MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Conferimento di onorificenze al valore dell'Esercito
(GU n.225 del 27-9-2007)

    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 22 giugno 2007 e'
conferita la medaglia d'argento al valore dell'esercito alla bandiera
di   guerra   del  186°  reggimento  paracadutisti  con  la  seguente
motivazione:
    «Reggimento  paracadutisti  dalle  gloriose  tradizioni di virtu'
militari,   durante  l'operazione  "Decisive  Endeavour"  in  Kosovo,
affrontava  con  straordinario  coraggio  i  disordini che il 17 e 18
marzo 2004 interessavano tutto il territorio kosovaro.
    Il  reparto  interveniva  a  difesa  dei  monasteri di Dakovica e
decane e a protezione dei villaggi di Etnia Serba di Belo Polje, Bica
e Grabac.
    I    paracadutisti   del   reggimento,   per   nulla   intimoriti
dall'atteggiamento   aggressivo   e   violento   dei   rivoltosi,  ne
respingevano  con risposta armata i ripetuti assalti, sottraendo alla
furia  dei  dimostranti  le  comunita'  minacciate  e  salvaguardando
l'incolumita'  dei  religiosi  e  l'integrita'  di numerosi luoghi di
culto della religione serbo-ortodossa.
    Ammirevole  esempio di reparto che, per coraggio, altissimo senso
del  dovere,  generoso  sprezzo del pericolo, spirito di solidarieta'
evidenziati,  ha  contribuito concretamente a dare lustro e prestigio
alla  Forza  armata  ed  alla  Nazione  in ambito multinazionale.». -
Dakovica, Belo Polje, Decane Bica, Grabac (Kosovo), 17-18 marzo 2004.
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 22 giugno 2007 e'
conferita  la  medaglia d'argento al valore dell'esercito al sergente
Vincenzo  Palandrani  nato  il 27 novembre 1972 a Monterotondo (Roma)
con la seguente motivazione:
    «Comandante  di  squadra paracadutisti che emerge per eccezionali
doti  morali  e  professionali,  nel  corso dell'operazione "Decisive
Endeavour"  in  Kosovo  interveniva,  il  giorno  17  marzo 2004, per
rinforzare  con  il  proprio  personale  le  difese  del monastero di
Dakovica,  minacciato  da una folla ostile raggiunta l'area, solo con
grande difficolta' si apriva un varco tra i facinorosi che, con sassi
e  bottiglie  incendiarie, tentavano di impedire al reparto l'accesso
al sito.
    Riarticolate  le  proprie  forze  sul  terreno, il sottoufficiale
metteva  in  atto tutte le predisposizioni tattiche per riorganizzare
la  difesa,  allo  scopo  di  contenere gli assalti dei manifestanti,
intenzionati a distruggere il monastero.
    Quindi,   ricevuto  l'ordine,  in  seguito  al  degenerare  della
situazione  locale,  di  evacuare dal sito le religiose ivi presenti,
portava a termine con successo la delicata operazione.
    Raggiunta  un'area  distante  dai  disordini,  forniva  un  primo
soccorso  anche psicologico alle anziane signore e, dopo averle messe
al sicuro, ritornava al monastero per continuare a sostenere le forze
rimaste a difenderlo.
    Ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo
senso  del  dovere,  la  forte  motivazione  e lo spirito di servizio
evidenziati,  ha  contribuito concretamente a dare lustro e prestigio
alla  Forza  armata  ed  alla  Nazione  in ambito multinazionale.». -
Dakovica (Kosovo) 17 marzo 2004.
    Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 22 giugno 2007 e'
conferita  la  medaglia  di bronzo al valore dell'esercito al Caporal
maggiore   scelto  Giuseppe  Palmieri  nato  il  7  dicembre  1974  a
Marcellinara (Catanzaro) con la seguente motivazione:
    «Comandante  di  squadra paracadutisti che emerge per eccezionali
doti  morali  e  professionali,  nel  corso dell'operazione "Decisive
Endeavour"  in  Kosovo  interveniva,  il  giorno  17  marzo 2004, per
rinforzare  con  il  proprio  personale  le  difese  del monastero di
Dakovica, minacciato da una folla ostile.
    Raggiunta  l'area, solo con grande difficolta' si apriva un varco
tra i facinorosi che, con sassi e bottiglie incendiarie, tentavano di
impedire al reparto l'accesso al sito.
    Riarticolate le proprie forze sul terreno, il graduato metteva in
atto tutte le predisposizioni tattiche per riorganizzare la difesa di
primo  tempo  dell'area,  allo  scopo  di  contenere  gli assalti dei
manifestanti, intenzionati a distruggere il monastero.
    Quindi,   ricevuto  l'ordine,  in  seguito  al  degenerare  della
situazione  locale,  di  evacuare dal sito le religiose ivi presenti,
incurante del pericolo, portava a termine con successo l'operazione.
    Ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo
senso  del  dovere,  la  forte  motivazione  e lo spirito di servizio
evidenziati,  ha  contribuito concretamente a dare lustro e prestigio
alla  Forza  armata  ed  alla  Nazione  in ambito multinazionale.». -
Dakovica (Kosovo), 17 marzo 2004.