MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Conferimento di onorificenze Al Merito dell'Esercito
(GU n.66 del 19-3-2004)

    Con decreto 18 febbraio 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
                             Croce d'oro
    Al  magg. gen. Carlo Alfonso Giannatiempo, nato il 23 agosto 1939
a Parma, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale  generale coordinatore e rappresentante dell'Autorita'
nazionale  nonche'  Acos  civil operation nell'ambito dell'operazione
«Joint forge» condotta in Bosnia-Erzegovina, ha affrontato e risolto,
con  attenta  diplomazia  e  particolare  tatto,  le  diversificate e
complesse problematiche insorte nel corso della missione. In qualita'
di   Acos   civil   operation,   si   e'  prodigato,  senza  riserve,
nell'armonizzare   i   rapporti  di  collaborazione  fra  i  numerosi
contingenti   operanti  in  teatro  e  le  organizzazioni  locali  ed
internazionali  ivi operanti. In tale veste ha fornito una concreta e
fattiva  collaborazione  ed  un  prezioso  contributo  al  comandante
responsabile  della  condotta  dell'operazione «Sfor», suscitando, in
ogni  frangente,  unanimi  apprezzamenti  per  l'opera  prestata  con
abnegazione e costante sacrificio personale.
    Figura   di   spicco  per  le  preclare  qualita'  professionali,
intellettuali  e  morali  nonche'  autentico  ed  autorevole punto di
riferimento   nell'ambito   della   missione,   si  e'  distinto,  in
particolare,  per  la  straordinaria  efficacia e per la lunga durata
dell'impegno   in   teatro,  contribuendo  in  modo  determinante  ad
accrescere  il  prestigio ed il lustro delle Forze armate nazionali e
dell'Esercito  in  ambito internazionale». Sarajevo, 30 giugno 1998 -
30 giugno 1999.
04A02485
    Con decreto 12 novembre 2001 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento
    Al  ten.  gen.  Bruno  Zoldan,  nato  l'11 dicembre 1938 a Caneva
(Udine), con la seguente motivazione:
    «Ufficiale   generale   in   possesso   di   spiccate   capacita'
intellettuali  e  professionali, dotato di eccezionale carisma, si e'
prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli
onerosissimi  incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quello
di  sottocapo  di  Stato  maggiore dell'Esercito, di comandante della
Regione  militare centrale, di comandante del Comando della capitale,
di  direttore  generale  della  Direzione per il personale militare e
presidente del Consiglio superiore delle Forze armate.
    Ha  servito  per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il
Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il
prestigio anche in ambito internazionale». - Roma, 8 luglio 2000.
04A02483
    Con decreto 12 novembre 2001 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce d'argento
    Al brig. gen. Giovanni Ridino', nato il 28 giugno 1946 a Messina,
con la seguente motivazione:
    «Vice  comandante della divisione multinazionale sud-est (DMNSE),
impegnata     nell'operazione     «Joint     forge»    condotta    in
Bosnia-Erzegovina,   ha  affrontato  e  risolto  con  intelligenza  e
lungimiranza  le  molteplici  problematiche insorte nel corso del suo
mandato   ed   ha   concorso   con   grande  generosita',  impegno  e
determinazione  al  raggiungimento  degli  obiettivi  della missione.
Grazie  alla elevata professionalita', all'equilibrio ed alle doti di
tatto,  ha  saputo  gestire e salvaguardare i delicati rapporti con i
comandi  alleati.  Operando  con  chiarezza  di vedute, e' riuscito a
garantire  considerazione e reciproco rispetto ed ha saputo suscitare
unanime  apprezzamento ed incondizionata fiducia da parte dei vertici
militari nazionali ed internazionali. Nell'ambito delle attivita' per
la   confisca  di  armi  e  munizioni  illegalmente  detenute  e  per
assicurare  alla  giustizia  alcuni criminali locali sospettati anche
per  crimini di guerra, ha diretto in piena autonomia di comando e di
responsabilita',  durante  i  periodi di assenza del comandante della
divisione,   l'operazione   «Fox»  e  l'ultima  fase  dell'operazione
«Rodeo».  La  prima  si  e'  conclusa  con  la confisca di un ingente
quantitativo  di  armi  e  munizioni  celate in un tunnel ferroviario
minato;  la  seconda,  con pieno successo, ha portato alla cattura di
uno  dei  responsabili dell'omicidio di un'alta personalita' pubblica
della Bosnia-Erzegovina.
    Figura  di altissimo livello, in possesso di eccellenti capacita'
intellettuali e professionali, ha contribuito ad accrescere in ambito
internazionale  il  prestigio  ed  il  lustro  delle  Forze  armate e
dell'Esercito in particolare». - Roma, 31 marzo 2001.
04A02484
    Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce d'argento
    Al  ten.  col. Giovanni Savarese, nato il 13 febbraio 1958 a Cava
dei Tirreni (Salerno), con la seguente motivazione:
    «Capo  cellula  G3  della brigata multinazionale nord operante in
Bosnia-Herzegovina   nell'ambito  dell'operazione  «Constant  guard»,
assolveva  il  suo  incarico durante circa sette mesi di intensissima
attivita' operativa, con eccezionale professionalita', raro senso del
dovere  ed  altissima abnegazione. Avvalendosi di lucidissima visione
delle   problematiche   e  di  approfondita  conoscenza  operativa  e
ambientale  del  settore  d'azione della brigata multinazionale nord,
pianificava  operazioni  di  grande complessita' e valenza in maniera
coerente,  adeguata  all'esigenza  e lineare. Nel successivo sviluppo
sul  terreno  delle  stesse  operazioni  evidenziava  poi grandissima
professionalita',  meritando  sempre  il plauso incondizionato per la
meticolosita'  e  la precisione del suo operato. Di grande valenza si
rivelava,  in particolare, il suo apporto nelle attivita' concettuale
ed  organizzativa  relative  alle operazioni svolte per consentire lo
svolgimento  delle  delicatissime  elezioni  amministrative  o quella
diretta  a  sottrarre  ad  una  frangia  estremistica, con una vera e
propria  azione  di  forza,  il  controllo di una stazione televisiva
dislocata in territorio ostile.
    Grazie  alla  sua  eccezionale determinazione e al suo costante e
continuo impegno, il comando della grande unita' esercitava un'azione
efficace  ed  incisiva  e metteva i reparti dipendenti nelle migliori
condizioni per assolvere con successo anche i compiti piu' delicati.
    Limpida  figura  di uomo e di ufficiale di Stato maggiore, che ha
dato  lustro  all'Esercito  italiano  in  ambito  internazionale».  -
Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 19 marzo-14 ottobre 1997.
04A02486
    Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce di bronzo
    Al  ten.  col.  Didier  Martineaud,  nato  il  25  luglio 1954, a
Viroflay 78, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale     dalle     straordinarie    qualita'    morali    e
tecnico-professionali,    ha   inciso,   in   maniera   determinante,
nell'incarico  di  capo  di  gabinetto del comandante della divisione
multinazionale  sud-est,  nella  piena  riuscita dei compiti affidati
alla  divisione  nell'ambito  dell'operazione  "Bosnia". Ha svolto il
proprio   delicato  ed  importante  compito,  operando  con  generosa
dedizione  e  con  grande  perizia  in  un  ambiente  particolarmente
difficile e rischioso. In particolare si e' sempre dimostrato attento
e  sollecito  nei confronti delle unita' italiane, fornendo quindi le
migliori  premesse  per  i  brillanti  risultati  da esse conseguiti.
Grazie  alla  sua  puntuale ed efficace azione ha contribuito in modo
significativo  ad  aumentare  il prestigio dell'Esercito italiano». -
Bosnia-Herzegovina, 12 ottobre 1999-26 febbraio 2000.
04A02516
    Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce di bronzo
    Al  col.  Jean  Louis  Desaegher,  nato  il 9 maggio 1951 a Diego
Suarez, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale     dalle     straordinarie    qualita'    morali    e
tecnico-professionali,    ha   inciso,   in   maniera   determinante,
nell'incarico    di    capo   ufficio   sanitario   della   divisione
multinazionale  sud-est,  nella  piena  riuscita dei compiti affidati
alla  divisione  nell'ambito  dell'operazione  "Bosnia". Ha svolto il
proprio   delicato  ed  importante  compito,  operando  con  generosa
dedizione  e  con  grande  perizia  in  un  ambiente  particolarmente
difficile e rischioso. In particolare si e' sempre dimostrato attento
e  sollecito  nei confronti delle unita' italiane, fornendo quindi le
migliori  premesse  per  i  brillanti  risultati  da esse conseguiti.
Grazie  alla  sua  puntuale ed efficace azione ha contribuito in modo
significativo  ad  aumentare  il prestigio dell'Esercito italiano». -
Bosnia-Herzegovina, 9 agosto 1999-9 febbraio 2000.
04A02518
    Con decreto 3 aprile 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce di bronzo
    Al  col. Jean Louis Gil, nato il 23 novembre 1944 a Alger, con la
seguente motivazione:
    «Ufficiale     dalle     straordinarie    qualita'    morali    e
tecnico-professionali,    ha   inciso,   in   maniera   determinante,
nell'incarico  di comandante alla sede della divisione multinazionale
sud-est,  nella  piena  riuscita  dei compiti affidati alla divisione
nell'ambito  dell'operazione  "Bosnia". Ha svolto il proprio delicato
ed  importante  compito, operando con generosa dedizione e con grande
perizia  in  un  ambiente  particolarmente  difficile e rischioso. In
particolare si e' sempre dimostrato attento e sollecito nei confronti
delle  unita'  italiane,  fornendo  quindi le migliori premesse per i
brillanti  risultati  da esse conseguiti. Grazie alla sua puntuale ed
efficace  azione ha contribuito in modo significativo ad aumentare il
prestigio dell'Esercito italiano». Bosnia-Herzegovina, 9 ottobre 1998
- 7 aprile 1999