DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 dicembre 2011 

Delega di funzioni del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  al
Ministro senza portafoglio  per  la  pubblica  amministrazione  e  la
semplificazione pres. Filippo PATRONI GRIFFI. (12A01807) 
(GU n.39 del 16-2-2012)

 
 
 
                            IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  29
novembre 2011 con il quale il Pres. Filippo Patroni Griffi  e'  stato
nominato Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri in  data
4 dicembre 2011, con il quale al predetto Ministro senza  portafoglio
e' stato conferito l'incarico per la Pubblica  Amministrazione  e  la
semplificazione; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
  Ritenuto opportuno delegare funzioni  specifiche  al  Ministro  per
Pubblica Amministrazione e la semplificazione; 
  Sentito il Consiglio dei Ministri; 
 
                              Decreta: 
 
  A decorrere dal 4 dicembre 2011, il Ministro senza portafoglio  per
la  Pubblica  Amministrazione  e  la  semplificazione  Pres.  Filippo
Patroni  Griffi  e'   delegato   ad   esercitare   le   funzioni   di
coordinamento, di  indirizzo,  di  promozione  di  iniziative,  anche
normative e di codificazione, di vigilanza  e  verifica,  e  di  ogni
altra funzione attribuita dalle vigenti  disposizioni  al  Presidente
del  Consiglio   dei   Ministri,   relative   al   lavoro   pubblico,
all'organizzazione delle pubbliche  amministrazioni,  ai  sistemi  di
gestione orientati ai risultati, nonche' in  materia  di  innovazione
organizzativa e gestionale  delle  amministrazioni  pubbliche,  anche
mediante l'uso delle tecnologie. 
  E' altresi' delegato a esercitare le funzioni di coordinamento,  di
indirizzo,  di  promozione   di   iniziative,   anche   normative   e
amministrative, di vigilanza e verifica, nonche' ogni altra  funzione
attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei
Ministri, relative alla semplificazione normativa e amministrativa, e
alle riforme  istituzionali.  Il  Ministro  e'  inoltre  delegato  ad
esporre alle Camere la posizione del Governo  in  tema  di  normativa
primaria sul federalismo. 
  In raccordo con il Ministro delegato per l'innovazione  tecnologica
esercita le  funzioni  spettanti  al  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri inerenti alla disciplina, alla promozione ed alla diffusione
delle innovazioni connesse all'uso delle tecnologie dell'informazione
e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e nei  relativi
sistemi informatici e di telecomunicazione. 
  Sono altresi' delegate al Ministro le seguenti funzioni: 
    a)  l'organizzazione,  il  riordino  ed  il  funzionamento  delle
pubbliche  amministrazioni,  anche  con  riferimento   ad   eventuali
iniziative normative di  razionalizzazione  degli  enti,  nonche'  il
coordinamento delle attivita' inerenti all'attuazione della legge  15
marzo 1997, n. 59, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e  dell'art.  118,  primo  e
secondo comma, della Costituzione; 
    b) le iniziative di riordino  e  razionalizzazione  di  organi  e
procedure; 
    c) le iniziative dirette ad assicurare l'efficacia,  l'efficienza
e l'economicita'  delle  pubbliche  amministrazioni,  la  trasparenza
dell'azione amministrativa, la qualita'  dei  servizi  pubblici,  la.
partecipazione dei cittadini  e  dei  portatori  di  interesse  nella
progettazione, attuazione e valutazione dei servizi e delle politiche
pubbliche, la misurazione e la riduzione degli  oneri  amministrativi
per le imprese e i cittadini; 
    d) le iniziative e  le  misure  di  carattere  generale  volte  a
garantire la piena ed  effettiva  applicazione  ed  attuazione  delle
leggi nelle pubbliche amministrazioni, nonche' quelle  inerenti  alle
sedi di lavoro, ai servizi sociali e alle strutture  delle  pubbliche
amministrazioni; 
    e) le attivita'  di  indirizzo  e  coordinamento  in  materia  di
valutazione del  personale,  anche  di  qualifica  dirigenziale,  con
riferimento all'efficienza organizzativa ed all'adozione  di  sistemi
di valutazione della produttivita' e del merito, anche ai fini  della
responsabilita' disciplinare e dirigenziale, nonche' le attivita', in
costante  raccordo  con  il  Ministro  delegato  all'attuazione   del
programma di Governo,  di  indirizzo  sulle  direttive  generali  per
l'attivita' amministrativa e per la gestione,  di  cui  all'art.  14,
comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
    f) le attivita' di indirizzo, coordinamento e  programmazione  in
materia di formazione, di aggiornamento professionale e  di  sviluppo
del personale delle pubbliche amministrazioni, la programmazione e la
gestione delle risorse nazionali e comunitarie assegnate e  destinate
alla formazione, le iniziative per  l'attivazione  di  servizi  nelle
pubbliche  amministrazioni,  le   iniziative   per   incentivare   la
mobilita', il lavoro a tempo parziale ed il lavoro a distanza  e,  in
generale, l'uso efficace del lavoro flessibile; 
    g) l'attuazione della legge 29 marzo 1983,  n.  93;  del  decreto
legislativo 6 settembre 1989, n.  322;  del  decreto  legislativo  30
marzo 2001, n. 165; del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.  150,
della legge 20 marzo 1975, 70, e delle altre leggi di soppressione  e
riordino di enti ed organismi pubblici; della legge 7 giugno 2000, n.
150, in relazione agli aspetti di  formazione  del  personale;  della
legge  12  giugno  1990,  n.  146,  e  successive  modificazioni   ed
integrazioni,  limitatamente  ai  dipendenti  delle   amministrazioni
pubbliche dei comparti di contrattazione collettiva e delle  autonome
aree  di  contrattazione  della  dirigenza,  di  cui   ai   contratti
collettivi nazionali quadro dell'11 giugno 2007  e  del  1°  febbraio
2008, della carriera  prefettizia  o  diplomatica,  ai  professori  e
ricercatori universitari, ai dipendenti degli enti  che  svolgono  la
loro attivita' nelle materie contemplate dalle leggi 4  giugno  1985,
n. 281, e successive modificazioni  ed  integrazioni,  e  10  ottobre
1990, n. 287, nonche' al  personale  dipendente  dagli  enti  di  cui
all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
    h) le funzioni del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  con
riferimento alla Scuola superiore della pubblica amministrazione,  al
Formez, all'Agenzia per la rappresentanza negoziale  delle  pubbliche
amministrazioni e alla Commissione per la valutazione, la trasparenza
e l'integrita' delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 13
del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; 
    i) le attivita' di confronto e rappresentanza .internazionali sui
temi oggetto della presente delega ivi compresa la cura dei  rapporti
con l'Unione europea, l'OCSE e le  altre  istituzioni  internazionali
che svolgono attivita' riguardanti le pubbliche amministrazioni; 
    l) il conferimento degli incarichi di direzione degli  uffici  di
livello dirigenziale generale, ai sensi dell'art. 19,  comma  4,  del
decreto legislativo  30  marzo  2001,  n.  165,  nei  Ministeri,  nel
Dipartimento della funzione pubblica, nel Dipartimento per le riforme
istituzionali e  nella  struttura  di  missione  "Segreteria  tecnica
dell'Unita' per la semplificazione e la qualita'  della  regolazione;
il  coordinamento  in  materia  di  valutazione  e   garanzia   della
dirigenza; 
    m) le attivita' residuali della  segreteria  dei  ruoli  unici  e
l'attuazione della legge 27 ottobre 1988, n. 482, e  della  legge  15
luglio 2002, n. 145; 
    n)   la   rivisitazione   del   regime   delle    responsabilita'
amministrative e contabili dei pubblici  dipendenti  in  ragione  del
mutato quadro normativo in materia di pubblico impiego; 
    o) il coordinamento dell'attuazione delle  deleghe  di  cui  alla
legge 6 luglio 2002, n. 137, e successive modificazioni; 
    p) la razionalizzazione  degli  apparati  centrali  e  periferici
della pubblica  amministrazione  in  rapporto  ai  nuovi  modelli  di
decentramento amministrativo; 
    q) la governance funzionale dell'intervento dei soggetti pubblici
o a prevalente partecipazione pubblica nei servizi resi ai cittadini,
anche al fine di assicurare livelli essenziali delle prestazioni; 
    r) la definizione di  programmi  generali  ed  unitari  dell'alta
formazione  per  i  dirigenti  pubblici,  nonche'  dell'aggiornamento
professionale e della specializzazione dei dipendenti pubblici; 
    s) la definizione dei modelli organizzativi e di funzionamento di
Ministeri ed enti pubblici e i conseguenti riflessi sugli assetti del
personale e sui processi di mobilita'; 
    t) la definizione e  l'attuazione  di  politiche  di  innovazione
organizzativa e gestionale delle pubbliche amministrazioni; 
    u) esercitare per le amministrazioni  e  gli  enti  pubblici,  in
raccordo con il  Ministro  delegato  per  l'innovazione  tecnologica,
l'adeguamento della normativa vigente relativa  all'organizzazione  e
alle procedure in ragione dell'uso delle tecnologie dell'informazione
e della comunicazione, il coordinamento delle iniziative  finalizzate
a ridurre gli sprechi ed a facilitare i rapporti con i cittadini e le
imprese mediante le medesime tecnologie, le  funzioni  di  indirizzo,
coordinamento  e  impulso  nella  definizione   ed   attuazione   dei
programmi, dei progetti e dei piani di azione, con  riferimento  alle
innovazioni connesse all'uso  delle  tecnologie  dell'informazione  e
della comunicazione, al fine di assicurare l'efficienza, l'efficacia,
l'economicita'  e  la   produttivita'   delle   amministrazioni,   la
trasparenza dell'azione amministrativa e la qualita' dei  servizi  ai
cittadini e alle imprese, anche avvalendosi degli strumenti  e  delle
risorse finanziarie definiti allo scopo da provvedimenti normativi; 
    v)  tutte  le  attivita'  necessarie  per  assicurare,   con   le
amministrazioni interessate e in raccordo con  il  Ministro  delegato
per l'innovazione tecnologica, lo  sviluppo  e  la  diffusione  delle
competenze necessarie per un  adeguato  uso  delle  nuove  tecnologie
nella pubblica amministrazione, centrale e locale, dell'impresa,  del
lavoro, della salute, dell'attivita' sociale e dei cittadini, con  il
superamento dei rischi di esclusione dall'uso medesimo. 
  Sono inoltre delegate al Ministro le seguenti funzioni  in  materia
di semplificazione: 
    la   promozione   e   il   coordinamento   delle   attivita'   di
semplificazione amministrativa e normativa finalizzate  a  migliorare
la qualita' della regolazione, ridurre i costi  burocratici  gravanti
su cittadini e imprese  e  accrescere  la  competitivita'  attraverso
interventi normativi, amministrativi,  organizzativi  e  tecnologici,
nonche' dell'attuazione dei principi adottati a  livello  dell'Unione
europea e dell'OCSE in materia di qualita' della regolazione; 
    le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio  dei  Ministri
in  relazione  all'attivita'  del  Comitato   interministeriale   per
l'indirizzo e la guida strategica delle politiche di  semplificazione
e di qualita' della regolazione di cui  all'articolo  1  del  decreto
legge 10 gennaio 2006, n. 4,  convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 9 marzo 2006, n. 80, incluso  il  compito  di  presiedere  tale
Comitato; 
    il coordinamento dell'attuazione delle attivita' di misurazione e
riduzione degli oneri amministrativi, delle iniziative  di  riduzione
degli oneri per le PMI  secondo  il  principio  di  proporzionalita',
nonche' l'attuazione delle attivita' previste dalla legge 11 novembre
2011, n. 180 in materia di valutazione, trasparenza degli adempimenti
e compensazione degli oneri; 
    la predisposizione o la coproposizione delle  iniziative  dirette
al riordino o alla semplificazione della normativa vigente; 
    il coordinamento delle iniziative finalizzate  alla  riduzione  e
alla  certezza  dei   termini   di   conclusione   dei   procedimenti
amministrativi; 
    lo svolgimento di  compiti  di  raccordo  interistituzionale  con
Parlamento, regioni e altri soggetti regolatori; 
    il coordinamento e la promozione delle attivita' di  monitoraggio
dell'attuazione e dell'impatto degli interventi di semplificazione; 
    il coordinamento delle attivita' di consultazione, da  realizzare
anche attraverso strumenti telematici,  delle  categorie  produttive,
delle associazioni di consumatori, dei cittadini e delle imprese. 
  Il  Ministro  opera  in  costante  raccordo  con  il  Ministro  per
l'economia e le finanze per quanto riguarda le ricadute della riforma
del bilancio  sull'organizzazione  e  sui  sistemi  di  gestione  dei
Ministeri. 
  Il Ministro e' inoltre delegato: 
    a) a designare rappresentanti della Presidenza del Consiglio  dei
Ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed  altri
organismi di studio  tecnico-amministrativi  e  consultivi,  operanti
nelle  materie   oggetto   del   presente   decreto,   presso   altre
amministrazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali; 
    b) a costituire commissioni di studio e consulenza  e  gruppi  di
lavoro nelle materie oggetto del presente decreto; 
    c) a provvedere, nelle predette materie, ad intese e concerti  di
competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri necessari  per
le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni; 
    d)  all'attuazione  della  legge  12  giugno  1990,  n.  146,   e
successive modificazioni ed integrazioni, limitatamente ai dipendenti
delle  amministrazioni  pubbliche  dei  comparti  di   contrattazione
collettiva e delle autonome aree di contrattazione  della  dirigenza,
di cui ai contratti collettivi nazionali quadro dell'11 giugno 2007 e
del 1° febbraio 2008, della carriera prefettizia  o  diplomatica,  ai
professori e ricercatori universitari, ai dipendenti degli  enti  che
svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate  dalle  leggi  4
giugno 1985, n. 281, e successive modificazioni ed integrazioni, e 10
ottobre 1990, n. 287, nonche' al personale dipendente dagli  enti  di
cui all'art. 70 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; 
    
    e)  a  svolgere  in  raccordo  con  il  Ministro   delegato   per
l'innovazione tecnologica,  le  funzioni  di  cui  all'art.  14,  del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. 
  Per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente  delega,  il
Ministro si avvale del  Dipartimento  della  funzione  pubblica,  del
Dipartimento  per  le  riforme  istituzionali,  dell'Unita'  per   la
semplificazione e la qualita' della regolazione  e  della  segreteria
tecnica di cui all'articolo 1, comma 22  bis  del  decreto  legge  18
maggio 2006, n. 181, convertito  con  modificazioni  dalla  legge  17
luglio 2006, n. 233, e, per le  attivita'  riguardanti  l'innovazione
tecnologica, in accordo con il Ministro  delegato  per  l'innovazione
tecnologica,  delle  competenze  tecniche  di  Digit  p.a.,   e   del
Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e
l'innovazione. 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana, previa registrazione da parte  della  Corte  dei
conti. 
    Roma, 13 dicembre 2011 
 
                                                 Il Presidente: Monti 

Registrato alla Corte dei conti il 31 gennaio 2012 
Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 1, foglio n. 233