COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 21 dicembre 2012 

Fondo  per  lo  sviluppo  e   la   coesione.   Regione   Campania   -
Programmazione  delle  residue  risorse   2007-2013.   (Delibera   n.
156/2012). (13A03387) 
(GU n.91 del 18-4-2013)

 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate (coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5, del  decreto  legislativo  n.  96/1993),  nei  quali  si
concentra e si da' unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli  interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale  che,   in
attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione,  sono  rivolti
al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese; 
  Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003 n. 3, il quale  prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto il decreto  legislativo  3  aprile  2006,  n.  152  e  s.m.i.
riguardante «Norme in materia ambientale»; 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che  trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  (FAS)
di cui al citato art. 61; 
  Visto l'art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che,  al  comma
863, provvede al rifinanziamento, per il  periodo  di  programmazione
2007-2013, del  Fondo  per  le  aree  sottoutilizzate  (FAS)  di  cui
all'art. 61 della citata legge n. 289/2002 e che, al successivo comma
866 - come modificato dell'art. 2 della legge 24  dicembre  2007,  n.
244, comma 537 prevede  che  le  somme  di  cui  al  comma  863  sono
interamente  ed  immediatamente  impegnabili  e  che  le  somme   non
impegnate nell'esercizio di assegnazione possono essere mantenute  in
bilancio, quali residui, fino alla chiusura dell'esercizio 2013; 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega  al  Governo
in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119  della
Costituzione; 
  Visto in particolare l'art. 16 della predetta legge n. 42/2009 che,
in relazione agli interventi di cui all'art. 119 della  Costituzione,
diretti  a  promuovere  lo  sviluppo  economico,  la  coesione  e  la
solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e
a favorire  l'effettivo  esercizio  dei  diritti  della  persona,  ne
prevede l'attuazione attraverso interventi  speciali  organizzati  in
piani organici finanziati con risorse  pluriennali,  vincolate  nella
destinazione; 
  Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196,  recante  disposizioni  in
materia di contabilita' e finanza pubblica; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n.  122,
che ha  attribuito  al  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  la
gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente  del  Consiglio
dei Ministri o il Ministro delegato si avvalga,  nella  gestione  del
citato  Fondo,  del  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art.  16  della  richiamata  legge  delega  n.  42/2009   e   in
particolare l'art. 4  del  medesimo  decreto  legislativo,  il  quale
dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002  assuma
la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), e  sia
finalizzato a dare unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale,  che  sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse  aree  del
Paese; 
  Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2012); 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  13
dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al  Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le  funzioni
di cui al richiamato art. 7 della legge  n.  122/2010  relative,  fra
l'altro, alla gestione del FAS,  ora  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la
coesione; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico  di  progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U.
n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN e  alla  programmazione
dell'ora denominato FSC per il periodo 2007-2013; 
  Vista  la  delibera  11  gennaio  2011,  n.  1  (G.U  n.   80/2011)
concernente «Obiettivi, criteri e modalita' di  programmazione  delle
risorse per le aree sottoutilizzate,  selezione  e  attuazione  degli
investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013» ed  in  particolare
il punto 3 che prevede il finanziamento di progetti  strategici,  sia
di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale,  relativi
ad  interventi  di  rilievo  nazionale,  di  rilievo  interregionale,
nonche' di rilevanza strategica regionale; 
  Viste le delibere di questo Comitato 3 agosto 2011, n. 62 (G.U.  n.
304/2011), 30 settembre 2011, n. 78 (G.U.  n.  17/2012),  20  gennaio
2012, n. 7 (G.U.  n.  95/2012),  20  gennaio  2012,  n.  8  (G.U.  n.
121/2012), 30 aprile 2012, n. 60 (G. U. n. 160/2012) e 3 agosto  2012
nn. 87 (G.U. n. 256 del 2 novembre 2012) e 90 (G.U. n. 270/2012)  con
le quali, sono state  disposte  assegnazioni  a  valere  sulla  quota
regionale del FSC 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U.  n.
138/2012) recante la quantificazione delle risorse regionali del  FSC
per il periodo 2000-2006 disponibili per la riprogrammazione, pari  a
1.549,35  milioni  di  euro  e  la  definizione  delle  modalita'  di
programmazione di tali  risorse  e  di  quelle  relative  al  periodo
2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 11 luglio 2012, n. 78 (G.U. n.
247/2012) che determina le disponibilita' complessive residue del FSC
2007-2013, programmabili da parte delle Regioni del Mezzogiorno,  per
un ammontare pari a 4.345,358 milioni  di  euro  e  ne  definisce  le
relative modalita' di riprogrammazione; 
  Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro  per
la coesione territoriale, n. 3320 del 18 dicembre 2012  e  l'allegata
nota informativa concernente la proposta di programmazione  da  parte
della Regione Campania - valutata favorevolmente dal Dipartimento per
lo sviluppo e  la  coesione  economica  sulla  base  dell'istruttoria
svolta dall'Unita' di verifica degli investimenti pubblici  (UVER)  -
di complessivi 42 milioni di euro, a valere sulla quota delle risorse
FSC 2007 - 2013 ancora disponibili per la detta Regione, in favore di
due azioni finalizzate al «miglioramento della salubrita' ambientale»
attraverso il recupero di aree pubbliche del territorio regionale; 
  Vista la nota n. 930539 del  14  dicembre  2012  con  la  quale  la
Regione Campania ha trasmesso al Ministero dello sviluppo  economico,
Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica,  le  schede
relative alle due azioni sopracitate; 
  Considerato che la  citata  proposta  regionale  e'  relativa  alla
destinazione di 30 milioni di euro per  il  progetto  concernente  la
«messa in sicurezza del territorio mediante  mitigazione  dei  rischi
ambientali e igienico-sanitari» e  di  12  milioni  di  euro  per  il
progetto  concernente  il  «recupero  ambientale  di  aree   litorali
pubbliche (spiagge, aree dunali, retrodunali, pinete e costoni),  del
patrimonio della  Regione  Campania  e  delle  aree  confiscate  alla
camorra», con particolare riferimento agli ambiti territoriali  della
foce del fiume Sele, della foce del fiume Volturno,  della  foce  del
fiume Garigliano e della Marina di Torrefumo,  caratterizzati  da  un
elevato valore ambientale e paesaggistico; 
  Vista la nota n. 48866  del  14  dicembre  2012  con  la  quale  il
Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del  mare,
competente per materia,  ha  espresso  il  proprio  nulla  osta  alla
proposta della Regione; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  la  nota  n.  5314-P  del  21  dicembre  2012,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base della presente delibera; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Programmazione delle risorse residue FSC 2007-2013. 
  E' approvata la programmazione di una quota delle  risorse  residue
del FSC 2007-2013 relative alla  Regione  Campania,  per  un  importo
complessivo di  42  milioni  di  euro,  a  favore  dei  sottoindicati
interventi: 
    «Riqualificazione  ambientale  finalizzata   alla   fruizione   e
riutilizzo  delle  aree  litorali  e  del  patrimonio  della  Regione
Campania  con  l'inclusione  delle  aree  confiscate  alla   camorra.
Manutenzione, recupero, risanamento e riqualificazione  ambientale  e
rifunzionalizzazione  delle  fasce  litorali,  del  patrimonio  della
Regione Campania e delle  aree  sequestrate  alla  camorra»,  per  un
importo di 12 milioni di euro; 
    «Messa in  sicurezza  del  territorio  mediante  mitigazione  dei
rischi  ambientali  e  igienico-   sanitari:   georeferenziazione   e
monitoraggio  dei  siti   oggetto   di   abbandono   di   rifiuti   e
potenzialmente inquinati; differenziazione e  raccolta  dei  rifiuti;
verifica  dello  stato  di  contaminazione   della   matrice   suolo,
rifunzionalizzazione e monitoraggio dei siti», per un importo  di  30
milioni di euro. 
2. Modalita' attuative. 
  Il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e   la   coesione   economica,
nell'ambito   degli   adempimenti   di   competenza   relativi   alle
programmazioni  regionali  del  FSC  all'odierno  esame   di   questo
Comitato, e' chiamato a garantire: 
    a) il ricorso all'Accordo di programma quadro  rafforzato  (punto
3.2 della delibera n.  41/2012  e  punto  3.2.B.2  della  delibera  n
78/2012) per l'attuazione degli  interventi,  nel  cui  ambito  siano
previsti  anche  i  criteri  di  priorita'  di  intervento  sui  vari
siti/discariche, le verifiche sulla relativa adeguatezza  progettuale
da parte della regione Campania e i necessari impegni gestionali. 
    b) con riferimento al sistema di  governance,  la  previsione  di
un'attivita' di audit nell'attuazione degli interventi e la  verifica
dell'efficace funzionamento dei  sistemi  di  gestione  e  controllo,
anche con riferimento al rispetto delle norme nazionali  e  regionali
relative all'ammissibilita' e congruita' delle spese; 
3. Trasferimento delle risorse. 
  Le risorse assegnate con la presente delibera sono trasferite  alla
Regione Campania con  le  modalita'  previste  dal  punto  7.1  della
richiamata delibera n. 166/2007 e utilizzate dalla medesima Regione -
unitamente alle altre risorse assegnate con le delibere nn.  62/2011,
78/2011, 7/2012, 8/2012, 60/2012, 87/2012, 90/2012 - nel rispetto dei
vincoli del Patto di stabilita' interno. 
4. Monitoraggio e pubblicita'. 
  4.1 Gli interventi oggetto della presente delibera sono  monitorati
nella Banca dati unitaria per le politiche regionali  finanziate  con
risorse aggiuntive comunitarie e nazionali in ambito  QSN  2007-2013,
istituita presso il Ministero dell'economia e delle finanze. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse  del  FSC,  utilizzando  il
«Sistema di gestione dei progetti» (SGP) realizzato dal  Dipartimento
per lo sviluppo e la coesione economica. 
  4.2  A  cura  del  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica e del citato Dipartimento  per
lo sviluppo e la coesione economica sara' data  adeguata  pubblicita'
all'elenco degli interventi, nonche' alle informazioni periodiche sul
relativo stato di avanzamento, come risultanti dal  predetto  sistema
di monitoraggio. 
  Tutti gli interventi saranno oggetto  di  particolare  e  specifica
attivita' di comunicazione al pubblico secondo le modalita' di cui al
progetto «Open data». 
5. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP). 
  Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente  delibera  va
evidenziato, ai sensi della richiamata  delibera  n.  24/2004,  nella
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante   i   detti
interventi. 
6. Norma finale. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 21 dicembre 2012 
 
                                            Il Vicepresidente: Grilli 
Il segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2013 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze registro n. 3, Economia e finanze, foglio n. 91