MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROVVEDIMENTO 15 luglio 2008 

Programma-obiettivo per la promozione dell'occupazione femminile, per
il superamento delle disparita' salariali e nei percorsi di carriera,
per  il  consolidamento  di  imprese  femminili,  per la creazione di
progetti integrati di rete.
(GU n.175 del 28-7-2008)

                            IL PRESIDENTE
                  del comitato nazionale di parita'
                   e pari opportunita' nel lavoro

  Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente «Azioni positive
per   la   realizzazione  della  parita'  uomo-donna  nel  lavoro»  e
successive modificazioni e integrazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo 11 aprile 2006, n. 198, concernente
«Codice pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della
legge 28 novembre 2005, n. 246»;
  Visto   il   decreto   23 maggio   2008,   concernente  «Delega  di
attribuzione  del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche
sociali,  per  taluni  atti  di  competenza  dell'amministrazione, al
Sottosegretario di Stato Sen. Pasquale Viespoli»;
  Visto in particolare l'art. 10, lettera c) del predetto decreto ove
si stabilisce che il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi
di   parita'  di  trattamento  ed  uguaglianza  di  opportunita'  tra
lavoratori  e lavoratrici di cui all'art. 8, primo comma del medesimo
decreto,   formuli,   entro   il   31 maggio   di   ogni   anno,   un
programma-obiettivo  nel  quale  vengono  indicate  le  tipologie  di
progetti  di  azioni  positive  che  intende  promuovere,  i soggetti
ammessi per le singole tipologie ed i criteri di valutazione;
  Visto  il decreto interministeriale 15 marzo 2001, pubblicato nella
Gazzetta  Ufficiale n. 132 del 9 giugno 2001, concernente «Disciplina
delle  modalita'  di  presentazione,  valutazione e finanziamento dei
progetti  di  azioni positive per la parita' uomo-donna nel lavoro di
cui  alla  legge  10 aprile 1991, n. 125», successivamente modificato
dal  decreto  interministeriale  22 settembre  2005, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 296 del 21 dicembre 2005;
  Considerato   che   le   caratteristiche   del  programma-obiettivo
riguardano:
    un  investimento  qualitativo  su  un  numero  piu'  limitato  di
progetti di azioni positive;
    la  ripresa  di azioni positive all'interno delle aziende e delle
organizzazioni  rivolte  alle donne entrate in questi ultimi anni nel
mondo del lavoro;
    la  promozione  di  azioni  positive nell'ambito di interventi di
sviluppo locale e derivanti dalla programmazione negoziata;
  Considerato  che  per  quanto riguarda gli aspetti di qualita' e la
necessaria  ottica  di  genere e' necessario incidere sui fattori che
creano condizioni di disparita' al fine di eliminarli per favorire la
permanenza,  il  consolidamento  e  l'avanzamento professionale delle
donne attraverso:
    azioni di sistema che tengano conto del complesso contesto in cui
le donne agiscono;
    azioni intensive che continuino nel tempo;
    azioni   innovative  rispetto  agli  obiettivi  che  si  vogliono
perseguire;
    azioni  di  sistema  che  tengano  conto  delle indicazioni della
strategia di Lisbona.
  Il Comitato nazionale di parita' e pari opportunita' nel lavoro

                               formula

per   l'anno   2008   il   programma-obiettivo   «Per  la  promozione
dell'occupazione  femminile,  per  il  superamento  delle  disparita'
salariali  e  nei  percorsi  di  carriera,  per  il consolidamento di
imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete».
  Si tratta di azioni positive che hanno l'obiettivo di:
    1. Promuovere,  al proprio interno, la presenza delle donne negli
ambiti   dirigenziali  e  gestionali  mediante  la  realizzazione  di
specifici  percorsi formativi volti all'acquisizione di competenze di
vertice e/o di responsabilita' e l'attuazione di buone e nuove prassi
per  un  piano  di concreto inserimento nelle strutture esecutive. Il
piano  va  validato  da lettera di impegno del legale rappresentante.
Per  gli organismi di carattere elettivo non e' vincolante la stesura
del  piano  di inserimento bensi' viene richiesta l'individuazione di
azioni positive per aumentare la rappresentanza di genere.
    Destinatarie/i   delle   azioni   sono:  occupate/i,  iscritteli,
associate/i.
    2.   Modificare  l'organizzazione  del  lavoro,  del  sistema  di
valutazione  delle  prestazioni  e  del  sistema  premiante aziendale
sperimentando  e  attuando  azioni  integrate  che  producano effetti
concreti misurabili e documentabili in termini di:
      superamento  della  discriminazione  di genere; • riduzione del
differenziale retributivo tra donne e uomini;
      progressione   delle   carriere  femminili  anche  per  un'equa
distribuzione degli incarichi;
      adozione    della   strategia   comunitaria   in   materia   di
occupabilita' femminile con i criteri di flessicurezza.
    I   progetti   dovranno   prevedere   almeno   due  delle  azioni
sopraelencate. Destinatarie/i delle azioni sono: occupate/i.
    3. Sostenere iniziative per:
      a) lavoratrici con contratti non stabili in particolare giovani
neolaureate  e  neodiplomate.  Le  azioni  proposte dovranno mirare a
stabilizzare  la  situazione  occupazionale,  in  una percentuale non
inferiore  al 50%, delle destinatarie dell'azione, favorendo anche la
crescita    professionale    e   implementando   percorsi   formativi
qualificanti,  che  ne migliorino le competenze e l'occupabilita'. La
stabilizzazione  va  effettuata  entro  i  termini  di  chiusura  del
progetto;
      b) le  disoccupate  e  le donne di eta' maggiore di 45 anni. Il
progetto  puo'  essere proposto da aziende, o per conto di aziende, o
da   quanti   intendano   effettivamente  attuare  iniziative  mirate
all'inserimento  e/o  reinserimento lavorativo di almeno il 50% delle
destinatarie   di   questo  specifico  target  attraverso  azioni  di
formazione,   orientamento   e   accompagnamento.   L'assunzione   va
effettuata entro i termini di chiusura del progetto.
      c) agevolare  l'inserimento  e/o il reinserimento lavorativo di
donne  di  eta'  maggiore di 45 anni attraverso azioni di formazione,
riqualificazione,    orientamento   e   accompagnamento   finalizzate
all'acquisizione  di  competenze  per  la  creazione  di  imprese  da
costituirsi entro i termini di chiusura del progetto.
    Destinatarie/i  delle  azioni  sono: lavoratrici in situazione di
precarieta',  disoccupate  madri, donne di eta' maggiore di 45 anni e
giovani neolaureate e neodiplomate.
    4.  Consolidare  imprese  a  titolarita' e/o prevalenza femminile
nella compagine societaria attraverso:
      studi  di  fattibilita'  per  lo  sviluppo  di  nuovi prodotti,
servizi e mercati;
      azioni  di supervisione, supporto e accompagnamento (secondo la
tecnica del mentoring) al ruolo di imprenditrice;
      counselling alla gestione di impresa;
      formazione  altamente professionalizzante rivolta alla titolare
o alla compagine societaria;
      iniziative  tra  piu' imprese femminili per la definizione e la
promozione  dei propri prodotti/servizi anche attraverso la fruizione
in  comune  di  servizi  di supporto; la creazione e la promozione di
marchi;  la  creazione  di  sistemi  consorziati  di  distribuzione e
promozione nel mercato.
    I   progetti   dovranno   prevedere   almeno   due  delle  azioni
sopraelencate.
    Destinatarie/i  delle  azioni  sono:  imprese femminili attive da
almeno  due  anni  (con  documentazione  camerale  che  lo  allesti),
preventivamente  identificate  e indicate nel progetto. E' necessaria
lettera  di adesione al progetto in originale di ogni singola impresa
partecipante.
    5.  Promuovere  la  qualita' della vita personale e professionale
anche  attraverso la rimozione degli stereotipi, in un'ottica di pari
opportunita', con azioni di sistema integrate che tengano conto delle
indicazioni  delle  strategie  di  Lisbona  e  che  producano effetti
concreti  sul  territorio,  concordate  e attuate da almeno tre tra i
seguenti  differenti soggetti, (rete formalizzata da un protocollo di
intesa   sottoscritto   dalle   parti):   associazioni   di   genere,
organizzazioni  sindacali,  organizzazioni  datoriali, enti pubblici,
ordini  professionali.  L'associazione  femminile  e  l'ente pubblico
dovranno essere obbligatoriamente tra i soggetti proponenti.
    Destinatarie/i   delle   azioni   sono:   persone  che  risiedono
nell'ambito del territorio/i di riferimento dell'ente pubblico.
  I soggetti finanziabili sono i datori di lavoro pubblici e privati,
le   cooperative   e   i   loro  consorzi,  i  centri  di  formazione
professionale  accreditati,  le  organizzazioni sindacali nazionali e
territoriali, le associazioni.
  La  durata  massima  dei  progetti  non  potra'  essere superiore a
ventiquattro mesi.
  Il   punto   del   programma   obiettivo   prescelto   deve  essere
espressamente indicato dopo il titolo del progetto.
  Non  possono  essere  presentati progetti da parte di enti pubblici
sia  come  soggetto  proponente che come soggetto partner di una rete
(di  cui  al  punto  5)  qualora  essi non abbiano approvato il piano
triennale  di  azioni  positive: tale piano deve essere allegato alla
domanda presentata.
  Nel progetto devono essere documentate le competenze specifiche del
personale  impegnato  (in particolare formatori e mentor), rilevabili
dai curricula allegati e firmati in originale.
  Nei processi formativi vanno definite le competenze in entrata e in
uscita.
  Nell'esame  dei  progetti si terra' conto della seguente griglia di
valutazione:
    E' esplicitamente indicato il punto del programma obiettivo a cui
si riferisce il progetto:
      0      1
    Il   progetto   risulta  adeguato  rispetto  al  punto  obiettivo
indicato:
      0      1      2      3      4
    I   problemi   che  si  intendono  risolvere  sono  correttamente
evidenziati:
      0      1      2      3      4
    Sono   specificati   gli  obiettivi  concreti  che  si  intendono
raggiungere    e   le   attivita/strumenti   che   consentiranno   il
raggiungimento degli stessi, in tempi definiti:
      0      1      2      3      4
    Raggiunti  gli  obiettivi  indicati  e'  verosimile attendersi un
miglioramento della situazione di partenza:
      0      1      2      3      4
    La    modificazione   attesa/intervenuta   e'   concretamente   e
quantitativamente misurabile:
      0      1      2      3      4
    Sono espressi gli indicatori di verifica e valutazione:
      0      1      2      3      4
    Sono  identificati  possibili effetti moltiplicatori delle azioni
realizzate:
      0      1      2      3      4
    I costi fanno riferimento ai massimali adottati dal Ministero del
lavoro  e  della  previdenza  sociale  nelle  circolari relative alle
azioni cofinanziate dal FSE:
      0      1      2      3      4
    Congruita' costi benefici:
      0      1      2      3      4
    Capacita' di produrre effetti di sistema:
      0      1      2      3      4
  Per  essere  ammessi in graduatoria i progetti dovranno ottenere un
minimo di 21 punti.
    Roma, 15 luglio 2008

                    p. Il presidente del comitato
                     il Sottosegretario di Stato
                              Viespoli