AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

DELIBERA 16 gennaio 2013 

Disposizioni  di  attuazione   della   disciplina   in   materia   di
comunicazione  politica  e  di  parita'  di  accesso  ai   mezzi   di
informazione relative alle campagne per i referendum popolari per  il
distacco  dei  comuni  di  Arsie',  Canale  d'Agordo,  Cesiomaggiore,
Falcade, Feltre, Gosaldo e  Rocca  Pietore  (Belluno)  dalla  regione
Veneto   alla   regione   Trentino-Alto   Adige/Südtirol,   a   norma
dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, indetti  per  i
giorni 10 e 11 febbraio 2013. (Delibera n. 26/13/CONS). (13A00639) 
(GU n.23 del 28-1-2013)

 
 
 
                     L'AUTORITA' PER LE GARANZIE 
                         NELLE COMUNICAZIONI 
 
  Nella riunione del Consiglio del 16 gennaio 2013; 
  Vista la propria  delibera  n.  223/12/CONS  del  27  aprile  2012,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  138
del 15 giugno  2012,  con  la  quale  e'  stato  adottato,  ai  sensi
dell'art. 1, comma 9, della legge n.  249/97,  il  nuovo  Regolamento
concernente l'organizzazione ed il  funzionamento  dell'Autorita',  e
successive modifiche ed integrazioni; 
  Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante  «Disposizioni  per
la parita' di accesso ai mezzi di informazione  durante  le  campagne
elettorali  e  referendarie  per  la  comunicazione  politica»,  come
modificata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313; 
  Vista la legge 6 novembre 2003, n. 313, recante  «Disposizioni  per
l'attuazione del principio del pluralismo nella programmazione  delle
emittenti radiofoniche e televisive locali»; 
  Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni  8  aprile  2004,
che emana il Codice di autoregolamentazione ai sensi  della  legge  6
novembre 2003, n. 313; 
  Vista la legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di
risoluzione dei conflitti di interessi», come modificata dalla  legge
5 novembre 2004, n. 261; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  luglio  2005,  n.  177,   come
modificato dal decreto legislativo 15  marzo  2010,  n.  44,  recante
«Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»; 
  Vista la propria  delibera  n.  256/10/CSP  del  9  dicembre  2010,
recante il «Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione  dei
sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa»; 
  Vista la  delibera  n.  22/06/CSP  del  1  febbraio  2006,  recante
«Disposizioni applicative delle  norme  e  dei  principi  vigenti  in
materia di comunicazione politica e parita' di accesso  ai  mezzi  di
informazione nei periodi non elettorali»; 
  Vista la propria delibera  n.  243/10/CSP  del  15  novembre  2010,
recante  «Criteri  per  la  vigilanza  sul  rispetto  del  pluralismo
politico  e  istituzionale  nei  telegiornali  diffusi   dalle   reti
televisive nazionali»; 
  Vista  la  legge  25  maggio  1970,  n.  352,  recante  «Norme  sui
referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa  legislativa
del popolo», e successive modificazioni; 
  Vista la propria delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005,  recante
«Disposizioni  di  attuazione  della   disciplina   in   materia   di
comunicazione  politica  e  di  parita'  di  accesso  ai   mezzi   di
informazione relative  alla  campagna  per  il  referendum  regionale
parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19  giugno
2001 n. 8 recante  "modifiche  all'art.  6,  comma  19,  della  legge
regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il
giorno 12 giugno 2005», pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 115 del 19 maggio 2005; 
  Visto il D.P.R. del 10 dicembre 2012, recante  «Indizione  di  otto
referendum popolari, a norma  dell'art.  132,  secondo  comma,  della
Costituzione, per il distacco di tutti i comuni  della  provincia  di
Piacenza dalla regione Emilia - Romagna e la  sua  aggregazione  alla
regione Lombardia  e  per  il  distacco  dei  comuni  Arsie',  Canale
d'Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre,  Gosaldo  e  Rocca  Pietore
(Belluno) dalla regione Veneto e la loro  aggregazione  alla  regione
Trentino - Alto Adige/Südtirol», pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana n. 291 del 14 dicembre 2012; 
  Visto il successivo D.P.R. del 24 dicembre 2012,  pubblicato  nella
Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 5 del 7 gennaio 2013,
con il quale e' stata disposta  la  revoca  del  previsto  referendum
popolare per il distacco della provincia di  Piacenza  dalla  regione
Emilia - Romagna e la sua aggregazione alla regione Lombardia; 
  Effettuate le consultazioni con  la  Commissione  parlamentare  per
l'indirizzo generale e  la  vigilanza  dei  servizi  radiotelevisivi,
previste dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28; 
  Udita la relazione del Commissario Francesco Posteraro, relatore ai
sensi dell'art. 31 del regolamento concernente l'organizzazione ed il
funzionamento dell'Autorita'; 
 
                              Delibera: 
 
 
                           Articolo unico 
 
  1. Al fine di garantire imparzialita' e parita' di trattamento  tra
i soggetti politici favorevoli  o  contrari  ai  quesiti  di  cui  ai
referendum indetti per i giorni  10  e  11  febbraio  2013  ai  sensi
dell'art. 132, secondo comma della Costituzione, aventi ad oggetto il
distacco  dei  comuni  di  Arsie',  Canale  d'Agordo,  Cesiomaggiore,
Falcade, Feltre, Gosaldo e  Rocca  Pietore  (Belluno)  dalla  regione
Veneto  e  la  loro  aggregazione  alla  regione  Trentino   -   Alto
Adige/Südtirol,  nei  territori   interessati   dalle   consultazioni
referendarie, nei confronti delle emittenti radiofoniche e televisive
private e della stampa quotidiana e periodica locali si applicano, in
quanto compatibili, le disposizioni  di  attuazione  della  legge  22
febbraio 2000, n. 28, come modificata dalla legge 6 novembre 2003, n.
313, in materia di disciplina dell'accesso ai mezzi di  informazione,
di cui alla  delibera  n.  37/05/CSP  del  16  maggio  2005,  recante
«Disposizioni  di  attuazione  della   disciplina   in   materia   di
comunicazione  politica  e  di  parita'  di  accesso  ai   mezzi   di
informazione relative  alla  campagna  per  il  referendum  regionale
parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19  giugno
2001 n. 8 recante  "modifiche  all'art.  6,  comma  19,  della  legge
regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il
giorno 12 giugno 2005». 
  2. I termini di cui all'art. 5, commi 1 e 2 e all'art. 13, comma 1,
della delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005 decorrono  dal  giorno
successivo  alla  pubblicazione  del  presente  provvedimento   nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
  3. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 8 e 10 della legge
22  febbraio  2000,  n.  28,  ai  sondaggi  relativi  al   referendum
disciplinato dal presente provvedimento si applicano gli articoli  da
6 a 12 del Regolamento in materia di pubblicazione  e  diffusione  di
sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa di cui alla delibera  n.
256/10/CSP del 9 dicembre 2010. 
  4. In caso di coincidenza territoriale e temporale, anche parziale,
delle consultazioni referendarie di cui alla presente delibera con le
consultazioni elettorali politiche, saranno applicate le disposizioni
di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 relative a  ciascun
tipo di consultazione 
  5. Le disposizioni del presente provvedimento hanno efficacia  sino
a tutto l'11 febbraio 2013. 
  Il presente provvedimento e' pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana ed e' reso disponibile nel sito  web  della
stessa Autorita': www.agcom.it. 
    Roma, 16 gennaio 2013 
 
                                               Il Presidente: Cardani 
Il commissario relatore: Posteraro