MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

PROVVEDIMENTO 10 maggio 2002 

Pronuncia  di  compatibilita'  ambientale  DEC/VIA/7125 del 10 maggio
2002,  concernente  il  progetto  relativo  al sistema tangenziale di
Forli'.
(GU n.129 del 4-6-2002)

                      IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
                    E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
                           di concerto con
           IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  Visto  l'art.  6, comma 2 e seguenti, della legge 8 luglio 1986, n.
349;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
10 agosto 1988, n. 377;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
27 dicembre  1988, concernente "Norme tecniche per la redazione degli
studi  di  impatto  ambientale  e  la  formulazione  del  giudizio di
compatibilita'  di  cui all'art. 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349,
adottate  ai  sensi  dell'art.  3  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377";
  Visto  l'art.  18,  comma  5,  della legge 11 marzo 1988, n. 67; il
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 1989
costitutivo   della   Commissione  per  le  valutazioni  dell'impatto
ambientale  e  successive  modifiche  ed integrazioni; il decreto del
Ministro     dell'ambiente    del    13 aprile    1989    concernente
l'organizzazione  ed  il funzionamento della predetta Commissione; il
decreto  del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 maggio 2001
per   il   rinnovo   della  composizione  della  Commissione  per  le
valutazioni dell'impatto ambientale;
  Vista   la   domanda  di  pronuncia  di  compatibilita'  ambientale
concernente  il  progetto  relativo  al Sistema tangenziale di Forli'
(tangenziale   est,  tangenziale  ovest,  asse  di  arroccamento)  da
realizzarsi  in  comune di Forli', presentata dall'ANAS Compartimento
Emilia-Romagna  con  sede  in  via  Masini 8 - 40126 Bologna, in data
21 dicembre 2000;
  Vista   la   documentazione   integrativa  trasmessa  dalla  stessa
dall'ANAS  Compartimento  Emilia-Romagna in data 2 maggio, 9 maggio e
12 giugno 2001;
  Vista  la nota n. 4409 della regione Emilia-Romagna del 19 febbraio
2002,  pervenuta  il  20 febbraio  2002, con cui si esprime un parere
favorevole;
  Vista  la  nota  n. ST/407/12118/2001 del Ministero per i beni e le
attivita'  culturali  del 27 agosto 2001, pervenuta in data 31 agosto
2001, con cui si esprime parere favorevole;
  Visto  il  parere  n.  435,  formulato in data 3 ottobre 2001 dalla
Commissione  per  le  valutazioni  dell'impatto ambientale, a seguito
dell'istruttoria  sul  progetto  presentato  dall'ANAS, Compartimento
Emilia-Romagna;
  Considerato che in detto parere la Commissione ha preso atto che la
documentazione  tecnica trasmessa consiste in un progetto riguardante
il sistema tangenziale di Forli' costituito da:
    asse  di  arroccamento  di 9,798 km con sezione stradale del tipo
III CNR e larghezza di 18,6 m;
    tangenziale est con un primo tratto dalla s.s.9-ter alla s.s. 310
di  6,583 km del tipo IV CNR e larghezza di 10,5 m; un secondo tratto
dalla s.s. 67 alla s.s. 310 di 8,940 km con sezione del tipo IV CNR e
larghezza  di  10,5m;  un terzo tratto dalla s.s. 310 alla s.s. 67 di
3,754 km con sezione del tipo III CNR e larghezza di 18,6 m;
    tangenziale  ovest  di  6,890  km  con  sezione del tipo IV CNR e
larghezza di 10,5 m;
    il   territorio   interessato  dalle  tangenziali  e'  costituito
dall'ambito  urbano  e  periurbano della citta' di Forli', articolato
nella  citta'  storica,  gli  ambiti  urbani  consolidati,  i  nuclei
residenziali e artigianali addensati, e il territorio agricolo;
  Considerato che:
    il    progetto    sottoposto   a   valutazione   trova   adeguata
corrispondenza  con  gli strumenti di pianificazione e programmazione
definititi  nell'ambito  del  PGT,  con  particolare riferimento agli
obiettivi prioritari di carattere generale che devono indirizzare gli
investimenti infrastrutturali;
    il   progetto  trova  collocazione  nell'ambito  delle  politiche
regionali  dei  nella parte relativa agli interventi sulla s.s. 9 via
Emilia, direttamente interessata dal sistema tangenziali di Forli;
    il progetto, infine, puo' essere inquadrato tra gli interventi di
priorita' nell'ambito della pianificazione provinciale e comunale;
    l'intero  sistema  tangenziale  di  Forli'  e' previsto nel piano
regolatore generale del comune di Forli;
    l'insieme   delle   diverse   tangenziali  interferisce  in  piu'
occasioni  con  componenti territoriali ed ambientali oggetto a vario
titolo di forme di tutela e vincolo per valenza storico-paesaggistica
(fiumi  e  corsi  d'acqua  minori  e  relative  fasce  di pertinenza,
centuriazione  romana,  centri nuclei e singoli insediamenti storici)
sia da parte di strumenti di scala nazionale-territoriale (vincoli ex
legge  n.  431/1985,  piani territoriali con valenza paesaggistica) o
locale (piano territoriale provinciale e piano regolatore comunale);
    sin  dalle  prime  fasi  istruttorie,  si  e'  evidenziato, sulle
soluzioni   progettuali   proposte,   diverse  criticita'  di  ordine
prevalentemente  paesaggistico,  relative  in particolare alla tutela
del  paesaggio  agrario  e  fluviale,  alla  economia  di  suolo e di
territorio,  alla  tutela  della  vegetazione  naturale  o di valenza
naturalistica  e degli ecosistemi fluviali, alla sicurezza idraulica,
alla   tutela  dei  beni  storici  e  culturali,  alla  tutela  degli
insediamenti  antropici concentrati e sparsi dall'intrusione fisica e
visuale e dagli inquinamenti acustici ed atmosferici;
    a  seguito di tali evidenziazioni, si e' provveduto ad integrare,
in  piu' riprese, Progetto e studio di impatto ambientale con ipotesi
di   soluzioni   progettuali   alternative,   o   di   ottimizzazioni
progettuali,   per   diversi   tratti   e  nodi  dell'intero  sistema
tangenziale, e precisamente a:
      8 temi progettuali relativi alla tangenziale est (Temi E1-E8);
      2 temi relativi all'asse (Temi A1-A2);
      3 temi relativi alla tangenziale ovest (Temi W1-W3);
    di   tali   alternative,   si  e'  provveduto  a  verificarne  la
fattibilita'   tecnica,  e  quindi  a  considerarne  gli  aspetti  di
inserimento   territoriale   e   compatibilita'   ambientale,   anche
comparativamente  tra  loro  e  con  la  soluzione base, fornendo per
ciascuna  di  esse  un giudizio di bilancio complessivo delle ipotesi
considerate,  giudizio  che  per  la maggior  parte delle volte ne ha
riconosciuto   la   netta   preferibilita'   in   senso   complessivo
(ambientale, funzionale, cantierizzazione);
  Preso atto altresi' che:
    sulla  base  di  tali  conclusioni  raggiunte  durante la fase di
integrazione  ed approfondimento progettuale 2001 e' stato presentato
un  documento  finale  dal  titolo  "Album  sintetico delle soluzioni
individuate  per  i  diversi temi oggetto di approfondimento"; in cui
sono  individuate  le  soluzioni prescelte, integrate con le relative
indicazioni di possibili ottimizzazione da perseguire nella redazione
del progetto esecutivo, come di seguito sintetizzate:
tangenziale est:
  tratto terminale nord:
    soluzione   composita  tra  "/c"  e  "/d"  (stralcio  del  tratto
terminale  nord,  a  tutela  del  fiume  e dei nuclei storici e della
continuita'   territoriale;   attestamento   terminale  al  nodo  del
casello).   Eventuali   possibili   ottimizzazioni:   opportunita'  e
dimensionamento   rotonda   s.s.   67  in  relazione  a  esigenze  di
riqualificazione   urbanistica  del  quartiere  adiacente,  eventuale
predisposizione adeguamento casello, opportunita' rotatoria presso il
fiume   con   riferimento   a   possibili   diversi   dispositivi  di
rallentamento;
    tema E2, tratto zona industriale e Bagnolo:
      soluzione  "/a"  parziale  (abbassamento  in  trincea  - 2 m, a
mitigazione  paesaggistica e verso insediamenti). Eventuali possibili
ottimizzazioni:  mantenimento  andamento  altimetrico  a  raso  primo
tratto  con  ponte  senza interferenze in alveo, adattamento progetto
con  previste opere di protezione idraulica, scostamento planimetrico
da edifici limitrofi;
    tema E3, svincolo via Roma (s.s. 9 via Emilia):
      soluzione "/c" (svincolo a diamante con rotatoria baricentrica,
e  rampe  ad  innesto  diretto).  Eventuali possibili ottimizzazioni:
incremento  capacita'  deflusso per l'unica manovra prevista critica,
mantenimento  della  linearita'  rettilinea  della via Emilia (almeno
visuale-percettiva),   adeguamento   per   mobilita'  utenti  deboli,
eventuale adattamento per futuro raccordo ferroviario aeroporto;
    tema E4, svincolo di via Raggi (s.s. 310):
      soluzione "/b" (svincolo a diamante con rotatoria baricentrica,
e  rampe  ad  innesto  diretto).  Eventuali possibili ottimizzazioni:
riduzione del raggio di rotonda, senza penalizzazione funzionale;
    tema E5, svincolo di via Malguaia:
      soluzione  "/b"  (riduzione  ingombro trasversale complessivo e
massimo  utilizzo  dell'asse  della tangenziale). Eventuali possibili
ottimizzazioni:  inserimento nuovo accesso in tangenziale per la zona
industriale,  anche  con  funzioni  di riconnessione della viabilita'
locale,  riduzione  delle  strade  complanari  alla  sola funzione di
accesso monodirezionale per i frontisti;
    tema E6, svincolo cimitero Collina:
      soluzione  "/a"  (riduzione  ingombro  planimetrico). Eventuali
possibili ottimizzazioni: riduzione pendenza delle rampe;
    tema E7, tratto svincolo cimitero-S. Lorenzo:
      soluzione "/a" (allineamento su preesistenze infrastrutturali e
demarcazioni   morfologiche).   Eventuali  possibili  ottimizzazioni:
allontanamento   da  casale  e  da  ansa  del  fiume  Rabbi,  leggera
traslazione  per rispetto integrale area boscata su scarpata terrazzo
morfologico  e  area  boscata  a contorno della villa, ricomposizione
elementi morfologici e naturalistici paleoalveo;
    tema E8 attraversamento fiume Rabbi e relativo fondovalle:
      soluzione   "/b"   (riduzione   dell'evidenza  altimetrica  del
viadotto  e  adattamento  tipologico al profilo). Eventuali possibili
ottimizzazioni: nel tratto ovest mantenimento del profilo originario,
con  adozioni  viadotto  nella  parte  piu'  elevata e rilevato nella
restante  parte,  mantenimento  continuita' d'alveo in superficie del
canale   storico  Ravaldino,  maggior  scostamento  da  edifici  piu'
prossimi  in  sponda  destra  e sinistra, con allungamento galleria e
rimodellamento.
Asse di arroccamento:
  tema A1, tratto cimitero monumentale/via Tripoli:
    soluzione    "/a"    (riduzione    impatti   cimitero   con   suo
completamento).   Eventuali  possibili  ottimizzazioni:  eliminazione
edifici   residenziale  contigui  su  lato  sud,  su  consenso  degli
interessati,   anche   per   inserimento   fascia  filtro  per  altri
insediamenti.  Introduzione  di  fascia  verde  a filtro, su scarpata
eventualmente ridotta nella pendenza, verso parco urbano;
  tema A2, tratto terminale a est della tangenziale est:
    soluzione   "/a"   (stralcio   integrale  tratto  dalla  presente
procedura,  con  rinvio  all'eventuale progetto e via Variante s.s. 9
via Emilia Forli-Cesena).
Tangenziale ovest:
  tema W1-W2, tratto tra svincolo Quattro e asse di arroccamento:
    soluzione  "/a"  ottimizzata  secondo  tracciato  n. 2 (riduzione
lunghezza  ed  eliminazione svincolo su via Emilia e variante asse di
arroccamento,  maggior  aderenza  alla citta', orientamento tracciato
secondo  reticolo  centuriato).  Eventuali  possibili ottimizzazioni:
riduzione  dell'ingombro  dello  svincolo  Quattro, con compattamento
rampe ed eventualmente introduzione rotatoria;
  tema W3, svincolo via Firenze (s.s. 67):
    soluzione  "/e",  secondo ottimizzazioni della nota 1 agosto 2001
(modifica   svincolo   per   tutela  nucleo  storico,  ottimizzazione
tracciato  planoaltimetrico tangenziale per tutela edifici limitrofi,
ricucitura  ciclopedonale  tracciato  storico).  Eventuali  possibili
ottimizzazioni:  abbassamento  profilo  tangenziale  ovest e parziale
ricopertura. tracciato rami di svincolo per riduzione interclusioni;
  Considerato che:
    per  la tangenziale ovest la versione finale del progetto, con le
nuove   soluzioni   prescelte,   in   quanto  costituisce  variazione
significativa   del   progetto   originario,  pure  se  certamente  e
nettamente  migliorativa,  e  implica  un  impatto  diverso da quello
originariamente  individuato,  a tutela dei diritti di informazione e
partecipazione   di  tutti  i  soggetti  potenzialmente  interessati,
risulta  possibile e opportuno attribuire alla regione Emilia-Romagna
il compito delle proprie procedure ambientali;
    sono  state  effettuate  simulazioni  modellistiche relativamente
agli  effetti  del sistema tangenziale sulla qualita' dell'aria dalle
quali  risulta  che  non  saranno  superati  i  limiti previsti dalla
normativa specifica;
    negli   ambiti   di  criticita'  per  l'inquinamento  atmosferico
rappresentate  dalle  gallerie  artificiali  sono  state  predisposte
specifiche  misure consistenti in un sistema di aerazione trasversale
con camini di aspirazione a filtri;
    sono   state   effettuate  analisi  e  simulazioni  modellistiche
relativamente  agli  effetti  del sistema tangenziale sulla pressione
acustica.  Tali  previsioni  rivelano il superamento dei limiti della
zonizzazione comunale per 31 ricettori. Per questi ricettori e' stata
verificata  la  fattibilita'  tecnica  dell'abbattimento dell'impatto
adottando opere di contenimento di maggiori dimensioni;
    sono state effettuate analisi e le valutazioni relativamente agli
effetti   sulle   dinamiche  fluviali,  sulla  qualita'  delle  acque
superficiali e sotterranee, allo scorrimento delle acque sotterranee,
al  rischio  idraulico  i  cui  risultati  mostrano  che  gli impatti
dell'opera  sulla  componente  acqua  non  sono  significativi o sono
mitigabili con le misure previste;
    sono  state  evidenziate le interazioni e ne e' stata valutata la
significativita'  delle opere sul suolo e sul sottosuolo e sono state
individuate  specifiche  soluzioni  progettuali  di contenimento e di
compensazione degli impatti;
    sono  state  evidenziate le interazioni e gli impatti delle opere
sulle  componenti  biotiche  e sul paesaggio e sono stati individuati
gli  specifici  interventi  di  mitigazione  relativamente alle opere
d'arte, sia per gli aspetti di contenimento dei livelli di intrusione
visiva,  sia  per il mantenimento e riqualificazione degli elementi e
delle configurazioni caratteristiche dell'ecomosaico del territorio;
    le  tipologie  di  attraversamento  dei  corsi d'acqua sono state
definite   anche  con  l'obiettivo  di  minimizzare  l'impatto  sulle
componenti  biotiche,  e  la  soluzione  alternativa,  a tal riguardo
individuate  nel  casi  di  rio  Ronco  e  dello  scolo Cerchia, sono
risultate fattibili e preferibili;
    sono  stati  proposti  interventi  di  rinaturazione  e  recupero
ambientale   secondo  i  criteri  dell'ingegneria  naturalistica  con
funzioni   di  ricostituzione  di  una  rete  ecologica  che  saranno
realizzati  lungo  i  rilevati,  nelle  aree di svincolo e nelle aree
sovrastanti le gallerie artificiali;
    sono   state  prodotte  significative  integrazioni  e  modifiche
progettuali  con  l'obiettivo  di ridurre efficacemente le criticita'
evidenziate nel corso dell'istruttoria;
  Valutato che:
    il   sistema  tangenziale  di  Forli'  appare  coerente  con  gli
strumenti  di pianificazione settoriale nazionale e regionale, tenuto
conto  che  esso  affronta specifiche priorita' individuate nel PGT e
nel  PRIT  ("sistema  nodi",  potenziamento  e creazione di bypass di
alleggerimento del sistema viario urbano);
    il   sistema  tangenziale  risulta,  altresi',  coerente  con  le
politiche  locali  di  pianificazione settoriale locale che hanno tra
gli   obiettivi  prioritari  il  miglioramento  delle  condizioni  di
circolazione  e di sicurezza stradale, la riduzione dell'inquinamento
acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico;
    il  sistema  tangenziale,  nel  progetto  proposto a valutazione,
occupa  un  corridoio  previsto  nel  disegno  urbano  di  Forli, non
sottraendo quindi aree destinate a altri usi;
    le  locali  interferenze del progetto con componenti territoriali
ed  ambientali  oggetto di tutela (peraltro non assoluta) da parte di
strumenti  di  pianificazione  o  di vincolo di varia natura (fiumi e
relative  fasce di pertinenza paesaggistica, insediamenti e manufatti
storico-testimoniali)  non appaiono di per se' pregiudizievoli per la
realizzazione  dell'intervento.  La  compatibilita'  a  tal  riguardo
verra'  efficacemente  conseguita  con  le ottimizzazioni progettuali
(migliorie o modifiche locali al tracciamento planoaltimetrico, nella
tipologia   costruttiva,  ai  dispositivi  accessori  e  mitigativi),
anch'esse conformi con le previsioni urbanistiche, gia' individuate e
verificate  in  fase  istruttoria,  a  seguito dell'esame comparativo
delle  possibili  alternative  di intervento in singoli tratti o siti
puntuali   effettuato  con  l'integrazione  allo  studio  di  impatto
ambientale;
    negli  unici  due  casi  di prescrizione di modifica progettuale,
migliorativa  per  inserimento  territoriale  ed  ambientale,  ma non
conforme   alle   attuali   previsioni  urbanistiche,  la  congruita'
programmatica,   cosi'   come  l'informazione  del  pubblico,  verra'
conseguita  con  specifica  variante  urbanistica,  gia' prevista dal
comune  di  Forli',  ed  eventualmente  con  distinta  ed integrativa
procedura di livello regionale;
    il  progetto  nella  sua  impostazione  tecnica, nelle opzioni di
tracciato,  nelle  modalita'  generali  di  inserimento urbanistico e
ambientale  risulta  rispondente  alle  finalita' di riqualificazione
urbana  tramite riduzione del traffico circolante sulla rete stradale
interna e conseguente alleggerimento delle condizioni di inquinamento
ambientale, in particolare acustico ed atmosferico;
  La   completezza  e  funzionalita'  di  rete  conseguibile  con  la
realizzazione  completa  del  sistema delle tangenziali puo' produrre
sia  un  riordino  complessivo  della  mobilita' di accesso urbano su
gomma  a  scala  territoriale-urbana,  sia  la  riconnessione  tra le
diverse  direttrici  territoriali  disposte  radialmente intorno alla
citta'  con  itinerari  quanto  piu'  possibile  esterni  agli ambiti
insediati da riqualificare;
  I  positivi  risultati  trasportistici,  urbanistici  ed ambientali
attendibili  con  tale ristrutturazione complessiva, previsti con una
modellazione  del traffico territoriale-urbano, sono apprezzabili sia
qualitativamente che quantitativamente;
    per  la  consolidata  situazione  urbanistica  sia  esistente che
programmata, ed in particolare per la previsione, gia' da lungo tempo
definita,  di  spazi e varchi specificamente riservati per le diverse
tratte del sistema tangenziale, in assenza di realistiche alternative
di   tracciato   generale,  la  scelta  di  progetto  di  considerare
operativamente alternative non tanto le soluzioni di corridoio quanto
quelle  di  modalita' di inserimento puntuale di tratte e nodi appare
accettabile;
    le soluzioni giudicate preferibili o le ipotesi di ottimizzazione
finali  risolvono  in  modo  nettamente  piu'  compatibile le diverse
criticita'  sopra  richiamate, talora con l'opportunita' di ulteriori
miglioramenti  progettuali  e di inserimento ambientale, le soluzioni
perseguono  puntualmente  i  diversi  obiettivi  di qualificazioni ed
ottimizzazione  espressi  nelle considerazioni e valutazioni relative
al  quadro  progettuale,  se  realizzate  ed  ottimizzate  a  livello
esecutivo  cosi'  come  indicato  nello  stesso  album, costituiscono
concreta  ed  efficace  traduzione  progettuale  delle indicazioni di
preferibilita';
  Aria:
    la   realizzazione  del  sistema  tangenziale  e  il  conseguente
traffico veicolare di esercizio non produrranno effetti critici sulla
qualita'  dell'aria,  mentre  si avranno miglioramenti in conseguenza
della  maggiore  fluidita'  del  traffico  e  dello spostamento dello
stesso dalle aree urbane;
    l'adozione  dei  sistemi di ventilazione delle gallerie produrra'
significati   miglioramenti   alla  qualita'  dell'aria  evitando  le
possibili  condizioni  di  criticita'  anche  in corrispondenza delle
gallerie artificiali;
  Acqua:
    non   si  avranno  significative  interferenze  con  il  reticolo
idrografico  in  quanto,  anche  per  le  modifiche di ottimizzazione
progettuale individuate a seguito dello studio delle alternative, gli
alvei   dei   principali   corsi  d'acqua  non  saranno  direttamente
interessati   dalle   opere   di  attraversamento.  Le  tipologie  di
attraversamento  in  rilevato  della  rete  minore saranno adeguate a
garantirne comunque la continuita';
    il  sistema  delle  opere  di prevenzione dell'inquinamento delle
acque  sotterranee  e  superficiali  previste nello studio di impatto
ambientale  e'  dimensionato  e  distribuito  in modo sufficiente per
garantire  la  salvaguardia dei ricettori da eventi accidentali e dal
dilavamento di prima pioggia;
    le  opere  non  interferiranno con aree di potenziale esondazione
delle  acque  ad eccezione di un breve tratto della tangenziale est a
nord  dello  scolo  Cerchia  dove  l'interferenza sara' risolta dalle
previste opere di regimazione del fiume Ronco;
    lo  scorrimento delle acque sotterranee non subira' significative
modifiche  in  quanto  le opere in sotterraneo si manterranno a quote
superiori  al  livello  massimo  dell'acquifero  profondo. Per quanto
riguarda invece l'interferenza con l'acquifero piu' superficiale, che
si  avra' occasionalmente, la natura discontinua dell'acquifero e gli
spessori contenuti fanno ritenere non rilevante l'impatto;
  Suolo:
    la  sottrazione di suolo sara' limitata e mitigata dalle previste
opere  di  rinaturazione  e  inserimento  paesaggistico. Le modifiche
progettuali  individuate  e  prescelte in fase istruttoria ridurranno
inoltre  considerevolmente  l'ingombro  della  strada,  in misura che
risulta particolarmente significativa nelle situazioni di prossimita'
alle  componenti  ambientali  di maggior valenza ambientale (fiumi) e
agli insediamenti urbani e sparsi;
    le  caratteristiche  morfologiche  e geologiche del territorio in
relazione  con le opere previste non fanno ritenere possibili impatti
sulla  stabilita'  del  suolo.  Riguardo  al  prevedibile  rischio di
stabilita'  delle  aree  prossime ai cantieri di scavo delle gallerie
che  potra'  essere  sufficientemente  contenuto  dall'adozione delle
previste tipologie di intervento;
    il  fabbisogno  di  inerti  e  le quantita' di smarino da porre a
discarica  sono  soddisfatte  dalle  previsioni  del piano cave e del
piano  discariche  della  regione  Emilia-Romagna  e  pertanto non si
avranno siti destinati allo scopo specifico;
  Vegetazione, flora, fauna, ecosistemi:
    non  si  avra'  la  perdita  di habitat e specie rari o di pregio
protetti o inseriti in programmi di tutela;
    l'interferenza  con  gli  ambienti  legati ai corsi d'acqua sara'
limitata  ai  soli attraversamenti e con opere di ingombro ridotto in
funzione  della  sensibilita'  ecologica  delle aree. L'impatto sulla
componente  faunistica  sara'  ulteriormente limitato della garantita
continuita' della rete idrica e degli interventi previsti finalizzati
a rendere l'opera permeabile agli spostamenti faunistici;
    nel  caso  degli  attraversamenti  del  rio  Ronco  e dello scolo
Cerchia   le   soluzioni  progettuali  alternative  individuate  come
preferibili   riducono   efficacemente   gli  impatti  sugli  habitat
ripariali;
    l'asse  di arroccamento non interferira' con la connettivita' dei
due  principali  elementi  della rete ecologica, costituiti dai fiumi
Ronco  e  Montone,  in  quanto  perpendicolare agli stessi nei tratti
a maggiore naturalita';
    le  soluzioni,  in variante, studiate per il tracciato del tratto
finale  nord  della  tangenziale  est,  oltre  via  Fermi, ridurranno
notevolmente  l'effetto  di  cesura  e  di  barriera  ecologica  e il
significativo  impatto  con  i  caratteri  del paesaggio e la valenza
naturalistica dell'area;
    la  sottrazione  di  aree  agricole  a valenza naturalistica come
alcuni    seminativi    o    colture   legnose   tradizionali   sara'
significativamente ridotto in conseguenza delle modifiche progettuali
individuate  nel  corso  dell'istruttoria  con l'obiettivo di ridurre
l'ingombro  e  di migliorare la relazione tra le opere e la trama del
paesaggio agrario;
    interventi  significativi di recupero a verde sono previsti nelle
aree  sovrastanti  le  gallerie  artificiali e lungo i rilevati. Tali
interventi  garantiranno il recupero delle condizioni precedenti alla
realizzazione  dell'opera  in  quanto  gli  ambiti coinvolti non sono
attualmente   costituiti   da   aree   naturali,   inoltre   verranno
riqualificati essendo prevista nei recuperi l'adozione di tecniche di
ingegneria naturalistica;
    lo  stralcio,  proposto  in  fase d'integrazione istruttoria, del
tratto finale est dell'asse di arroccamento, evita che si determinino
impatti significativi nell'attraversamento del fiume Ronco e di brani
del  paesaggio  agrario  di  valore  e  significato  anche  ecologico
naturalistico;
  Paesaggio:
    le soluzioni alternative prescelte conseguono una riduzione degli
ingombri  e  presentano  un  disegno plano-altimetrico coerente con i
segni  strutturanti  presenti  nel  paesaggio.  L'impatto  risultera'
notevolmente  ridotto  in  tutte  le situazioni critiche evidenziate,
avendosi  un  sensibile miglioramento rispetto all'integrazione della
strada nel disegno del paesaggio forlivese, in particolare nelle aree
piu' pregiate degli ambiti fluviali, rurali e urbani;
    le  modifiche  migliorative  individuate  nella  fase istruttoria
conseguono   in   numerosi  casi  una  piu'  efficace  riduzione  e/o
mitigazione  dell'intrusione  visuale  dell'opera  principale e delle
opere  complementari  rispetto  agli  insediamenti  urbani  o  sparsi
limitrofi;
  Rumore:
    non  si  avranno  superamenti dei limiti posti dalla zonizzazione
acustica   comunale,  ad  eccezione  che  in  31  ricettori  dove  in
considerazione   della   loro   sensibilita'  dei  ricettori,  civili
abitazioni  o  scuole,  e della verificata fattibilita' tecnica delle
mitigazioni  con  barriere  adiacenti  la  strada ne sara' prescritta
l'adozione;
    le misure di prevenzione che saranno adottate nei cantieri, cosi'
come previste nello studio di impatto ambientale e l'ubicazione degli
stessi  cantieri  lontana  da  aree  ambientalmente sensibili sono da
considerarsi  sufficienti  per  limitare  e  rendere  reversibili gli
impatti in fase di costruzione;
    le  modifiche  progettuali  indicate a seguito dello studio delle
alternative,  consegue in numerosi casi, per maggior distanziamento o
piu'  efficace mitigazione, una significativa riduzione degli impatti
acustici sui ricettori sensibili limitrofi;
  Considerato  che  in  conclusione la Commissione per le valutazioni
dell'impatto  ambientale ha espresso parere positivo con prescrizioni
in merito alla compatibilita' ambientale dell'opera proposta;
  Considerata  la  nota  n.  4409  della  regione  Emilia-Romagna del
19 febbraio  2002,  pervenuta il 20 febbraio 2002, con cui si esprime
un  parere  positivo  a  condizione  che  si  ottemperi alle seguenti
prescrizioni:
    1. valutato dal punto di vista ambientale che:
      1.1   i   risultati,   riportati  nel  SIA,  delle  simulazioni
modellistiche   effettuate   per  stimare  gli  effetti  del  sistema
tangenziale sulla qualita' dell'aria, mostrano il rispetto dei limiti
previsti dalla normativa specifica;
      1.2.  nelle  gallerie  artificiali, che costituiscono ambiti di
criticita'  per  l'inquinamento atmosferico, sono previste specifiche
misure  consistenti in un sistema di aerazione trasversale con camini
di aspirazione a filtri;
      1.3.  si reputa che la realizzazione del sistema tangenziale di
Forli'  produrra',  in  generale,  effetti  positivi  sulla  qualita'
dell'aria,  effetti  conseguenti la maggiore fluidita' del traffico e
l'allontanamento della circolazione veicolare dalle aree urbane;
      1.4.  il  SIA riporta le analisi e le simulazioni modellistiche
effettuate  per determinare gli effetti del sistema tangenziale sulla
pressione acustica;
      1.5. i risultati ottenuti evidenziano il superamento dei limiti
della zonizzazione acustica comunale per 31 ricettori, per i quali e'
stata    verificata   la   fattibilita'   tecnica   dell'abbattimento
dell'impatto  acustico,  adottando  opere di contenimento di maggiori
dimensioni,  le  alternative  progettuali  elaborate  a seguito della
richiesta  di  approfondimento, inoltre, conseguono in numerosi casi,
per maggior   distanziamento   o   piu'   efficace  mitigazione,  una
significativa   riduzione   degli   impatti  acustici  sui  ricettori
sensibili limitrofi;
      1.6.  in riferimento al rumore prodotto in fase di cantiere, si
reputa  che  le  misure  di  prevenzione indicate nel SIA e la stessa
ubicazione  dei  cantieri,  lontani da aree ambientalmente sensibili,
siano sufficienti per contenere gli impatti in fase di costruzione;
      1.7.  il  SIA  riporta  le  analisi e le valutazioni effettuate
relativamente  agli  effetti sulle dinamiche fluviali, sulla qualita'
delle acque superficiali e sotterranee, sullo scorrimento delle acque
sotterranee  ed  in  generale  sul  rischio idraulico: le conclusioni
indicano  che  gli impatti dell'opera sulla componente acqua non sono
significativi o sono mitigabili con le misure previste;
      1.8. al riguardo si rileva che:
        non  si  prevedono interferenze significative con il reticolo
idrografico   superficiale   in   quanto,   anche   a  seguito  delle
ottimizzazioni progettuali individuate nelle integrazioni presentate,
gli   alvei  dei  principali  corsi  d'acqua  non  sono  direttamente
interessati  dalle  opere  di  attraversamento; per quanto attiene il
reticolo   minore,   le  tipologie  di  attraversamento  in  rilevato
previste, sono adeguate a garantirne comunque la continuita';
        il sistema delle opere di prevenzione dell'inquinamento delle
acque  sotterranee e superficiali previste nel SIA, e' dimensionato e
distribuito  in  modo  sufficiente  per garantire la salvaguardia dei
ricettori da eventi accidentali e dal dilavamento di prima pioggia;
        gli  interventi  non  interferiscono  con  aree di potenziale
esondazione  delle  acque,  ad  eccezione  di  un  breve tratto della
tangenziale  est  a  nord  dello scolo Cerchia dove l'interferenza e'
risolta dalle opere di regimazione del fiume Ronco in previsione;
        non  sono  previste  modifiche significative allo scorrimento
delle  acque  sotterranee  in  quanto  le  opere  in  sotterraneo  si
mantengono  a  quote  superiori  al  livello  massimo  dell'acquifero
profondo,  per  quanto  riguarda, invece, le interferenze occasionali
con    l'acquifero   piu'   superficiale,   la   natura   discontinua
dell'acquifero  e gli spessori contenuti fanno ritenere non rilevante
l'impatto;
      1.9.  nel SIA sono state evidenziate le interazioni delle opere
in  previsione  col  suolo  e  sottosuolo  e  sono  state individuate
specifiche  soluzioni  progettuali di contenimento e di compensazione
degli impatti;
      1.10.  la  sottrazione  di  suolo  e' limitata e mitigata dalle
opere  di rinaturazione e inserimento paesaggistico previste nel SIA;
le  modifiche  progettuali individuate nelle integrazioni presentate,
inoltre,  riducono  considerevolmente  l'ingombro  della  strada,  in
misura che risulta particolarmente significativa in prossimita' delle
componenti di maggior valenza ambientale (fiumi) e degli insediamenti
urbani e sparsi;
      1.11.   le   caratteristiche   morfologiche  e  geologiche  del
territorio  descritte  nel  SIA, non fanno ritenere possibili impatti
sulla  stabilita'  del  suolo indotti dalla realizzazione del sistema
tangenziale in progetto;
      1.12.  in  riferimento  agli  impatti previsti sulle componenti
biotiche   e  sul  paesaggio,  nel  SIA  sono  individuati  specifici
interventi di mitigazione finalizzati sia al contenimento dei livelli
di  intrusione  visiva,  sia al mantenimento ed alla riqualificazione
degli  elementi e delle configurazioni dell'ecomosaico caratteristici
del territorio attraversato;
      1.13.   in   particolare,   si   evidenziano  le  tipologie  di
attraversamento  dei corsi d'acqua, che sono state definite anche con
l'obiettivo  di minimizzare l'impatto sulle componenti biotiche e gli
interventi  di  rinaturazione  e  recupero ambientale con funzioni di
ricostituzione  di una rete ecologica, che saranno realizzati lungo i
rilevati, nelle aree di svincolo e nelle aree sovrastanti le gallerie
artificiali;  l'impatto  sulla  componente  faunistica sara' limitato
dalla  garantita  continuita' della rete idrica e dagli interventi in
previsione  finalizzati a rendere l'opera permeabile agli spostamenti
faunistici;
    2. ritenuto che:
      2.1.  il  progetto  di sistema tangenziale di Forli' presentato
consegua un riordino complessivo della mobilita' di accesso urbano su
gomma   a   scala   territoriale-urbana,   riconnettendo  le  diverse
direttrici  territoriali disposte radialmente intorno alla citta' con
itinerari  quanto  piu'  possibile  esterni  agli ambiti insediati da
riqualificare;
      2.2.  la  realizzazione  del  progetto,  con  l'adozione  delle
soluzioni  ed  ottimizzazioni  progettuali  di  cui  al  documento di
sintesi  finale  acquisito agli atti della regione Emilia-Romagna con
prot.  n.  18411/AMB  del  26 settembre 2001 (riportate al precedente
punto   7.15),  abbia  significative  ricadute  positive  in  termini
ambientali,   alleggerendo   le   condizioni   di   inquinamento,  in
particolare acustico ed atmosferico;
      2.3. si debba, pertanto, esprimere il parere che il progetto di
sistema  tangenziale  di Forli' presentato dall'Ente nazionale per le
strade  -  Compartimento della viabilita' per l'Emilia e Romagna, sia
ambientalmente  compatibile  e sia possibile realizzarlo a condizione
siano rispettate le seguenti prescrizioni:
        nel  progetto esecutivo dovranno essere recepite le soluzioni
ed  ottimizzazioni  progettuali  definite  nel  documento  di sintesi
finale  acquisito agli atti della regione Emilia-Romagna con prot. n.
18411/AMB del 26 settembre 2001;
        la  realizzazione  delle  soluzioni definite nel documento di
sintesi  finale  acquisito agli atti della regione Emilia-Romagna con
prot. n. 18411/AMB del 26 settembre 2001, non conformi agli strumenti
urbanistici    comunali   vigente   ed   adottato,   e'   subordinata
all'approvazione di una variante al PRG di Forli' che ne recepisca la
previsione;
  Considerato  il  parere  del  Ministero  per  i beni e le attivita'
culturali  prot.  n.  ST/407/12118/2001 del Ministero per i beni e le
attivita'  culturali  del 27 agosto 2001, pervenuto in data 31 agosto
2001,  con  cui  si  esprime  parere  favorevole  alla  richiesta  di
valutazione di impatto ambientale, a condizione che si ottemperi alle
seguenti prescrizioni:
    nel   merito,   la   Soprintendenza   per  i  beni  ambientali  e
architettonici  di  Ravenna  con  nota  prot. n. 2057 dell'8 febbraio
2001,  qui  pervenuta  in  stessa  data  e  acquisita agli atti al n.
ST/407/4184  del 13 febbraio 2001, ha ricordato come in una diversa e
precedente  fase progettuale il soprintendente avesse emesso, in data
28 aprile   2000,   decreto   di   annullamento   dell'autorizzazione
ambientale  n.  225  del  1  marzo  2000 rilasciata al proponente dal
comune  di  Forli'.  Nella  nota  citata la Soprintendenza chiariva a
riguardo che: "... La motivazione del citato decreto di annullamento,
era riferita al notevole impatto ambientale degli svincoli di innesto
della  tangenziale  est con l'autostrada A14 e con la via Ravegnana a
nord  di Forli', in relazione al corso del fiume Ronco. Tali svincoli
erano  ritenuti  non  compatibili  con il contesto ambientale, per le
eccessive  dimensioni  planimetriche  ed  altezze  dei rilevati delle
rampe  di  raccordo  nonche'  per  la  estrema  vicinanza al suddetto
fiume...".
  Riferendosi  quindi  alla  attuale  progettazione la Soprintendenza
chiariva:  "...Per  quanto  riguarda  invece il tratto di tangenziale
compreso  tra  l'autostrada A 14 e la via Ravegnana e lo svincolo con
la   via   Ravegnana,  inseriti  in  una  zona  di maggior  rilevanza
ambientale,    non   si   ritiene   che   le   variazioni   apportate
(allontanamento dal fiume e riduzione planimetrica delle dimensioni),
siano sufficienti in relazione al contesto, a superare le motivazioni
del suddetto decreto di annullamento...".
  Successivamente,  a  seguito dei chiarimenti richiesti dall'ufficio
scrivente,  la  Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici
di  Ravenna  con  nota  prot. n. 3043 del 23 febbraio 2001, acquisita
agli atti al prot. n. ST/407/6957 del 14 marzo 2001, ha ulteriormente
chiarito  le  proprie  determinazioni  cosi' esprimendosi: "...per la
valutazione  di impatto ambientale riguardante il sistema tangenziale
di  Forli',  si  comunica  che  la  scrivente, per quanto riguarda il
tratto   finale  della  tangenziale  est  compreso  fra  lo  svincolo
dell'autostrada  A14  e l'innesto con la via Ravegnana, non ritenendo
completamente  superate  le  motivazioni  del decreto di annullamento
emesso   in   data  28 aprile  2000,  esprime  parere  positivo  alla
realizzazione  dell'infrastruttura  a condizione che venga stralciato
il tratto suindicato gia' oggetto di riserva.
  Questa    Soprintendenza    ritiene    l'infrastruttura    comunque
realizzabile,  reputando  possibile,  con  opportuni accorgimenti, un
innesto  alla  viabilita' esistente in corrispondenza dell'autostrada
A14... ".
  La  medesima Soprintendenza ha poi con ulteriore nota prot. n. 6888
del 30 aprile 2001, acquisita agli atti al prot. n. ST/407/187 del 14
maggio  2001,  risolto  favorevolmente  alcune perplessita' legate ad
aspetti  della  progettazione,  diversi  da quello fin qui esaminato,
sollevati  dallo  scrivente  con  nota n. ST/407/5275 del 26 febbraio
2001.
  La  Soprintendenza  Archeologica  di Bologna con nota prot. n. 1161
del  25 gennaio  2001,  acquisita  agli  atti  al  n. ST/103/4209 del
14 febbraio  2001,  si  e'  cosi'  espressa: "... Questo Ufficio, per
quanto  di  competenza, esprime in linea di massima parere favorevole
all'esecuzione   delle   opere   di  progetto...  questo  Ufficio  ha
subordinato  il proprio parere definitivo alle seguenti prescrizioni,
volte   ad  evitare  il  verificarsi  di  impreviste  scoperte  e  la
conseguente  necessita' di adottare problematici interventi di tutela
in corso d'opera:
    in  seguito  alla  definitiva  approvazione  dei  progetti dovra'
essere  avviata  una  completa  ricognizione dei dati archeologici di
superficie  sul terreno, al fine di arricchire le informazioni note e
di  individuare  i  settori a maggiore rischio archeologico ricadenti
nelle aree di intervento;
    sulla   scorta   di   tali   indicazioni   si   dovra'  prevedere
l'effettuazione  di sondaggi archeologici preliminari all'attivazione
dei  cantieri,  ove  necessario  integrati da scavi stratigrafici, da
eseguire sotto la direzione scientifica di questo Ufficio;
    per  tutte  le  attivita'  di  escavazione dovra' essere comunque
garantito un adeguato controllo archeologico in corso d'opera...";
  Esaminati  gli  atti, viste le varie disposizioni di legge indicate
in oggetto, visto che con nota prot. n. 18617 del 29 maggio 2001, qui
pervenuta  in data 6 giugno 2001, ed acquisita agli atti con prot. n.
ST/407/3004,   L'ANAS   ha   trasmesso  a  questo  Ministero  e  alle
soprintendenze interessate gli elaborati di approfondimento di S.I.A.
del  sistema  tangenziale  di  Forli',  redatti  sulla  scorta  delle
indicazioni    ricevute   dalla   commissione   VIA   del   Ministero
dell'ambiente;
  Visto  che  nel  merito  la  Soprintendenza per i beni archeologici
dell'Emilia  Romagna  -  Bologna  ha  ribadito  le  valutazioni  gia'
espresse con la nota 1161 del 25 gennaio 2001 sopra menzionata;
  Visto  che la Soprintendenza per i B.A.A. di Bologna con nota prot.
n.  12031 del 17 agosto 2001, qui pervenuta in data 17 agosto 2001 ed
acquisita agli atti con prot. n. ST/407/11302/200l del 17 agosto 2001
ha comunicato quanto segue:
    "...  visto gli elaborati di progetto pervenuti in data 29 maggio
2001,  che prevedono diverse ipotesi di intervento; visto quanto gia'
comunicato  con  le note sopra menzionate; considerato che piu' volte
ribadito  che  il tratto finale della tangenziale est compreso tra lo
svincolo   dell'autostrada  A14  e  l'innesto  della  via  Ravegnana,
comporterebbe una alterazione negativa dell'area da un punto di vista
paesaggistico;  considerato che per tale tratto e' stato emesso anche
un  decreto  di  annullamento  ai  sensi  dell'art.  151  del decreto
legislativo n. 490/1999 (decreto del 28 aprile 2000); ribadito quanto
sottolineato  nel  suddetto  provvedimento  di  annullamento: "L'asse
viario  in  questione, che interessa per gran parte del tracciato, un
territorio  ampiamente  modificato  per  la  presenza di insediamenti
abitativi industriali ed infrastrutturali (aeroporto), in prossimita'
dell'innesto  con  la  via  Ravegnana,  attraversa  una vasta area di
campagna  a  ridosso  del corso del fiume Montone, che conserva quasi
immutati i caratteri dell'ambiente fluviale pianeggiante, non essendo
presenti  infrastrutture di rilievo ad eccezione dell'autostrada A14.
La  realizzazione in tale contesto del tronco tangenziale, cosi' come
previsto con i relativi svincoli di innesto con la via Ravegnana e la
suddetta  autostrada,  eccessivamente  vicini  al  fiume,  verrebbe a
saturare  tale  zona, eliminando di fatto quegli elementi superstiti,
naturali  o  dovuti all'uso agricolo del suolo, che costituiscono nel
loro insieme la peculiarita' del sito ; questa Soprintendenza ritiene
che le soluzioni progettuali relativi al tratto Pieve Acquedotto, via
Gordini,  innesto  sulla  Rovagnana,  rappresentate dalle sigle E1/c.
E1d,   E1/e,   soddisfano  positivamente  le  esigenze  della  tutela
paesaggistica   in  quanto  prevedono  l'eliminazione,  dal  progetto
originario, del tratto stradale previsto parallelo al corso del fiume
Montone,  tutelato  ai  sensi  dell'art.  146  lett.  c)  del decreto
legislativo n. 490/1999, e che partiva dallo svincolo dell'autostrada
fino all'innesto con la via Ravegnana.
    Per   quanto   riguarda   l'ipotesi  di  costruzione  dell'angolo
sud-ovest  del cimitero si ricorda che riguarda una parte cimiteriale
abbastanza  recente  e  che  non  rappresenta il nucleo originale del
cimitero   monumentale.   Pertanto   si   esprime  parere  favorevole
all'ipotesi   di   completamento   dell'angolo   posto  in  adiacenza
all'attuale  asse di arroccamento. Tuttavia si ritiene necessario che
i  progetti esecutivi delle opere suddette, siano presentati a questo
istituto  per  la preventiva approvazione. Infatti risulta necessario
approfondire  le  articolazioni  fra  le  parti,  la composizione dei
singoli  elementi,  i  materiali  e  le  finiture  previste. Anche se
l'angolo  di  cimitero  interessato  dall'intervento  e'  di  recente
costruzione  e'  comunque  indispensabile valutare tutte le variabili
progettuali  in quanto tutto l'insieme del cimitero, monumentale e di
recente costruzione, viene percepito in maniera unitaria.
    Per  quanto  riguarda  le  soluzioni  relative  ad  altri  tratti
dell'infrastruttura  stradale  oggetto  di valutazione si ricorda che
gia' con la passata corrispondenza non sono state comunicate da parte
di   questa  Soprintendenza  particolari  problematiche  che  possano
interessare aree soggette a tutela paesaggistica ai sensi del decreto
legislativo  n.  490/1999.  Si  ritiene  che  le proposte progettuali
alternative  presentate  non  siano tali da modificare le valutazioni
fino ad ora gia' espresse";
  Preso atto che non sono pervenute istanze, osservazioni o pareri da
parte  di cittadini ai sensi dell'art. 6 della legge n. 349/1986, per
la  richiesta di pronuncia sulla compatibilita' ambientale dell'opera
indicata;
  Ritenuto  di  dover provvedere ai sensi e per gli effetti del comma
quarto  dell'art.  6  della  legge  n.  349/1986,  alla  pronuncia di
compatibilita' ambientale dell'opera sopraindicata;
                              Esprime:
  Giudizio  positivo  circa la compatibilita' ambientale del progetto
relativo   al   sistema   tangenziale  di  Forli'  (tangenziale  est,
tangenziale  ovest, asse di arroccamento) da realizzarsi in comune di
Forli',   presentato   dall'ANAS   compartimento   Emilia-Romagna,  a
condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni:
    a) per  i  nodi  e i tratti critici, il progetto esecutivo dovra'
conformarsi alle soluzioni ed ottimizzazioni progettuali definite nel
documento  integrativo  "Album  sintetico delle soluzioni progettuali
individuate come preferibili ...", presentato nel settembre 2001;
    b) le  misure e i presidi di tutela e mitigazione degli impatti e
gli  interventi  di  rinaturazione  previsti  nello studio di impatto
ambientale   e  nelle  successive  integrazioni  costituiscono  parte
integrante  del  progetto. Il progetto esecutivo delle opere previste
dovra' essere realizzato prima dell'avvio dei lavori e queste saranno
inserite nei capitolati di appalto;
    c) in corrispondenza dei nodi stradali oggetto di nuova soluzione
progettuale  dovra'  essere  redatto un adeguato progetto e programma
(con  adeguata copertura finanziaria) di arredo a verde, utilizzando,
anzitutto,  le  aree  liberate rispetto ai progetti originari, oppure
residue  o  frazionate,  in  particolare  nei  casi  di  presenza  di
insediamenti residenziali o di valori storico-testimoniali;
    d) tutti   gli   interventi   di   rinaturazione   e   ingegneria
naturalistica   dovranno   essere  realizzati  secondo  le  modalita'
previste   dalle   "linee   guida   per  l'ingegneria  naturalistica"
predisposti dal Ministero dell'ambiente;
    e) per   il  dimensionamento  degli  interventi  di  mi-tigazione
acustica,  si adotteranno, per le diverse zone acustiche considerate,
i  valori  di  qualita' di cui alla tab. D del decreto del Presidente
del  Consiglio  dei Ministri 14 novembre 1997, o, nel caso in cui non
fossero  conseguibili  con  i dispositivi ordinariamente disponibili,
valori  quanto  piu'  prossimi  a  quelli  e comunque non superiori a
quelli della tab. C dello stesso decreto;
    f) la   mitigazione   acustica   dovra'   essere  perseguita  con
l'adozione  sistematica su tutto lo sviluppo del sistema tangenziale,
di  pavimentazione  drenante-fonoassorbente e, laddove necessaria per
il conseguimento degli obiettivi sopra indicati, con l'inserimento di
adeguate  barriere ai lati della strada, riservando gli interventi di
insonorizzazione  in facciata solo nei casi ove gli altri dispositivi
fossero   insufficienti,   e   comunque  in  aggiunta  a  questi.  In
corrispondenza  dei  tratti  dove  le  barriere artificiali risultano
particolarmente  visibili  dovra'  essere rafforzata la realizzazione
della prevista barriera arborea;
    g) la   pavimentazione  stradale  drenante-fonoassorbente  dovra'
mantenere  le sue caratteristiche di assorbimento acustico nel tempo.
A   tal   fine  dovranno  essere  effettuate  misure  periodiche  del
coefficiente di assorbimento acustico medio della pavimentazione, con
conseguenti  eventuali  interventi di manutenzione al fine di evitare
che  il  coefficiente  stesso scenda sotto il 60% del valore iniziale
relativo alla pavimentazione nuova;
    h) al  fine  di  contenere  l'inquinamento  acustico  connesso ai
tratti   terminali   delle  gallerie  si  prescrivono  interventi  di
mitigazione  la  cui tipologia sara' scelta sulla base di valutazioni
tecnico-economiche  dal  progetto  esecutivo  tra  soluzioni come, ad
esempio   rivestimenti   fonoassorbenti   dei  tratti  terminali,  da
realizzare  con  materiali  protetti dall'umidita' e parti metalliche
resistenti  all'ossidazione.  La  lunghezza  del  tratto  di galleria
soggetto  all'intervento  non  potra' essere inferiore a 50 metri per
ciascun tratto terminale;
    i) quando  la posizione e la tipologia delle opere di mitigazione
(quali  barriere acustiche, elementi diffrattivi, tunnel artificiali,
etc.) risulti favorevole alla captazione dell'energia solare e quando
l'energia    prodotta    possa   essere   utilmente   impiegata   per
l'illuminazione   di   gallerie   e/o   segnalazioni   luminose   per
l'incremento   della  sicurezza  stradale  ovvero  ceduta  alla  rete
elettrica  di  distribuzione con appositi contratti (vettoriamento. o
scambio),   le   opere  di  contenimento  dell'inquinamento  acustico
dovranno  integrare  appositi  pannelli  fotovoltaici e prevedere gli
accessori   per  la  produzione  di  energia  elettrica.  I  pannelli
fotovoltaici  e  le barriere acustiche dovranno essere caratterizzati
rispettivamente   dal  punto  di  vista  dell'affidabilita'  e  delle
prestazioni acustiche (fonoisolamento e fonoassorbimento);
    l)   la   progettazione  esecutiva  e  la  verifica  modellistica
dell'efficacia   dei   dispositivi   di   mitigazione   acustica  nel
conseguimento  degli  obiettivi  sopra  indicati  dovranno  precedere
l'avvio dei lavori di realizzazione della strada;
    m) in  fase  esecutiva,  una  volta  stabiliti  i  siti di cava o
prestito  e  di smaltimento degli inerti, si dovra' procedere con uno
studio  delle  prevedibili  interferenze  ambientali  da traffico sui
relativi  itinerari  (sicurezza,  capacita'  e  livelli  di servizio,
inquinamento  acustico,  atmosferico,  vibratorio,  da  polveri) e la
conseguente definizione delle misure mitigative;
    n) per l'intero nodo tangenziale - casello autostradale e per gli
altri  svincoli  o  tratti  in  cui  venisse  previsto, il sistema di
illuminazione dovra' perseguire un aspetto unitario, che tra l'altro,
nel  perseguire  gli obiettivi tecnici operativi e di sicurezza della
circolazione,  adotti  tecnologie  di massima efficienza energetica e
soluzioni  di  schermatura  che ne eliminino, per quanto tecnicamente
possibile,  le  dispersioni  verso  l'alto e verso le aree limitrofee
l'intorno territoriale;
    o) prioritariamente  rispetto  all'apertura  dei  cantieri  sara'
necessario    effettuare,   come   da   esplicita   richiesta   della
Soprintendenza,  delle  ricognizioni  di  superficie  lungo  l'intero
tracciato  infrastrutturale  al fine di evidenziare eventuali aree di
interesse archeologico. Laddove si individuassero particolari entita'
del  rischio di intercettamento di reperti, potranno essere richiesti
saggi  archeologici  da  posizionare  anche  in  funzione delle opere
d'arte  la  cui  realizzazione  comporti  scavi  in  profondita'  nel
sottosuolo   fino   alle   quote   proprie   del   potenziale  strato
archeologico;
    p) per quanto riguarda la tangenziale ovest in relazione al fatto
che   le   variazioni  apportate,  sebbene  nettamente  migliorative,
implicano  impatti  diversi da quelli originari, ai fini della debita
tutela  dei  diritti  di informazione, saranno espletate le procedure
ambientali regionali e di variante urbanistica;
    q) dovranno  essere  ottemperate,  altresi',  ove  non ricomprese
nelle precedenti, tutte le prescrizioni e raccomandazioni individuate
dalla  regione  Emilia-Romagna  e  dal  Ministero  per  i  beni  e le
attivita' culturali, riportate integralmente nelle premesse;
    r) le  presenti  prescrizioni  saranno  oggetto  di  verifica  di
ottemperanza da parte della regione Emilia-Romagna;
                               Dispone

che  il  presente provvedimento sia comunicato all'ANAS compartimento
Emilia-Romagna,   all'ANAS   direzione  centrale,  al  Ministero  dei
trasporti   e   delle   infrastrutture   DICOTER   ed   alla  regione
Emilia-Romagna,  la  quale provvedera' a depositarlo presso l'ufficio
istituito  ai  sensi dell'art. 5, comma 3, del decreto del Presidente
del  Consiglio dei Ministri n. 377 del 10 agosto 1988 ed a portarlo a
conoscenza delle altre amministrazioni eventualmente interessate.
    Roma, 10 maggio 2002

                                     Il Ministro dell'ambiente
                                   e della tutela del territorio
                                              Matteoli
 Il Ministro per i beni
 e le attività culturali
         Urbani