COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 3 agosto 2012 

Presa d'atto del Piano di azione  coesione.  (Delibera  n.  96/2012).
(12A12336) 
(GU n.273 del 22-11-2012)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio
2006, recante disposizioni generali sul  Fondo  europeo  di  sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul  Fondo  di  coesione,  che
abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visto in particolare l'art.
33 che prevede la revisione dei Programmi operativi cofinanziati  dai
detti Fondi strutturali comunitari; 
  Visto  il  Quadro  strategico  nazionale  Italia  (QSN)  2007-2013,
adottato con la decisione della Commissione  europea  n.  C(2007)3329
del 13 luglio 2007; 
  Visto  in  particolare  il  punto  VI.2.1  del  QSN   che   prevede
l'istituzione del «Comitato  nazionale  per  il  coordinamento  e  la
sorveglianza della politica regionale unitaria»,  per  l'espletamento
delle funzioni di accompagnamento all'attuazione dello stesso QSN; 
  Vista la proposta di regolamento n.  COM  2011  615  final/2  della
Commissione europea del 14 marzo 2012 recante disposizioni comuni sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale  europeo,  sul
Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo  rurale
e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi  nel
quadro strategico comune, che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006
del Consiglio e che prevede, all'art. 13 e successivi, l'adozione, da
parte   degli   Stati    membri    di    un    documento    nazionale
(Contratto/Accordo) di partenariato quale strumento di programmazione
dei suddetti fondi, stabilendone i relativi contenuti; 
  Visto l'art. 24, comma 1, lettera c), del  decreto  legislativo  30
luglio 1999, n. 300, che definisce le funzioni di  spettanza  statale
in materia di «programmazione economica e finanziaria,  coordinamento
e verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale  e
settoriale e delle politiche di  coesione,  anche  avvalendosi  delle
Camere di commercio, con particolare riferimento alle aree  depresse,
esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in  materia
di  strumenti  di  programmazione  negoziata  e   di   programmazione
dell'utilizzo dei fondi strutturali comunitari»; 
  Visto l'art. 7, comma 26, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.  78,
convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei Ministri le  funzioni  di
cui all'art. 24, comma 1, lettera  c),  del  decreto  legislativo  30
luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate, fatta eccezione per le  funzioni  di  programmazione
economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo  e
coesione; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42; 
  Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183 recante  «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2012)», in cui all'art. 23, comma 4, stabilisce che  le
risorse provenienti da una riduzione  del  tasso  di  cofinanziamento
nazionale dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013,
da  destinare  alla   realizzazione   di   interventi   di   sviluppo
socio-economico concordati tra le Autorita' italiane e la Commissione
europea nell'ambito del processo di revisione dei predetti programmi,
confluiscono nel Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987,
n. 183; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  13
dicembre  2011  che  ha  delegato  al  Ministro   per   la   coesione
territoriale l'esercizio delle funzioni di cui all'art. 7, commi  26,
27 e 28, del decreto-legge 31 maggio  2010,  n.  78,  convertito  con
modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,  ivi  comprese  le
connesse iniziative di carattere amministrativo e normativo; 
  Visto l'art. 1, comma 3, del predetto decreto  del  Presidente  del
Consiglio  dei  Ministri  del  13  dicembre   2011   che,   ai   fini
dell'esercizio delle funzioni  di  cui  all'art.  7,  comma  26,  del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, pone alle dipendenze  funzionali
del Ministro per la coesione territoriale,  il  Dipartimento  per  lo
sviluppo  e  la  coesione  economica  del  Ministero  dello  sviluppo
economico; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato n. 1/2011, recante «Obiettivi,
criteri e modalita' di  programmazione  delle  risorse  per  le  aree
sottoutilizzate e selezione ed attuazione degli  investimenti  per  i
periodi 2000-2006 e 2007-2013»; 
  Preso atto delle conclusioni del Vertice  dei  Paesi  Euro  del  26
ottobre 2011 che, con riferimento agli impegni  assunti  dall'Italia,
in pari data, con lettera del Presidente del Consiglio dei  Ministri,
sostiene «l'intenzione dell'Italia di rivedere i  programmi  relativi
ai  fondi  strutturali  ridefinendo  le  priorita'  dei  progetti   e
concentrando l'attenzione su istruzione, occupazione, agenda digitale
e ferrovie/reti  allo  scopo  di  migliorare  le  condizioni  per  un
rafforzamento della crescita e affrontare  il  divario  regionale»  e
invita altresi' la Commissione a fornire una valutazione  dettagliata
delle misure e a monitorarne l'attuazione e, le autorita' italiane, a
fornire tempestivamente tutte le informazioni necessarie; 
  Tenuto  conto  degli  inderogabili  impegni  assunti  dal   Governo
rispetto agli obiettivi fissati dalla citata delibera CIPE n.  1/2011
e   concordati   con    la    Commissione    europea    relativamente
all'accelerazione ed alla qualificazione strategica degli  interventi
attuati  nell'ambito  della  politica  di  coesione   comunitaria   e
nazionale; 
  Visto l'Accordo sottoscritto il 3 novembre 2011 fra Ministro per  i
rapporti con le regioni e la coesione  territoriale  e  i  Presidenti
delle Regioni  del  Mezzogiorno,  concernente  «Il  contributo  delle
Regioni meridionali  e  della  politica  di  coesione  alla  crescita
dell'Italia»; 
  Visto il documento «Piano di azione coesione:  risultati  attesi  e
azioni da intraprendere» che, in attuazione  di  tali  decisioni,  e'
stato inviato il 15 novembre 2011 dal Ministro per i rapporti con  le
regioni e per la coesione territoriale al Commissario europeo per  la
politica  regionale,  che  prevede,  al  paragrafo  3,  per  la   sua
attuazione, la costituzione e attivazione di un  apposito  Gruppo  di
azione; 
  Visto il successivo documento denominato Piano di azione coesione -
Aggiornamento n. 1, inviato il 7 febbraio 2012 dal  Ministro  per  la
coesione  territoriale  al  Commissario  europeo  per   la   politica
regionale; 
  Visto il documento «Iniziative di accelerazione e di  miglioramento
dell'efficacia degli interventi» approvato in data 27  febbraio  2012
dal  richiamato  Comitato  nazionale  per  il  coordinamento   e   la
sorveglianza della politica regionale unitaria e visti in particolare
i punti 4 e 7 che dettano le condizioni attraverso cui le risorse  di
cofinanziamento  nazionale  dei  Programmi   operativi   cofinanziati
confluiscono al Piano di azione coesione, rispettivamente per mancato
raggiungimento dei target di annuali di spesa da certificare,  ovvero
per adesione volontaria allo stesso; 
  Visto il documento Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2  -
presentato dal Ministro per la coesione territoriale al Consiglio dei
Ministeri nella riunione dell'11 maggio 2012 e inviato al Commissario
europeo  per  la  politica  regionale,  che  riorienta  fra   l'altro
l'attuale programmazione delle politiche di coesione al  disegno  del
prossimo settennio 2014-2020, con particolare riferimento  al  metodo
della programmazione tesa ai risultati,  che  trova  inoltre  il  suo
fondamento anche nei principi guida della «spending review», quali il
riesame e la riallocazione della spesa pubblica  e  l'identificazione
dei risultati attesi dalla riprogrammazione; 
  Considerato  che,  con  decreto  del  Ministro  per   la   coesione
territoriale del 1° agosto 2012 in  corso  di  perfezionamento,  sono
individuati la composizione e i compiti del predetto Gruppo di azione
cui e' demandata: l'identificazione degli  interventi  in  attuazione
del Piano con definizione dei loro risultati espressi in  termini  di
indicatori  e  target;   l'accertamento   della   sussistenza   delle
pre-condizioni di  efficacia;  l'individuazione  di  responsabilita',
modalita'  attuative  e  tempi  di   attuazione;   l'analisi   e   il
monitoraggio dei progressi del percorso di attuazione; 
  Considerato che il Piano di azione coesione ha  assunto,  anche  in
forza dell'evoluzione delineata con i successivi  aggiornamenti,  una
funzione strategica di orientamento e attuazione  dell'insieme  della
politica di coesione, progressivamente allargando  la  sua  sfera  di
influenza a un complesso di funzioni e strumenti di intervento  della
politica di coesione comunitaria e nazionale e coinvolgendo nella sua
attuazione piu' amministrazioni anche con funzioni  di  coordinamento
di fondi e di politiche; 
  Considerato che le risorse finanziarie destinate al Piano di azione
e  coesione  derivano  dalla  riprogrammazione  di  alcuni  Programmi
operativi 2007/2013 cofinanziati dai fondi  strutturali  regionali  e
nazionali e dalla riduzione del cofinanziamento a carico dello  Stato
a valere sul Fondo di rotazione di cui alla citata legge n.  183/1987
e tenuto conto che la loro effettiva disponibilita'  e'  condizionata
all'approvazione delle  suddette  riprogrammazioni,  da  parte  della
Commissione europea, ai sensi del richiamato art. 33 del  regolamento
CE n. 1083/2006; 
  Considerato altresi' che le predette  risorse  finanziarie  possono
essere  oggetto   di   integrazione   sulla   base   dei   successivi
aggiornamenti del Piano; 
  Considerato che, con la nota del Ministero  dell'economia  e  delle
finanze - RGS - IGRUE n. 29497 del 6 aprile 2012  sono  definite,  ai
sensi del predetto  art.  23,  comma  4,  della  legge  183/2011,  le
procedure attraverso cui le Amministrazioni,  centrali  e  regionali,
nonche' gli Organismi vigilati dalle Amministrazioni  centrali  dello
Stato, titolari degli  interventi  individuati  nel  predetto  Piano,
possono utilizzare le risorse provenienti dalla riduzione  del  tasso
di cofinanziamento nazionale dei Programmi operativi 2007/2013; 
  Considerato che, con la  nota  n.  8196  del  18  giugno  2012  del
Dipartimento per lo  sviluppo  e  la  coesione  economica  -  DGPRUC,
vengono fornite indicazioni in ordine al percorso di riprogrammazione
dei Programmi operativi 2007/2013  e  all'adesione  degli  stessi  al
Piano di azione e coesione; 
  Ritenuto  opportuno  che,  per  assicurare  la  conformita'   delle
condizioni di attuazione del Piano di azione e coesione  alle  regole
di utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali, le Amministrazioni
sopra  richiamate,  nell'esercizio  delle  attribuzioni  individuate,
adottino  con  propri  atti  e  provvedimenti  le  modifiche   e   le
integrazione alle richiamate procedure dandone adeguata informativa a
questo Comitato; 
  Considerato che il Ministro per la coesione territoriale, a partire
dalle risultanze del negoziato istituzionale comunitario in  corso  e
dagli orientamenti nazionali assunti nel Piano di azione e  coesione,
ha definito una proposta metodologica per  l'avvio  del  percorso  di
programmazione della politica di coesione per il settennio  2014/2020
nel  documento  «Quadro  strategico  comune  2014/2020:  proposta  di
percorso di programmazione» trasmesso alla Conferenza Stato - Regioni
per opportuna informativa; 
  Ritenuto, quindi, che il Piano di azione  coesione  anticipa  nelle
finalita', metodo, contenuti e regole, l'impostazione  programmatoria
tracciata  per  il  ciclo  2014/2020  e   che   il   suo   successivo
aggiornamento puo' contribuire alla definizione della  metodologia  e
delle linee strategiche quale prima fase del percorso  descritto  nel
documento «Quadro strategico comune 2014/2020: proposta  di  percorso
di  programmazione»,  tenendo  conto  della  specificita'  dei  fondi
interessati  e  proseguendo   nell'approccio   per   risultati   gia'
sperimentato nell'ambito del Piano di azione coesione; 
  Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro  per
la coesione territoriale, n. 2000 del 1° agosto  2012  con  la  quale
viene tra l'altro sottoposto alla presa d'atto  del  CIPE  il  citato
Piano di azione coesione - Aggiornamento 2 (documento ed allegati); 
  Ritenuto di dover prendere atto del  Piano  di  azione  coesione  -
Aggiornamento  n.  2,  invitando  il   Ministro   per   la   coesione
territoriale a formulare una  successiva  relazione  sullo  stato  di
attuazione del piano di  interventi  ivi  descritti  e  dei  relativi
cronoprogrammi; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  la  nota  n.  3324-P  del   2   agosto   2012,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base della presente seduta; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                            Prende atto: 
 
    del Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2  (documento  ed
allegati) acquisito agli atti della odierna seduta, che  consente  la
revisione  e  il  riorientamento  della  programmazione   comunitaria
2007/2013,  con  la  definizione  di  misure   di   accelerazione   e
qualificazione della spesa dei programmi comunitari  avviata  con  la
richiamata delibera n. 1/2011, misure attuate successivamente secondo
il processo e le fasi richiamate in premessa, con  l'introduzione  di
modalita' di cooperazione rafforzata con la Commissione europea anche
nell'ambito del citato Gruppo di azione; 
    dei risultati attesi dalla realizzazione del detto Piano e  delle
azioni volte a conseguirli, secondo le responsabilita'  istituzionali
e attuative, le modalita' ed i tempi ivi previsti; 
    delle risorse finanziarie individuate per l'attuazione del  Piano
di   azione   coesione   -   Aggiornamento   n.    2,    condizionate
dall'approvazione della Commissione europea, ai  sensi  dell'art.  33
del Regolamento CE n. 1083/2006, nonche' della loro  allocazione  nei
settori di riferimento come indicato nel Quadro finanziario del Piano
di azione coesione - Aggiornamento n.  2,  capitolo  3  del  medesimo
documento; 
    delle procedure individuate dal Ministero dell'economia  e  delle
finanze - RGS - IGRUE  con  la  nota  n.  29497  del  6  aprile  2012
concernenti, ai sensi dell'art. 23, comma 4, della legge n. 183/2011,
l'utilizzo delle risorse finanziarie allocate sul Piano di  azione  e
coesione e provenienti dalla riduzione del tasso  di  cofinanziamento
nazionale dei programmi dei fondi strutturali 2007/2013; 
    delle procedure individuate dal Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica - DGPRUC - con la richiamata nota n. 8196  del  18
giugno   2012,   concernente   indicazioni   per   il   percorso   di
riprogrammazione dei  Programmi  operativi  e  per  l'adesione  degli
stessi al Piano di azione e coesione; 
    che il Ministro  per  la  coesione  territoriale,  attraverso  il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica  (DPS)  d'intesa
con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali,  il  Ministero
delle politiche agricole, il Ministero dell'economia e delle finanze,
assicurando il raccordo con  tutte  le  Amministrazioni  interessate,
trasmettera' alla Conferenza Stato - Regioni,  a  questo  Comitato  e
rendera' pubblico un documento di indirizzi strategici e metodologici
(impostazione, contenuti e regole)  come  proposta  del  Governo  per
l'avvio  del  confronto  istituzionale  e  con  il  partenariato  per
l'impostazione e la definizione  della  programmazione  2014/2020  in
vista della sottoscrizione del Contratto/Accordo di partenariato  con
la Commissione europea, che, tenendo  conto  della  specificita'  dei
fondi  interessati,  prosegua  nell'approccio  per   risultati   gia'
introdotto con il Piano di azione coesione; 
 
                             Stabilisce: 
 
    1. che il Ministro per la coesione territoriale presenti a questo
Comitato una relazione informativa periodica  sull'avanzamento  degli
interventi   individuati    nel    Piano    di    azione    coesione,
sull'utilizzazione delle  risorse  ivi  allocate,  sul  rispetto  dei
relativi cronoprogrammi e sulle eventuali modifiche  ed  integrazioni
necessarie per garantirne la piu' efficace attuazione; 
    2. che  le  Amministrazioni  responsabili  dell'attuazione  degli
interventi del Piano di azione  e  coesione  non  riconducibili  alle
priorita' declinate nei Programmi  operativi  2007-2013,  individuate
dal Piano stesso o con provvedimento del  Ministro  per  la  coesione
territoriale, adottino tempestivamente tutti gli atti occorrenti  per
l'esecuzione del Piano relativamente all'azione ad esse affidata; 
    3. che ulteriori aggiornamenti del Piano di azione  coesione  che
comportino  integrazioni  e  sviluppi  del  Piano  stesso,   comprese
modifiche del relativo quadro finanziario e variazioni  delle  regole
di attuazione definite dai  provvedimenti  in  premessa  al  fine  di
migliorarne l'efficacia, siano definiti e  stabiliti  con  le  stesse
modalita'  previste  nella  presente  delibera  e  rese  oggetto   di
tempestiva informativa a questo Comitato; 
    4.  che  della  presente  delibera  sia  resa  informativa   alla
Conferenza Stato - Regioni. 
      Roma, 3 agosto 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 13 novembre 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 10, Economie e finanze, foglio n. 182