IL MINISTRO DELLE FINANZE
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni;
Vista la legge 29 ottobre 1991, n. 358, recante norme per la
ristrutturazione del Ministero delle finanze, e successive
modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, n.
287, con il quale e' stato emanato il regolamento degli uffici e del
personale del Ministero delle finanze;
Visto il decreto del Ministro delle finanze 23 dicembre 1992,
recante norme per l'organizzazione interna del Dipartimento delle
entrate;
Visto il decreto del Ministro delle finanze 10 giugno 1993, recante
norme per l'organizzazione interna delle direzioni regionali delle
entrate;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996,
n. 699, con il quale e' stato emanato il regolamento per
l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale
dell'Amministrazione finanziaria;
Visto il decreto del Ministro delle finanze 21 dicembre 1996, n.
700, con il quale e' stato emanato il regolamento per
l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale
dell'Amministrazione finanziaria;
Visto l'art. 13, comma 1, della legge 15 marzo 1997, n. 59, che ha
aggiunto all'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, il comma
4-bis, con il quale sono state introdotte nuove disposizioni relative
all'organizzazione e alla disciplina degli uffici dei Ministeri;
Letto il parere del consiglio di Stato, espresso nell'adunanza
generale del 3 febbraio 1999, con il quale e' stato precisato che, ai
sensi del menzionato art. 17, comma 4-bis, lettera e), della legge n.
400 del 1988, e' demandata a decreti ministeriali di natura non
regolamentare, oltre alla definizione dei compiti delle unita'
dirigenziali non generali, come letteralmente specificato nella
disposizione appena citata, anche la stessa individuazione delle
unita' dirigenziali medesime;
Visto l'art. 4, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
300, il quale stabilisce che all'individuazione degli uffici di
livello dirigenziale non generale di ciascun Ministero e alla
definizione dei relativi compiti si provvede con decreto ministeriale
di natura non regolamentare;
Visto il decreto in data 3 dicembre 1999, con il quale il direttore
generale del Dipartimento delle entrate ha ridefinito l'assetto
organizzativo interno delle strutture centrali e regionali del
Dipartimento stesso;
Vista la deliberazione n. 54/2000 in data 7 giugno 2000 della
sezione del controllo, primo collegio, della Corte dei conti, la
quale, pur riconoscendo che il menzionato decreto direttoriale e'
stato emanato in conformita' al parere del Consiglio di Stato, ha
tuttavia rilevato che il provvedimento, oltre a dettare criteri di
riorganizzazione, incide sulla consistenza numerica di uffici a
rilevanza esterna, e deve percio' ritenersi di competenza del
Ministro, nonche' soggetto al visto e alla registrazione della Corte
dei conti, in quanto atto che, seppure non ricompreso fra quelli a
rilevanza esterna facenti parte dell'ordinamento generale
(regolamenti), rientra tuttavia fra "gli atti normativi
dell'amministrazione cui l'ordinamento generale riconosce una
rilevanza esterna mediata e indiretta solo a determinati fini";
Ritenuto che l'assetto interno delle direzioni centrali e
regionali del Dipartimento delle entrate, cosi' come delineato nel
citato decreto direttoriale, risponde a criteri di razionalita' ed
efficienza organizzativa;
Ritenuto, pertanto, di procedere alla ratifica del predetto
provvedimento;
Decreta:
Art. 1.
1. E' ratificato il decreto del direttore generale del Dipartimento
delle entrate in data 3 dicembre 1999, contenente criteri per la
riorganizzazione delle direzioni centrali del Dipartimento stesso e
delle direzioni regionali delle entrate.
Il presente decreto sara' inviato all'organo di controllo per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 13 luglio 2000
Il Ministro: Del Turco
Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 2000
Registro n. 3 Finanze, foglio n. 328