Conferimento di onorificenze al valore aeronautico(GU n.268 del 16-11-1998)
Con decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1998 sono state concesse le seguenti medaglie d'argento al valore aeronautico: sergente maggiore AArn pil. Spina Francesco, nato a Caselle in Pittari (Salerno) il 14 marzo 1936: "Durante lo svolgimento di un volo addestrativo su velivolo F104G, una gravissima emergenza al motore rendeva imminente, a distanza di oltre 100 miglia nautiche dalla base, la necessita' di un lancio. Con decisioni tempestive e tecnica ammirevole, preferendo ad un sicuro lancio un atterraggio di emergenza, denso di incognite, eseguiva tutte le manovre che gli consentivano di risolvere una situazione ormai disperata riuscendo cosi' a riportare a terra il velivolo. Con tale comportamento evitava possibili danni a terzi e consentiva la successiva identificazione delle cause intrinseche dell'avaria cui e' stato possibile porre definitivo rimedio attraverso l'adozione di opportuni accorgimenti tecnici. Esempio di consapevole coraggio, altissima capacita' professionale e straordinaria perizia aviatoria". - Aeroporto di Grosseto, 13 maggio 1965; ten. col. AArnn pil. s.p.e. Bernardini Fabio, nato a Pontedera (Pisa) il 7 aprile 1962: "Pilota capo equipaggio di elicottero HH3F in servizio d'allarme SAR, riceveva durante le ore notturne l'ordine di decollo per il recupero e salvataggio della popolazione civile del comune di Quindici (Avellino) colpito da una disastrosa frana e inondazione. Nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, caratterizzate da pioggia, scarsa visibilita', nuvolosita' anche temporalesca riusciva dopo numerosi tentativi a raggiungere la zona montagnosa in cui sorge la localita' colpita dalla calamita', facendo ricorso alternativamente sia agli strumenti di visione notturna che alle naturali doti facendo appello a tutte le risorse professionali ed all'esperienza maturate in anni di attivita' di volo SAR. In condizioni di totale oscurita' riusciva quindi a portarsi in volo stazionario sui tetti delle case alluvionate procedendo al recupero tramite verricello di ventotto persone in due successive sortite effettuate al limite delle prestazioni della macchina e delle umane capacita' dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita' e coraggio una situazione di eccezionale pericolo per l'incolumita' propria e dell'intero equipaggio. Si prodigava successivamente per istruire e guidare nelle aree dell'intervento, sempre flagellata dal maltempo, un secondo elicottero ivi sopraggiunto per sostituirlo nel pesantissimo impegno. Splendido esempio di elevata professionalita', generosita', ardimento e magnifiche virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; tenente AArn pil. c.p.l. Fumagalli Matteo, nato ad Ancona il 26 novembre 1973: "Secondo pilota di elicottero HH3F impegnato in una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, coadiuvava il capo equipaggio alternandosi con questi nella condotta del velivolo e nelle successive operazioni di recupero rese particolarmente ardue e rischiose dalla difficile situazione orografica, dalle proibitive condizioni meteorologiche, caratterizzate da pioggia, nuvolosita' anche temporalesca e nella piu' completa oscurita' notturna. Dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita' e coraggio una situazione di eccezionale rischio per la propria incolumita', contribuiva in modo determinante al salvataggio di ventotto persone in grave pericolo. Luminoso esempio di elevata professionalita', ardimento, generosita' e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.G. s.p. Capaci Franco, nato a Roma il 13 marzo 1954: "Specialista polivalente facente parte di equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l'aerosoccorritore nel recupero di ventotto persone in pericolo mettendo piu' volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di seconda classe A.T.G. s.p. Laurenzi Mauro, nato a Roma il 19 ottobre 1960: "Specialista polivalente facente parte di equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, coadiuvava con straordinaria perizia il pilota e l'aerosoccorritore nel recupero di ventotto persone in pericolo, mettendo piu' volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Aiello Maurizio, nato a Napoli il 21 agosto 1970: "Aerosoccorritore di un equipaggio d'allarme SAR decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolamente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, unitamente ad un collega si calava con il verricello nella piena oscurita', con pioggia battente e vento, sui tetti ed i balconi di alcune case pericolanti del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. A piu' riprese contribuiva a recuperare ventotto persone tra le quali una madre con il proprio neonato. Nella circostanza, pur di raggiungere tutti coloro che attendevano soccorso, si prodigava oltre ogni limite, adottando anche tecniche di recupero mai sperimentate precedentemente e mettendo a repentaglio la propria incolumita' per la presenza di ostacoli celati dall'oscurita'. Brillante esempio di ardimento, generosita' capacita' professionale e doti militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Fabbri Fabio, nato a Roma il 5 febbraio 1971: "Aerosoccorritore di un equipaggio d'allarme SAR decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolarmente disagevole dalle condizioni metereologiche avverse, unitamente ad un collega si calava con il verricello nella piena oscurita', con pioggia battente e vento, sui tetti ed i balconi di alcune case pericolanti del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. A piu' riprese contribuiva a recuperare 28 persone tra le quali una madre con il proprio neonato. Nella circostanza, pur di raggiungere tutti coloro che attendevano soccorso, si prodigeva oltre ogni limite, adottando anche tecniche di recupero mai sperimentate precedentemente e mettendo a repentaglio la propria incolumita' per la presenza di ostacoli celati dall'oscurita'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionale e doti militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.S. s.p. Razzino Luca, nato a Roma il 26 ottobre 1964: "Assistente di sanita' facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione pur consapevole dell'eccezionale pericolo cui esponeva la propria vita per le condizioni ambientali, operava con singolare perizia e generosa determinazione nel prestare le prime cure alle persone stremate tratte in salvo dai tetti delle proprie abitazioni. Contribuiva con il resto dell'equipaggio e nella totale oscurita' della notte al salvataggio di ventotto persone. Limpido esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' morali". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; capitano AArns pil. s.p.e. Ivaldi Sergio, nato a Roma il 3 febbraio 1963: "Pilota capo equipaggio di elicottero HH3F riceveva durante le ore notturne l'ordine di decollo per intervenire in soccorso della popolazione del comune di Quindici (Avellino), colpita da una disastrosa frana e inondazione. Dopo una impegnativa navigazionenotturna con proibitive condizioni meteorologiche caratterizzate da pioggia, nuvolosita' anche temporalesca riusciva a raggiungere la zona montuosa in cui sorge la localita' coplita dalla calamita' iniziando le operazioni di recupero della popolazione prima del sorgere del sole. Le operazioni si protraevano dopo l'alba, ancora ostacolate dal maltempo, consentendo il recupero di quarantadue persone dai tetti e dai terrazzi delle abitazioni in due successive sortite effettuate al limite delle prestazioni della macchine e delle umane capacita', dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita' e coraggio una situazione di eccezionale pericolo per l'incolumita' propria e dell'intero equipaggio. Luminoso esempio di elevata professionalita', ardimento, generosita' e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; capitano AArnn pil. s.p.e. Barone Leonardo, nato a Roma il 5 aprile 1968: "Secondo pilota di elicottero HH3F impegnato in una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, coadiuvava il capo equipaggio, alternandosi con questi nella condotta del velivolo, in una navigazione notturna e nelle successive operazioni di recupero rese particolarmente rischiose dalla difficile situazione orografica e dalle condizioni meteorologiche avverse. Dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita' e coraggio una situazione di eccezionale rischio per la propria incolumita', contribuiva in modo determinante al salvataggio di quarantadue persone in grave pericolo. Luminoso esempio di elevata professionalita', ardimento, generosita' e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; capitano CSrn s.p.e. Di Padova Michele, nato a Foggia il 26 maggio 1961: "Ufficiale medico facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, pur consapevole dell'eccezionale pericolo cui esponeva la propria vita per le condizioni ambientali, operava con singolare perizia e generosa determinazione nel prestare le prime cure alle persone stremate tratte in salvo dai tetti delle proprie abitazioni. Contribuiva con il resto dell'equipaggio al salvataggio di quarantadue persone. Limpido esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.G. s.p. Barni Enrico, nato a Roma il 18 maggio 1951: "Specialista polivalente facente parte di un equipaggio di un elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l'aerosoccorritore nel recupero di quarantadue persone in pericolo, mettendo piu' volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.G. s.p. Portesi Claudio, nato a Roma il 20 marzo 1964: "Specialista polivalente facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l'aerosoccorritore nel recupero di quarantadue persone in pericolo, mettendo piu' volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Cavallaro Diego, nato a Napoli il 25 aprile 1966: "aerosoccorritore facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, si calava con il verricello sui tetti ed i balconi di alcune case del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. Nonostante la presenza di ostacoli ed il persistere del maltempo mettendo in pericolo piu' volte la propria incolumita', riusciva con caparbia determinazione a recuperare quarantadue persone in difficolta'. Brillante esempio di ardimento, generosita', capacita' professionali e virtu' militari". - Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998; tenente AArns pil. s.p.e. Bove Domenico, nato a Portici (Napoli) il 24 agosto 1966: "Capo equipaggio di elicottero AB212, veniva impegnato in una missione in occasione dell'alluvione che ha colpito la popolazione del comune di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998. Nonostante le avverse condizioni meteo e l'impossibilita' di identificare la zona di operazioni a causa dell'oscurita' e dell'interruzione di energia elettrica nelle zone disastrate, dopo alcuni sorvoli di ricognizione, conduceva il proprio velivolo su fabbricati pericolanti rendendo possibili le operazioni di recupero dei feriti, anziani e bambini e dimostrando eccezionale perizia tecnica e straordinaria professionalita'. Non curante del pericolo a cui esponeva la propria vita, sfruttando al massimo le possibilita' della macchina riusciva, insieme al suo equipaggio, a trarre in salvo ottanta persone, manifestando altissimo senso del dovere, estremo coraggio ed ineguagliabile generosita'". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; tenente AArn pil. c.p.l. Simonetti Damiano, nato a Roma il 27 giugno 1973: "Giovane secondo pilota di elicottero AB212, impegnato in una missione operativa in occasione dell'alluvione occorsa ai danni della popolazione della citta' di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998 dava ampia dimostrazione delle proprie qualita' professionali e delle profonde virtu' umane e militari adoperandosi nel rendere possibili le operazioni di recupero di feriti, anziani e bambini nonostante le proibitive condizioni meteo e la scarsa visibilita', dovuta alle ore notturne ed alla interruzione di energia elettrica nella zona di operazioni. Sfruttando al massimo le prestazioni della propria macchina e non curandosi del pericolo cui esponeva la propria vita, riusciva, collaborando con l'equipaggio, a trarre in salvo ottanta persone ponendosi come esempio di indomito coraggio, altissimo senso del dovere ed esemplare altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.G. s.p. Lamberti Domenico, nato a Caserta il 23 dicembre 1968: "Specialista polivalente membro di equipaggio di elicottero AB212 nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo a cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente probitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio collaborando con gli altri membri dell'equipaggio nelle operazioni di recupero di ottanta persone tra feriti, anziani e bambini operando senza sosta e con singolare perizia al verricello del velivolo coadiuvando il collega aerosoccorritore. In tale circostanza manifestava indomito coraggio, eccezionale professionalita', assoluta abnegazione ed encomiabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.S.O. s.p. Pessolano Domenico, nato a Nocera Inferiore (Salerno) il 10 settembre 1949: "Aerosoccorritore membro di equipaggio di elicottero AB212, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998 veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio contribuendo al salvataggio di centoottanta persone tra feriti, anziani e bambini calandosi con il verricello del velivolo ed utilizzando mezzi di fortuna. Si pone come splendido esempio di coraggio, professionalita' ed ineguagliabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Scrimo Renato, nato a Bagnoli (Napoli) il 1 ottobre 1965: "Aerosoccorritore membro di equipaggio di elicottero AB212, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio contribuendo al salvataggio di centoottantaquattro persone tra feriti, anziani e bambini calandosi con il verricello del velivolo ed utilizzando mezzi di fortuna. Si pone come splendido esempio di coraggio, professionalita' ed ineguagliabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; ten. col. AArns pil. s.p.e Romagnuolo Renato, nato a Pignataro Maggiore (Caserta) il 14 novembre 1951: "Capo equipaggio di elicottero AB212, in occasione dell'alluvione occorsa ai danni della popolazione del comune di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso e riusciva a condurre il proprio velivolo ed equipaggio nella zona delle operazioni nonostante le condizioni meteorologiche fortemente proibitive e la scarsa visibilita'. Sprezzante del pericolo cui esponeva la propria vita e guidato da un encomiabile spirito di sacrificio, sfruttando al meglio le prestazioni della propria macchina, facendo ricorso alla propria perizia tecnica ed esperienza, rendeva possibili le operazioni di recupero di numerosi feriti, anziani e bambini. Tale atto rappresenta per la forza armata un magnifico esempio di coraggio, altruismo, senso del dovere ed inegagliabile generosita'". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; ten. col. AArns pil. s.p.e. Caruso Paolo, nato a Misterianco (Catania) il 1 gennaio 1952: "Esperto secondo pilota di elicottero AB212, impegnato in una missione operativa di soccorso in occasione dell'alluvione occorsa ai danni della popolazione della citta' di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, dava ampia dimostrazione delle proprie qualita' professionali e delle profonde virtu' umane e militari adoperandosi nel rendere possibili le operazioni di recupero di feriti, anziani e bambini nonostante le proibitive condizioni meteo e la scarsa visibilita', dovuta alle ore notturne ed alla interruzione di energia elettrica nella zona delle operazioni. Sfruttando al massimo le prestazioni della propria macchina e non curandosi del pericolo cui esponeva la propria vita, riusciva, collaborando con l'equipaggio, a trarre in salvo centoventi persone ponendosi come esempio di indomito coraggio, altissimo senso del dovere ed esemplare altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.S.O. s.p. Moscato Giuseppe, nato a Grumo Nevano (Napoli) il 13 gennaio 1951: "Aerosoccorritore membro di equipaggio di elicottero AB212, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio contribuendo al salvataggio di cinquanta persone tra feriti, anziani e bambini calandosi con il verricello del velivolo ed utilizzando mezzi di fortuna. Si pone come splendido esempio di coraggio, professionalita' ed ineguagliabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.G. s.p. Di Lauro Sergio, nato a Napoli il 21 maggio 1955: "Specialista polivalente membro di equipaggio di elicottero AB212 nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo a cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio collaborando con gli altri membri dell'equipaggio nelle operazioni di recupero di centoventi persone tra feriti, anziani e bambini operando senza sosta e con singolare perizia al verricello del velivolo coadiuvando il collega aerosoccorritore. In tale circostanza manifestava indomito coraggio, eccezionale professionalita', assoluta abnegazione ed encomiabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; capitano AArns pil. s.p.e. Greco Mario, nato a Carbonara (Bari) il 1 aprile 1966: "Capo equipaggio di elicottero AB212, in occasione dell'alluvione che ha colpito le popolazioni dei comuni di Sarno (Salerno) e Quindici (Avellino) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, impegnato nelle operazioni di soccorso ha provveduto a realizzare con mezzi di fortuna, nelle vicinanze della zona disastrata di Quindici (Avellino), una idonea area di atterraggio per gli elicotteri intervenuti per primi e ad attivare i collegamenti radio con gli stessi, dimostrando grande spirito di iniziativa e profondosenso del dovere. Successivamente, manifestandosi l'esigenza di un ulteriore velivolo di supporto alle operazioni di soccorso, non curante della stanchezza e guidato da un'encomiabile spirito di sacrificio, assunto il comando del proprio elicottero, ha reso possibile per diverse ore e senza soluzione di continuita' il recupero, dai tetti delle case semidistrutte, di quarantadue persone tra feriti, anziani e bambini per i quali il mezzo aereo rappresentava l'unica possibilita' di salvezza. Tale atto rappresenta per la Forza armata uno splendido esempio di ineguagliabile altruismo, spiccata professionalita' ed indomito coraggio". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; tenente AArn pil. c.p.l. Esposito Ernesto, nato a Napoli il 4 febbraio 1970: "Giovane secondo pilota di elicottero AB212, impegnato in una missione operativa in occasione dell'alluvione occorsa ai danni della popolazione della citta' di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, dava ampia dimostrazione delle proprie qualita' professionali e delle profonde virtu' umane e militari adoperandosi nel rendere possibili le operazioni di recupero di feriti, anziani e bambini nonostante le proibitive condizioni meteo e la scarsa visibilita', dovuta alle ore notturne ed alla interruzione di energia elettrica nella zona di operazioni. Sfruttando al massimo le prestazioni della propria macchina e non curandosi del pericolo cui esponeva la propria vita, collaborando con l'equipaggio a trarre in salvo quarantadue persone ponendosi come esempio di indomito coraggio, altissimo senso del dovere ed esemplare altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.G. s.p. Leonelli Francesco, nato a Capua (Caserta) il 26 luglio 1957: " Specialista polivalente membro di equipaggio di elicottero AB212 nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo a cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio collaborando con gli altri membri dell'equipaggio nelle operazioni di recupero di dodici persone tra feriti, anziani e bambini operando senza sosta e con singolare perizia al verricello del velivolo coadiuvando il collega aerosoccorritore. In tale circostanze manifestava indomito coraggio, eccezionale professionalita', assoluta abnegazione ed encomiabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.G. s.p. Di Ponzo Domenico, nato a Castel Morrone (Caserta) il 7 febbraio 1953: "Specialista polivalente membro di equipaggio di elicottero AB212 nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo a cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio collaborando con gli altri membri dell'equipaggio nelle operazioni di recupero di dodici persone tra feriti, anziani e bambini operando senza sosta e con singolare perizia al verricello del velivolo coadiuvando il collega aerosoccorritore. In tale circostanza manifestava indomito coraggio, eccezionale professionalita', assoluta abnegazione ed encomiabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998; aiutante A.T.S.O. s.p. Pagano Raffaele, nato a Casaluce (Caserta) il 25 ottobre 1954: "Aerosoccorritore membro di equipaggio di elicottero AB212, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso a favore delle popolazioni alluvionate della citta' di Sarno. Sprezzante del pericolo cui esponeva coscientemente la propria vita ed in condizioni meteo fortemente proibitive operava con spirito di abnegazione e profondo coraggio contribuendo al salvataggio di dodici persone tra feriti, anziani e bambini calandosi con il verricello del velivolo ed utilizzando mezzi di fortuna. Si pone come splendido esempio di coraggio, professionale ed ineguagliabile altruismo". - Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998.