MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

    Concessione di decorazione al valore dell'Esercito (09A07892)
(GU n.158 del 10-7-2009)

   Con  decreto  del  Presidente della Repubblica n. 254 del 2 aprile
2009, al sergente Bernardin Davide, nato il 25 ottobre 1977 a Padova,
e'  stata  concessa la medaglia d'argento al valore dell'esercito con
la seguente motivazione:
   «Incursore  inserito  in  un distaccamento operativo incursori del
Joint  special  operations  task group “condor-a” durante
l'operazione  “Sarissa” in Afghanistan, sapeva far fronte
alle  innumerevoli  incognite  operative  con  esemplare lucidita' ed
evidenti   capacita'  professionali.  Si  prodigava  nelle  attivita'
connesse  al proprio incarico con straordinaria capacita', raro senso
di  responsabilita' e profondo spirito di sacrificio, dimostrando una
elevatissima competenza professionale ed una spiccata predisposizione
ad   operare   in  ambito  multinazionale.  Chiamato  ad  operare  in
condizioni  ambientali  dure  e  disagevoli, in un contesto altamente
rischioso  si  dimostrava sempre saldo nelle proprie motivazioni e si
adoperava in ogni modo per il successo della missione affidatagli. In
particolar  modo,  inserito  in  un distaccamento operativo incursori
durante  una  difficile  operazione  speciale denominata “Tiger
Achilles”   in   zone  del  territorio  afgano  particolarmente
rischiose,  data  la forte presenza di elementi ostili filo-talebani,
si distingueva per competenza tecnico-professionale, senso del dovere
e spirito di iniziativa. il 20 marzo 2007, durante un attacco portato
con  armi  portatili  e  contro-carro da parte di elementi ostili, il
sergente  Bernardin veniva ferito ad un braccio da un colpo d'arma da
fuoco  e,  seppur  colpito  mentre era appiedato, riusciva a portarsi
sulla  ralla  del mezzo dove operava sull'arma di reparto ed iniziava
per  primo  il fuoco di copertura e di sganciamento. Solo quando, per
la  lesione al braccio, le forze non lo sostenevano piu', chiedeva di
essere  rilevato  da  un  commilitone  al  suo posto in botola, senza
abbandonarlo  prima.  Grazie  alla sua grinta e coraggio, all'impulso
della  sua  azione,  il  distaccamento  e  la pattuglia riuscivano ad
effettuare  lo  sganciamento  evitando  il  peggio. Il suo bellissimo
gesto,  il  suo  eccezionale  rendimento  ed  i lusinghieri risultati
conseguiti,  hanno  riscosso  unanimi  consensi  ed  il  plauso delle
autorita'  civili  e militari nazionali e di quelle della coalizione,
dando  particolare  risalto all'operato delle forze speciali italiane
nella  difficile  operazione.  Bellissimo  esempio  di  sottufficiale
incursore  in possesso di eccezionali virtu' che con il suo agire, il
suo  coraggio,  il  suo  comportamento  sempre esemplare e con il suo
splendido  senso  del  dovere  ha contribuito in modo determinante al
pieno  successo  della  missione  e  ad accrescere il prestigio delle
Forze  Speciali,  dando  lustro  all'esercito  ed  alle  Forze Armate
italiane in ambito internazionale» - Herat, 19 aprile 2007.