MINISTERO DELLE FINANZE

DECRETO 28 luglio 2000 

Fissazione della misura, per l'anno 2000, degli interessi di mora per
ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo.
(GU n.188 del 12-8-2000)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                   del Dipartimento delle entrate
  Visto  l'art.  30  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica
29 settembre 1973, n. 602, che prevede l'applicazione degli interessi
di  mora  per  il ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo, a
partire dalla notifica della cartella fino alla data di pagamento, ad
un  tasso da determinarsi annualmente con decreto del Ministero delle
finanze con riguardo alla media dei tassi bancari attivi;
  Considerato  che la media annua dei tassi bancari attivi, calcolata
con  riferimento al periodo marzo 1999-febbraio 2000, e' pari al 5,48
per cento;
  Considerata  l'attuale  tendenza  all'aumento  del  tasso  bancario
attivo medio mensile;
  Ritenuto  che la necessita' di sanzionare adeguatamente il debitore
iscritto a ruolo moroso impone di prevedere, per gli interessi di cui
al  citato art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602
del  1973, un tasso superiore, in misura congrua, rispetto alla media
dei tassi bancari attivi;
  Ritenuto congruo individuare in 3 punti percentuali la misura della
differenza  fra  il tasso dei predetti interessi e la media dei tassi
bancari attivi;
  Visto   il  parere  espresso  dalla  commissione  consultiva  sulla
riscossione nella seduta del 20 giugno 2000;
  Visti  gli  articoli  3, 14 e 16 del decreto legislativo 3 febbraio
1993,  n.  29, recanti disposizioni relative all'individuazione della
competenza ad adottare gli atti della pubblica amministrazione;
                              Decreta:
  1.  Gli  interessi  di  mora  per  ritardato  pagamento delle somme
iscritte  a  ruolo  sono  confermati  nella misura, gia' prevista per
l'anno 1999, dell'8,4 per cento, in ragione annuale.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 28 luglio 2000
                                        Il direttore generale: Romano