  operava con  spirito di  abnegazione e  profondo coraggio
collaborando con gli altri membri dell'equipaggio nelle operazioni di
recupero di centoventi persone tra feriti, anziani e bambini operando
senza  sosta  e con  singolare  perizia  al verricello  del  velivolo
coadiuvando   il  collega   aerosoccorritore.  In   tale  circostanza
manifestava indomito coraggio, eccezionale professionalita', assoluta
abnegazione ed encomiabile  altruismo". - Cielo di  Sarno, 5-6 maggio
1998;
  capitano AArns pil. s.p.e. Greco  Mario, nato a Carbonara (Bari) il
1 aprile  1966: "Capo  equipaggio di  elicottero AB212,  in occasione
dell'alluvione  che ha  colpito le  popolazioni dei  comuni di  Sarno
(Salerno) e  Quindici (Avellino) nella notte  tra il 5 e  il 6 maggio
1998,  impegnato  nelle  operazioni   di  soccorso  ha  provveduto  a
realizzare  con   mezzi  di  fortuna,  nelle   vicinanze  della  zona
disastrata di Quindici (Avellino), una idonea area di atterraggio per
gli elicotteri  intervenuti per  primi e  ad attivare  i collegamenti
radio  con gli  stessi, dimostrando  grande spirito  di iniziativa  e
profondosenso del dovere.  Successivamente, manifestandosi l'esigenza
di un ulteriore velivolo di supporto alle operazioni di soccorso, non
curante  della  stanchezza e  guidato  da  un'encomiabile spirito  di
sacrificio,  assunto  il  comando  del proprio  elicottero,  ha  reso
possibile  per  diverse  ore  e senza  soluzione  di  continuita'  il
recupero, dai tetti delle  case semidistrutte, di quarantadue persone
tra  feriti,   anziani  e  bambini   per  i  quali  il   mezzo  aereo
rappresentava l'unica possibilita' di salvezza. Tale atto rappresenta
per  la   Forza  armata  uno  splendido   esempio  di  ineguagliabile
altruismo, spiccata  professionalita' ed indomito coraggio".  - Cielo
di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  tenente  AArn pil.  c.p.l. Esposito  Ernesto,  nato a  Napoli il  4
febbraio 1970: "Giovane secondo pilota di elicottero AB212, impegnato
in  una missione  operativa  in occasione  dell'alluvione occorsa  ai
danni della popolazione  della citta' di Sarno  (Salerno) nella notte
tra il 5  e il 6 maggio 1998, dava  ampia dimostrazione delle proprie
qualita'  professionali  e delle  profonde  virtu'  umane e  militari
adoperandosi  nel  rendere possibili  le  operazioni  di recupero  di
feriti, anziani e bambini nonostante le proibitive condizioni meteo e
la scarsa visibilita', dovuta alle  ore notturne ed alla interruzione
di energia elettrica nella zona  di operazioni. Sfruttando al massimo
le prestazioni  della propria macchina  e non curandosi  del pericolo
cui esponeva la propria vita,  collaborando con l'equipaggio a trarre
in  salvo  quarantadue persone  ponendosi  come  esempio di  indomito
coraggio, altissimo senso del dovere ed esemplare altruismo". - Cielo
di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.G. s.p. Leonelli Francesco,  nato a Capua (Caserta) il
26 luglio  1957: "  Specialista polivalente  membro di  equipaggio di
elicottero AB212  nella notte  tra il  5 e il  6 maggio  1998, veniva
impegnato  in una  missione di  soccorso a  favore delle  popolazioni
alluvionate  della citta'  di Sarno.  Sprezzante del  pericolo a  cui
esponeva  coscientemente  la  propria  vita ed  in  condizioni  meteo
fortemente proibitive  operava con spirito di  abnegazione e profondo
coraggio  collaborando con  gli  altri  membri dell'equipaggio  nelle
operazioni  di  recupero di  dodici  persone  tra feriti,  anziani  e
bambini operando  senza sosta e  con singolare perizia  al verricello
del  velivolo  coadiuvando  il   collega  aerosoccorritore.  In  tale
circostanze     manifestava     indomito    coraggio,     eccezionale
professionalita', assoluta  abnegazione ed encomiabile  altruismo". -
Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  aiutante  A.T.G. s.p.  Di  Ponzo Domenico,  nato  a Castel  Morrone
(Caserta)  il 7  febbraio  1953: "Specialista  polivalente membro  di
equipaggio di  elicottero AB212 nella  notte tra il  5 e il  6 maggio
1998, veniva  impegnato in  una missione di  soccorso a  favore delle
popolazioni  alluvionate  della  citta'   di  Sarno.  Sprezzante  del
pericolo  a  cui  esponeva  coscientemente  la  propria  vita  ed  in
condizioni  meteo  fortemente  proibitive   operava  con  spirito  di
abnegazione  e profondo  coraggio collaborando  con gli  altri membri
dell'equipaggio nelle  operazioni di  recupero di dodici  persone tra
feriti,  anziani  e bambini  operando  senza  sosta e  con  singolare
perizia   al  verricello   del   velivolo   coadiuvando  il   collega
aerosoccorritore. In tale  circostanza manifestava indomito coraggio,
eccezionale  professionalita',  assoluta abnegazione  ed  encomiabile
altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998;
  aiutante A.T.S.O.  s.p. Pagano Raffaele, nato  a Casaluce (Caserta)
il  25  ottobre  1954:  "Aerosoccorritore  membro  di  equipaggio  di
elicottero AB212,  nella notte tra  il 5 e  il 6 maggio  1998, veniva
impegnato  in una  missione di  soccorso a  favore delle  popolazioni
alluvionate  della  citta'  di  Sarno. Sprezzante  del  pericolo  cui
esponeva  coscientemente  la  propria  vita ed  in  condizioni  meteo
fortemente proibitive  operava con spirito di  abnegazione e profondo
coraggio contribuendo  al salvataggio  di dodici persone  tra feriti,
anziani  e  bambini  calandosi  con il  verricello  del  velivolo  ed
utilizzando  mezzi di  fortuna.  Si pone  come  splendido esempio  di
coraggio,  professionale ed  ineguagliabile  altruismo".  - Cielo  di
Sarno, 5-6 maggio 1998.