PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

DIRETTIVA 24 marzo 2004 

Rilevazione della qualita' percepita dai cittadini.
(GU n.80 del 5-4-2004)

                              A tutti i Ministeri
                              Uffici di gabinetto
                              Uffici per la relazione con il pubblico
                              Alle    aziende    ed   amministrazioni
                              autonome dello Stato
                              A tutti gli enti pubblici non economici
                              Al  Consiglio  di  Stato - Segretariato
                              generale
                              Alla  Corte  dei  conti  - Segretariato
                              generale
                              All'Avvocatura  generale  dello Stato -
                              Segretariato generale
                              Agli organismi di valutazione di cui al
                              decreto legislativo n. 286/1999
                              Agli uffici centrali del bilancio
                              Alla  Scuola  superiore  della pubblica
                              amministrazione
                              Al Formez
                              All'A.R.A.N.
                                  e, per conoscenza:
                              A tutte le regioni
                              A tutte le province
                              A tutti i comuni
                              Alla   Presidenza  della  Repubblica  -
                              Segretariato generale
                              Alla   Presidenza   del  Consiglio  dei
                              Ministri - Segretariato generale
                              All'A.N.C.I.
                              All'U.P.I.
                              All'U.N.C.E.M.
                              Alla   Conferenza   dei  rettori  delle
                              Universita' italiane
                IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
  Vista   la  legge  23 agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'   di   Governo  e  ordinamento  della  Presidenza  del
Consiglio dei Ministri»;
  Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche»;
  Vista  la  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
27 gennaio   1994,  recante  «Principi  sull'erogazione  dei  servizi
pubblici»;
  Visto  il  decreto  legislativo  30 luglio  1999,  n.  286, recante
«Riordino  e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio
e  di  valutazione  dei  costi,  dei rendimenti e dei risultati delle
attivita' svolte dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'art. 11
della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
  Vista  la  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
11 ottobre  1994, recante «Direttiva sui principi per l'istituzione e
il funzionamento degli Uffici per le relazioni con il pubblico»;
  Vista  la  legge  7 giugno  2000, n. 150, recante «Disciplina delle
attivita'   di   informazione  e  di  comunicazione  delle  pubbliche
amministrazioni»;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
31 ottobre  2001, recante «Struttura di missione per la comunicazione
e informazione ai cittadini»;
  Vista   la   direttiva   del  Ministro  per  la  funzione  pubblica
13 dicembre  2001, recante «Formazione e valorizzazione del personale
delle pubbliche amministrazioni»;
  Vista  la  direttiva  del Presidente del Consiglio dei Ministri del
15 novembre  2001,  recante  «Indirizzi  per la predisposizione della
direttiva generale dei Ministri sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per l'anno 2002»;
  Vista  la direttiva del Ministro della funzione pubblica 7 febbraio
2002,  recante  «Direttiva  sulle  attivita'  di  comunicazione delle
pubbliche amministrazioni»;
  Vista  la  direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
20 dicembre 2002, recante «Linee guida in materia di digitalizzazione
dell'amministrazione»;
  Vista  la  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri
8 novembre  2002, recante «Indirizzi per la programmazione strategica
e  la  predisposizione  delle  direttive  generali  dei  Ministri per
l'attivita' amministrativa e la gestione per l'anno 2003»;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
29 novembre  2002,  recante  «Delega  di  funzioni del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  in materia di funzione pubblica al Ministro
senza portafoglio avv. Luigi Mazzella»;
                              E m a n a
                       la presente direttiva:
1. Premessa.
  Il    processo    di   trasformazione   e   modernizzazione   delle
amministrazioni  pubbliche  avviato  nei  primi anni novanta e' stato
guidato  soprattutto  dalla necessita' di migliorare la soddisfazione
dei   cittadini   e   delle  imprese  per  i  servizi  offerti  dalle
amministrazioni pubbliche.
  In  tale  processo,  hanno  assunto  particolare importanza il tema
della   qualita'  dei  servizi  pubblici  e  il  ruolo  centrale  del
cittadino,  non solo nella veste di destinatario dei servizi ma anche
quale  risorsa  strategica  per  valutare  la rispondenza dei servizi
erogati ai bisogni reali, cosi' come percepiti dai soggetti fruitori.
Gia'  il  decreto legislativo n. 29 del 1993 nell'art. 12, cosi' come
la  direttiva  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri 27 gennaio
1994, individuavano la partecipazione e l'ascolto dei cittadini quali
strumenti   utili   e   costruttivi  per  verificare  la  qualita'  e
l'efficacia dei servizi prestati.
  Nonostante  tale  esigenza  sia  oggi  largamente  riconosciuta,  e
nonostante  le  numerose  iniziative  attivate dalle amministrazioni,
permangono ancora incertezze nell'individuazione delle soluzioni piu'
appropriate.  Uno  degli  strumenti piu' utilizzati e' la misurazione
del  grado  di  soddisfazione  degli  utenti o, in altri termini, del
grado  della  qualita'  percepita  da  parte  dei  cittadini  e delle
imprese, comunemente denominata indagine di customer satisfaction.
  Le  indagini  sul  grado  di soddisfazione degli utenti dei servizi
pubblici  servono ad ascoltare e comprendere a fondo i bisogni che il
cittadino-cliente esprime, porre attenzione costante al suo giudizio,
sviluppare  e  migliorare  la capacita' di dialogo e di relazione tra
chi  eroga  il  servizio  e  chi  lo  riceve.  Rilevare  la  customer
satisfaction  consente  alle  amministrazioni di uscire dalla propria
autoreferenzialita',  aiutandole  a  relazionarsi  con i cittadini, a
conoscere  e  comprendere  sempre  meglio  i  bisogni dei destinatari
ultimi  delle proprie attivita' e a riprogettare, di conseguenza, sia
le politiche pubbliche che il sistema di erogazione dei servizi.
  Occorre quindi che le amministrazioni diventino maggiormente capaci
di  dare  valore  al  punto  di  vista  del  cittadino  e occorre che
l'ascolto diventi una funzione permanente, pianificata, organizzata e
governata dei servizi pubblici.
2. Gli obiettivi della direttiva.
  In  linea  con  la  volonta'  del  Governo  di  attuare un radicale
processo    di    cambiamento   e   ammodernamento   della   pubblica
amministrazione,   scopo   di  questa  direttiva  e'  di  promuovere,
diffondere   e   sviluppare   l'introduzione   nelle  amministrazioni
pubbliche   di  metodi  di  rilevazione  sistematica  della  qualita'
percepita  dai cittadini, basati sull'ascolto e sulla partecipazione,
finalizzati a progettare sistemi di erogazione dei servizi tarati sui
bisogni  effettivi  dei  cittadini,  utilizzando al meglio le risorse
disponibili.
  Le indagini sulla qualita' percepita contribuiscono infatti a:
    definire  nuove  modalita' di erogazione dei servizi o interventi
di    miglioramento   di   quelle   esistenti,   dimensionandone   le
caratteristiche  tecniche  alle  effettive  esigenze  dei cittadini e
delle imprese;
    favorire  il coinvolgimento e la partecipazione dell'utente nelle
fasi  di accesso, di fruizione e di valutazione del servizio, in modo
da rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadino.
3. Gli impegni richiesti alle amministrazioni pubbliche.
  Per  il  raggiungimento  degli  obiettivi  di  questa  direttiva le
amministrazioni  pubbliche  sono  tenute  ad  assumere alcuni precisi
impegni.
  Il  primo  impegno  riguarda  la  progettazione e lo svolgimento di
periodiche  rilevazioni della qualita' dei servizi pubblici percepita
dai cittadini, approntando metodologie e strumenti adeguati.
  Il  secondo  impegno  riguarda  la  diffusione con mezzi idonei dei
risultati della rilevazione e la definizione, in correlazione con gli
esiti  delle  analisi effettuate, delle strategie di intervento e dei
programmi  di  miglioramento,  in modo da adeguare progressivamente i
servizi ai bisogni dei cittadini, soprattutto in termini di accesso e
di fruibilita'.
  Il   terzo   impegno   consiste   nel  favorire  all'interno  delle
amministrazioni  lo  sviluppo  della  cultura della misurazione e del
miglioramento continuo della qualita', coinvolgendo i diversi livelli
decisionali nonche' tutti gli operatori dei servizi.
  Il   quarto  impegno  consiste  nella  creazione  delle  specifiche
competenze   professionali  necessarie  a  progettare  e  gestire  le
indagini sulla qualita' percepita.
4.  Le indicazioni da seguire per la realizzazione e l'utilizzo delle
rilevazioni sulla qualita' percepita.
  I.  Significato  e  utilizzazione  delle rilevazioni sulla qualita'
percepita.
  La  qualita' di un servizio puo' essere definita come la globalita'
degli aspetti e delle caratteristiche di un servizio da cui dipendono
le  sue capacita' di soddisfare completamente un dato bisogno. In tal
senso,  il  monitoraggio della qualita' percepita assume lo specifico
significato  di  strumento  utile  al  miglioramento  continuo  della
qualita'  del  servizio.  Conoscere  le  aspettative  e i bisogni del
destinatario  del  servizio  e'  una  condizione  indispensabile  per
costruire  indicatori  di misurazione e verifica della qualita', come
rapporto tra prestazioni erogate e bisogni soddisfatti.
  Il   valore   della  customer  satisfaction  nelle  amministrazioni
pubbliche  consiste  nell'individuare  il potenziale di miglioramento
dell'amministrazione,  nonche'  dei  fattori  su  cui  si registra lo
scarto  maggiore  tra cio' che l'amministrazione e' stata in grado di
realizzare  e  cio'  di cui gli utenti hanno effettivamente bisogno o
che  si  aspettano di ricevere dalla stessa amministrazione. Rilevare
la  customer  satisfaction  serve a costruire un modello di relazione
amministrazione-cittadini   basato  sulla  fiducia  e  a  dare  nuova
legittimazione  all'azione  pubblica  fondata sulla capacita' di dare
risposte tempestive e corrispondenti ai reali bisogni dei cittadini e
delle imprese.
  Si  tratta,  quindi,  di  verificare  rispetto  a specifici servizi
offerti dalle amministrazioni:
    lo  scostamento  tra i bisogni del cittadino ed il punto di vista
dell'amministrazione  tenuto  conto delle circostanze che i bisogni e
le  attese  non  sono  sempre ben compresi dall'amministrazione e che
amministrazione e cittadini possono attribuire un ordine di priorita'
diverso ai bisogni;
    lo  scostamento  tra  le  attese  del  cittadino  e  i livelli di
servizio   definiti,   in   considerazione   del   fatto  che  spesso
l'insoddisfazione  del  cittadino  dipende dal disallineamento tra le
proprie    attese    e    i    livelli    di   prestazione   previsti
dall'amministrazione;
    lo  scostamento tra i livelli di servizio definiti (e promessi) e
le  prestazioni  effettivamente fornite, ascrivibile a disservizi nei
processi di produzione e di erogazione dei servizi;
    lo  scostamento  tra  le  prestazioni effettivamente erogate e la
percezione del cittadino, il cui grado di soddisfazione dipende anche
da aspetti soggettivi e relativi alla propria personale esperienza di
fruizione del servizio.
  Va  tenuto  inoltre  presente  che, con i necessari adattamenti, la
rilevazione  della customer satisfaction puo' essere effettuata anche
da  quelle  amministrazioni  che  non erogano direttamente servizi al
cittadino,  ma svolgono in prevalenza funzioni di programmazione e di
regolazione  (come  e'  il caso, ad esempio, di molte amministrazioni
centrali,  di  interi  settori  di  attivita'  di regioni e province,
etc.).  Cio'  e'  particolarmente utile per rilevare la soddisfazione
del  cliente  interno, sia esso un'altra unita' organizzativa interna
della   stessa   amministrazione   oppure   un'altra  amministrazione
pubblica.
  Per  favorire il corretto ed efficace utilizzo di questo strumento,
e'   utile   precisare  che  cosa  non  e'  un'indagine  di  customer
satisfaction:
    non  e' un sondaggio d'opinione e cioe' uno strumento finalizzato
a  misurare  il consenso della cittadinanza nei confronti del livello
politico o il grado di notorieta' dell'amministrazione;
    non e' la semplice distribuzione di un questionario di gradimento
distribuito   senza   aver   definito   le   relative   modalita'  di
predisposizione, somministrazione, elaborazione ed utilizzo;
    non  e'  un  dato statistico fine a se' stesso, dal momento che i
dati  rilevati  assumono il valore di informazioni significative solo
se correlati a possibili azioni e interventi di miglioramento;
    non  e' una misura dell'adeguatezza del personale e dei servizi a
diretto  contatto  con  il l'utente, in quanto misura la capacita' di
tutta l'organizzazione di generare valore per il cittadino e riguarda
tutti  gli aspetti del servizio (tecnici, relazionali, ambientali, di
immagine, economici, organizzativi).
  La rilevazione della customer satisfaction e' particolarmente utile
nei casi in cui:
    si  definiscono  le  politiche  di  intervento  nelle  fasi della
pianificazione e dell'individuazione delle scelte e delle priorita';
    si  intende  valutare l'impatto degli interventi di miglioramento
dei   servizi,   per  verificarne  il  riconoscimento  da  parte  del
cittadino;
    si  impostano  gli  strumenti  di controllo e valutazione interni
(controllo   di   gestione,   valutazione  dei  dirigenti,  controllo
strategico etc.).
  E'  sconsigliato l'utilizzo di rilevazioni della qualita' percepita
nei  contesti dove i servizi non hanno raggiunto un minimo livello di
strutturazione  organizzativa, in quanto le condizioni di un percorso
di  miglioramento  sono  collegate  ad  una realta' definita e ad una
relazione con il cittadino consolidata.
  II. Fasi del processo di rilevazione.
  Il  processo  di  rilevazione  della qualita' percepita consiste in
quattro  distinte  fasi che devono essere puntualmente rispettate per
il successo dell'iniziativa.
  a. La preparazione della rilevazione.
  Nella fase preparatoria della rilevazione viene definito l'ambito e
l'obiettivo  dell'indagine. Viene deciso se realizzare la ricerca con
risorse  interne  oppure  se  ricorrere  a professionalita' esterne e
viene  scelto  il modello di rilevazione piu' adeguato all'obiettivo.
Durante  questa fase e' utile effettuare una pre-indagine esplorativa
per verificare:
    l'eventuale   esistenza   di   dati   gia'   disponibili   presso
l'amministrazione   o   fornitori  esterni  (ISTAT,  associazioni  di
categoria, etc,), da utilizzare quale base per la ricerca;
    la  qualita'  dei  dati  esistenti  in  termini  di  completezza,
aggiornamento, grado di dettaglio, neutralita', etc;
    le  modalita'  di svolgimento del servizio anche mediante momenti
di osservazione diretta.
  b. La raccolta dei dati.
  Questa fase e' costituita dalle seguenti attivita' principali:
    la  raccolta di informazioni (attraverso interviste, focus group,
etc.)  per  definire meglio i fattori di soddisfazione da prendere in
considerazione   ai   fini   dell'indagine   e  i  bisogni/attese  da
verificare;
    la  progettazione degli strumenti di rilevazione, delle modalita'
di   somministrazione,   e  la  scelta  dell'ampiezza  dell'eventuale
campione;
    la   somministrazione  degli  strumenti  predisposti  (intervista
personale,  intervista  telefonica,  questionari  da compilare a cura
dell'utente,  etc.)  con  modalita' che favoriscano la partecipazione
del   cittadino,   nonche'   la  comprensione  delle  domande  e  che
garantiscano l'obiettivita' dell'inchiesta.
  c. L'elaborazione e l'interpretazione dei dati.
  In  questa  fase  vengono elaborati ed interpretati i dati raccolti
per   valutare   la  soddisfazione  dei  cittadini,  evidenziando  la
distribuzione degli utenti tra i diversi livelli di soddisfazione, la
graduazione  per  importanza dei bisogni rilevati, le soglie minime e
le  soglie massime di attesa per la soddisfazione di ciascun bisogno,
le  soglie  di tolleranza, le ragioni della presenza di forti aree di
insoddisfazione  o  di gradimento, i punti di forza del servizio e le
aree di debolezza su cui intervenire con azioni di miglioramento.
  d. La presentazione e l'utilizzazione dei risultati.
  E'   questa  la  fase  conclusiva,  nella  quale  si  procede  alla
presentazione     dei    risultati    all'interno    e    all'esterno
dell'amministrazione   in  funzione  della  loro  utilizzazione,  per
definire   piani  di  miglioramento  operativi,  allocare  specifiche
responsabilita'   di   miglioramento,   controllare  l'andamento  dei
risultati  ottenuti, attuare tutte le azioni correttive e preventive,
attivare  l'orientamento all'utente dell'intera organizzazione in una
logica di servizio, soddisfare pienamente le esigenze dei destinatari
anticipando le loro aspettative.
  III. Suggerimenti per garantire la buona riuscita dell'indagine.
  Per  garantire  la  buona  riuscita  dell'indagine occorre adottare
alcuni accorgimenti operativi che non assumono valore prescrittivo ma
che  vengono qui indicati quali linee-guida e consigli pratici per le
amministrazioni.
  a. Seguire un percorso corretto.
  E'  importante  definire  puntualmente  le  fasi e gli elementi del
percorso,  pur  con  tutta  la  flessibilita'  e  disponibilita' alle
modifiche  che potrebbero rendersi necessarie nel tempo. Le azioni da
compiere sono le seguenti:
    definire  l'ambito,  gli  obiettivi e i vincoli dell'indagine (di
risorse, di tempo, di estensione etc.);
    definire il programma di lavoro, individuando il responsabile del
progetto,  le fasi operative, il personale da coinvolgere, i tempi di
attuazione, i costi ed i benefici.
  b. Definire il ruolo degli attori coinvolti.
  I  principali  ruoli-chiave nelle indagini di customer satisfaction
sono i seguenti:
    il  vertice decisionale dell'amministrazione, sia esso il livello
politico  o  il  livello  diigenziale,  di  cui  sono  essenziali  il
coinvolgimento,  l'impegno,  nella qualita' di primo destinatario dei
risultati  sulla  efficacia delle prestazioni e di primo responsabile
della  defmizione  degli  obiettivi  di  miglioramento  dei servizi e
dell'allocazione delle risorse;
    le  unita'  organizzative  deputate  a  promuovere  e diffondere,
all'interno  dell'amministrazione,  la  cultura  della  qualita'  dei
servizi, anche attraverso iniziative di formazione;
    l'ufficio relazioni con il pubblico il cui compito precipuo, come
prevede  l'art.  8,  comma  2,  della legge 7 giugno 2000, n. 150, e'
quello   di   attuare,   mediante   l'ascolto   dei  cittadini  e  la
comunicazione  interna,  i  processi  di  verifica della qualita' dei
servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti;
    gli  operatori a stretto contatto con i fruitori dei servizi, che
sono  la  naturale  interfaccia  con  i  bisogni e le aspettative dei
cittadini,  e  in  generale tutti gli operatori dei servizi valutati,
per favorire la loro partecipazione attiva all'indagine e soprattutto
la   condivisione   dei   risultati   e  dei  possibili  percorsi  di
miglioramento;
    gli    utenti,    anche   attraverso   le   loro   organizzazioni
rappresentative, in quanto destinatari dei servizi, sia nella fase di
preparazione  dell'indagine  per  contribuire  all'individuazione dei
parametri  e  degli  indicatori  di  soddisfazione, sia nella fase di
raccolta  dei  dati nella quale svolgono il ruolo di soggetti attivi,
sia  nelle  fasi  di interpretazione, presentazione e di utilizzo dei
risultati,  anche in funzione della definizione e della realizzazione
dei programmi di miglioramento.
  c. Curare la comunicazione interna ed esterna.
  Negli  interventi  di  rilevazione  della  qualita'  percepita,  la
comunicazione interna riveste un ruolo di grande importanza per:
    il  coinvolgimento  e la motivazione delle persone, la promozione
di  atteggiamenti  positivi  e  costruttivi  e  l'attenuazione  delle
resistenze al cambiamento;
    la  costruzione  della  cultura  della  customer  satisfaction in
termini  di rafforzamento del valore della centralita' del cittadino,
di  accettazione  di  nuovi  paradigmi  organizzativi, di superamento
delle routine e di ricerca del miglioramento;
    il  mantenimento nel tempo dell'adesione ai programmi di customer
satisfaction;
  Anche la comunicazione esterna svolge un ruolo di grande rilievo in
quanto:
    favorisce la partecipazione attiva dei cittadini all'intervento;
    rafforza   la   credibilita'   dell'amministrazione,   conferendo
trasparenza  ai dati raccolti, rendendo visibile l'organizzazione dei
servizi  e  mostrando  come le azioni correttive abbiano inciso sulla
loro qualita'.
  E'  di  primaria  importanza  che  le azioni di comunicazione siano
programmate  fin  dall'inizio, quali parti integranti e non marginali
dell'iniziativa,     con     la     partecipazione     dei    vertici
dell'amministrazione.  Puo'  risultare  anche  utile,  a  fronte  dei
risultati  ottenuti,  utilizzare  la comunicazione come strumento per
rafforzare e divulgare il buon esito delle iniziative.
  d. Gestire al meglio l'eventuale ricorso a consulenti esterni.
  Per  realizzare  i  propri  programmi di rilevazione della customer
satisfaction  l'amministrazione  puo'  utilizzare  risorse  interne o
ricorrere   a   professionalita'   esterne.   La   titolarita'  e  la
responsabilita'  dell'intervento e' comunque dell'amministrazione. La
consulenza  puo'  essere  utilizzata  in  alcune fasi e con specifici
ruoli:
    scelta    del    modello,   dell'ampiezza   e   delle   modalita'
dell'intervento e valutazione dei costi e dei benefici;
    rafforzamento  della  consapevolezza  dell'importanza  strategica
della  customer  satisfaction  sia  negli  amministratori  che  negli
operatori dei servizi;
    effettuazione  delle  rilevazioni  tenuto conto che il consulente
puo'  agire  in  modo piu' neutrale, cogliendo dal cittadino maggiori
spunti ed indicazioni;
    trasferimento  della  metodologia  e degli strumenti al personale
interno perche' diventino patrimonio dell'amministrazione.
  e.  Raccordare  le rilevazioni ai processi decisionali e ai sistemi
gestionali.
  Le   valutazioni   della  qualita'  percepita  per  poter  influire
efficacemente  sul sistema organizzativo delle amministrazioni devono
essere  raccordate  con  i principali sistemi gestionali delle stesse
amministrazioni e cioe' con:
    il  sistema  di  programmazione  e  di  controllo, per mettere il
vertice   dall'amministrazione   in  grado  di  assumere  le  proprie
decisioni sulla base di valutazioni che riguardano anche la capacita'
dell'amministrazione di soddisfare i bisogni dei cittadini;
    il  sistema  premiante, da orientare anche al miglioramento della
qualita' sulla base dei giudizi espressi dai destinatari dei servizi;
    i  modelli  gestionali  per la qualita' (quali le norme ISO), che
individuano,  unitamente alla gestione per processi, al miglioramento
continuo, al ruolo della direzione ed alla verifica dei risultati, la
customer satisfaction quale leva strategica per il miglioramento e lo
sviluppo dell'organizzazione.
  f. Prevedere la continuita' delle rilevazioni.
  Le  rilevazioni  di  customer  satisfaction  non possono costituire
fatti  meramente episodici. E' la continuita' nel tempo, infatti, che
consente  di  capire  l'evoluzione  dei  bisogni  e  delle attese dei
cittadini  e  di  monitorare  la  capacita'  dell'amministrazione  di
adeguarsi   ai  cambiamenti  e  di  adeguare  i  propri  standard  di
attivita'. La continuita' di rilevazione fornisce all'amministrazione
anche  la possibilita' di capire in quale misura le azioni correttive
adottate   si  sono  tradotte  in  risultati  effettivi  e  percepiti
positivamente dai cittadini.
  Si suggerisce che le rilevazioni di base sui bisogni e sulle attese
dei  cittadini, sulle scale di priorita' e sulle soglie di tolleranza
vengano  ripetute ogni quattro o cinque anni e in occasione di grandi
cambiamenti  normativi,  organizzativi o tecnologici. Le indagini del
livello  di  soddisfazione  dei cittadini, piu' agili e meno costose,
dovrebbero   essere   invece   effettuate   con  frequenza  maggiore,
preferibilmente annuale.
5. Gli strumenti per l'attuazione della direttiva.
  Per   aiutare  operativamente  le  amministrazioni  a  pianificare,
condurre  ed  utilizzare  efficacemente  le  rilevazioni  di customer
satisfaction, in attuazione di questa direttiva il Dipartimento della
funzione  pubblica, nell'ambito del Programma cantieri, ha realizzato
il  manuale  operativo La customer satisfaction nelle amministrazioni
pubbliche:  Valutare  la  qualita'  percepita  dai cittadini (collana
Analisi e strumenti per l'innovazione del Dipartimento della funzione
pubblica).  Il  Manuale  puo'  essere acquisito dalle amministrazioni
interessate     secondo    le    modalita'    indicate    sul    sito
www.funzionepubblica.it
    Roma, 24 marzo 2004
                                                Il Ministro: Mazzella