COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERAZIONE 18 novembre 2010 

Assegnazione di risorse alla Scuola europea di Varese  (Deliberazione
n. 103/2010). (11A07210) 
(GU n.125 del 31-5-2011)

 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003), con i quali vengono  istituiti,  presso  il
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  il  Ministero   delle
attivita'  produttive,  i   Fondi   per   le   aree   sottoutilizzate
(coincidenti con l'ambito territoriale delle  aree  depresse  di  cui
alla legge 30 giugno 1998, n. 208), nei quali si concentra e  si  da'
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'articolo
119, comma  5,  della  Costituzione,  sono  rivolti  al  riequilibrio
economico e sociale fra aree del Paese; 
  Visto l'articolo 11 della legge 16  gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica  amministrazione»,
secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  codice  unico  di
progetto (CUP); 
  Visto l'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 8  maggio  2006,  n.
181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233,  che  trasferisce
al Ministero  per  lo  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per  le
politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'articolo
24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30  luglio  1999,  n.
300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate; 
  Visto l'articolo 6-quinquies del decreto-legge 25 giugno  2008,  n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.
133, recante «Disposizioni urgenti  per  lo  sviluppo  economico,  la
semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della  finanza
pubblica e la perequazione  tributaria»  il  quale  istituisce  nello
stato  di  previsione  del  Ministero  dello  sviluppo  economico,  a
decorrere dall'anno 2009, un  fondo  per  il  finanziamento,  in  via
prioritaria, di interventi finalizzati al  potenziamento  della  rete
infrastrutturale di  livello  nazionale  (ivi  comprese  le  reti  di
telecomunicazione e quelle energetiche), di cui  e'  riconosciuta  la
valenza strategica ai fini della competitivita' e della coesione  del
Paese (cd. «Fondo infrastrutture»); 
  Visto l'articolo 18 del decreto-legge 29  novembre  2008,  n.  185,
recante  «Misure  urgenti  per  il  sostegno  a   famiglie,   lavoro,
occupazione e impresa e per ridisegnare  in  funzione  anti-crisi  il
quadro strategico  nazionale»,  convertito  con  modificazioni  nella
legge 28 gennaio 2009, n. 2,  il  quale  -  in  considerazione  della
eccezionale  crisi  economica  internazionale  e  della   conseguente
necessita'  della  riprogrammazione   nell'utilizzo   delle   risorse
disponibili, fermi  i  criteri  di  ripartizione  territoriale  e  le
competenze regionali nonche' quanto previsto, fra l'altro, dal citato
articolo 6-quinquies della legge n. 133/2008  -  dispone  che  questo
Comitato presieduto in maniera  non  delegabile  dal  Presidente  del
Consiglio dei Ministri - su  proposta  del  Ministro  dello  sviluppo
economico, formulata di concerto  con  il  Ministro  dell'economia  e
delle finanze e con il Ministro per le infrastrutture ed i trasporti,
ed in coerenza con gli indirizzi assunti in sede europea  -  assegni,
fra l'altro, una quota delle risorse nazionali disponibili del  Fondo
aree sottoutilizzate al citato Fondo infrastrutture; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143  (Gazzetta  Ufficiale n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili  di  cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico
e  deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari   sistemi
informativi comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la propria delibera 6 marzo 2009, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n.
129/2009), con la quale - su proposta del  Ministero  dello  sviluppo
economico - e' stata disposta l'assegnazione di 5.000 milioni di euro
a favore del Fondo infrastrutture per interventi  di  competenza  del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con una  destinazione
di 1.000 milioni di euro al finanziamento di interventi per la  messa
in sicurezza delle scuole e di 200 milioni di euro  al  finanziamento
di interventi di edilizia carceraria; 
  Vista la nota  16  settembre  2010,  n.  37447,  con  la  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture   e   dei   trasporti   ha   chiesto
l'iscrizione dell'argomento in  esame  all'ordine  del  giorno  della
prima seduta utile di questo Comitato, proponendo un finanziamento di
400.000 euro alla «Scuola europea di Varese» a carico  delle  risorse
attribuite al Fondo infrastrutture con la citata delibera n.  3/2009,
e piu' specificatamente a carico della quota di 1.000 milioni di euro
destinata alla messa in sicurezza  degli  edifici  scolastici,  e  ha
trasmesso la relativa relazione istruttoria; 
  Vista la nota 3 novembre 2010, n. 92260 con la quale  il  Ministero
dell'economia e delle finanze ha rimesso al Ministero  proponente  la
valutazione della coerenza tra la finalita' del contributo proposto e
la destinazione delle suddette risorse; 
  Considerato che a norma dell'art.  3  dello  Statuto  delle  Scuole
Europee del 1994, recepito con legge 6 marzo 1996, n. 151, ogni Paese
aderente al sistema delle Scuole Europee e' tenuto a provvedere  alle
strutture   operanti   sul   proprio   territorio    garantendo    le
infrastrutture necessarie per assicurarne un funzionamento adeguato e
sicuro; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del Ministero  dell'economia  e  delle
finanze e del Ministero dello sviluppo economico; 
 
                            Prende atto: 
 
  che la Scuola Europea di Varese, istituita nel 1960, e'  una  delle
14  Scuole  Europee  esistenti  nell'Unione  europea,  costruita  per
ospitare ed educare i figli  dei  dipendenti  del  Centro  Comune  di
Ricerca di Ispra; 
  che la struttura e' principalmente divisa in tre sezioni  distinte:
la scuola materna, la scuola elementare e la scuola secondaria; 
  che a seguito dell'allargamento dell'Unione Europea il numero degli
studenti  e'  aumentato  notevolmente,  ospitando  oggi  circa   1330
studenti, tra cui italiani, inglesi, tedeschi, francesi e olandesi; 
  che dall'anno 2006 e in diverse occasioni, la Scuola di  Varese  ha
segnalato  l'inadeguatezza  dell'edificio  scolastico  rispetto  alle
nuove  esigenze,  segnalando  la  necessita'  di  provvedere  al  suo
ampliamento attraverso la  costruzione  di  nuove  aule  e  strutture
collegate anche al fine di garantire il rispetto delle condizioni  di
sicurezza; 
  che per far fronte all'emergenza, la Scuola europea  di  Varese  ha
progressivamente  utilizzato  propri  mezzi  per  costruire  i  nuovi
edifici, diminuendo pero' ogni anno in maniera corrispondente i fondi
per la manutenzione ordinaria degli edifici esistenti, che  ne  hanno
risentito. 
 
                              Delibera: 
 
  1. A valere sulla destinazione di 1.000  milioni  di  euro  per  il
finanziamento di interventi di messa in sicurezza delle scuole,  gia'
disposta da questo Comitato con delibera n. 3/2009 nell'ambito  della
complessiva assegnazione di 5.000 milioni di euro a favore del  Fondo
infrastrutture di cui all'articolo 18, lettera b), del decreto  legge
n. 185/2008 richiamato  in  premessa,  viene  assegnato  alla  Scuola
europea di Varese l'importo di 400.000 euro. 
  Il contributo sara' erogato secondo modalita' temporali compatibili
con i  vincoli  di  finanza  pubblica  correlati  all'utilizzo  delle
risorse FAS. 
  2. Al termine dei lavori il  soggetto  aggiudicatore  procedera'  a
trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  DIPE  una  relazione  nella
quale riportare,  tra  l'altro,  il  quadro  economico  a  consuntivo
dell'opera, che evidenzi anche eventuali «economie» realizzate. 
  3. Il soggetto aggiudicatore, qualora non abbia gia'  proceduto  al
riguardo, provvedera' a richiedere - entro 30 giorni  dalla  data  di
pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale  -  il
CUP per l'intervento come sopra finanziato. 
  Ai sensi della delibera  n.  24/2004  il  CUP  assegnato  all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa. 
    Roma, 18 novembre 2010 
 
                                            Il Presidente: Berlusconi 
Il Segretario: Micciche' 

Registrato alla Corte dei conti il 23 maggio 2011 
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari  registro  n.   5
Economia e finanze, foglio n. 182.